ero da solo nella stanza, ho guardato la sedia, ho pensato a qualcosa (ma non so a cosa, non sapevo

19 risposte
ero da solo nella stanza, ho guardato la sedia, ho pensato a qualcosa (ma non so a cosa, non sapevo neanche dopo che è successo a cosa stavo pensando) poi mi è venuta ansia, il cuore batteva più veloce. mi sentivo anche come se qualcuno mi stesse guardando. c’era molto silenzio. non era la prima volta che succedeva. almeno una volta all’anno succede. Che ne pensate?
Buongiorno, purtroppo è difficile sbilanciarsi rispetto a quello che racconta, le informazioni sono davvero molto poche. Le suggerisco, se la situazione la preoccupa, di confrontarsi con un professionista con il quale inquadrare meglio e con più calma la situazione.

Cordialmente,
Dott. Giacomo Caiani

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Gentilissimo,

Grazie per aver condiviso questa tua esperienza. Sembra che tu stia affrontando episodi di ansia che si manifestano in determinate situazioni, come quando ti trovi da solo in una stanza e ti concentri su qualcosa. Questo ti porta a sentirti molto ansioso, con il battito accelerato del cuore e la sensazione di essere osservato.

È comprensibile che episodi del genere possano essere preoccupanti e avere un impatto significativo sulla tua vita quotidiana. Tuttavia, è importante sottolineare che senza una valutazione completa e un'analisi dettagliata della tua situazione, è difficile fare una diagnosi precisa o offrire un trattamento appropriato.

Gli episodi di ansia possono derivare da una varietà di fattori, tra cui stress, esperienze passate, problemi emotivi o psicologici sottostanti. Per comprendere appieno ciò che stai vivendo e trovare il miglior approccio per gestire questi episodi, sarebbe utile esplorare più a fondo la tua storia personale, le tue esperienze di vita e qualsiasi altro sintomo o circostanza correlata.

Ti incoraggio vivamente a cercare supporto professionale da parte di uno psicologo o di un professionista della salute mentale. Un professionista qualificato sarà in grado di condurre un'accurata valutazione della tua situazione, fornirti un'adeguata diagnosi e sviluppare un piano di trattamento personalizzato per aiutarti a gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere emotivo.

Inoltre, potrebbe essere utile tenere un diario per registrare gli episodi di ansia e le circostanze che li scatenano, così da fornire al professionista maggiori informazioni per una valutazione approfondita.

Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono risorse e professionisti disponibili per aiutarti lungo il tuo percorso di guarigione e benessere emotivo. Se desideri ulteriori informazioni o supporto, non esitare a contattarmi o a cercare aiuto professionale.

Nella speranza di esserti stata di sostegno,
Dottoressa Cecilia Mancini
Gentilissimo, dal suo racconto emergono pochi dettagli. La sua consapevolezza rispetto a questo malessere l’hanno spinta a cercare una forma di aiuto. La incoraggio a rivolgersi ad uno specialista in modo tale da analizzare meglio la sua situazione e trovare assieme a lei un trattamento adeguato.

I miei migliori auguri
Dott.ssa Lucia Scarlato
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Purtroppo è difficile dirle di più con i pochi dati forniti, sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un professionista per cercare di ricostruire con esattezza cosa succede in quei momenti. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Gentile utente,
Ciò che racconta merita un approfondimento. Non è possibile sbilanciarsi avendo così pochi elementi.
Dr.ssa Damiano Maria
Una descrizione cosi breve, non ci permette di cogliere il suo vissuto e fare delle ipotesi. Credo, sia importante affrontare quello che vive, con un professionista.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Buonasera. Per rispondere alla domanda è necessario capire assieme quali sono le situazioni che innescano tali emozioni, sensazioni corporee e pensieri.
In generale, può accadere che certe situazioni o stimoli specifici attivino in noi delle memorie "implicite", inconsapevoli, associate a esperienze spiacevoli, dolorose, critiche o traumatiche avvenute in passato, che quindi si "risvegliano" in risposta ad uno stimolo nel presente che ricorda eventi passati. Ciò può provocare ansia e/o attivazioni fisiologiche, come lei ha descritto. Non posso tuttavia darle certezze in merito a ciò, non conoscendo le dinamiche precise e la sua persona; potrebbe trattarsi anche di una "profezia che si autoavvera", nel senso che potrebbe essere condizionato da un evento singolo in cui ha vissuto e provato queste sensazioni e che adesso teme possa ripresentarsi, reagendo quindi con intensa preoccupazione, ansia e aumento del battito cardiaco.
Se ha bisogno, sono disponibile per aiutarla.
Dott.ssa chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Gentile utente, malgrado non ricordi il contenuto del pensiero che ha preceduto l'agitazione, le suggerisco di fare delle "fotografie" quanto più precise possibili della situazione/contesto (cosa succede intorno a lei poco prima che si manifesti l'ansia, come si sente a livello emotivo) in cui si verificano i sintomi che descrive. Questo esercizio attentivo, oltre ad essere molto utile per appropriarsi di un'esperienza che fa fatica a comprendere, è anche una un modo di praticare la cura di sè. Dice che succede una volta all'anno, in occasione di qualche particolare ricorrenza? Ribadisco l'importanza di mettere a fuoco il contesto in cui si inscrive il disagio, contesto che può comprendere anche un suo particolare periodo di vita. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente, mi dispiace molto per questa dinamica negativa che ha raccontato. Con queste poche informazioni, è impossibile darle una risposta, sarebbe interessante capire in quali occasioni le capita. Le consiglio un percorso di supporto psicologico per capire le cause alla base di ciò che ha raccontato. Se avesse voglia, posso darle un appuntamento per un primo incontro gratuito. Se avesse dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo. Resto a disposizione attraverso consulenze online. Dott. Luca Rochdi
Buongiorno,
Le informazioni che ci ha fornito sono molto poche. Sembra una situazione particolare che merita di essere approfondita con un professionista.
Dott. Marco Cenci
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, anch'io consiglio di rivolgersi a uno psicologo per approfondire il tema dell'ansia se lei lo vive come un problema. Se succede una volta all'anno, posso tollerare il fastidio?
Un caro saluto, a disposizione Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Comprendo che questa situazione ti provochi ansia e preoccupazione. Potrebbe essere utile esplorare ulteriormente questi episodi per comprendere meglio le tue reazioni. Le sensazioni di ansia, battito accelerato e sensazione di essere osservato potrebbero essere correlate a una condizione di iper vigilanza o a un disturbo d'ansia. Ti consiglierei di consultare uno psicologo/a per una valutazione approfondita e per discutere delle tue esperienze. Rimango a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno,
potrebbe essere interessante per lei affrontare ed esplorare insieme ad un professionista quanto riportato.
Un caro saluto.
Salve,
potrebbe essere interessante approfondire quello che stava pensando poco prima che si generasse lo stato ansioso. Spesso i nostri stati emotivi sono preceduti da pensieri negativi: capirne il significato è un buon modo per regolarne l'intensità. Se l'ansia vissuta risulta per lei eccessiva potrebbe valutare di iniziare un percorso psicologico con un professionista che la orienti verso una maggiore comprensione. Un saluto. Dott.ssa G.Virgilio.
Gentilissimo Utente, sembrerebbe che lei stia vivendo un'esperienza di ansia e disagio che si presenta periodicamente quando è da solo in una stanza. Il non ricordare cosa ha pensato o cosa potrebbe aver scatenato l'ansia è un fenomeno comune durante episodi di ansia o panico. Durante queste esperienze, il cervello può essere sopraffatto dalle sensazioni fisiche intense e dalle emozioni, facendo sì che la mente si concentri principalmente sulle sensazioni fisiche e sulle reazioni emotive, piuttosto che sui pensieri razionali.
Questo può portare a una sorta di "blocco mentale", dove è difficile o impossibile ricordare i pensieri o le situazioni che hanno scatenato l'ansia. È come se la mente fosse sovraccarica e incapace di elaborare razionalmente ciò che sta accadendo

