. E' una vita (ho 63 anni) che ho elevati livelli di uricemia, ma solo una volta ho avuto problemi
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E' una vita (ho 63 anni) che ho elevati livelli di uricemia, ma solo una volta ho avuto problemi alle articolazioni e sono stato in ospedale per qualche giorno.
Da due anni faccio il digiuno intermittente e consumo frutta secca a guscio che proprio oggi ho visto che sarebbe da evitare, oltre al caffé, crostacei, cozze e vongole, oltre che la carne. E proprio così,? tutto vero???
E' una vita (ho 63 anni) che ho elevati livelli di uricemia, ma solo una volta ho avuto problemi alle articolazioni e sono stato in ospedale per qualche giorno.
Da due anni faccio il digiuno intermittente e consumo frutta secca a guscio che proprio oggi ho visto che sarebbe da evitare, oltre al caffé, crostacei, cozze e vongole, oltre che la carne. E proprio così,? tutto vero???
Buongiorno,
Considerando la sua condizione fisiopatologica si rende necessario un protocollo dietetico ad hoc, ci sono diversi alimenti che lei dovrebbe evitare per controllare e migliorare la sua condizione, inoltre personalmente il digiuno intermittente non è una strada da percorrere per chi come lei presenta alti livelli di acido urico, poiché durante il digiuno l'acido urico viene riassorbito meglio e potrebbe quindi aumentare il rischio e la frequenza delle crisi di gotta.
I valori fuori norma possono determinare la formazione di cristalli a livello delle articolazioni, che possono portare all'infiammazione delle articolazioni, e al dolore tipico della gotta, inoltre l'acido urico può anche determinare la formazione di calcoli che possono danneggiare i reni.
In linea generale lei deve evitare alimenti ricchi di purine (quali molluschi, carne rossa, fegato, rognone, acciughe, asparagi, consommé, aringhe, sughi e brodi a base di carne, funghi, cozze, sardine e animelle) perché aumentano il livello di acido urico nel sangue.
Il mio consiglio è di affidarsi a uno specialista in Nutrizione per intraprendere un percorso mirato e ridurre rischi e complicanze.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
Considerando la sua condizione fisiopatologica si rende necessario un protocollo dietetico ad hoc, ci sono diversi alimenti che lei dovrebbe evitare per controllare e migliorare la sua condizione, inoltre personalmente il digiuno intermittente non è una strada da percorrere per chi come lei presenta alti livelli di acido urico, poiché durante il digiuno l'acido urico viene riassorbito meglio e potrebbe quindi aumentare il rischio e la frequenza delle crisi di gotta.
I valori fuori norma possono determinare la formazione di cristalli a livello delle articolazioni, che possono portare all'infiammazione delle articolazioni, e al dolore tipico della gotta, inoltre l'acido urico può anche determinare la formazione di calcoli che possono danneggiare i reni.
In linea generale lei deve evitare alimenti ricchi di purine (quali molluschi, carne rossa, fegato, rognone, acciughe, asparagi, consommé, aringhe, sughi e brodi a base di carne, funghi, cozze, sardine e animelle) perché aumentano il livello di acido urico nel sangue.
