Gent.mo dottore, circa dieci anni fa, a causa di un forte esaurimento nervoso ho assunto psicofarmac
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Gent.mo dottore, circa dieci anni fa, a causa di un forte esaurimento nervoso ho assunto psicofarmaci per più o meno un anno e mezzo. Purtroppo, l'utilizzo di uno di questi medicinali, avendo come effetto collaterale la desensibilizzazione del glande del pene, mi ha impedito di avere rapporti sessuali con mia moglie non solo per tutta la durata della cura, ma anche nel periodo occorso per lo smaltimento degli effetti del medicinale. Dopo un pò di tempo che perdurava tale spiacevole situazione, ho iniziato a notare nella mia consorte comportamenti che mi lasciavano perplesso, come ad esempio una maggiore cura della sua persona, l'evitare i miei abbracci ed i miei baci, telefonate in camera da letto a porta chiusa, servizi fuori casa che duravano ore e durante i quali non rispondeva al telefono ed altro. Benchè insospettito, l'amarla tantissimo e l'avere piena fiducia in lei (quanto accennato non era mai accaduto in passato), mi ha portato a sottovalutare per lungo tempo tale situazione, fino a che non son stato messo al corrente da parenti ed amici di suoi tradimenti. Volendo salvare il nostro rapporto, ho reputato bene affrontare la problematica con l'aiuto di una psicologa. Fatti presente sia i diversi episodi che mi avevano insospettito e condotto ad una ovvia conclusione, che gli avvertimenti ricevuti, rammentando le cause che avevano portato a tale situazione, ho detto a mia moglie che comprendevo le ragioni che l'avevano portata a prendere determinate decisioni, ma che volevo fosse sincera con me. Sia io che la psicologa abbiamo tentato più volte, durante i molti incontri, di farle ammettere le sue scelte di vita, ma invano. Non solo lei ha sempre negato l'evidenza dei fatti, ma ha anche cercato di variarne la dinamica a suo favore ed ha provato a farmi passare per paranoico. Non son servite a nulla anche le varie discussioni avute in ambito domestico. La cocciutaggine di mia moglie nel negare ogni evidenza era esasperante. Nel frattempo, appreso ed accortomi che lei non aveva mai smesso di tradirmi (anche dopo che avevamo ripreso i rapporti sessuali), ho deciso di troncare il nostro rapporto adottando, per questioni economiche, la formula del vivere separati in casa. Il giorno in cui le ho parlato della mia decisione, messasi a piangere ha detto di amarmi. E' trascorso del tempo, durante il quale ognuno ha vissuto indipendentemente la propria vita. A volte mi sorprendevo ad osservarla, notando la sua espressione triste, simile alla mia. Un giorno, trovatomi vicino a lei, non son riuscito a frenare il mio impulso di abbracciarla e baciarla, riscontrando un suo totale abbandono. Abbiamo fatto l'amore. Parlandole successivamente, le ho detto che se volevamo riprendere il nostro rapporto, doveva scegliere definitivamente fra il suo amante e me, chiudendo per sempre col suo passato. Guardatomi, ha risposto di aver scelto me. Nonostante il nostro rapporto abbia ripreso il suo corso, mi chiedo fino a che punto io possa contare su una donna che mi ha tradito e mentito per tanti anni. So per certo, però, che se dovessi accorgermi che mia moglie mi tradisse nuovamente, anche solo per una volta, troncherei definitivamente il nostro rapporto. Gent.mo dottore, in merito a tutto quel che ho raccontato, gradirei una sua opinione, in special modo sulla mia consorte. RingraziandoLa anticipatamente per la Sua cortese attenzione, Le porgo cordiali saluti.
