effetto dell'allattamento sulle protesi mammarie
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Salve Dott. Massimo Re
mi chiamo Manuela, vorrei rifarmi il seno in quanto molto piccolo, quindi una mastoplastica additiva. Conosco la sua fama e bravura xké la mia migliore amica è stata da Lei x la stessa cosa....avrei un dubbio, che effetto avrebbe l'allattamento sulle protesi mammarie?
Io ho 32 anni e vorrei fare un figlio....mi consiglia di aspettare o no?
Grazie mille per la sua gentilezza.
Buona serata!!!
mi chiamo Manuela, vorrei rifarmi il seno in quanto molto piccolo, quindi una mastoplastica additiva. Conosco la sua fama e bravura xké la mia migliore amica è stata da Lei x la stessa cosa....avrei un dubbio, che effetto avrebbe l'allattamento sulle protesi mammarie?
Io ho 32 anni e vorrei fare un figlio....mi consiglia di aspettare o no?
Grazie mille per la sua gentilezza.
Buona serata!!!
Gent.ma Signora Manuela,
Innanzitutto la ringrazio per avermi contattato.
Qui di seguito le lascio qualche indicazione in attesa di incontrarla.
L'intervento di mastoplastica additiva viene eseguito con il posizionamento di una protesi mammaria o sopra, o sotto la fascia del muscolo pettorale. La scelta è molto importante ai fini della naturalezza del risultato estetico finale e dipende dalla spessore della cute e dalla grandezza della ghiandola esistente.
Di solito viene richiesto un aumento di due o tre misure per raggiungere una terza o quarta misura con coppa "C o D".
Per posizionare le protesi, l'accesso che consiglio, è quello con un piccolo taglio completamente nascosto nel cavo dell'ascella. La via areolare è una alternativa pur sempre valida e a volte obbligatoria. In entrambi i casi la cicatrice tenderà a non vedersi dopo 2/3 mesi. L'accesso ascellare è molto sicuro in quanto dopo un piccolo scollamento cuttaneo si accede direttamente alla fascia del muscolo pettorale. Da qui senza toccare linfoghiandole o strutture ascellari profonde si può stare sotto o sopra il muscolo.
Non sarebbe necessaria alcuna notte di ricovero. Se si esegue l'impianto sotto ghiandolare può riprendere il lavoro il giorno dopo, mentre il posizionamento sotto il muscolo richiede 2-3 giorni di riposo parziale. Bisogna astenersi dal sollevare pesi (o Bagagli) o fare ginnastica per 3 settimane. Qualsiasi medicazioni e cerotti vengono rimossi dopo 6/7 giorni e ci si può docciare e nuotare in piscina o al mare. E molto importante indossare un reggiseno apposito ed una fascia toracica elastica (sopratutto nel posizionamento sottomuscolare).
Le protesi concepite con le moderne tecnologie e di alta gamma, sono garantite a vita, quindi non devono assolutamente essere sostituite dopo 10 anni.
Generalmente consiglio alle mie pazienti volumi di protesi non esageratamente grandi proprio per garantire la massima naturalezza nella forma e al tatto. Devono altresì essere proporzionate all' altezza e alla misura della vita, delle spalle e del torace della paziente. I seni "rifatti" non influiscono con l'allattamento e non cedono nel tempo; anzi, creando una fibrosi periprotesica che aderisce alle fasce toraciche, ne impediscono la caduta.
Per quanto riguarda l'allattamento al seno, non c'è nessun problema perché i dotti non verranno recisi nemmeno se la protesi verrà inserita per via areolare.
Se desidera contattarmi per ricevere maggiori informazioni, trova i miei contatti nel mio profilo di questo sito.
Cordiali saluti.
Dr. Re
Innanzitutto la ringrazio per avermi contattato.
Qui di seguito le lascio qualche indicazione in attesa di incontrarla.
L'intervento di mastoplastica additiva viene eseguito con il posizionamento di una protesi mammaria o sopra, o sotto la fascia del muscolo pettorale. La scelta è molto importante ai fini della naturalezza del risultato estetico finale e dipende dalla spessore della cute e dalla grandezza della ghiandola esistente.
Di solito viene richiesto un aumento di due o tre misure per raggiungere una terza o quarta misura con coppa "C o D".
Per posizionare le protesi, l'accesso che consiglio, è quello con un piccolo taglio completamente nascosto nel cavo dell'ascella. La via areolare è una alternativa pur sempre valida e a volte obbligatoria. In entrambi i casi la cicatrice tenderà a non vedersi dopo 2/3 mesi. L'accesso ascellare è molto sicuro in quanto dopo un piccolo scollamento cuttaneo si accede direttamente alla fascia del muscolo pettorale. Da qui senza toccare linfoghiandole o strutture ascellari profonde si può stare sotto o sopra il muscolo.
Non sarebbe necessaria alcuna notte di ricovero. Se si esegue l'impianto sotto ghiandolare può riprendere il lavoro il giorno dopo, mentre il posizionamento sotto il muscolo richiede 2-3 giorni di riposo parziale. Bisogna astenersi dal sollevare pesi (o Bagagli) o fare ginnastica per 3 settimane. Qualsiasi medicazioni e cerotti vengono rimossi dopo 6/7 giorni e ci si può docciare e nuotare in piscina o al mare. E molto importante indossare un reggiseno apposito ed una fascia toracica elastica (sopratutto nel posizionamento sottomuscolare).
Le protesi concepite con le moderne tecnologie e di alta gamma, sono garantite a vita, quindi non devono assolutamente essere sostituite dopo 10 anni.
Generalmente consiglio alle mie pazienti volumi di protesi non esageratamente grandi proprio per garantire la massima naturalezza nella forma e al tatto. Devono altresì essere proporzionate all' altezza e alla misura della vita, delle spalle e del torace della paziente. I seni "rifatti" non influiscono con l'allattamento e non cedono nel tempo; anzi, creando una fibrosi periprotesica che aderisce alle fasce toraciche, ne impediscono la caduta.
Per quanto riguarda l'allattamento al seno, non c'è nessun problema perché i dotti non verranno recisi nemmeno se la protesi verrà inserita per via areolare.
Se desidera contattarmi per ricevere maggiori informazioni, trova i miei contatti nel mio profilo di questo sito.
Cordiali saluti.
Dr. Re
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