Esattamente un anno fa ho scoperto i tagli di mia figlia (ora 15 anni e mezzo). Lei l’ha superato, i
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risposte
Esattamente un anno fa ho scoperto i tagli di mia figlia (ora 15 anni e mezzo). Lei l’ha superato, io ancora non riesco a metabolizzare. Rivedo le foto dell’estate e lo sguardo mi si blocca su quel braccio brutalmente martoriato e mi fa male.
Quando passerà?
Quando passerà?
Salve, mi dispiace che abbia sofferto così tanto. Se nota che il sintomo persiste potrebbe intraprendere un percorso psicologico per elaborare la sofferenza che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Dott. Fiori
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Salve, la sua breve nota lascia trapelare il disagio che prova ancora oggi per questa situazione e la domanda "Quando passerà?" sembra di fatto confermare questo vissuto. Sicuramente saprà che non è possibile rispondere alla sua domanda indicandole una data o un periodo. Se queste ipotesi sono fondata e le ripeto se sono fondate allora potrebbe esserle utile contattare un esperto e leggere con lui questi aspetti psicologici che stiamo ipotizzando. Forse e continuo a farle notare che solo sulla base della sua breve nota si deva parlare di ipotesi da verificare, forse rileggere questi aspetti psicologici potrebbe essere utile anche al rapporto con sua figlia ma le ripeto si tratta solo di ipotesi da verificare. Non legga questa possibilità di rilettura di questi vissuti come un fallimento o uno sbaglio ma li pensi come una nuova possibilità per riequilibra degli aspetti che comunque sono stati utili in determinate situazioni. Forse tutto questo lei lo ha già pensato o lo avrà già sentito e quindi forse la sua domanda può diventare: ... ora perché non posso provare a lavorare su questi temi e avere nuove possibilità ... Un cordiale saluto
Buongiorno, dalle sue parole sembra che il comportamento autolesivo di sua figlia sia stato completamente inaspettato per lei; ciò le ha creato un trauma che necessita di essere elaborato. Un percorso di psicoterapia può aiutarla in questo, l'accompagnerà nel confrontarsi con sua figlia e comprendere e condividere le vostre emozioni e i vostri vissuti.
Buongiorno,
indubbiamente ciò che ha scoperto è stato scioccante, ci sta che non sia facile da superare. Da ciò che racconta sembra che i comportamenti autolesivi di sua figlia siano superati, ma è perfettamente plausibile che una scoperta di questo tipo lasci il segno.
Se dovesse sentire la cosa come molto difficile da superare, un percorso psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
indubbiamente ciò che ha scoperto è stato scioccante, ci sta che non sia facile da superare. Da ciò che racconta sembra che i comportamenti autolesivi di sua figlia siano superati, ma è perfettamente plausibile che una scoperta di questo tipo lasci il segno.
Se dovesse sentire la cosa come molto difficile da superare, un percorso psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Gentile signora, non è possibile rispondere alla sua domanda. Sicuramente la situazione di sua figlia ha lasciato il segno anche su di lei: ha mai pensato di rivolgersi ad un* psicoterapeta per approfondire la questione? Non sottovaluti il disagio e la sofferenza che può ancora avere dentro di sè. Un caro saluto
Buongiorno, le suggerirei di fare un breve percorso psicoterapeutico per superare il trauma di cui parla. Potrebbero essere sufficienti poche sedute com approcci che aiutano ad elaborare i traumi, come ad esempio l'EMDR o la Terapia Sensomotoria. Le sedute possono svolgersi anche online. Un Cordiale Saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buonasera, scoprire che un figlio sta soffrendo è sempre un momento doloroso. Ci mette di fronte tante domande e preoccupazioni. Alle volte ci si può sentire in colpa e si provano tante emozioni. Mi sembra di capire che per lei sia stato un evento molto traumatico, ed in quanto tale credo sia importante che lei ritagli uno spazio, che sia solo suo per elaborare tale evento.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità.
Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo
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Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, per un genitore può essere difficile affrontare queste difficoltà, se queste sensazioni persistono le consiglio di chiedere un sostegno psicologico per elaborare questi vissuti. Un saluto Dott.ssa Antonella Abate
Buongiorno, lei sta attraversando un periodo di disagio psicologico da quando ha scoperto il problema di sua figlia. Per superarlo ha bisogno di un percorso psicologico/psicoterapeutico perché da sola non riesce a farlo. Non si può sapere a priori quando passerà, dipende dalle motivazioni inconscie che stanno alla base e che la fanno soffrire. Un caro saluto, Dott. Valerio Mura
Salve, scoprire che un figlio fa cose inaspettate è di questo tipo può essere spiazzante per un genitore ma al contempo può fornirgli l'occasione per rileggere il proprio rapporto col figlio e magari introdurvi dei cambiamenti. Percorso assolutamente fattibile anche facilitato da un percorso terapeutico.
Buonasera, il suo malessere è assolutamente comprensibile. Un genitore vorrebbe sempre poter proteggere i propri figli e scoprire un malessere così profondo non deve essere stato per nulla facile. Probabilmente dentro di lei si muovono ancora domande, dubbi e preoccupazioni che non le permettono ancora di rassicurarsi e di lasciarsi alle spalle quel brutto momento. Se pensa si a una soluzione possibile, provi a prendersi uno spazio per sé e a capire cosa mantiene vivo ancora quel dolore...
Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Salve, vedere la sofferenza dei propri figli è una ferita che non sparisce improvvisamente. Se questa sofferenza l'accompagna in modo duraturo e costante creandole disagio le suggerirei di parlarne con uno psicologo/a. Il parlarne serve a riappropriarsi dei reali vissuti e di integrarli nella propria storia di vita. Se può lo faccia e vedrà che le sarà di grande aiuto.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, il dolore dei figli è uno dei più grandi, se non il più grande, per un genitore;. condivido il suggerimento di intraprendere un percorso psicologico, per superare questa sofferenza traumatica, che tuttora la coinvolge, forse anche secondo una modalità piuttosto pervasiva. Se la può aiutare nel prendere la decisione di seguire un percorso psicologico, tenga presente che, qualora le sia possibile, nel farlo, oltre che prendersi cura di se stessa, si prenderà cura anche di sua figlia.. Un saluto con vicinanza.
M.M.
M.M.
Da ciò che scrive, pare che gli atti autolesionistici di sua figlia siano stati decisamente impattanti per lei e ciò è assolutamente comprensibile.
Quando passerà? Forse presto , forse mai! Non è il tempo che consente il superamento di queste esperienze impattanti che possono essere anche piccoli traumi, ma come, nel tempo la mente le rilegge, le rielabora, e le integra nel proprio bagaglio di vita. Un accompagnamento psicologico può aiutarla a rileggere l'accaduto, a verificare che il suo significato sia stato compreso e che il problema sottostante all'autolesionismo di sua figlia sia stato davvero completamente risolto. Può esserle di aiuto, ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su Google, Spotify, Pocket Cast, Breaker e seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura Podcast. Troverà strumenti per comprendere le varie forme di disagio psicologico, e strumenti per l'auto aiuto utili per lei e anche per sua figlia nei momenti di particolare tensione e malessere. Seguendo il podcast, troverà anche un episodio (La stanza dei traumi) che verrà condivisa nel mese di febbraio e che sarà accompagnata anche da indicazioni terapeutiche per le esperienze di forte impatto psicologico. Buona serata. Bruno Ramondetti
Quando passerà? Forse presto , forse mai! Non è il tempo che consente il superamento di queste esperienze impattanti che possono essere anche piccoli traumi, ma come, nel tempo la mente le rilegge, le rielabora, e le integra nel proprio bagaglio di vita. Un accompagnamento psicologico può aiutarla a rileggere l'accaduto, a verificare che il suo significato sia stato compreso e che il problema sottostante all'autolesionismo di sua figlia sia stato davvero completamente risolto. Può esserle di aiuto, ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su Google, Spotify, Pocket Cast, Breaker e seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura Podcast. Troverà strumenti per comprendere le varie forme di disagio psicologico, e strumenti per l'auto aiuto utili per lei e anche per sua figlia nei momenti di particolare tensione e malessere. Seguendo il podcast, troverà anche un episodio (La stanza dei traumi) che verrà condivisa nel mese di febbraio e che sarà accompagnata anche da indicazioni terapeutiche per le esperienze di forte impatto psicologico. Buona serata. Bruno Ramondetti
Salve, comprendendo tutto il suo disagio, impossibile rispondere alla sua domanda senza conoscere con precisione la storia. Se non è stato già fatto, le consiglio vivamente di rivolgersi a uno psicologo per affrontare il problema e risolverlo definitivamente. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno,
dalle poche parole che scrive sembra emergere un dolore indicibile. Qualcosa che sua figlia ha potuto esprimere col corpo e che ora Lei come madre fatica a digerire.
Sappiamo che i nostri figli non sono nostri, nel senso che non ci appartengono, ma accorgersi che non li conosciamo come pensavamo, che possono nasconderci qualcosa di loro, in particolare in un età come quella di sua figlia, è sempre doloroso e fa parte di un passaggio delicato che richiede tempo e pazienza.
Il fatto che sua figlia abbia trovato il modo di mostrare qualcosa di sé e di quello che sente, per quanto traumatico e doloroso, può essere un'occasione per entrambe, una volta superato lo spavento, di trovare nuove vicinanze... in un tempo che sarà solo vostro.
dalle poche parole che scrive sembra emergere un dolore indicibile. Qualcosa che sua figlia ha potuto esprimere col corpo e che ora Lei come madre fatica a digerire.
Sappiamo che i nostri figli non sono nostri, nel senso che non ci appartengono, ma accorgersi che non li conosciamo come pensavamo, che possono nasconderci qualcosa di loro, in particolare in un età come quella di sua figlia, è sempre doloroso e fa parte di un passaggio delicato che richiede tempo e pazienza.
Il fatto che sua figlia abbia trovato il modo di mostrare qualcosa di sé e di quello che sente, per quanto traumatico e doloroso, può essere un'occasione per entrambe, una volta superato lo spavento, di trovare nuove vicinanze... in un tempo che sarà solo vostro.
Gentile utente, perchè, nonostante il problema sia stato superato da sua figlia, lei continua a soffrirne? Evidentemente, ci sono altri temi di vita/questioni in giorno, tali per cui potrebbe considerare la possibilità di rivolgersi ad un* Psicolog* Psicoterapeuta. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
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