Il mio consiglio è di affidarsi a uno specialista in Nutrizione per intraprendere un percorso mirato e ridurre rischi e complicanze.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
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Salve,le annoto gli alimenti da evitare ed ulteriori consigli aggiuntivi su come deve comportarsi.la dieta deve in primo luogo ricondurre il soggetto al peso ideale.Sono sconsigliati il digiuno e le diete eccessivamente restrittive, poichè interferiscono negativamente con l'escrezione dell'acido urico. Si consiglia una dieta povera di grassi e di proteine.Nel complesso l'alimentazione deve essere preferibilmente vegetariana.E' necessario mantenere una diuresi elevata, bere quindi almeno 2 litri di acqua al giorno,preferendo acque alcaline.Ridurre il consumo di sale e di alimenti conservati,poichè il sodio riduce la solubilità
dell'acido urico.Alimenti da EVITARI:Frattaglie in genere, cacciagione e selvaggina, insaccati
Pesci grassi (salmone, anguilla, caviale...), sardine, acciughe, crostacei e molluschi.Brodi di carne ed estratti di carne, alimenti conservati in genere.Carni rosse in modica quantità non più di 1 volta/settimana.Formaggi fermentati e piccanti
Salse piccanti, spezie
Lenticchie e legumi secchi
Funghi secchi,spinaci, asparagi, tartufi
Bevande alcooliche
Resto a sua completa disposizione.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Lucia Pone
dell'acido urico.Alimenti da EVITARI:Frattaglie in genere, cacciagione e selvaggina, insaccati
Pesci grassi (salmone, anguilla, caviale...), sardine, acciughe, crostacei e molluschi.Brodi di carne ed estratti di carne, alimenti conservati in genere.Carni rosse in modica quantità non più di 1 volta/settimana.Formaggi fermentati e piccanti
Salse piccanti, spezie
Lenticchie e legumi secchi
Funghi secchi,spinaci, asparagi, tartufi
Bevande alcooliche
Resto a sua completa disposizione.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Lucia Pone
Buongiorno,
Secondo le linee guida NHS, per combattere l'iperuricemia è opportuno evitare il consumo di bevande alcoliche e attenzionare:
- pesce azzurro, cozze, selvaggina, interiora animali, frutta secca, lievito che presentano un elevato contenuto di purine, che andranno eliminati;
- carni, salumi, pesci, crostacei, legumi, funghi, latte, uova, formaggi, verdure e ortaggi (dal contenuto medio e basso di purine) i quali saranno bilanciati in modo da ridurre i livelli di urato nel sangue e, al contempo, scongiurare eventuali carenze nutrizionali.
Tramite una dieta personalizzata è possibile ridurre l'apporto di purine a 0.1-0.15 g/die (quando con una classica dieta occidentale vengono ingeriti 0.6-1 g/die), per questo motivo le consiglio di rivolgersi a un professionista della nutrizione.
A disposizione per ulteriori consigli, cordiali saluti
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
Secondo le linee guida NHS, per combattere l'iperuricemia è opportuno evitare il consumo di bevande alcoliche e attenzionare:
- pesce azzurro, cozze, selvaggina, interiora animali, frutta secca, lievito che presentano un elevato contenuto di purine, che andranno eliminati;
- carni, salumi, pesci, crostacei, legumi, funghi, latte, uova, formaggi, verdure e ortaggi (dal contenuto medio e basso di purine) i quali saranno bilanciati in modo da ridurre i livelli di urato nel sangue e, al contempo, scongiurare eventuali carenze nutrizionali.
Tramite una dieta personalizzata è possibile ridurre l'apporto di purine a 0.1-0.15 g/die (quando con una classica dieta occidentale vengono ingeriti 0.6-1 g/die), per questo motivo le consiglio di rivolgersi a un professionista della nutrizione.
A disposizione per ulteriori consigli, cordiali saluti
Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
Buon pomeriggio,
probabilmente ha una predisposizione ad avere livelli alti di acido urico, un composto che deriva dalla degradazione delle purine prodotte autonomamente dalle cellule. Quindi le consiglio una dieta equilibrata sicuramente cercando di mangiare meno carne rossa e poche frataglie invece i 15g di frutta secca non possono incidere sulla presenza di acido urico nel sangue.
probabilmente ha una predisposizione ad avere livelli alti di acido urico, un composto che deriva dalla degradazione delle purine prodotte autonomamente dalle cellule. Quindi le consiglio una dieta equilibrata sicuramente cercando di mangiare meno carne rossa e poche frataglie invece i 15g di frutta secca non possono incidere sulla presenza di acido urico nel sangue.
