Gentile Dottore, ho 33 anni, maschio, e mi e' stata diagnosticata una restrizione uretrale (steno

2 risposte
Gentile Dottore,

ho 33 anni, maschio, e mi e' stata diagnosticata una restrizione uretrale (stenosi nella porzione dell'uretra bulbare).
Questa e' stata confermata da un esame del flusso delle urine con una portata massima di 12.9 ml/s e una portata media di 8.0 ml/s (Il flusso e' durato 61 secondi con un volume espulso di 491 ml).
La stenosi e' dovuta a un infortunio in bicicletta ed e' stata confermata con cistoscopia. Mi considero altrimenti in buono stato di salute.

Vivo all'estero e il Dottore locale consiglia l'operazione (dilatazione della stenosi con catetere metallico in ospedale e poi dovrei continuare a usare cateteri in plastica come mantenimento per tenerla dilatata).
Ho letto su un articolo di ricerca che per flussi superiori ai 10 ml/s l'intervento potrebbe non essere necessario (indubbiamente la stenosi c'e' pero' non sta rovinando la qualita' della mia vita) ma il Dottore con cui ho parlato non e' d'accordo e suggerisce di operare.

Gentilmente, potrei avere la vostra opinione?
Che cosa rischio in futuro se decido di non fare l'operazione?

Grazie mille della cortese attenzione.
Un saluto,



Massimo
Gentile paziente una stenosi uretrale merita di essere studiata in modo opportuno prima di eseguire e proporre l’intervento adeguato.
Sopratutto in un paziente giovane

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Concordo per la attenta valutazione, anche perché il vero intervento chirurgico risolutivo consiste nella plastica dell'uretra bulbare, intervento impegnativo che spesso deve essere eseguito in due tempi: il primo per l'apertura dell'uretra e la sua messa a piatto, il secondo per la chiusura con un apposito impianto di mucosa o di cute. Le dilatazioni proposte non risolvono nulla e rischiano di dare luogo a problemi importanti. Se non ha adeguate attenzioni dove si trova, può sempre tornare in Italia.

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