Fastidio totale per quasi tutti gli indumenti: di che disturbo si tratta? Più passano gli anni più

20 risposte
Fastidio totale per quasi tutti gli indumenti: di che disturbo si tratta?
Più passano gli anni più mi rendo conto di essere sempre più pignolo sulla scelta degli indumenti... al punto che trovarne di adatti è ormai difficile.
Non sopporto il contatto con gran parte di essi, in particolare "odio":
- L'elastico di quasi tutti i pantaloni: anche se largo, il solo fatto che mi cinge la vita mi dà un senso di oppressione colossale, al punto che spesso preferisco portarli calati, cioè al di sotto del fondoschiena (con il rischio quotidiano di perderli mentre cammino). Per lo stesso motivo, pur avendo una M prendo sempre pantaloni XL.... perchè "ci devo navigare dentro", non devono stringere mai...
- Maglioni e lane in genere: sensazione di rosolia solo a pensarci
- Calzini che sopra le caviglia: anche qui, senso di oppressione. Devo portare solo i fantasmini, anche d'inverno
- Guanti: mi dà fastidio non avere a disposizione il diretto contatto con le mie dita
- Mutande: anche qui, pur avendo una 4° prendo sempre una 6° o addirittura una 7°. Per evitare il senso di "stretto" sopratutto dopo i pasti. Ovviamente le perdo mentre cammino
- Jeans, camicie e tutti i tessuti attillati in genere
- Maglie invernali solo con zip: si devono aprire tutte "in caso di emergenza" (questo è il mio pensiero incoscio). Se hanno solo la mezza zip, mi sento comunque un po' non libero
- Colletti, cravatte, collane, sciarpe: rifiuto totale anche d'inverno.

In sostanza, giro sempre in pantaloni da palestra larghi, e felpe zip larghe. Giubottone largo sopra d'inverno.

Si tratta di un disturbo della pelle, psicologico, o cosa? Penso di essere l'unico ad avere tutti questi problemi, vorrei cercare di uscirne perchè è una tortura quotidiana pensare a "cosa mettermi DI COMODO stamattina"?

Grazie a chi risponderà :)
buonasera,
il sintomo che lei descrive in effetti non è molto comune ma comunque è presente anche in altre persone se si esclude un problema dermatologico ci si può indirizzare su un disturbo d'ansia che si esprime nella sensazione di disagio quando si viene a contatto con gli indumenti che vengono percepiti come costrittivi e provocano sensazioni che vanno dal disagio al panico.
Con l'aiuto di un terapeuta lei può affrontare questo disturbo così limitante cercando di capirne le cause e limitando l'attivazione psichica che esso crea.
Sono a sua disposizione per ulteriori approfondimenti anche online.
un caro saluto
Dot..ssa laura Bova

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Gentilissimo, comprendo il disagio che sta vivendo riguardo alla scelta degli indumenti e il fastidio che alcuni di essi possono causarle. È importante sapere che lei non è l'unico a sperimentare queste sensazioni e molte persone condividono esperienze simili. Il suo malessere potrebbe rientrare nell'ambito delle sensibilità sensoriali, che possono variare notevolmente da persona a persona: alcuni individui sono particolarmente sensibili a determinate sensazioni tattili o alla compressione di certe parti del corpo. Ci tengo a dirle che non è necessario etichettare questa esperienza come un disturbo specifico, ma piuttosto io la definirei come una peculiarità individuale. Molte persone trovano modi per gestire e adattare la loro vestizione in base alle loro preferenze personali, nel suo caso potrebbe essere utile esplorare alternative come tessuti più leggeri o indumenti appunto più larghi che possano garantirle il comfort desiderato, d'altronde non c'è un modo giusto o sbagliato per vestirci e non necessariamente bisogna indossare indumenti stretti. Inoltre, aggiungo che potrebbe essere particolarmente utile parlare di queste sensazioni con un professionista della salute per esplorare l'origine di queste sensazioni e sviluppare strategie individualizzate per gestirle.
Ricordi che la tua esperienza è rispettabile, e non c'è bisogno di sentirsi isolati o giudicati. Spero che possa trovare un equilibrio che le permetta di affrontare più serenamente la faticosa scelta dell'abbigliamento quotidiano.
Resto a disposizione per ulteriori riflessioni e supporto. Cordiali saluti, dott.ssa Camilla Persico
Salve, il suo non sarebbe nemmeno un disturbo se non interferisse con la sua quotidianità e non le provocante disagio. Sarebbe utile conoscere anche lo stile con cui affronta altre situazioni per capire un po' di più del suo disagio. Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che le permetta di esplorare e conoscere queste parti di sé. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile, comprendo perfettamente il suo disagio ed è importante capire che non è l'unico a sperimentare questa tipologia di problema. È possibile che questo sintomo che descrive possa fare parte di qualcosa di diverso dal semplice contatto con i tessuti, parla più di una sensazione di oppressione che si esprime in questa maniera. In ogni caso non si etichetti in un disturbo, la invito invece a cercare di comprendere se ci sono delle situazioni opprimenti nella sua vita, o che la fanno sentire costretto e successivamente approfondire la questione con un terapeuta.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Viani
Gentile utente,
Ciò che ha descritto sembra corrispondere a una particolare sensibilità o fastidio nei confronti di determinati tipi di tessuti o indumenti. Potrebbe essere associato a varie cause, come sensibilità sensoriale, esperienze passate, stress o ansia.