Gent.mo, immagino quanto forti siano i sentimenti che vi legano e che probabilmente nel tempo sono diventati molto intrecciati. Sicuramente "Non è più come prima", ovvero la.coppia si è modificata negli equilibri e la crisi ha fatto cambiare anche la propria visione di sé. Potrebbe essere esattamente questo il momento per riprendere un percorso di terapia di coppia? A volte si affronta questo step quando si è esasperati e stanchi, con pochi risultati. Oggi invece lei e sua moglie avete deciso di riprendervi l'un l'altro, ma se non accettate reciprocamente i vissuti (il suo di uomo che ha perso la fiducia e quella di sua moglie di donna che ha mancato l'ideale di fedeltà) temo che possiate non comprendervi a pieno. Se mai letto mi permetto di suggerirle "Non è più come prima" di M Recalcati perché può far riflettere e dare spunti di cambiamento
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Gentile utente, il suo è il racconto di un legame importante che ha attraversato momenti di crisi e si sta confrontando con nuove dinamiche. Credo che il quesito fondamentale risieda nella sua "domanda": chi è mia moglie? Purtroppo e per fortuna nessuno potrà darle una risposta, nessuno potrà sedare la sua incertezza e la sua perduta stabilità. E' un percorso che deve scegliere di affrontare, un dolore che deve attraversare e da cui deve separarsi. la mia indicazione è quella di una terapia individuale, questa volta. Si prenda il suo spazio di pensiero e lo custodisca gelosamente.
I miei saluti,
dott.ssa Genitore
I miei saluti,
dott.ssa Genitore
Leggo con quanta onestà e amore lei scrive di questo matrimonio. Non è semplice dire e quindi dirsi certe cose ed è ammirevole questa sua lucidità. La sua storia mi ricorda il "Vaso di Pandora". Quel vaso oggi ha due possibilità di essere visto: un vaso rotto e ricomposto da cocci oppure un vaso dove le crepe gli rendono un ornamento nuovo e di unica bellezza. Questo è un passaggio importante per il quale le suggerisco di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a capire cosa realmente vede e sente quando guarda quel vaso.
Cordialmente,
Dott.ssa Silvana Amitrano
Cordialmente,
Dott.ssa Silvana Amitrano
Gentile signore,
volendo vedere gli aspetti in certo qual modo positivi della vicenda, l'ostinazione di sua moglie nel negare l'evidenza potrebbe essere letta anche come la paura di e comunque il non voler perdere il proprio marito. Bisognerebbe poi conoscere meglio il tipo di legame che la legava all'altro uomo per poter valutare la difficoltà a romperlo e che cosa sua moglie vi abbia trovato oltre il rapporto fisico. Quest'ultimo punto è molto importante affinché il Vs rapporto sia soddisfacente per entrambi, sua moglie non ricerchi all'esterno gratificazioni che non trova nel rapporto coniugale che potrebbero anche non essere legate al sesso e quindi evitare altre "fughe".
Da ultimo la necessità/convenienza del perdono trova il suo fondamento logico nella fragilità umana che ci accomuna tutti e pertanto nella richiesta, a quel punto "illogica" se non perdoniamo, che tutti noi prima o poi avremo modo di avanzare di essere perdonati. In tal senso la gravità dell'errore ha un'importanza relativa, in quanto non annullerebbe la predetta inevitabile richiesta di essere perdonati per qualche motivo.
Per qualunque altra necessità sono a sua disposizione e può contattarmi sul mio profilo.
volendo vedere gli aspetti in certo qual modo positivi della vicenda, l'ostinazione di sua moglie nel negare l'evidenza potrebbe essere letta anche come la paura di e comunque il non voler perdere il proprio marito. Bisognerebbe poi conoscere meglio il tipo di legame che la legava all'altro uomo per poter valutare la difficoltà a romperlo e che cosa sua moglie vi abbia trovato oltre il rapporto fisico. Quest'ultimo punto è molto importante affinché il Vs rapporto sia soddisfacente per entrambi, sua moglie non ricerchi all'esterno gratificazioni che non trova nel rapporto coniugale che potrebbero anche non essere legate al sesso e quindi evitare altre "fughe".
