È qualcosa a cui ho pensato tante volte, ma ho veramente timore di aprirmi con chiunque. Sono consap
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È qualcosa a cui ho pensato tante volte, ma ho veramente timore di aprirmi con chiunque. Sono consapevole che la mia è una conseguenza di mancanze guadagnate nel corso degli anni, soprattutto da una madre narcisista ed un padre con la sindrome di Peter Pan nelle relazioni. Verso i miei genitori, ma verso chiunque, ho fastidio nel farmi abbracciare e non cerco mai un contatto con nessuno eccetto il mio partner verso il quale sono particolarmente affettuosa. Mi dispiace non riuscire ad essere affettuosa con i miei genitori, ma più mi sforzo e più sto male, non vedo l'ora di staccarmi di stare nel mio spazio. Con gli altri il problema si presenta più che altro per l'impressione che do, antipatica anche se mi pongo sempre disponibile e socievole, ma sempre con quel distacco tipo "ok io sto nel mio e tu nel tuo". Non mi piace parlare a sproposito e se non ho nulla da dire preferisco starmene per fatti miei, nei miei pensieri e questo mi trasforma sempre nell'antipatica altezzosa del gruppo. Sempre. Lo so, lo sento che farmi analizzare mi sarebbe d'aiuto ma è veramente difficile per me ammettere davanti agli altri di essere in difficoltà. Potreste darmi un consiglio su come affrontare la situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
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Buonasera, dalle sue parole sembra che per lei la relazione sia pericolosa e per questo si pone sulla difensiva, mantenendo un distacco che però riconosce come un ostacolo. Chiedere aiuto è il primo fondamentale passo per cambiare una situazione che non ci sta più bene, provi a contattare un professionista e iniziare un percorso, rispetterà il suo tempo e costruirete insieme un'alleanza che le permetterà di fidarsi di lui.
Buonasera, deve partire dal presupposto che in terapia , o almeno nella terapia che faccio io, non si è analizzati ma si fa squadra con il terapeuta per poter arrivare all'obiettivo concordato. Io le consiglierei di cominciare una terapia in primis per sé stessa, per stare meglio e per cominciare e decifrare e comprendere il perché provi emozioni contrastanti verso i suoi genitori e verso il suo partner.
Un saluto
Antonella Cecca
Un saluto
Antonella Cecca
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Buonasera,
forse ha già fatto un primo passo scrivendo qui e parlando proprio del suo timore. Inoltre per nessuno è facile raccontare le proprie difficoltà o mostrare le proprie parti fragili. Forse può aiutarla sapere che in terapia non si è analizzati da qualcuno che scruta e osserva per giudicare. Quello che io cerco di fare, ad esempio, è mettere a disposizione del paziente quello che ho imparato su come funzioniamo, perchè il paziente stesso possa attingere a risorse che sempre possiede, anche se non ne è consapevole.
Accando alle parti fragili, che tutti abbiamo, ci sono i nostri punti di forza e anche le fragilità spesso ci sorprendono, diventando risorse!
Le auguro di vincere presto il suo timore e iniziare un percorso che la porti verso un maggior benessere.
Sono a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
forse ha già fatto un primo passo scrivendo qui e parlando proprio del suo timore. Inoltre per nessuno è facile raccontare le proprie difficoltà o mostrare le proprie parti fragili. Forse può aiutarla sapere che in terapia non si è analizzati da qualcuno che scruta e osserva per giudicare. Quello che io cerco di fare, ad esempio, è mettere a disposizione del paziente quello che ho imparato su come funzioniamo, perchè il paziente stesso possa attingere a risorse che sempre possiede, anche se non ne è consapevole.
Accando alle parti fragili, che tutti abbiamo, ci sono i nostri punti di forza e anche le fragilità spesso ci sorprendono, diventando risorse!
Le auguro di vincere presto il suo timore e iniziare un percorso che la porti verso un maggior benessere.
Sono a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente, fidarsi dell'altro, aprirsi, mostrarsi per come si è con punti di forza e debolezza, è assai faticoso.
Ciò che sente e prova è comprensibile. Ci tengo a sottolineare che in terapia non ci sarà mai un clima di giudizio, ma solo un supporto e sostegno verso una maggior consapevolezza di sé e per il raggiungimento dei suoi obbiettivi.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Ciò che sente e prova è comprensibile. Ci tengo a sottolineare che in terapia non ci sarà mai un clima di giudizio, ma solo un supporto e sostegno verso una maggior consapevolezza di sé e per il raggiungimento dei suoi obbiettivi.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve. Lei ha la fortuna di avere una relazione positiva con suo partner. Questo è molto importante. In lui ha trovato una persona con cui lei può essere se stessa, può essere affettuosa ed essere ricambiata. Allo stesso modo che lei è stata in grado d'incontrare questo compagno e stabilire questa relazione può essere in grado di farlo con uno psicoterapeuta che la aiuti a cambiare. Bisogna cercare e provare, cercare e provare. In bocca al lupo.
