Egregio Dottore, Soffro da 4 anni di epicondilite cronica bilaterale. A nulla sono valse le onde d
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risposte
Egregio Dottore,
Soffro da 4 anni di epicondilite cronica bilaterale.
A nulla sono valse le onde d'urto fatte due anni fa.
Non svolgendo lavori manuali pesanti, i sintomi sono lievi, generalmente quasi assenti.
Se tuttavia sforzo, sollevando pesi, i sintomi peggiorano, passando dal fastidio ad un moderato dolore.
Essendo un uomo di 54 anni, vorrei usare ancora nella loro pienezza le braccia (senza fare pesi in palestra, i lavori manuali dove si sollevano cose pesanti possono essere talvolta necessari).
Che fare?
Vorrei aggiungere una cosa.
Non so se sia una coincidenza, ma questa epicondilite é sorta dopo una terapia prolungata con chelotoni (antibiotici) usati per una prostatite.
Poco tempo fa, causa un virus bronchiale, ho usato nuovamente i chelotoni e i sintomi si tendini si sono accentuati.
Il medico mi ha quindi cambiato la famiglia di antibiotici, confermando che i chelotoni possono danneggiare i tendini, arrivando persino in rari casi a lederli.
Visto il quadro d'insieme, prima di fare ulteriori terapie (ad esempio infiltrazioni di cortisone), che sono peraltro a completo carico del privato, non avrebbe più senso fare una ecografia ai tendini, per vedere se ci sono magari piccole lesioni?
In base all'esito si procederebbe nel modo più opportuno (in questi anni la diagnosi si é basata su tests, ma nessun esame strumentale é stato effettuato).
Grazie.
Cordiali saluti
Soffro da 4 anni di epicondilite cronica bilaterale.
A nulla sono valse le onde d'urto fatte due anni fa.
Non svolgendo lavori manuali pesanti, i sintomi sono lievi, generalmente quasi assenti.
Se tuttavia sforzo, sollevando pesi, i sintomi peggiorano, passando dal fastidio ad un moderato dolore.
Essendo un uomo di 54 anni, vorrei usare ancora nella loro pienezza le braccia (senza fare pesi in palestra, i lavori manuali dove si sollevano cose pesanti possono essere talvolta necessari).
Che fare?
Vorrei aggiungere una cosa.
Non so se sia una coincidenza, ma questa epicondilite é sorta dopo una terapia prolungata con chelotoni (antibiotici) usati per una prostatite.
Poco tempo fa, causa un virus bronchiale, ho usato nuovamente i chelotoni e i sintomi si tendini si sono accentuati.
Il medico mi ha quindi cambiato la famiglia di antibiotici, confermando che i chelotoni possono danneggiare i tendini, arrivando persino in rari casi a lederli.
Visto il quadro d'insieme, prima di fare ulteriori terapie (ad esempio infiltrazioni di cortisone), che sono peraltro a completo carico del privato, non avrebbe più senso fare una ecografia ai tendini, per vedere se ci sono magari piccole lesioni?
In base all'esito si procederebbe nel modo più opportuno (in questi anni la diagnosi si é basata su tests, ma nessun esame strumentale é stato effettuato).
Grazie.
Cordiali saluti
Buonasera! Concordo sulla necessità di una ecografia o risonanza magnetica, per essere sicuri che il problema sia "solo" epicondilite...poi io consiglierei un ciclo infiltrativo con steroidi, acido ialuronico e prp (gel piastrinico) in combinazione variabile a seconda del caso e del paziente...
rimango a disposizione qualora ne avesse bisogno...
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Buonasera nel mio centro ( centro medico Proxima Milano) facciamo l'ecografia per confermare la diagnosi e poi abbiniamo un trattamento di steroidi con collagene associato a un ciclo di fisioterapia, ovvero nella stessa deduta il paziente fa un'infiltrazione e subito dopo la seduta di fisioterapia, così io posso direttamente confrontarmi con fisioterapista per curare il paziente insieme.
Mi faccia sapere se posso esserle utile in qualche modo
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