Dopo aver subito subamputazione alla base della falangetta del mignolo mano , immobilizzata con filo
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Dopo aver subito subamputazione alla base della falangetta del mignolo mano , immobilizzata con filo di k e sutura. Ho tolto il filo dopo 25/30 gg messo ortedi stax per 3 sett. Avuto infezioni vurate con antibiotico e terapia topica.
Devo riprendere moderatamente a mobilitare la falange ma mi sembra molto bloccata. Ho un po di sensibilità .
Il dito si presenta un po gonfio e un po rosso dove è stato saturato.
Ci sono dubbi di riacquisto totale mobilità detto a voce, ma su carta svritta sembra non esserci un grosso deficit. Da sola non si muove e io ho paura a muoverla passiva. Devo andare dal fisioterapista ma sono terrorizzata dal male. Ho paura si possa staccare o rompere. Ho avuto panico quando l jo visto staccato.
Come posso fare? Per non sentire troppo dolore. Ho oaura che il fisioterapista forzi troppo per pregarla.
Grazie a chi mi risponde.
Devo riprendere moderatamente a mobilitare la falange ma mi sembra molto bloccata. Ho un po di sensibilità .
Il dito si presenta un po gonfio e un po rosso dove è stato saturato.
Ci sono dubbi di riacquisto totale mobilità detto a voce, ma su carta svritta sembra non esserci un grosso deficit. Da sola non si muove e io ho paura a muoverla passiva. Devo andare dal fisioterapista ma sono terrorizzata dal male. Ho paura si possa staccare o rompere. Ho avuto panico quando l jo visto staccato.
Come posso fare? Per non sentire troppo dolore. Ho oaura che il fisioterapista forzi troppo per pregarla.
Grazie a chi mi risponde.
Buonasera.
Comprendo i suoi timori, per cui nella ricerca di un operatore valuti la capacita dello stesso di entrare in empatia con lei. Si fidi del suo intuito femminile guardando i vari profili in questo sito.
Mi contatti anche telefonicamente o per messaggio per poterle dare qualche suggerimento in questa ricerca.
Cordialmente
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Salve, dopo un trauma del genere è comprensibile la sua reazione, lo faccia presente al fisioterapista che si prenderà cura. Il mio consiglio è quello di affrontare la sua paura al fine di ottenere un buon risultato, la kinesiofobia (paura del movimento) è una reazione di difesa naturale che va contrastata, in bocca al lupo
Il consiglio che mi sento di darle è quello di non avere paura di esprimere dubbi e paure che ha scritto qui a chi la prenderà in cura. La comunicazione con il fisioterapista è necessaria a stabilire il giusto rapporto di fiducia e sicurezza, e inoltre permette al fisioterapista di modellare il percorso di cura secondo le sue esigenze, sensazioni e aspettative. Inoltre permette di superare i momenti di difficoltà con più serenità, sapendo che il fisioterapista è a conoscenza di quello che stiamo passando e saprà indicarci come affrontare anche psicologicamente il dolore.
Buon recupero!
Buon recupero!
Salve, è normale avere timore nella sua situazione. Si tratta di una caso delicato emotivamente però il consiglio che sento di scrivergli è di non far si che la sua paura blocchi completamente i possibili risultati che potrebbe ottenere con il collega che la prenderà in cura.
Il collega si occuperà del suo caso certamente, se dovesse non bastare il rapporto di fiducia ed empatia che si instaurerà durante la terapia con il collega provi anche a rivolgersi ad un'altro esperto in psicologia che, in un lavoro di "equipe" la aiuterà ancor di più a superare questo trauma e a far si che sia il collega terapista, sia lei riusciate a lavorare al meglio. Le auguro un buon recupero! Si faccia coraggio e forza per recuperare al meglio delle possibilità.
Il collega si occuperà del suo caso certamente, se dovesse non bastare il rapporto di fiducia ed empatia che si instaurerà durante la terapia con il collega provi anche a rivolgersi ad un'altro esperto in psicologia che, in un lavoro di "equipe" la aiuterà ancor di più a superare questo trauma e a far si che sia il collega terapista, sia lei riusciate a lavorare al meglio. Le auguro un buon recupero! Si faccia coraggio e forza per recuperare al meglio delle possibilità.
Buongiorno, al giorno d'oggi esistono apparecchiature che non recano nessun dolore al paziente ma con straordinaria efficacia. Si faccia consigliare un fisioterapista esperto. Il fatto che non riesca muoverlo bene o faccia male potrebbe derivare dal fatto che è ancora gonfio. necessita fare del drenaggio non invasivo, meglio con strumentale, e la mobilizzazione si normalizza. utile indossare il tutore.
Si faccia forza e una auguri per una pronta guarigione
Si faccia forza e una auguri per una pronta guarigione
buongiorno, se i medici le hanno consigliato di procedere con la fisioterapia vuol dire che i tempi sono giusti per iniziare. stia tranquilla e si affidi ad un operatore che sappia metterla a proprio agio. non sarà facile il percorso riabilitativo ma andrà bene.
saluti
saluti
Buongiorno, considerando il suo problema i timori che ci ha presentato sono più che comprensibili. Dopo un periodo di immobilizzazione lungo è normale sentire la falange bloccata ed è proprio per questo che il medico le ha consigliato di iniziare la fisioterapia. Condivida questi dubbi con il suo fisioterapista e troverete assieme il modo di sbloccare il dito controllando il dolore. Buona guarigione!
Buongiorno.
In seguito ad un intervento di questo genere le consiglio assolutamente di rivolgersi a un terapista specializzato in riabilitazione della mano. Sono, infatti, situazioni delicate che vanno prese in carico da subito insieme ad un esperto in grado di guidarla passo passo verso la guarigione completa, senza far provare dolore eccessivo, ma recuperando la funzionalità.
Resto a sua disposizione qualora volesse discuterne in maniera più approfondita.
Cordiali saluti
In seguito ad un intervento di questo genere le consiglio assolutamente di rivolgersi a un terapista specializzato in riabilitazione della mano. Sono, infatti, situazioni delicate che vanno prese in carico da subito insieme ad un esperto in grado di guidarla passo passo verso la guarigione completa, senza far provare dolore eccessivo, ma recuperando la funzionalità.
Resto a sua disposizione qualora volesse discuterne in maniera più approfondita.
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