Gentile dottore, vorrei avere delucidazioni su un esame: Ac.arachidonico/ac.eicosapentaenoico maggi

13 risposte
Gentile dottore, vorrei avere delucidazioni su un esame:
Ac.arachidonico/ac.eicosapentaenoico maggiore di 15 (critico)
Cosa significa circa rapporto omega 3/6...? Quali possono essere le cause? ed eventuali suggerimenti anche alimentari.
Grazie per la risposta
Gentile utente
omega 3 e omega 6 sink grassi essenziali e devono essere introdotti tramite gli alimenti perché il nostro organismo non è in grado di produrli. Il corretto rapporto fra omega 6/omega 3 (che è variabile secondi lo l’età) dovrebbe essere inferiore k ok boari a 4. Nell’alimentazione dei paesi occidentali è pari e a volte superiore a 15:1; i grassi omega 6 in eccesso sono pro-infiammatori. Per questo in un’alimentazione bilanciata è necessario aumentare l’apporto di omega 3 consumando almeno 2 volte alla settimana pesce azzurro, limitando il consumo di carne, utilizzando come condimento l’olio extravergine di oliva meglio se spremuti a freddo, utilizzando i semi di lino o di chia crudi e macinati, consumando un massimo di 30 g di fruita secca oleosa al giorno, consumando almeno due porzioni di verdura al giorno.
Cordiali saluti
Paola Resasco Sietista Nutrizionista