Buongiorno,
non è mai facile esprimere a qualcuno le proprie difficoltà. Può capitare, infatti, di sentirsi etichettati, mal giudicati o poco compresi.
Proprio per questo, ritengo utile che lei valuti di intraprendere un percorso psicoterapeutico, all'interno di uno spazio per sé accogliente, empatico e non giudicante.
Cordialmente, EP
non è mai facile esprimere a qualcuno le proprie difficoltà. Può capitare, infatti, di sentirsi etichettati, mal giudicati o poco compresi.
Proprio per questo, ritengo utile che lei valuti di intraprendere un percorso psicoterapeutico, all'interno di uno spazio per sé accogliente, empatico e non giudicante.
Cordialmente, EP
Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Chiedere aiuto o aprirsi con qualcuno è molto faticoso. Per questo potrebbe essergli utile intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Gentile signora,
comprendo nella maniera più assoluta il suo disagio, e voglio condividere con lei l'importanza di valutare di rivolgersi ad uno specialista. Le condizioni relazionali, già decisamente complesse da affrontare per natura loro, esacerbano il livello di problematicità quando relative a legami significativi e duraturi come quelli tra genitori e figli, anche alla luce della profondità, in termini di tempo, propria delle loro radici.
Trovi un professionista che le da fiducia e si affidi a quest'ultimo!
Intanto tanti auguri per tutto!
Valerio Gerardini
comprendo nella maniera più assoluta il suo disagio, e voglio condividere con lei l'importanza di valutare di rivolgersi ad uno specialista. Le condizioni relazionali, già decisamente complesse da affrontare per natura loro, esacerbano il livello di problematicità quando relative a legami significativi e duraturi come quelli tra genitori e figli, anche alla luce della profondità, in termini di tempo, propria delle loro radici.
Trovi un professionista che le da fiducia e si affidi a quest'ultimo!
Intanto tanti auguri per tutto!
Valerio Gerardini
Buonasera, in un contesto di seduta psicologica il punto non è farsi analizzare o ammettere di essere in difficoltà. Il punto è la necessità di stare meglio con se stessi e con gli altri. Approfondendo ciò che le accade attraverso la narrazione su di sé con l'aiuto di un terapeuta si aumenta la conoscenza di se stessi e quindi la possibilità di scelta su di se.
Per qualsiasi dubbio può scrivermi o contattarmi.
Le sedute possono avvenire anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Per qualsiasi dubbio può scrivermi o contattarmi.
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Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno,
è importante entrare in contatto con la propria storia e i vissuti legate alle esperienze vissute e lei sembra aver già fatto un pezzo comprendendo alcune dinamiche della sua famiglia. Attraverso un percorso di psicoterapia potrebbe approfondirne i significati e provare a giungere al cambiamento che sta cercando per stare meglio.
Le auguro di trovare quello che sta cercando!
è importante entrare in contatto con la propria storia e i vissuti legate alle esperienze vissute e lei sembra aver già fatto un pezzo comprendendo alcune dinamiche della sua famiglia. Attraverso un percorso di psicoterapia potrebbe approfondirne i significati e provare a giungere al cambiamento che sta cercando per stare meglio.
Le auguro di trovare quello che sta cercando!
Gentile utente, già scrivendoci sta mostrando di ammettere le sue difficoltà ed è un passo. Lo psicologo o psicologa potrebbe facilitarle questa apertura. Nella relazione terapeutica inoltre potrebbe analizzare perché agli altri risulta altezzosa nonostante i suoi tentativi di essere socievole, così come il disagio a ricevere affetto dalle persone più vicine a sé. Ha già fatto delle ipotesi, forse ora è il momento di fare chiarezza.
Un caro saluto
Dott. Carla Nesci
Un caro saluto
Dott. Carla Nesci
"Mancanze guadagnate" è una espressione bellissima, che sintetizza il suo atteggiamento nelle relazioni: la distanza contro la quale combatte è un vantaggio. Perdendo un affetto quando era giovane ha guadagnato qualcosa. E ora che sente il bisogno di avvicinarsi maggiormente agli altri sente di perdere questo qualcosa.
Cosa metterebbe a rischio entrando in uno studio di psicoterapia?