Da ultimo la necessità/convenienza del perdono trova il suo fondamento logico nella fragilità umana che ci accomuna tutti e pertanto nella richiesta, a quel punto "illogica" se non perdoniamo, che tutti noi prima o poi avremo modo di avanzare di essere perdonati. In tal senso la gravità dell'errore ha un'importanza relativa, in quanto non annullerebbe la predetta inevitabile richiesta di essere perdonati per qualche motivo.
Per qualunque altra necessità sono a sua disposizione e può contattarmi sul mio profilo.
Salve
ci ha raccontato davvero una brutta esperienza Che mi sembra corrispondere a un lungo periodo traumatico e a partire dal suo esaurimento... poi la terapia farmacologica...il problema al prepuzio... l’impossibilità di avere rapporti sessuali... scorgere sua moglie in atteggiamenti sospetti... le notizie del tradimento avuto da parenti e la sua reticenza a confessare.
Come saprà già sarà necessario farsi aiutare da un esperto, ma anche andare a lavorare su se stessi e sulle memorie traumatiche di questa vicenda.
Su sua moglie posso rispondere poco, perché quello che abbiamo è la descrizione di un partner (lei) estremamente e dolorosamente coinvolto, questo non permette di delineare un profilo di personalità realistico.
Sarei curiosa anche di chiederle del suo esaurimento per poterla aiutare di più.
Saluti affettuosi
Dott. Tiziana Vecchiarini
ci ha raccontato davvero una brutta esperienza Che mi sembra corrispondere a un lungo periodo traumatico e a partire dal suo esaurimento... poi la terapia farmacologica...il problema al prepuzio... l’impossibilità di avere rapporti sessuali... scorgere sua moglie in atteggiamenti sospetti... le notizie del tradimento avuto da parenti e la sua reticenza a confessare.
Come saprà già sarà necessario farsi aiutare da un esperto, ma anche andare a lavorare su se stessi e sulle memorie traumatiche di questa vicenda.
Su sua moglie posso rispondere poco, perché quello che abbiamo è la descrizione di un partner (lei) estremamente e dolorosamente coinvolto, questo non permette di delineare un profilo di personalità realistico.
Sarei curiosa anche di chiederle del suo esaurimento per poterla aiutare di più.
Saluti affettuosi
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gent. le ...,
comprendo il suo dolore nell'aver scoperto di essere stato tradito da sua moglie, comprendo il grado di rabbia che ha potuto provare ma non esprimere nei riguardi di sua moglie. Il tradimento non sempre è la fine di una storia d'amore, ma a volte è una fase che, se capita, può portare alla consapevolezza del valore di ciò che si ha. Credo che sua moglie si è sentita per un periodo non valorizzata come donna, anche sessualmente e che ha avuto la necessità di un'esperienza che le ricordasse di essere in vita. Ma se è tornato con lei credo che abbia compreso il suo valore di uomo e di unico marito della sua vita. Il tempo vi aiuterà a dimenticare le brutte esperienze che avete fatto e cercate di ricominciare a ricostruire dei bei ricordi d'amore fra voi due. Provi a non entrare in competizione con l'amante pensando che lui sia migliore di lei o altre dinamiche che non fanno altro che distruggere la vostra intimità di coppia.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
comprendo il suo dolore nell'aver scoperto di essere stato tradito da sua moglie, comprendo il grado di rabbia che ha potuto provare ma non esprimere nei riguardi di sua moglie. Il tradimento non sempre è la fine di una storia d'amore, ma a volte è una fase che, se capita, può portare alla consapevolezza del valore di ciò che si ha. Credo che sua moglie si è sentita per un periodo non valorizzata come donna, anche sessualmente e che ha avuto la necessità di un'esperienza che le ricordasse di essere in vita. Ma se è tornato con lei credo che abbia compreso il suo valore di uomo e di unico marito della sua vita. Il tempo vi aiuterà a dimenticare le brutte esperienze che avete fatto e cercate di ricominciare a ricostruire dei bei ricordi d'amore fra voi due. Provi a non entrare in competizione con l'amante pensando che lui sia migliore di lei o altre dinamiche che non fanno altro che distruggere la vostra intimità di coppia.
