È consigliabile mangiare due pere al giorno (250/300 grammi), o sono troppe? È vero che se mangiata
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È consigliabile mangiare due pere al giorno (250/300 grammi), o sono troppe? È vero che se mangiata con la buccia, grazie alle fibre contenute, la pera ha un basso indice glicemico e che quindi può trovare facilmente spazio nella dieta del diabetico (non alza il livello del glucosio nel sangue)?
La spacciano per un alimento antinfiammatorio, ma i 10/15 grammi di zuccheri (sorbitolo, etc.) per porzione non sono considerati forti sostanze proinfiammatorie?
Eventuali problemi digestivi (presenti nella parte bassa dell'addome) associati al consumo di questo frutto sono da associare agli zuccheri contenuti o a qualche tipo di fermentazione da parte della flora batterica?
Grazie
La spacciano per un alimento antinfiammatorio, ma i 10/15 grammi di zuccheri (sorbitolo, etc.) per porzione non sono considerati forti sostanze proinfiammatorie?
Eventuali problemi digestivi (presenti nella parte bassa dell'addome) associati al consumo di questo frutto sono da associare agli zuccheri contenuti o a qualche tipo di fermentazione da parte della flora batterica?
Grazie
Buongiorno, le porzioni di frutta raccomandate sono 3 al giorno da circa 150 grammi. Consideri che è molto importante non mangiare sempre lo stesso frutto, ma variare la tipologia per avere un apporto completo di vitamine, minerali e composti bioattivi (in questo sono molto importanti anche le due porzioni di verdura al giorno consigliate). Per i diabetici una porzione di frutta non dovrebbe superare i 15 grammi di carboidrati; frutta molto zuccherina come cachi, fichi, banane, uva, frutta essiccata, canditi e frutta sciroppata è generalmente sconsigliata. La frutta può (e deve) far parte dell'alimentazione del diabetico, l'importante è che la dieta sia complessivamente bilanciata (adeguato apporto calorico e corretta ripartizione dei macronutrienti, senza eccessi di carboidrati e zuccheri) e la glicemia sia tenuta sotto controllo con pasti bilanciati. Le cause di gonfiori e problemi digestivi generalmente non sono da attribuirsi ad un singolo alimento (fatta eccezione di allergie, intolleranze o specifiche patologie) ma piuttosto ad un'alimentazione complessivamente sbilanciata. Spero di esserle stato d'aiuto. Le auguro una buona giornata.
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Un diabetico deve mangiare frutta con basso indice glicemico, non matura e in quantità ridotte. Sarebbe opportuno consumare frutta biologica se s'intende mangiarla con la buccia a causa della probabilità di trovare pesticidi
Buonasera, un diabetico può mangiare tutta la frutta ad eccezione dei fichi, cachi ed uva ed avere alcune accortezze: in generale dovrebbe preferire la frutta non molto matura e mangiarla nella quantità giusta (in base al fabbisogno individuale e alla terapia farmacologica). Sicuramente la frutta mangiata con la buccia contribuisce a mantenere basso l'indice glicemico ma non dimentichi che anche il carico glicemico è importante ovvero la quantità totale assunta.
La frutta inoltre se mangiata con la buccia deve essere lavata molto bene e se possibile biologica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Cauchi
La frutta inoltre se mangiata con la buccia deve essere lavata molto bene e se possibile biologica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Cauchi
Carissima utente:
1) perchè le interessa sapere queste informazioni sulle pere
2) Quali sono i suoi problemi metabolici- ormonali per cui è preoccupata di sapere l' indice glicemico ( meglio conoscere il carcio glicemico)
3) TUTTA la frutta è iperglicemizzante, ed insulino stimolante
4) A prescendere dalla buccia ( che potrebbe abbassare la velocità di assorbimento, ma non i livelli di insulina) assimilerebbe zucchero a volontà
Mi faccia sapere i suoi esami relativi a: 1) curva glicemica ed insulinemica da carico di glucosio ( 6 prelievi)- 2) emoglobina glicata- 3) Glicemia a digiuno e l'insulina a digiuno 4) acidi urici 5) Vitamina D 6) PCR 7) emocromo 8) Esami tiroidei 9 ) la sua gestione dello stress
Aspetto questi dati e le darò la sua tanto agognata risposta. UN abbraccio. Faccio consulenze on-line ( se le interessa approfondire e mettere in pratica questo campo). Auguri
1) perchè le interessa sapere queste informazioni sulle pere
2) Quali sono i suoi problemi metabolici- ormonali per cui è preoccupata di sapere l' indice glicemico ( meglio conoscere il carcio glicemico)
3) TUTTA la frutta è iperglicemizzante, ed insulino stimolante
4) A prescendere dalla buccia ( che potrebbe abbassare la velocità di assorbimento, ma non i livelli di insulina) assimilerebbe zucchero a volontà
Mi faccia sapere i suoi esami relativi a: 1) curva glicemica ed insulinemica da carico di glucosio ( 6 prelievi)- 2) emoglobina glicata- 3) Glicemia a digiuno e l'insulina a digiuno 4) acidi urici 5) Vitamina D 6) PCR 7) emocromo 8) Esami tiroidei 9 ) la sua gestione dello stress
Aspetto questi dati e le darò la sua tanto agognata risposta. UN abbraccio. Faccio consulenze on-line ( se le interessa approfondire e mettere in pratica questo campo). Auguri
Buongiorno, nell'ambito di una dieta sana e bilanciata anche nel paziente diabetico trova certamente spazio il consumo della frutta. L'importante è scegliere frutta fresca e di stagione e variare spesso la tipologia. Allo stesso modo sarebbe preferibile consumare la frutta con la buccia, molte sostanze benefiche infatti si trovano nella buccia della frutta, così come anche le fibre che aiutano tra le altre cose ad abbassare l'indice glicemico del frutto stesso. Sul sito della Società Italiana di Diabetologia inoltre è disponibile una tabella con le quantità consigliate per ciascuna tipologia di frutto, in modo da sapere la quantità che può consumare per tenere sotto controllo la glicemia.