Cosa metterebbe a rischio entrando in uno studio di psicoterapia?
Salve, Grazie per avere scritto.
Credo che lei abbia già avviato una riflessione su di lei e cosa le accade quando entra in relazione.
Forse potrebbe essere utile intraprendere un percorso o anche confrontarsi con uno psicologo
Resto a disposizione.
Cordiali Saluti.
dott.ssa Rossella Sorce
Credo che lei abbia già avviato una riflessione su di lei e cosa le accade quando entra in relazione.
Forse potrebbe essere utile intraprendere un percorso o anche confrontarsi con uno psicologo
Resto a disposizione.
Cordiali Saluti.
dott.ssa Rossella Sorce
Gentile utente,
viste le difficoltà relazionali esperite le suggerisco di valutare l’opportunità di iniziare un percorso psicoterapico. La stanza della terapia può essere il luogo dove guardare a quattr’occhi le proprie dinamiche relazionali e sperimentare di nuove, proprio a partire dalla relazione col terapeuta.
Se vuole approfondire sono disponibile anche on-line.
Cari saluti
Dott.ssa Zena Ballico
viste le difficoltà relazionali esperite le suggerisco di valutare l’opportunità di iniziare un percorso psicoterapico. La stanza della terapia può essere il luogo dove guardare a quattr’occhi le proprie dinamiche relazionali e sperimentare di nuove, proprio a partire dalla relazione col terapeuta.
Se vuole approfondire sono disponibile anche on-line.
Cari saluti
Dott.ssa Zena Ballico
Salve, il fatto che stia già parlando delle sue difficoltà, è un primo passo di coraggio e di apertura. Il fatto di "sapere di dover farsi analizzare" mette in luce, forse, la sua paura del giudizio degli altri, ponendo delle resistenze rispetto alla possibilità di intraprendere un percorso psicologico. Quello che mi sento di consigliarle è di poter, con i suoi tempi, pensare di intraprendere un percorso psicologico. Il professionista riserva ai suoi pazienti, uno spazio di ascolto e privo di giudizio. Nel caso decidesse di iniziare, sarebbe supportata e sostenuta nell' affrontare ed approfondire determinate dinamiche e sentimenti che lei ha qui descritto.
Rimango a disposizione per dubbi ed eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Angela Peronace
Rimango a disposizione per dubbi ed eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Angela Peronace
Buon pomeriggio, rispetto a quello che ha scritto "lo sento che farmi analizzare mi sarebbe d'aiuto" e nell'ipotesi in cui vi sia una resistenza all'intraprendere un percorso di sostegno psicologico, le suggerirei di fare questo. Prenda una penna e un foglio, lo divida in quattro quadrati e scriva:
1 vantaggi del "lasciarsi analizzare"
2 vantaggi del non "lasciarsi analizzare"
3 svantaggi del "lasciarsi analizzare"
4 svantaggi del non "lasciarsi analizzare".
Cordialmente
1 vantaggi del "lasciarsi analizzare"
2 vantaggi del non "lasciarsi analizzare"
3 svantaggi del "lasciarsi analizzare"
4 svantaggi del non "lasciarsi analizzare".
Cordialmente
La tua descrizione dei tuoi genitori e dei tuoi rapporti con gli altri suggerisce che ci siano delle ferite emotive profonde che influenzano il modo in cui ti relazioni con gli altri. È importante riconoscere che le dinamiche familiari possono avere un impatto significativo sulle tue relazioni attuali e sul modo in cui ti approcci agli altri.
Il primo passo potrebbe essere quello di cercare un professionista specializzato in psicoterapia sistemica relazionale per esplorare e comprendere meglio le dinamiche familiari che influenzano le tue relazioni attuali. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le tue emozioni, a riflettere sulle tue esperienze passate e a sviluppare strategie per affrontare i tuoi timori e le tue difficoltà nel relazionarti con gli altri.
Inoltre, potresti lavorare anche su te stessa, cercando di capire meglio le tue emozioni, i tuoi bisogni e le tue paure. Potresti trovare utile praticare la mindfulness o altre tecniche di consapevolezza che ti aiutino a entrare in contatto con te stessa.