Potrebbe essere utile riflettere su ciò che potrebbe scatenare questi sentimenti. Potrebbero esserci dei fattori scatenanti specifici legati alla situazione o alle sue esperienze passate.
Quando si verifica una esperienza importante, una persona nota anche il contesto che accompagna l'intera situazione di conflitto. Queste circostanze rimangono sempre invisibilmente presenti nel nostro subconscio.

Stimoli che attivano queste circostanze dell’esperienza conflittuale sono ad esempio:
1. situazione di conflitto ricorrente o situazione simile;
2. ritorno in luoghi specifici coinvolti nel conflitto;
3. oggetti e stanze;
4. prodotti alimentari coinvolti nel conflitto o consumati in quel momento;
5. composti chimici specifici negli alimenti o negli oggetti che sono stati toccati;
6. pensieri specifici che hanno accompagnato il conflitto;
7. sentimenti specifici che si sono verificati durante i conflitti

Queste circostanze sono attivate dai cinque sensi:
• percorso ottico: colori e forme specifici
• percorso acustico: sistemi di allarme con suoni specifici (cane di Pavlov - campanello)
• percorso sensoriale: un bicchiere di latte tenuto in mano al momento del conflitto, materiali specifici toccati al momento del conflitto
• percorso olfattivo: profumo femminile, odore specifico del corpo
• percorso dei sapori: sapori di mela o noce
Tutte le possibilità sopra menzionate possono manifestarsi contemporaneamente, a seconda del conflitto, si verificano reazioni nella psiche: il cervello, il sistema nervoso, gli organi diventano immediatamente attivi.
Un altro elemento da non sottovalutare è condizione fisica o biologica: Alcune condizioni mediche o squilibri biologici possono influenzare il sistema nervoso e aumentare la suscettibilità all'ansia. Ad esempio, squilibri ormonali o condizioni come l'ipertiroidismo possono contribuire agli episodi di ansia.
Esplorare questi fattori con l'aiuto di uno psicologo o di un professionista della salute mentale può essere utile per identificare le cause sottostanti e sviluppare strategie efficaci per gestire l'ansia.
Un caro saluto Dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Buongiorno, grazie per la tua condivisione. Quello che descrivi sembrerebbe essere riconducibile ad un episodio di ansia o un attacco di panico, caratterizzato da un aumento del battito cardiaco, sensazione di essere osservato e ansia improvvisa. Potrebbe essere utile parlarne con un professionista della salute mentale per capire meglio le cause e trovare strategie di gestione. Tecniche di rilassamento come la mindfulness e la respirazione profonda possono aiutare a ridurre l'ansia in questi momenti. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
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Buonasera e grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Solo con questa descrizione non è possibile capire il motivo del suo stato, pertanto le consiglio di parlarne con uno specialista in modo da trovare l'origine del disturbo e una soluzione che le permetta di vivere serenamente. Se lo desidera, io sono a disposizione.
Dott.sa Elena Bonini
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Buongiorno gentile utente e grazie per la sua domanda. Da una descrizione così sintetica e considerando che il fenomeno si verifica, come lei riferisce, circa una volta l'anno, è difficile esprimersi e darle una risposta. Qualora ritenesse di averne bisogno, è possibile confrontarsi rispetto a questo con uno psicologo dedicando al tema lo spazio e il tempo necessari ad un inquadramento soddisfacente. Dott.ssa Camilla Centanni

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