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C'è un rapporto sfalsato tra omega 6/3, quindi lei non si trova in una situazione ideale. Come ha riportato la mia collega, probabilmente lei fa abuso di carni, salumi e cibi con cotture non ideali. Dal punto di vista alimentare dovrebbe introdurre con grande frequenza pesce azzurro, frutta secca, tantissima verdura e utilizzare come condimento olio EVO. Buona serata.
Buonasera, l'acido arachidonico è di per sè un acido grasso polinsaturo omega6 presente normalmente a formare i fosfolipidi delle membrane cellulari. Da qui viene staccato per essere convertito in "ormoni locali" che possono intervenire nelle infiammazioni del tratto digerente esacerbando il disturbo .
Acidi grassi omega 3 ed omega6 devono essere presenti nella dieta perchè molecole essenziali in quanto noi umani abbiamo perso la possibilità di sintetizzarli. Ora, visto che gli omega 6 sono per lo più proinfiammatori, e gli omega3 antinfiammatori, un corretto equilibrio nella loro assunzione è fondamentale per curare tutte le affezioni su base infiammatoria del tratto digerente. Il rapporto omega3/ omega6 deve essere 4:1. Ma non deve farlo lei, ci pensa lo specialista.
Buona serata
Gentilissima paziente,
Concordo con i miei colleghi e aggiungo che il rapporto tra omega 6/omega 3 nella dieta occidentale è molto superiore a 10:1 mentre, per essere ideale, dovrebbe essere compreso tra 4:1 o 8:1.
Il mio consiglio è quello di pensare a un percorso nutrizionale per ristabilire i suoi valori.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Il rapporto omega-6/omega-3 nella dieta determina la predisposizione all’infiammazione: un elevato apporto dei primi rispetto ai secondi determina un aumento di citochine pro-infiammatorie con sviluppo degli intermedi (acido arachidonico) che sono alla base di eventi infiammatori nel nostro organismo; al contrario, una buona assunzione di omega-3 risulta essenziale per la prevenzione degli eventi infiammatori grazie alla presenza dei benefici EPA e DHA.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, gli acidi grassi omega 6 e omega 3 hanno delle funzioni differenti nel nostro organismo: per questo esistono appunto dei rapporti e dei quantitativi ideali a cui dovremmo tutti attenerci nella nostra alimentazione; dei rapporti sbilanciati in favore degli omega 6, come appunto nel suo caso, favoriscono il fenomeno dell'infiammazione. Il rapporto che il test le ha evidenziato è sicuramente fuori dal range corretto, ma si tratta in ogni caso di una problematica comune e dovuta al tipo di alimentazione ormai tipico dei Paesi occidentali. Per quanto riguarda i consigli nutrizionali, purtroppo questa sezione non può sostituire una visita: sarebbe dunque auspicabile intraprendere un percorso nutrizionale affinché lei possa correggere le abitudini sbagliate e ripristinare dei valori corretti. Cordialmente, Dott. Umberto Olivo.
Gentile paziente, Il rapporto omega-6/omega-3 nella dieta rispecchia una situazione di infiammazione o non infiammazione: un elevato apporto di omega 6 rispetto agli omega 3 determina un aumento di citochine pro-infiammatorie alla base dell'infiammazione nel nostro organismo; al contrario, un elevato quantitativo di omega-3 risulta essenziale per la prevenzione dell'infiammazione grazie alla presenza di essenziali come EPA e DHA.
Se nel suo caso questo rapporto è squilibrato in favore degli omega 6 le consiglio un'alimentazione a forte base antinfiammatoria.
Cordialmente, Dott.ssa Stella
Il rapporto tra omega 3 e omega 6 a sfavore dell' omega 3, potrebbe essere indice di infiammazione. tale rapporto potrebbe migliorare modificando l' alimentazione:
Introducendo più pesce ricco di omega 3 ( salmone e alici ) , frutta oleosa ( noci , semi di lino , semi di canapa e semi di chia) e limitando carne rossa frattaglie latticini e frutti di mare.
Anche l' utilizzo di integratore a base di omega 3 potrebbe migliorare questa alterazione.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi o domande ; cordiali saluti dott. Luongo
Le possibili cause di uno sbilancio tra omega-3 e omega-6 includono dieta sbilanciata, scelte alimentari inadeguate, uno stile di vita sedentario, e condizioni di salute come malattie infiammatorie. Per correggere lo squilibrio, aumenta il consumo di omega-3 (pesce grasso, semi di lino, noci), riduci gli omega-6 (oli vegetali, carne ecc), considera una dieta mediterranea, e consulta uno specialista per una guida personalizzata.
Dott.ssa Ivana Allocca
Gentile paziente, il rapporto ottimale tra omega6-omega3 dovrebbe essere compreso tra 4:1 o 8:1; tuttavia nella dieta occidentale questo rapporto è molto sbilanciato a favore degli omega6. Le cause di questo sbilanciamento sono molteplici: l’utilizzo di olio di girasole o mais per cucinare, un eccessivo consumo di prodotti confezionati contenenti questi oli, uno scarso consumo di pesce, di verdure e semi oleosi ricchi in omega3, ed un eccessivo consumo di frutta secca. Il rapporto omega6-omega3 molto a favore dei primi, comporta una predisposizione all’infiammazione, infatti il giusto rapporto tra omega6 ed omega3 favorisce l’omeostasi della lipemia, migliora la regolazione della pressione arteriosa e garantisce l’equilibrio degli eicosanoidi endogeni. Gli omega3 sono precursori di eicosanoidi che svolgono una funzione antiaggregante, vasoprotettiva e anti-trombotica, mentre alcuni omega6 sono precursori di eicosanoidi proinfiammatori e protrombotici. Sarebbe dunque opportuno implementare il consumo di pesce azzurro, di verdura a foglia larga (broccoli, spinaci, cavolo cappuccio, bietole ecc.), limitare e non eccedere nella quantità di frutta secca (la porzione giornaliera raccomandata è di 30 g), limitare il consumo di carne, condire i piatti con olio extravergine di oliva e inserire nella propria alimentazione i semi di lino o di chia macinati. Rimango a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Martina Ramponi.
Salve, gli omega 3 e omega 6 sono acidi grassi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre e per questo devono essere introdotti attraverso l’alimentazione. Nei paesi occidentali questi rapporto è fortemente sbilanciato verso gli omega 6 e questo potrebbe indurre uno stato infiammatorio. Per poter migliorare la situazione è necessario introdurre il pesce azzurro 2/3 volte la settimana, frutta secca e oleosa, olio extravergine d’oliva utilizzato a crudo e ridurre l’assunzione di carne e latticini.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Gentile paziente, concordo con quanto già detto dai colleghi.
Gli acidi grassi omega 6 sono i precursori di molecole pro infiammatorie, mentre gli acidi grassi omega 3 sono precursori di molecole antinfiammatorie; per questo motivo è necessario che il rapporto omega 6/ omega 3 non sia sbilanciato verso gli omega 6.
I miei consigli sono
- Ridurre il consumo di alimenti preconfezionati che oltre ad essere di qualità inferiore sono ricchi di olio di girasole che ha un alto contenuto di omega 6.
- Consumare con più frequenza pesce azzurro come sgombro, alici, sardine, aringhe, ricciola e palamita che oltre ad essere ricchi di omega 3, sono pescati nei nostri mari e hanno un costo relativamente basso.
- Utilizzare come principale fonte di grassi l’olio extravergine di oliva.
- Mangiare giornalmente una piccola quantità di frutta secca oleosa e tanta verdura.
Rimango a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Calati
Gentile paziente, gli acidi grassi omega 3 e omega 6 sono definiti essenziali, poiché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli autonomamente e dobbiamo necessariamente introdurli con la dieta. Gli omega 6 sono i precursori di molecole pro infiammatorie, mentre gli acidi grassi omega 3 sono precursori di molecole antinfiammatorie, dunque è necessario che il rapporto omega 6/ omega 3 non sia sbilanciato verso gli omega 6. Questi omega 6 si trovano in grandi quantità negli oli vegetali, frutta secca e semi, ma sono concentrati in misura minore anche in pesce e carne allevati intensivamente.
Il suggerimento è quello di ridurre l'introduzione di questi alimenti ed aumentare il consumo di pesci azzurri pescati, salmone selvaggio, carne di animali allevati al pascolo e nutriti ad erba. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto, Dr.ssa Giulia Martinelli

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