Infine, è importante ricordare che chiedere aiuto e ammettere di essere in difficoltà non è un segno di debolezza, ma di coraggio e consapevolezza. Ricorda che sei la persona più importante nella tua vita e che cercare supporto per affrontare le tue sfide emotive è un passo importante verso il benessere emotivo e relazionale. Sii gentile con te stessa e permettiti di esplorare e crescere attraverso questo processo di auto-riflessione e guarigione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Il primo passo potrebbe essere quello di cercare un professionista specializzato in psicoterapia sistemica relazionale per esplorare e comprendere meglio le dinamiche familiari che influenzano le tue relazioni attuali. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le tue emozioni, a riflettere sulle tue esperienze passate e a sviluppare strategie per affrontare i tuoi timori e le tue difficoltà nel relazionarti con gli altri.
Inoltre, potresti lavorare anche su te stessa, cercando di capire meglio le tue emozioni, i tuoi bisogni e le tue paure. Potresti trovare utile praticare la mindfulness o altre tecniche di consapevolezza che ti aiutino a entrare in contatto con te stessa.
Infine, è importante ricordare che chiedere aiuto e ammettere di essere in difficoltà non è un segno di debolezza, ma di coraggio e consapevolezza. Ricorda che sei la persona più importante nella tua vita e che cercare supporto per affrontare le tue sfide emotive è un passo importante verso il benessere emotivo e relazionale. Sii gentile con te stessa e permettiti di esplorare e crescere attraverso questo processo di auto-riflessione e guarigione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Salve,
La ringrazio per aver condiviso i Suoi pensieri e sentimenti in modo così aperto. È chiaro che sta vivendo una serie di conflitti interni legati alle relazioni, in particolare quelle con i Suoi genitori e con gli altri. Questi legami, influenzati dall'esperienza con figure parentali che hanno presentato comportamenti complessi, possono portare a un modo di interagire con gli altri che spesso si traduce in distacco e incomprensione.
L'affetto e la connessione che sente col Suo partner indicano che dentro di Lei esiste una capacità di stabilire legami profondi, anche se questo non si estende facilmente ad altre relazioni. La sensazione di disconnessione dagli altri, unita alla percezione di essere vista come "antipatica" o "altezzosa", può essere dolorosa e creare un ulteriore senso di isolamento.
Riconoscere che il modo in cui si relaziona con gli altri è influenzato dal passato è un passo importante. Potrebbe essere utile riflettere su cosa significhi per Lei il contatto affettivo e che tipo di interazioni Le suscitano fastidio o disagio? La consapevolezza può aiutarLa a trovare un linguaggio proprio per esprimere ciò che prova, senza sentirsi obbligata a forzare comportamenti che non Le appartengono.
Considerare un percorso terapeutico può essere un'opzione valida per esplorare queste tematiche in modo più profondo e sicuro. Potrebbe rivelarsi uno spazio dove possa affrontare le sue esperienze in un contesto protetto e riservato, consentendole di elaborare sentimenti e di trovare nuove modalità di interazione.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o desidera discutere più a fondo la Sua situazione e le possibili vie da intraprendere, non esiti a contattarmi. Sono qui per sostenerLa nel Suo percorso di crescita personale.
Cordiali saluti,
Laura Lanocita
La ringrazio per aver condiviso i Suoi pensieri e sentimenti in modo così aperto. È chiaro che sta vivendo una serie di conflitti interni legati alle relazioni, in particolare quelle con i Suoi genitori e con gli altri. Questi legami, influenzati dall'esperienza con figure parentali che hanno presentato comportamenti complessi, possono portare a un modo di interagire con gli altri che spesso si traduce in distacco e incomprensione.
L'affetto e la connessione che sente col Suo partner indicano che dentro di Lei esiste una capacità di stabilire legami profondi, anche se questo non si estende facilmente ad altre relazioni. La sensazione di disconnessione dagli altri, unita alla percezione di essere vista come "antipatica" o "altezzosa", può essere dolorosa e creare un ulteriore senso di isolamento.
Riconoscere che il modo in cui si relaziona con gli altri è influenzato dal passato è un passo importante. Potrebbe essere utile riflettere su cosa significhi per Lei il contatto affettivo e che tipo di interazioni Le suscitano fastidio o disagio? La consapevolezza può aiutarLa a trovare un linguaggio proprio per esprimere ciò che prova, senza sentirsi obbligata a forzare comportamenti che non Le appartengono.
Considerare un percorso terapeutico può essere un'opzione valida per esplorare queste tematiche in modo più profondo e sicuro. Potrebbe rivelarsi uno spazio dove possa affrontare le sue esperienze in un contesto protetto e riservato, consentendole di elaborare sentimenti e di trovare nuove modalità di interazione.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o desidera discutere più a fondo la Sua situazione e le possibili vie da intraprendere, non esiti a contattarmi. Sono qui per sostenerLa nel Suo percorso di crescita personale.
Cordiali saluti,
Laura Lanocita
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