Infine, i problemi di gonfiore addominale che si possono presentare sono dovuti alla fermentazione nell'intestino di particolari zuccheri, che sono contenuti in quantità diverse nei diversi tipi di frutta; variando spesso la tipologia di frutta consumata quindi terrà sotto controllo anche gli episodi di gonfiore.
Per qualsiasi perplessità rimango a disposizione.
Saluti.
Dr.ssa Raffaella Bravi
Infine, i problemi di gonfiore addominale che si possono presentare sono dovuti alla fermentazione nell'intestino di particolari zuccheri, che sono contenuti in quantità diverse nei diversi tipi di frutta; variando spesso la tipologia di frutta consumata quindi terrà sotto controllo anche gli episodi di gonfiore.
Per qualsiasi perplessità rimango a disposizione.
Saluti.
Dr.ssa Raffaella Bravi
Buonasera,
Il mio consiglio è quello di consumare 2/3 frutti al giorno possibilmente variandoli e scegliendoli di stagione ( alterni le pere a fragole, frutti di bosco, agrumi ect) se consumati con la buccia dove possibile, è sicuramente meglio.
Il gonfiore addominale può derivare dalla fermentazione dei cosiddetti fodmaps ( contenuti maggiormente in alcuni alimenti) da parte dei batteri del colon
Spero di esserle stata di aiuto
Cordialmente
Federica Candido
Il mio consiglio è quello di consumare 2/3 frutti al giorno possibilmente variandoli e scegliendoli di stagione ( alterni le pere a fragole, frutti di bosco, agrumi ect) se consumati con la buccia dove possibile, è sicuramente meglio.
Il gonfiore addominale può derivare dalla fermentazione dei cosiddetti fodmaps ( contenuti maggiormente in alcuni alimenti) da parte dei batteri del colon
Spero di esserle stata di aiuto
Cordialmente
Federica Candido
buona sera, perchè mangiare solo un tipo di fruttO?puo variare frutta e consumarne anche 3 al giorno
saluti
saluti
Buonasera vorrei darle una risposta relativa al caso lei fosse diabetico o avesse una intolleranza glucidica. Le due porzioni di frutta in questo caso è meglio non superino i 150g ognuna. La pera ( meglio se biologica se vuole consumarne la buccia) non ha potenziali antinfiammatori maggiori delle altre qualità di frutta, consumate seguendo la stagionalità.
Non consumi frutta troppo matura, eviti banane, cachi, fichi, uva, frutta disidratata. Per valutare la sua situazione clinica deve fare regolarmente esami indicati dal medico.
Cordiali saluti
Non consumi frutta troppo matura, eviti banane, cachi, fichi, uva, frutta disidratata. Per valutare la sua situazione clinica deve fare regolarmente esami indicati dal medico.
