dopo intervento di artroprotesi non cementata dell'anca perchè la gamba si è accorciata di circa 1.5

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dopo intervento di artroprotesi non cementata dell'anca perchè la gamba si è accorciata di circa 1.5cm. tengo a precisare che subito dopo l'intervento le gambe erano uguali, Cosa posso fare dato che non mi fido più del professore che mi ha operato?
In assenza di una qualche sintomatologia dolorosa, che potrebbe giustificare la mobilizzazione della Protesi e, quindi l'accorciamento, la cosa più probabile è che, in realtà, si tratti di un'anca addotta, che spesso è avvertita come accorciamento. È necessario procedere ad una misurazione corretta, meglio con telerx degli arti inferiori.

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Se la misurazione degli arti inf. è corretta occorre fare 2 considerazioni: Per prima cosa può succedere intraoperatoriamente che la misura ottimale dello stelo (se non si dispongono di colli inercambiabili) corrisponda ad una protesi che accorcia o allunga l'arto, quindi per evitare di avere un impianto troppo lasso , si accorcia o si allunga.In definitiva chi la ha operata ha sacrificato ma metria per avere un impianto stabile e perciò più duraturo. In seconda battuta una dismetria inferiore ai 2 cm è spesso tollerata e non implica l'utilizzo di rialzi. Logico che avrà bisogno di un periodo di adattamento e di una buona ginnastica posturale.
Una misurazione corretta e una Rx bacino sotto carico sono necessari per una corretta diagnosi. In caso di assenza di dolore si puó escludere l'ipotesi di mobilizzazione- affondamento dello stelo. 1.5 cm di dismetria è compensabile e tollerabile ma ci vuole tempo. In ogni caso si puó aggiungere un piccolo rialzo al tacco della scarpa.
Se l'accorciamento è dovuto alla protesi (vera gamba corta) cosa che capita spesso deve essere corretto con rialzino. Per ovviare al dubbio corregga di 1 cm. è faccia controllare sotto carico dal fisioterapista la correzione dello sbilanciamento. Si renderà conto subito del miglioramento durante la deambulazione in quanto eviterà l'instaurarsi del fenomeno di Trendellemburg (sbilanciamento dell'emibacino quando carica con l'arto operato), impossibile da correggere definitivamente , in questi casi, col solo potenziamento del medio gluteo.

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