Buongiorno, premettendo sempre che una visita personalizzata sia necessaria per avere il quadro completo della sua condizione clinica e ammettendo, per quello che dice, che la sua sia una condizione congenita, io le consiglio di non eliminare del tutto carne rossa, frattaglie e altri alimenti di origine animale elencati dai colleghi, ma solo di limitarli. Quello che invece risulta più importante è ridurre drasticamente il fruttosio dalla dieta, specialmente quello aggiunto industrialmente in forma di sciroppi, di conseguenza minimizzando il consumo di alimenti confezionati (dolci perlopiù), se ne fa uso. Limiterei anche la frutta a non più di una porzione al giorno.
Per perfezionare il regime alimentare, torno a consigliarle comunque una visita specialistica.
Per perfezionare il regime alimentare, torno a consigliarle comunque una visita specialistica.
Buongiorno, le sconsiglio intanto il digiuno intermittente, in quanto non ha evidenze scientifiche a sostegno di una sua migliore efficacia sul trattamento dell'iperuricemia rispetto alla dieta Mediterranea, inoltre le consiglio di rivolgersi ad un professionista competente, in quanto la dieta nel totale andrebbe calibrata, ci sono alimenti da evitare è vero, ma allo stesso tempo si potrebbero sbilanciare tanti altri valori ematici e non, se si interviene solo escludendo intere classi di alimenti, curi molto anche l'idratazione. Sono a disposizione per chiarimenti, cordiali saluti. Dott. Simone Pino Biologo Nutrizionista
Buongiorno secondo il mio parere non dovrebbe nè attuare il digiuno intermittente fai da te, perchè non dà alcun risultato sulla sua iperuricemia e neppure diete riduttive. Sarebbe opportuno seguire una dieta bilanciata, specifica per evitare l'accumulo di acido urico, non riassorbito. Quindi limitare e ridurre alimenti ricchi di purine come le proteine animali, i grassi e i cereali raffinati, privilegiando quelli integrali, una buona idratazione, scarso sale e riduzione del peso, se in eccesso Pertanto consiglierei una dieta più vegetariana, con l'apporto di vegetali ricchi di vitamina C. e comunque personalizzata al suo caso In definitiva un percorso dietetico seguito da un nutrizionista Resto a disposizione Dottoressa Domenica Tallarico
Buonasera, bisognerebbe capire quale dia la causa della sua uricemia, da quale fattore scaturisce il non consumo e l'accumulo dell'acido urico nel sangue. E poi bisognerebbe capire se quel suo malessere delle articolazioni sia stato dovuto alla presenza di gotta di cui lei non ci dice ma che probabilmente ha provocato un aumento di acido urico nelle articolazioni provocando infiammazione e dolori. Con le dole cose che ci scrive direi che si, purtroppo è tutto vero, lei deve fare basso consumo di purine per cui carne, brodi di carne, crostacei, sardine, e ai suoi livelli anche arachidi e molti cereali. Io le consiglierei di rivolgersi ad un professionista in modo da ottenere un piano alimentare congruo alla sua situazione. Se può servire, resto a sua disposizione. Cordiali saluti.
Buonasera, questi sarebbero alimenti da evitare in un contesto di iperglicemia, si è vero. Ma ogni caso è a sé, in più vanno valutati in base al quando clinico a 360°. Purtroppo mancano alcune informazioni. Oltre il digiuno intermittente ci sono tanto altre strategie, in primis un classico ma sempre ottimale stile mediterraneo. Non si affidi al fai da te ma si rivolga ad un professionista della nutrizione!
Rimango a disposizione, buona serata!
Dott. Giuseppe Pullia
Rimango a disposizione, buona serata!
