Gentile dottore, sono un ragazzo al quale proprio oggi mi hanno prescritto il risperidone 2mg, da

5 risposte
Gentile dottore,

sono un ragazzo al quale proprio oggi mi hanno prescritto il risperidone 2mg, da prendere la sera. Dato che sono uno sportivo, molto fissato sull'aspetto fisico, molto vanitoso, considerando che faccio molti sport e molta palestra con addominali scolpiti creati con tanata fatica ed orgoglioso del mio copro, è l'unica che mi fa andare avanti nonostante sia plurilaureato. Il mio terrore adesso è che iniziando questo farmaco potrei ingrassare, e quindi perdere tutti gli addominali "scolpiti" con dura fatica, volto zigomato che diventa gonfio, e cmq sono molto vanitoso quindi il terrore di diventare brutto e non piacente; se questo farmaco mi porta ad abbruttimento del mio corpo e del viso non penso di poterlo reggere emotivamente. Dato che lo pischiatra oggi mi assicurato che non fa ingrassare ma poi guardando forum in giro in tutto il mondo TUTTI e dico TUTTI mi dicono che sono ingrassati anche se come me sono sportivi e mangiano sano, ma assolutamente non lo voglio prendere, ma vi chiedo per favore se conoscete un altro farmaco efficace per il mio problema (sbalzi d'umore, con a volte attacchi di rabbia esplosiva) che mi aiuti ma senza MINIMAMENTE farmi ingrassare? Grazie per ogni informazione , cordialmente F
Gentile F, a livello farmacologico credo debba seguire le indicazioni dello psichiatra o eventualmente del medico di base. Gli effetti collaterali, come aumento di peso, sono soggettivi quindi questa opzione potrebbe esserci anche nel caso di altri farmaci, come no. Piuttosto che concentrarmi sul coprire il malessere con qualcosa che agisce esclusivamente da tappo (il farmaco non cura le cause, solo i sintomi) considererei un percorso psicologico per esplorare ed intervenire su sbalzi di umore ed attacchi di rabbia esplosiva. Potrebbe trovare una soluzione anche in questo modo. Rimango a disposizione qualora voglia contattarmi, un saluto

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Buonasera
La cura migliore e senza effetti collaterali negativi sul suo corpo credo che sia una psicoterapia, anche di breve durata. Questa agisce sulle cause emotive e cognitive del suo disagio, la può aiutare molto a gestire le sue emozioni di rabbia e gli squilibri di umore, la sostiene nella formazione di un'autostima più solida. Inoltre se associata agli psicofarmaci l'efficacia della psicoterapia può essere ancora migliore.
Sono disponibile anche online se vuole.
Un cordiale saluto
Buonasera, gli effetti collaterali di una terapia farmacologica sono sempre soggettivi. Se teme l'assunzione dei farmaci prescritti dal suo psichiatra può intraprendere un percorso di psicoterapia che la può aiutare a capire le cause dei suoi sbalzi d'umore e fornirle strumenti per riconoscere e gestire le sue emozioni.
Cordiali saluti
Gentile utente,
Se alla fine della visita medica specialistica
le è stato prescritto un trattamento farmacologico, le consiglio di sentire un altro psichiatra.
Tramite piattaforma non è etico poter indicare farmaci o trattamenti. Il farmaco appartiene ad una specifica categoria di psicofarmaci per cui, io concordo con l'idea che la salute passa anche da un corpo allenato e sportivo;
Ma cerchi di comprendere meglio il motivo di questa prescrizione medica sentendo un altro specialista.
Poi certo se vorrà,
Potrà affiancare un sostegno psicologico
o una psicoterapia, che non le fa prendere peso.
E certamente le permetterà di parlare di ciò che la disturba o la stressa.
E magari da tempo.

Prenda cura di lei.
Un saluto cordiale.

Simona Rocco.
Caro ragazzo, quanta agitazione sento dalle sue parole, non deve essere un momentofacile il suo, e il cercare aiuto è sicuramente importante...
Credo lei sia oggi di fronte a una specie di bivio.
Da una parte può scegliere il farmaco prescritto (o un altro farmaco - chieda in questo caso al suo psichiatra, più attendibile di internet sugli effetti collaterali) e curare i suoi sintomi.
Dall'altra può decidere di curarne la causa. In questo secondo caso una psicoterapia, con un collega nella sua città, può aiutarla a capirne i motivi e ad uscirne forse meno velocemente ma sicuramente più profondamente. Inizialmente da affiancare probabilmente a quanto le ha suggerito il suo specialista (che mi lasci dire, se non le dà sicurezza, provi a chiedere un secondo parere).
Le auguro di trovare la sua strada. Un caro saluto, Gilda L. Schiavoni

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