Cordiali saluti
Dr.ssa Iolanda Lo Bue
Gentile Signore
Letto il suo racconto ho percepito una piccola ansia, un senso di sfiducia nella sua persona
I sentimenti che prova per sua moglie sono forti e tutto ciò l’ha portata a perdonarla chiudendo col passato e ciò che eravate.
La certezza che sua moglie non possa tradirla non gliela da nessuno purtroppo
A tal proposito farei una domanda a me stessa: chi è mia moglie? Chi sono io quando sto con lei?
Si prenda tutto il tempo possibile per pensare e capire ciò che la fa stare bene.
Dal suo racconto mi viene da dirle: prendere un foglio di carta, stropicciarli e buttarlo a terra, nel momento in cui si decide di prenderlo non sarà più un foglio bello liscio pulito ma tutto accovacciato: detto questo non voglio crearle allarmismi ma la possibilità di pensare
Ed inoltre non è detto che una cosa rotta non si può più aggiustare se c’è amore si può aggiustare ma deve essere un amore a doppio senso e non a senso unico
Resto a sua disposizione
Le porgo cordiali saluti
Letto il suo racconto ho percepito una piccola ansia, un senso di sfiducia nella sua persona
I sentimenti che prova per sua moglie sono forti e tutto ciò l’ha portata a perdonarla chiudendo col passato e ciò che eravate.
La certezza che sua moglie non possa tradirla non gliela da nessuno purtroppo
A tal proposito farei una domanda a me stessa: chi è mia moglie? Chi sono io quando sto con lei?
Si prenda tutto il tempo possibile per pensare e capire ciò che la fa stare bene.
Dal suo racconto mi viene da dirle: prendere un foglio di carta, stropicciarli e buttarlo a terra, nel momento in cui si decide di prenderlo non sarà più un foglio bello liscio pulito ma tutto accovacciato: detto questo non voglio crearle allarmismi ma la possibilità di pensare
Ed inoltre non è detto che una cosa rotta non si può più aggiustare se c’è amore si può aggiustare ma deve essere un amore a doppio senso e non a senso unico
Resto a sua disposizione
Le porgo cordiali saluti
Gentile utente, le relazioni di coppia, specialmente quelle a lungo termine, sono sistemi di interazione complessi, date le tante esperienze che si stratificano nel tempo e che danno luogo ad esperienze ed interpretazioni non semplici da elaborare.
La sua difficoltà, la vostra crisi, il tradimento di sua moglie, sono eventi che devono essere elaborati.
Può succedere che un rapporto esca rinforzato da vicende tanto difficili, a patto che siate entrambi pronti a lavorarci seriamente in un percorso di terapia di coppia magari.
Vi faccio i miei auguri.
Giada Bruni
La sua difficoltà, la vostra crisi, il tradimento di sua moglie, sono eventi che devono essere elaborati.
Può succedere che un rapporto esca rinforzato da vicende tanto difficili, a patto che siate entrambi pronti a lavorarci seriamente in un percorso di terapia di coppia magari.
Vi faccio i miei auguri.
Giada Bruni
Buongiorno carissimo, leggendo la sua storia ho provato un forte senso di tenerezza e commozione. Naturalmente io non posso sapere quanto si possa fidare di sua moglie, solo lei può saperlo e nemmeno sapere se lei la tradirà di nuovo. Il fatto che sua moglie abbia avuto una storia extraconiugale può essere un evento rimasto circoscritto ad un momento particolare della vostra relazione. Se tra voi l'amore è ancora forte allora è giusto investirci e provare a stare insieme ma, come detto prima, solo voi potete saperlo. Con i miei migliori auguri, Dott. Buffa
Carissimo,
provo molta comprensione per il suo stato d'animo. La sua storia meriterebbe di essere approfondita.