Dott. Giuseppe Pullia
Gentile paziente, considerando il quadro da lei descritto le consiglio di rivolgersi ad uno specialista dell'alimentazione per intraprendere un percorso personalizzato adatto alle sue esigenze. Tenga conto che in questo caso il digiuno intermittente non è il protocollo alimentare più adatto rispetto ad esempio ad una dieta bilanciata di stampo mediterraneo. In linea generale dovrebbe ridurre il consumo di alimenti ricchi di purine (quali molluschi, carne rossa, fegato, rognone, acciughe, asparagi, consommé, aringhe, sughi e brodi a base di carne, funghi, cozze, sardine e animelle) perché aumentano il livello di acido urico nel sangue, senza però escludere interi gruppi alimentari prima di un consulto con un professionista. Cordialmente Dott. Alessandro Alesse
Gentile paziente, le sconsiglio di eseguire digiuno intermittente o diete eccessivamente restrittive, in quanto posso interferire su quella che è l'iperuricemia. Sarebbe maggiormente indicata una dieta bilanciata di tipo mediterraneo con la riduzione dei cibi ricchi in purine come: molluschi, fegato, acciughe, carne rossa, fegato, aringhe, funghi, cozze, sardine, animelle, rognone. Le consiglio di affidarsi a un professionista della nutrizione che possa realizzare un piano alimentare personalizzato in base alle sue esigenze ed evitare il fai da te! Resto a disposizione, Dott.ssa Erica Azadi
Buongiorno, la domanda è perchè seguie questa alimentazione e perchè il digiuno intermittente? chi è stato a consigliarlo? lo sa che nel suo caso, e per la condizione descritta ha bisogno di un alimentazione personalizzata ed essere seguito da un professionista! con la sua condizione fisiopatologica ci sono diversi alimenti che lei dovrebbe evitare per controllare e migliorare la sua condizione, inoltre proprio il digiuno intermittente non è una strada da percorrere per chi come lei presenta alti livelli di acido urico, poiché durante il digiuno l'acido urico viene riassorbito meglio e potrebbe quindi aumentare il rischio e la frequenza delle crisi di gotta. I valori fuori norma possono determinare la formazione di cristalli a livello delle articolazioni, che possono portare all'infiammazione delle articolazioni, e al dolore tipico della gotta, inoltre l'acido urico può anche determinare la formazione di calcoli che possono danneggiare i reni. adesso comprende perchè è il caso di stare attenti? cerchiamo di evitare sempre di fare cose fai da te e quando abbiamo un problema cerchiamo di rivolgerci ad un professionista. le consiglio di essere seguito da un nutrizionista specializzato in nutrizione clinica. Cordiali saluti Dott. Rosario Cuscona
Gentile paziente, considerando la sua situazione fisiopatologica, consiglio di rivolgersi ad uno specialista dell'alimentazione per intraprendere un percorso personalizzato adatto. In linea generale, per iperuricemia, si consiglia di ridurre l’introito di purine mediante l’alimentazione, per evitare di aumentare ulteriormente i livelli di acido urico nel sangue e il suo conseguente deposito nelle articolazioni e di aumentare l’apporto di acqua per favorirne l’escrezione renale. E' bene quindi limitare alimenti ad alta e media concentrazione di purine come: pesce azzurro (per esempio sarde, acciughe, aringhe), frattaglie (fegato, animelle, rognone, cervello), carni (estratti e sughi inclusi), pollame, crostacei, salumi, legumi, asparagi, spinaci, frutta secca a guscio, funghi e cavolfiori.
Cordialmente, Dott.ssa Vanessa Carletti
Cordialmente, Dott.ssa Vanessa Carletti
Gli alimenti che ha elencato possono contribuire all’aumento dell’uricemia, ma è essenziale fare valutazioni specifiche con esami periodici. La frutta secca è da consumare con moderazione. Anche il digiuno intermittente può dare benefici per l’uricemia, purché bilanciato correttamente.
Distinti saluti,
Dr Luca Agostini.
Distinti saluti,
Dr Luca Agostini.
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