Dopo una puntura di insetto, se il dolore si estende senza avere più gonfiori , cosa si può prendere

Il cortisone locale serve per sopportare con meno fastidio i sintomi del veleno dell'insetto, non la sua eliminazione. Il dolore è espressione della reazione infiammatoria dei tessuti, che in questo modo stanno peraltro distruggendo le tossine iniettate. Il cortisone ha ridotto l'edema, non la causa e neppure le altre manifestazioni infiammatorie che devono essere rispettate, per ottenere l'eliminazione del veleno. In questi casi sono indicati i rimedi omeopatici, molti dei quali accelerano l'eliminazione del veleno, dando anche molto sollievo; questo in modo sperimentato, anche sulle complicanze. Sono molto personalizzati, richiedono un medico specializzato, sarebbe ideale avere un servizio pubblico di omeopatia che in Italia è presente solo per alcuni servizi (oncologia, centri di riproduzione, ecc.) e solo in alcune regioni. L' antistaminico riduce più il prurito, ma come detto un antidolorifico chimico si può prendere se il dolore è insopportabile perché rischia di rallentare troppo l'eliminazione del veleno, e neppure sappiamo di cosa si tratti (non ce lo ha riferito)

Se il gonfiore e l'infiammazione da puntura sono regrediti ma il dolore non tanto sarebbe utile escludere che l'infiammazione non si stia propagando coinvolgendo vasi ematici e linfatici. Una piccola flebite e/o linfangite superficiale sono possibili. Provi con un antinfiammatorio come ibuprofene ...di solito aiuta.

Gent.le lettore
se nel frattempo il dolore non è regredito, occorre la visita (presso il medico curante) per escludere infezione della parte dolente. Per eventulamente aggiornare la terapia.
Al medico che farà la visita probabilmente interesserà il tipo di insetto pungitore. E' stato riconosciuto? Cordiali saluti
Cordfiali saluti