Sembra essere importante, per lei, un'opinione esterna soprattutto su sua moglie. Solitamente lei tiene molto in considerazione le opinioni degli altri, che siano esperti o meno?
Credo debba riflettere su cosa sia più importante e accettabile per lei: convivere con il dubbio sulla fedeltà di sua moglie e provare a ricostruire il vostro rapporto di coppia, oppure, lasciarla definitivamente qualora il dubbio diventasse intollerabile.
Come via di mezzo le propongo di lavorare su queste sue sensazioni con l'aiuto di un/una professionista per aumentare la consapevolezza di ciò che prova e trovare un equilibrio nel suo rapporto di coppia.
Eventualmente, se sua moglie fosse disponibile, le suggerisco di intraprendere una terapia di coppia. Avreste lo spazio per comunicare in maniera chiara le vostre emozioni e una guida per ricominciare senza scheletri nell'armadio.
In bocca al lupo!
provo molta comprensione per il suo stato d'animo. La sua storia meriterebbe di essere approfondita.
Sembra essere importante, per lei, un'opinione esterna soprattutto su sua moglie. Solitamente lei tiene molto in considerazione le opinioni degli altri, che siano esperti o meno?
Credo debba riflettere su cosa sia più importante e accettabile per lei: convivere con il dubbio sulla fedeltà di sua moglie e provare a ricostruire il vostro rapporto di coppia, oppure, lasciarla definitivamente qualora il dubbio diventasse intollerabile.
Come via di mezzo le propongo di lavorare su queste sue sensazioni con l'aiuto di un/una professionista per aumentare la consapevolezza di ciò che prova e trovare un equilibrio nel suo rapporto di coppia.
Eventualmente, se sua moglie fosse disponibile, le suggerisco di intraprendere una terapia di coppia. Avreste lo spazio per comunicare in maniera chiara le vostre emozioni e una guida per ricominciare senza scheletri nell'armadio.
In bocca al lupo!
Buongiorno,
io credo che se ha fatto la scelta consapevole di riprovarci, deve dare tutto se stesso, imparando nuovamente a fidarsi di lei, nonostante tutto. Altrimenti, anche solo il minimo dubbio, non riuscirà a ricostruire il suo rapporto con la donna che ama e che ha scelto per la vita.
Buona vita,
Dott.ssa Patrizia Provasi
io credo che se ha fatto la scelta consapevole di riprovarci, deve dare tutto se stesso, imparando nuovamente a fidarsi di lei, nonostante tutto. Altrimenti, anche solo il minimo dubbio, non riuscirà a ricostruire il suo rapporto con la donna che ama e che ha scelto per la vita.
Buona vita,
Dott.ssa Patrizia Provasi
Salve,
nel momento in cui ha deciso di dare una seconda possibilità a sua moglie e di darla al vostro rapporto, nonostante possa essere difficile, deve fidarsi. Se questo le risulta complicato, allora chieda aiuto ad uno psicoterapeuta, con il quale potrà superare le sue resistenze.
Saluti.
nel momento in cui ha deciso di dare una seconda possibilità a sua moglie e di darla al vostro rapporto, nonostante possa essere difficile, deve fidarsi. Se questo le risulta complicato, allora chieda aiuto ad uno psicoterapeuta, con il quale potrà superare le sue resistenze.
Saluti.
Vorrebbe la certezza di fedeltà di sua moglie? Nessuno può dargliela, neppure lei.
Deve correre il rischio e sarà disposto a farlo solo se prova un sentimento forte e profondo per sua moglie.
Tuttavia non sono sicura che il disagio sia tutto lì : parla di un "esaurimento" passato... andrebbe approfondito, anche alla luce dei recenti problemi relazionali.
Deve correre il rischio e sarà disposto a farlo solo se prova un sentimento forte e profondo per sua moglie.
Tuttavia non sono sicura che il disagio sia tutto lì : parla di un "esaurimento" passato... andrebbe approfondito, anche alla luce dei recenti problemi relazionali.
