e da più di due mesi che ho problemi con il sonno riesco ultimamente a dormire qualche ora con melat

14 risposte
e da più di due mesi che ho problemi con il sonno riesco ultimamente a dormire qualche ora con melatonina e xanax.
cosa mi consiglia, vorrei ripiegare con melatonina e valeriana.
grazie
Valeriana e melatonina alle dosi opportune può essere un ausilio ma per quanto riguarda la terapia con Xanax è opportuno valutare chi lo ha prescritto e per quale precisa motivazione. Prima di tutto nei casi di insonnia è importante specificare se la insonnia è iniziale , centrale o il disturbo del sonno comprende anche altro , inoltre è importante capire quali possono essere , se sono identificabili, le cause del disturbo del sonno...farmaci, cattiva igiene del sonno/stile di vita, patologie associate, problemi del tono dell' umore o livello di ansia ...

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Buonasera, bisognerebbe indagare sulle cause della sua insonnia e capire di quale tipologia di tratti. Se nasce da stress ansia, quindi da basi psicologiche sarebbe opportuno consigliare uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
E' prima di tutto necessario capire quali pensieri disturbano l'addormentamento. Ci sono decisioni o argomenti in generale che non trovano l'imbocco di una risoluzione perché non vengono "pensati" abbastanza forse per la troppa angoscia che può generare farlo. Questo crea uno stallo e di conseguenza impossibilità a rilassarsi e ad addormentarsi.
Concordo con i colleghi

Sarebbe estremamente auspicabile comprendere l’eziologia del suo disturbo del sonno e comprendere se insonnia primaria (rarissima) oppure secondaria (99,9% dei casi-causata e mantenuta da pensieri/emozioni diurni sgradevoli).
Successivamente a questa valutazione e ad un inquadramento del suo funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale da parte di un collega psicologo psicoterapeuta, si valuterà la possibilità di integrare la terapia para-farmacologia e farmacologica con una psicoterapia mirata a migliorare la qualità del sonno

Saluti
Credo sia molto importante valutare molto bene le condizioni generali che possono interferire col sonno, il complessivo stile di vita, lo stato di salute fisica e psichica.
Lo xanax non può essere sostituito dalla sola valeriana.
Quando possibile è comunque preferibile evitare le benzodiazepine per periodi prolungati. Se, una volta analizzate con il suo referente le condizioni globali, non si evidenzia necessità di altri farmaci, potrà farsi consigliare degli ottimi farmaci/integratori della nutraceutica, la cui efficacia è stata studiata comparandoli alle benzodiazepine.
Ritengo inoltre importante il coinvolgimento di uno psicoterapeuta per un consiglio mirato.
secondo me bisogna prima trovare l'origine del disturbo del sonno (spesso punta dell'iceberg di tante altre cose) a quel punto decidere che terapia consigliare.la buona partenza è sempre una visita con buona anamnesi
Salve! A volte rimaniamo bloccati in sintomi molto fastidiosi e che vanno ad intaccare la qualità della vita. Le consiglio un percorso di psicoterapia. Nello specifico le consiglio una terapia strategica, che lavora proprio sullo sblocco del sintomo in tempi abbastanza rapidi, così da riacquistare un sonno ristoratore il prima possibile. Spero di essere stata d'aiuto. Resto a sua disposizione per ulteriori domande. Cordialmente
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Buongiorno, i disturbi del sonno hanno varie cause, è necessario che si sottoponga a visita psichiatrica per ricevere la diagnosi e, successivamente, la cura.
Concordo con i colleghi.
È necessario un primo incontro per valutare il suo disturbo del sonno, in modo da creare una terapia ad hoc per lei.
Buona giornata
Salve , è cosa molto frequente ritrovare in studio pazienti con disturbi del sonno. E' facile che ci si intestardisce sul problema del sonno e che ogni ansia viene spostata sul problema del sonno, ogni difficoltà al problema del sonno; questo perchè chiaramente non dormire è sconvolgente nella vita di un uomo. Ma provi a fare uno sforzo e dare un occhio a cosa nella sua vita è causa di ansia, cosa nella sua vita non le permette di ritagliare un proprio spazio dove lasciarsi andare. Se questo lavoro lo fa aiutato da un professionista (psicoterapeuta), sicuramente le darà più possibilità di cercare alle cause senza entrare in meccanismi mentali che bloccano a volte la possibilità di muoversi su terreni emotivi nuovi e le gioverà non solo al sonno ma alla sua vita da sveglio.
Buongiorno,
è fondamentale capire l'origine dell'insonnia per poterla aiutare al meglio. Consulti il medico per una prima analisi. Escluse le cause organiche le consiglio di contattare uno psicoterapeuta che l'aiuterà ad inquadrare il problema e a lavorarci al meglio, anche eventualmente, se necessario, con un supporto farmacologico.


Buongiorno,
la psicoterapia cognitivo-comportamentale è indicata nel trattamento dei disturbi del sonno, specialmente se con i farmaci non riesce a trovare una soluzione definitiva. Prenda in considerazione l'idea di iniziare una terapia a tal fine.
dott Tealdi
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Salve.
Come le hanno ampiamente sottolineato i miei colleghi, occorre una valutazione sia medica che psicologica delle sue condizioni generali.
In seconda battuta individuerà la terapia giusta per lei.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno, come le hanno indicato altri colleghi, la terapia farmacologica richiede tempi specifici prima di poter iniziare a dare dei risultati. Non esiti a contattare il professionista che glieli ha prescritti, per le adeguate delucidazioni. L'aumento dell'ansia in concomitanza con la prescrizione di farmaci può mettere in luce altro: sfiducia nei confronti di chi ha prescritto la terapia ( che può anche rivelarsi sfiducia verso un Altro generico) o una resistenza ad assumere il farmaco, per esempio. Questi elementi possono avere connotazioni di tipo psicologico, e riportare a vissuti suoi personali che hanno a che vedere con la fiducia o il considerarsi una persona che ha bisogno di una cura o terapia. La terapia farmacologica può essere un valido start per avviare un percorso di maggiore presa in carico della propria sofferenza. Attraverso di essa si possono allentare le espressioni acute del malessere, e si può trovare la forza per rivolgersi a uno specialista avviando un percorso in cui le dimensioni della sofferenza psichica smettono di essere sintomi e diventano conoscenza di come funzioniamo.

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