Dottore buonasera, Circa 4/5 anni fa sono stato operato al pene xche' si era curvato e fin lì funz
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Dottore buonasera,
Circa 4/5 anni fa sono stato operato al pene xche' si era curvato e fin lì funzionava ancora bene, da allora non ho più una erezione rigida, ma piuttosto floscia, si irrigidisce un po' ma non è più duro, ora non voglio fare il ragazzino in quanto ho appena fatto 66 anni, però a me piacerebbe ancora avere rapporti con mia moglie, ma più in là non vado, non riesco più a penetrarla. Cosa posso fare o prendere di naturale per migliorare il passaggio del sangue nei corpi cavernosi? Da tenere presente che già sto prendendo medicinali da quando avevo 18 anni contro il piccolo male, una forma di epilessia e già ho avuto due ictus che mi obbligano a prendere medicine.
Ringrazio e saluto.
ALESSANDRO
Circa 4/5 anni fa sono stato operato al pene xche' si era curvato e fin lì funzionava ancora bene, da allora non ho più una erezione rigida, ma piuttosto floscia, si irrigidisce un po' ma non è più duro, ora non voglio fare il ragazzino in quanto ho appena fatto 66 anni, però a me piacerebbe ancora avere rapporti con mia moglie, ma più in là non vado, non riesco più a penetrarla. Cosa posso fare o prendere di naturale per migliorare il passaggio del sangue nei corpi cavernosi? Da tenere presente che già sto prendendo medicinali da quando avevo 18 anni contro il piccolo male, una forma di epilessia e già ho avuto due ictus che mi obbligano a prendere medicine.
Ringrazio e saluto.
ALESSANDRO
Possono sussistere problemi genitali che con l'età si fanno sentire progressivamente di più e che nel tempo sono stati o trascurati o minimizzati... in ogni caso mai risolti, fatta salva la soluzione della m. di Peyronie che tuttavia sembra non del tutto soddisfacente per l'effetto sull'erezione. Certamente i due ictus sono indice di problemi vascolari e cardio-coronarici che vanno attentamente valutati e dai quali può discendere l'inefficacia della funzione erettile attuale. Occorre ovviamente conoscere cosa assume e con quale equilibrio risolutivo complessivo, oltre alla questione della terapia per il piccolo male. Insomma occorre che un buon andrologo valuti la situazione con i dovuti esami genitali (ecodoppler pelvico-prostatico e testicolare, analisi spermatica completa e coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) e generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno), con la stretta collaborazione del cardiologo, per decidere poi nel merito. Tentare di tamponare il quadro con i vasodilatatori può essere decisamente pericoloso.
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