Gentile utente la vita coniugale comporta un lungo processo di rielaborazione delle aspettative reciproche in senso più realistico. Si tratta di un processo per certi versi simile a quello già effettuato nella propria famiglia d’origine: diventare adulti richiede di prendere atto dei limiti dei propri genitori e di ridimensionarne le aspettative. Ciascun coniuge offre all’altro un’occasione unica per rielaborare in modo più efficace questo lungo e importante processo, consentendo il superamento delle proprie dipendenze e una crescita in autonomia e responsabilità.
La consapevolezza che il legame coniugale non è un’unione totale e assoluta, ma un’alleanza, opera, sul piano della crescita personale , per un progressivo superamento delle spinte alle dipendenze reciproche e per una presa di coscienza della dimensione di impegno che l’alleanza comporta.
Disponibile per eventuali chiarimenti, la salutò cordialmente.
dott.ssa Rita Reggimenti
La consapevolezza che il legame coniugale non è un’unione totale e assoluta, ma un’alleanza, opera, sul piano della crescita personale , per un progressivo superamento delle spinte alle dipendenze reciproche e per una presa di coscienza della dimensione di impegno che l’alleanza comporta.
Disponibile per eventuali chiarimenti, la salutò cordialmente.
dott.ssa Rita Reggimenti
Gentilissimo, mi appare piuttosto chiara la storia che racconta della lunga relazione di coppia con sua moglie. Quel tradimento di lei, potrebbe pensarci, nn sembra affatto dovuto e cercato per una mancanza d'amore nei suoi confronti, ma più per un senso di frustrazione o solitudine che potevano attraversarla, nel difficile periodo in cui lei stava male psicologicamente e rivoltava tutta l'attenzione su di sé, nn riuscendo forse a ben comunicare alla moglie i suoi stati d'animo, quelli anche generati dalla inibizione dell'attività sessuale. Credo che l'ostinazione della moglie a negare i suo tradimento possa rappresentare proprio sia la paura sia la speranza di tornare ad amarvi voi due, e quindi di "nn volerla perdere". Lo dimostra il ritorno emozionante del vostro sentimento quando vi siete parlati e riuniti in un atto d'amore fisico. Pertanto le suggerirei di allargare un po' la visione della vostra storia, che nn sembra rotta, ma cambiata, forse anche maturata. A questo proposito può aiuatrla un confronto con un terapeuta, per conoscere meglio i diversi atteggiamenti di difesa che sono intercorsi tra voi due. Ma qualche consulto psicologico per se stesso, le darebbe maggiori mezzi per capire in fondo, cosa è successo in questi anni scorsi e come via via lei ha reagito a quello che accadeva. Se lo vuole, sono disponibile per un consulto on line.
I miei auguri. dr.Cameriero Vittorio
I miei auguri. dr.Cameriero Vittorio
Gentile signor ....nel leggere la sua storia di vita! Ho realizzato lo stato d’animo che Lei sta vivendo attualmente! Purtroppo le relazioni di coppia sono dei sistemi complessi che solamente la coppia può risolvere se c’è ancora tanto amore da dare l’un l’altro, e questo può accadere solamente con l’aiuto di un esperto/a terapeuta di Sua fiducia che vi può guidare nello scoprire se il vostro legame è ancora solido, nonostante l’interruzione, e se può uscirne più rinforzato, o sarebbe meglio chiudere una storia già conclusa. Certo è che da entrambe le parti è importante avviare una nuova riscoperta di voi stessi e dei vostri sentimenti e ricominciare una relazione come nuova con tanto di corteggiamento per ridare alla vostra relazione una nuova opportunità di vita insieme. Sempre a disposizione auguro una risoluzione del problema. Cordiali saluti. Dr. Francesca Cusumano