Potrebbe essere utile considerare la possibilità di una sensibilità sensoriale, ovvero una reazione intensificata a determinati stimoli sensoriali. Questo può essere legato a differenze individuali nella percezione sensoriale e può influenzare la preferenza per determinati tessuti o la sensazione di oppressione causata dagli indumenti.

D'altra parte, potrebbe anche essere correlato a esperienze passate o a fattori psicologici come ansia o stress. Alcune persone sviluppano comportamenti specifici come una forma di coping per gestire determinati stress, e la scelta degli indumenti potrebbe diventare un modo per cercare conforto.

È importante notare che solo uno psicologo o un professionista della salute mentale può fare una valutazione accurata della situazione. Se questo fastidio interferisce significativamente con la sua qualità di vita, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno specialista per esplorare ulteriormente le possibili cause e sviluppare strategie di gestione.

Ricorda che cercare aiuto professionale non significa essere l'unico a vivere queste esperienze; molti individui affrontano sfide simili e gli esperti sono lì per fornire sostegno e orientamento.
Resto a sua disposizione per qualsiasi dubbio, curiosità o perplessità. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Buonasera,
a me vengono in mente una serie di domande:
-da quando ha questo disturbo?
-questo disagio si manifesta solo con gli indumenti o anche con altri oggetti o in altri ambiti?
-il senso di oppressione lo sente solo quando mette i vestiti "stretti" o della sua taglia, o anche in altri casi?
Spesso difficoltà di questo tipo nascondono disagi ben più profondi che si possono riconoscere ed affrontare attraverso una psicoterapia. Indagare l'ambito familiare attraverso il genogramma trigenerazionale e il ciclo di vita potrebbero aiutarla a dare luce ad alcuni aspetti della sua vita che magari non aveva mai preso in considerazione. Anche la stimolazione oculare attraverso l'EMDR potrebbe essere efficace. Cordialmente. Dott.ssa Eleonora Errante
Gentile utente di mio dottore,
il suo disagio sembrerebbe di origine psicogena. Le preoccupazioni legate al contatto hanno a che fare spesso con difficoltà relazionali e problemi familiari irrisolti.
Qualora volesse approfondire questo discorso, mi contatti pure in privato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, mi dispiace leggere di questa sua sofferenza. Star bene negli indumenti che scegliamo è un requisito fondamentale per prevenire sentimenti di disagio e imbarazzo quando ogni giorno viviamo in un mondo sociale. Le suggerisco di provare ad attenzionare questa sensazione di oppressione, cercando di capire se emerge anche in altri contesti e da cosa possa essere provocata. La comprensione è il primo passo. Qualora non dovesse risolvere, le indicherei di intraprendere tempestivamente un percorso psi che possa aiutarla ad affrontare il suo disagio. Sono disponibile per chiarimenti e dubbi. Le auguro il meglio, dott.ssa Thelma D’Amico
Save, mi spiace per il disagio sperimentato. Credo possa esserci una matrice ansioso/ossessiva che alimenta la sua sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo opportuno che lei possa parlarne con uno specialista.
Cordialmente, dott FDL
Caro utente, la prima cosa che mi sento di dirle è che lei non l'unica persona a provare tali sensazioni. La sua sensibilità sensoriale può essere spiegata da diversi fattori. Tuttavia a prescindere dall'etichetta diagnostica, lei descrive delle sensazioni molto significative come il "senso di oppressione", oppure il pensiero: "Deve aprirsi in caso di emergenza". Questi elementi fanno presupporre ad una sintomatologia ansiosa di fondo. Approfondire ciò che le accade con un professionista potrebbe essere per lei importante per comprendere cosa le accade a trovare un nuovo modo per vivere la sua quotidianità senza sentirsi vincolato da tutti questi elementi. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno! quello che descrivi può essere compreso al meglio intraprendendo un percorso di psicoterapia. Al momento il tuo corpo, il tuo fastidio e le tue emozioni ti stanno comunicando qualcosa...cos'è oltre ai vestiti che ti sta stretto nella tua vita? questa potrebbe essere una domanda di partenza per il tuo percorso psicologico...
Buon cammino
Jessica Scheggi
Gentile utente, ho letto tutto ciò che ha scritto con molta attenzione. Questi pensieri, potrebbero rappresentare qualcosa che la mente vorrebbe comunicare, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere cosa c'è alla base.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Quello che descrive merita uno spazio di approfondimento in ambito clinico, sicuramente è il sintomo di un malessere del quale del quale deve farsi carico con L aiuto di uno specialista.
Saluti
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi questa parte di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio e la frustrazione che ne derivano. Stare in abiti comodi può essere importante a molti livelli, sia fisici sia simbolici e psicologici, quindi sarebbe importante valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
La descrizione dei fastidi e delle sensazioni negative associate a molti tipi di indumenti potrebbe suggerire la presenza di un disturbo sensoriale chiamato ipersensibilità tattile. Provi a considerare la valutazione di uno psicologo, per una valutazione accurata e per ottenere supporto nella gestione di queste sensazioni scomode e nell'identificazione di strategie per trovare indumenti più confortevoli.
Dott.ssa F. Gottofredi
Gentile utente, il disagio che riporta meriterebbe uno spazio di ascolto visto quanto invalida il suo quotidiano. Questo la aiuterebbe a comprendere ed ad accogliere tutte queste forti sensazioni che le comportano quelli che sembrano essere semplici indumenti.
Rimango disponibile. Dott. Ssa Chiara Carraro
La tua descrizione suggerisce che potresti essere particolarmente sensibile alle sensazioni tattili dei vestiti, una condizione che può avere sia basi fisiche sia psicologiche. Qui ci sono alcune possibilità da considerare:

Sensibilità Tattile o Disturbo della Elaborazione Sensoriale: Questa condizione, spesso associata a disturbi dello spettro autistico, ma anche presente in individui senza altri disturbi, comporta una sensibilità eccessiva o insolita agli stimoli tattili. In questo caso, specifici tessuti o tipi di indumenti possono causare disagio o irritazione.
Dermatite o Allergie della Pelle: Alcune persone hanno reazioni cutanee a certi tessuti o materiali. Questo potrebbe essere dovuto a dermatite o allergie. In questi casi, i sintomi possono includere prurito, irritazione o rash.
Disturbi d'Ansia o Correlati allo Stress: A volte, la sensibilità estrema ai vestiti può essere collegata a disturbi d'ansia. L'ansia può aumentare la consapevolezza del corpo e la sensibilità agli stimoli esterni, incluso il modo in cui gli abiti si adattano o si sentono sulla pelle.
Preferenze Personali e Abitudini: In alcuni casi, ciò che sembra una sensibilità eccessiva può essere semplicemente una forte preferenza personale o abitudine per certi tipi di abbigliamento, formatasi nel tempo per vari motivi.
Per identificare la causa esatta della tua sensibilità agli indumenti, sarebbe utile considerare le seguenti azioni:

Consultare un Medico: Un medico può aiutarti a determinare se ci sono cause fisiche, come allergie o problemi dermatologici, che possono essere trattati.
Terapia o Consulenza Psicologica: Se sospetti che ci possa essere un aspetto psicologico, come ansia o disturbi della elaborazione sensoriale, un terapeuta può offrire strategie per gestire e ridurre la sensibilità.
Esplorare Alternative nell'Abbigliamento: Potrebbe essere utile cercare abbigliamento progettato per persone con sensibilità tattile. Ci sono marchi che offrono vestiti senza etichette, cuciture piatte, o fatti di tessuti particolarmente morbidi.
Auto-Osservazione e Diario: Tenere traccia dei momenti in cui ti senti particolarmente a disagio può aiutare a identificare modelli o trigger specifici.
Ricorda, non sei solo in questa situazione. Molte persone hanno sensibilità particolari o esigenze specifiche in termini di abbigliamento, e trovare soluzioni può richiedere tempo e sperimentazione. L'importante è avvicinarsi al problema con apertura e volontà di cercare aiuto e soluzioni adatte a te.
Buonasera, le sue difficoltà al contatto e l'idea di dover essere "libero" da qualsiasi costrizione possono essere trasformazioni sintomatiche di difficoltà relazionali più antiche. Io le suggerisco di parlarne con uno psicoterapeuta in modo da delineare meglio la problematica da lei riportata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentilissimo,
La descrizione del problema sembrerebbe indirizzare verso un vissuto personale di costrizione, a volte correlato con un aspetto ansioso.
Cordialità
Buonasera, è importante affrontare con serietà la situazione che sta vivendo con gli indumenti. Vorrei suggerirle di considerare l'opzione di intraprendere una terapia breve strategica con uno psicologo specializzato in disturbi psicologici legati al contatto fisico e alla percezione degli indumenti. Questo tipo di terapia potrebbe aiutarla a esplorare le origini di questo fastidio e a sviluppare strategie per gestirlo in modo più efficace, aiutandola a trovare indumenti più confortevoli e adatti alle sue esigenze.

Resto a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, se necessario.

Cordiali saluti.

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