Cordiali saluti
Buonasera gentile utente, anzitutto la frutta deve essere parte costitutiva della dieta, del diabetico e del normoglicemico. Nel diabetico in buon controllo glicemico, compensato, è sufficiente non eccedere (a tal proposito, rimando alle indicazione della società italiana di dialettologia e al loro sito, accessibile anche ai "non addetti ai lavori" e che parla un linguaggio sempre chiaro e comprensibile) e rispettare le indicazioni per la popolazione generale, 2-3 porzioni di frutta/die intendendo ciascuna porzione di circa 150 g, preferendo frutta non troppo matura e limitando sensibilmente nel diabetico cachi, uva e fichi o frutta disidratata. La buccia e la fibra rallentano l'assorbimento del glucosio da parte del nostro organismo. Infine le consiglio di variare quanto più possibile, rispettando la stagionalità dei prodotti, lavando sempre con cura la frutta se la mangia con buccia e a questo proposito preferisca alimenti biologici per ridurre il rischio di pesticidi che si fissano alle bucce appunto. Adesso andiamo incontro all'estate e la frutta ha più elevato contenuto di acqua, a parità di peso, e c'è una maggiore varietà: non si limiti alle pere! Un cordiale saluto
Buongiorno, è consigliabile consumare 300 g di frutta al giorno. Sicuramente la buccia della frutta riduce l'indice glicemico in quanto è ricca in fibra. A presto! Dott. Vincenzo Marzolla
In un paziente diabetico solitamente consiglio 2 porzioni piccole ( 150gr) di frutta al giorno, scartando la frutta più zuccherina ( banane, cachi, uva) e scegliendo frutta poco matura. Solitamente è preferibile inserirla all'interno di un pasto correttamente bilanciato e dalla presenza di altre fibre, proteine e grassi in modo da rallentarne l'assimilazione. Non esiti a contattarmi per una consulenza. Saluti.
Dott.ssa Chiara Sala
Dott.ssa Chiara Sala
Salve, nell'alimentazione di un diabetico è consigliabile inserire 150-200gr di frutta non troppo matura, la cosa a cui prestare maggiore attenzione è evitare pasti di sola frutta anche come spuntino, è preferibile mangiare un frutto grande o 1 manciata di frutta piccola accompagnata da una manciata di frutta secca, lupini, pinoli, semi misti in modo che i grassi e le proteine in loro contenute aiutano a modulare il rilascio di zucchero nel sangue in modo più graduale ed evitare così i picchi glicemici e insulinemici. Evitare nella fase serale.
Sicuramente il maggior contenuto di fibra della buccia aiuta ma dovrebbe trattarsi di un prodotto biologico per avere la sicurezza che la buccia non sia contaminata.
Riguardo ai fastidi di gonfiore addominale al di sotto dell'ombelico in seguito al consumo di frutta potrebbe essere un segnale di fermentazione intestinale quindi legata a una disbiosi intestinale ma bisognerebbe capire se lo nota solo con la frutta o in generale. Per qualsiasi informazione aggiuntiva mi contatti
Sicuramente il maggior contenuto di fibra della buccia aiuta ma dovrebbe trattarsi di un prodotto biologico per avere la sicurezza che la buccia non sia contaminata.
Riguardo ai fastidi di gonfiore addominale al di sotto dell'ombelico in seguito al consumo di frutta potrebbe essere un segnale di fermentazione intestinale quindi legata a una disbiosi intestinale ma bisognerebbe capire se lo nota solo con la frutta o in generale. Per qualsiasi informazione aggiuntiva mi contatti
Buonasera.
Il contenuto di frutta in una dieta varia a seconda dell'individuo in questione, ovviamente 2 pere non hanno mai fatto male a nessuno.
Per quanto riguarda l'IG, si è basso ma va valutato il carico glicemico nel pasto dove la si consuma, ovvero il tot dei carboidrati e la loro risposta sulla glicemia. Sicuramente la bacia, con le sue fibre riduce la risposta glicemica, infatti la terrei senza eliminarla.
Ricordi che nella dieta le molecole proinfiammatorie sono importanti, così come quelle antinfiammatorie, semplicemente devono stare in equilibrio tra loro.
Riguardo il gonfiore, potrebbe essere dato sia dagli zuccheri contenuti che non vengono metabolizzati in maniera adeguata, ma anche da una inadeguata fermentazione intestinale.
Cordialmente
Il contenuto di frutta in una dieta varia a seconda dell'individuo in questione, ovviamente 2 pere non hanno mai fatto male a nessuno.
Per quanto riguarda l'IG, si è basso ma va valutato il carico glicemico nel pasto dove la si consuma, ovvero il tot dei carboidrati e la loro risposta sulla glicemia. Sicuramente la bacia, con le sue fibre riduce la risposta glicemica, infatti la terrei senza eliminarla.
Ricordi che nella dieta le molecole proinfiammatorie sono importanti, così come quelle antinfiammatorie, semplicemente devono stare in equilibrio tra loro.
Riguardo il gonfiore, potrebbe essere dato sia dagli zuccheri contenuti che non vengono metabolizzati in maniera adeguata, ma anche da una inadeguata fermentazione intestinale.
Cordialmente
Due pere al giorno (250-300 g) sono accettabili anche in una dieta per diabetici grazie al basso indice glicemico, se consumate con la buccia. Gli zuccheri naturali non sono pro-infiammatori in quantità moderate. Problemi digestivi potrebbero derivare dalla fermentazione degli zuccheri o da una flora batterica alterata.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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