Carissimo, ho letto il suo racconto con estrema partecipazione ed empatia per quanto accaduto in passato. Mi sento di dirle che, ad oggi, lei ha la possibilità di scegliere un tipo di rapporto di coppia che rifletta l'importanza che lei stesso ha. Non abbiamo il potere di intervenire sul pensare e sentire di chi ci è vicino controllandolo quindi comprendo che una certa dose di dubbio ed interrogativo potrà sempre esserci. Per la stessa ragione non è possibile esprimersi su sua moglie (non la conosco al punto di poterlo fare), quello che però posso dire è che, se si pone questi pensieri, non li soffochi, li lasci correre accogliendone tutte le possibili sfumature e, qualora se la sentisse, li porti all'interno di un colloquio psicologico singolo e di coppia. Rimango a disposizione
Buongiorno, da quanto ci scrive riesco a percepire oltre al suo dubbio e la sua sofferenza anche il grande amore che la lega a sua moglie e il coraggio di affrontare la vostra relazione. Ognuno di noi riguardo alla propria vita e alle proprie scelte puo' essere attore attivo e partecipe. Ritengo opportuno, in base a ciò che ci scrive, iniziare o proseguire un sostegno di coppia per co-costruire con sua moglie, la vostra relazione e mi sento di consigliarle anche di proseguire un percorso individuale per accrescere la conoscenza di sé stesso. Per scelta personale ritengo che il professionista che segue la coppia debba essere diverso dal professionista che segue uno dei due coniugi, tranne in rare occasioni( ma è una opinione e scelta personale, ne parli con il suo psicologo/a e scelga di conseguenza). Anche per motivi economici potrebbe optare, oltre che per la terapia di coppia e individuale, per un gruppo di supporto, terapeutico o incentrato su particolari tecniche, (Mindfulness ad esempio ma ce ne sono moltissimi a seconda di ciò che ritiene più adatto a lei) in cui possa condividere anche con altre persone le sue sensazioni, i suoi pensieri e le sue emozioni, creando uno spazio suo e personale che possa aiutarla anche nella relazione con sua moglie.
Un saluto caro Dott.ssa Sara Strufaldi
Un saluto caro Dott.ssa Sara Strufaldi
Carissimo, la coppia non è statica, ma dinamica e evolve adattandosi agli eventi della vita. I momenti di particolare stress o di crisi possono destabilizzare l'equilibrio di questo sistema e sta alla coppia di ricrearlo, trovando nuovi punti di riferimento e di forza usando l'empatia, comprensione e tolleranza. Nonostante sua moglie la abbia tradito, sembra che il legame che ha con lei, lo ha confermato facendo la scelta di stare alla fine con lei. A volte il tradimento, come un momento di crisi, ci può svelare tante cose, come per esempio, ci può dimostrare chi veramente conta per noi e quanta forza ha il nostro rapporto. Questo potrebbe diventare un buon momento per ritrovarsi e per riscoprirsi. Per quanto riguarda la fiducia, nessuno le potrà mai dare certezze, ma perchè in realtà nelle relazioni non esistono. Dipenderà da lei quanto lei sia in grado di perdonare e di tollerare l'incertezza, con la quale comunque coesisteva già da prima. Magari potrebbe essere utile un percorso psicoterapeutico per lavorare sui suoi significati della fiducia e sulle sue insicurezze. Per il momento la posso lasciare con una riflessione: Quanto valore lei dà all'amore per sua moglie e quanto al tradimento che ha subito?
Cordialemente. Dott.ssa Jarmila Chylova
Cordialemente. Dott.ssa Jarmila Chylova
Gent.mo,
partiamo dagli elementi positivi: la vostra e’ una relazione che e’ sopravvissuta a momenti di grande sofferenza e rabbia e dobbiamo pensare allora che ha una base molto solida. Per quanto riguarda le “omissioni “di sua moglie , alla luce del vostro ritrovarvi , mi chiedo se non sia stata protettiva nei confronti di un rapporto che evidentemente non ha mai voluto perdere. Mi chiede se può fidarsi ed io le rivolgo una domanda: lei si è’ già fidato della sua stessa capacità di riconoscere in se stesso e in sua moglie la realtà dei vostri reciproci sentimenti. Non faccia vacillare la fiducia che ha avuto in se stesso e cerchi di godersi cio’ che è stato capace di conservare. I Parisi
partiamo dagli elementi positivi: la vostra e’ una relazione che e’ sopravvissuta a momenti di grande sofferenza e rabbia e dobbiamo pensare allora che ha una base molto solida. Per quanto riguarda le “omissioni “di sua moglie , alla luce del vostro ritrovarvi , mi chiedo se non sia stata protettiva nei confronti di un rapporto che evidentemente non ha mai voluto perdere. Mi chiede se può fidarsi ed io le rivolgo una domanda: lei si è’ già fidato della sua stessa capacità di riconoscere in se stesso e in sua moglie la realtà dei vostri reciproci sentimenti. Non faccia vacillare la fiducia che ha avuto in se stesso e cerchi di godersi cio’ che è stato capace di conservare. I Parisi
Gentile Utente, dalla sua mail si percepisce la forza dei sentimenti che la legano a sua moglie e come la vostra relazione sia diventata complessa e intricata. Sicuramente gli eventi che descrive hanno modificato gli equilibri di coppia e la crisi che avete attraversato ha cambiato il modo di guardarvi l’un l’altra. È importante che abbiate deciso di darvi una seconda opportunità, ma perché sia autentica è necessario accantonare recriminazioni e vecchi rancori. Un caro saluto MCB
Gentilissimo il suo racconto racchiude la storia di una coppia che per vari motivi si è trovata in difficoltà e davanti alla prospettiva di separarsi ha deciso di rimanere insieme. Questa decisione vi da la possibilità di rivedere il vostro rapporto da un nuovo punto di vista sia per quello che riguarda la domanda sulla fiducia, come tante altre domande per quel che riguarda la vostra relazione. Considerando la complessità del sistema coppia, sarebbe opportuno che si rivolgesse ad uno psicoterapeuta di coppia per poter lavorare sulle varie tematiche per ciò che riguarda il vostro legame e se è necessario lavorare a livello individuale per quello che riguarda le difficoltà personali. Cordiali saluti
Gentilissimo, leggendo la sua lettera arriva tutta la sofferenza e il dolore che ha vissuto, ma allo stesso tempo emerge il forte legame che c’è tra lei e sua moglie e che vi ha portati nonostante la lunga crisi a stare nuovamente insieme. Da quanto lei racconta è come se vi foste scelti per una seconda volta anche se in lei rimane il dubbio e ci chiede fino a che punto può fidarsi di sua moglie. Purtroppo come già espresso dai colleghi che mi hanno preceduto, nessuno può darle questo tipo di risposta, il rapporto si vive e non ci sono garanzie.
Inoltre la coppia non è un qualcosa di statico, ma dinamico. Nella coppia la relazione è continuamente co-costruita da entrambi i partner per cui possono esserci momenti di crisi funzionali a stabilire dei nuovi equilibri. Io le direi di provare a contattare uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso di psicoterapia individuale in modo da aiutarla a comprendere cosa prova per sua moglie ed essere sostenuto in questo momento di incertezza.
Cordiali saluti. Rosaria Campisi
Inoltre la coppia non è un qualcosa di statico, ma dinamico. Nella coppia la relazione è continuamente co-costruita da entrambi i partner per cui possono esserci momenti di crisi funzionali a stabilire dei nuovi equilibri. Io le direi di provare a contattare uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso di psicoterapia individuale in modo da aiutarla a comprendere cosa prova per sua moglie ed essere sostenuto in questo momento di incertezza.
Cordiali saluti. Rosaria Campisi
Salve, le consiglio di continuare a percorrere la strada scelta insieme alla sua psicologa. Dalle sue parole si percepisce la voglia di continuare su questa strada, lo faccia con impegno e si affidi sempre al suo professionista.
MMM
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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