Dopo anni di psicoterapia e dopo aver provato diversi approcci terapeutici, posso dire che mi sento

17 risposte
Dopo anni di psicoterapia e dopo aver provato diversi approcci terapeutici, posso dire che mi sento davvero senza speranza ormai. Sono bloccata con la mia vita e non riesco a crescere, forse non voglio crescere e la società che mi spinge a farlo per forza di cose mi ha portato ad ammalarmi.
Vivo con il costante pensiero che sarebbe meglio non esistere più, perchè sono stanca di provare, di resistere...e intanto la vita mi passa davanti ed io vivo male e a nessuno importa.
Ogni volta sento di essere così vicina alla fine, ma poi la mancanza di coraggio mi blocca.
Sono stanca di vivere, c'è una soluzione a questo?
Io non ce la faccio più....mi fanno troppo male i ricordi, i traumi, tutto ciò che riguarda il passato, anche oggi diventerà un brutto ricordo che mi tormenterà nel presente.
Non so più a chi chiedere aiuto e come, non so se è possibile aiutarmi per come sono fatta....
Io ho una bruttissima sensazione, e cioè che le cose andando avanti non cambieranno, andranno solo a peggiorare e mi fa troppa paura questo.
Cara utente, se oggi scrive qui credo che lei abbia ancora la spinta a voler trovare una soluzione al suo malessere. Posso solo immaginare cosa significhi trovarsi nella sua situazione. Le chiedo se per caso svolto oltre alle psicoterapie anche un percorso con uno psichiatra che le potesse dare un supporto aggiuntivo. La combinazione farmacoterapia e psicoterapia di solito porta i maggior miglioramenti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Gentilissima ho conosciuto tanti pazienti nella sua stessa situaZione. Credo che abbia bisogno di trovare un terapeuta con cui si senta bene e libera di verbalizzare ogni cosa, unita a una grande forza di volontà e di affidamento completo allo specialista che la segue, in modo tale da trovare la corrispondenza di questi sintomi, al cosa vogliano comunicare. ogni sintomo ha un significato preciso.Non demorda mi raccomando e ricordi che può passare.
Buonasera, lei ci ha scritto, e questo è il segnale che lei vuole andare avanti, nonostante ciò che scrive. La spinta vitale è la motivazione deve partire da lei, nessun lavoro terapeutico può prescindere da questo. Coraggio,xall9ra, inizi. Dr.ssa Daniela Benvenuti
La sua storia ricorda quella del tacchino induttivista, che per il fatto che ogni mattina gli portavano da mangiare arrivó alla conclusione che ció sarebbe successo per sempre, finché arrivó il giorno del ringraziamento, e fu arrostito.
Lei deve leggere tale storia al contrario.
Un caro saluto
Buongiorno, è combattuta tra il desiderio di cambiamento e la resistenza ad esso, noi psicologi diciamo che è ambivalente, forse è spaventata. Le consiglio di riprendere un percorso psicoterapeutico esplorando il blocco che riporta: "Sono bloccata con la mia vita e non riesco a crescere, forse non voglio crescere". Al momento questa sua convinzione di non aiutabiliità la tenga sospesa se riesce. Cordialità. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buonasera, mi dispiace leggere tutto questo dolore che la attraversa e che spesso si acuisce dopo aver tentato tante strade, probabilmente interrotte. Ciò che le servirebbe è trovare una persona a cui affidarsi e, se necessario, un sostegno farmacologico. In ciò che
scrive c'è comunque l'estremo tentativo di vivere una vita soddisfacente. Cerchi una persona che possa accoglierla con calore, di terapie ce ne sono tante,
le soluzioni ci sono.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che descrive perché traspare un disagio profondo che le appare come insormontabile.
Ha parlato giustamente di "resistenza" al cambiamento ed è proprio il termine appropriato in quanto, tendenzialmente, la mente umana preferisce le certezze, seppur soffocanti, al pieno appagamento che può portare alla felicità.
Sarebbe importante indagare proprio sulle cause profonde di questa resistenza, definite "vantaggi secondari"...solo grazie alla presa di coscienza di cosa c'è sotto le sarà possibile canalizzare le sue energie verso l'evoluzione, verso una strutturazione psichica più consona al suo vero Sè.
Aggiungo che il fatto che lei abbia provato a trovare un pò di chiarezza scrivendo qui sia assolutamente segno che ci sia ancora speranza.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisa Zironi
Gentilissima,
sento molto il bisogno di dover legittimare una storia passata che resta immutata e pertanto invalidante per il futuro. Ogni possibile cambiamento avviene solo se riconosciamo ciò che è stato e con chiarezza avremo la possibilità di stabilire dove siamo e cosa ne vogliamo fare.
Spesso è un lungo percorso ma fatto anche di tanti piccoli obiettivi che pian piano ci alleggerisce e ci proietta nel futuro.
Resto a sua disposizione anche online se lo desidera
Dott.ssa Aida Faraone
Cara signora spesso cambiare è molto doloroso,il fatto che ha provato varie volte ad intraprendere una psicoterapia attesta il suo desiderio di evoluzione. Spesso ciò che ci blocca è talmente doloroso da affrontare che viene voglia di gettare la spugna ma può valutare insieme al suo terapeuta se intraprendere una cura farmacologica almeno per l inizio per essere supportata. Le mando un abbraccio, Rossella Chiusolo
Buongiorno,

da quanto descritto appare evidente che sia accompagnata da un malessere di natura depressiva. A volte la depressione necessita di una presa in carico più ampia per poter esser curata. E' molto probabile che diverse psicoterapie siano terminate anzitempo in quanto sfiduciata dal non veder dei risultati immediati. In questi casi integrare la farmacoterapia alla psicoterapia può esser una possibilità, e dar al paziente maggiori speranze rispetto al poter star meglio. Oggi giorno ci sono diversi antidepressivi che risultano esser assai efficaci nel ridimensionamento del vissuto depressivo e angosciato del paziente. Valuti un consulto psichiatrico, sarebbe un altra freccia al suo arco di possibilità.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
salve,
quello che scrive è molto toccante. Il periodo che vive è sicuramente molto difficile, mi sento di dirle che anche se ancora non è successo per lei di vivere un miglioramento sostanziale del suo vissuto, questo resta possibile e certamente sarebbe utile rivolgersi ad un terapeuta che la possa aiutare a elaborare i traumi di cui parla che condizionano il suo presente. La spaventa di vivere queste sensazioni perché ha un desiderio sano e costruttivo di stare meglio. Potrebbe prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un trattamento farmacologico di supporto per abbassare il livello di difficoltà che vive quotidianamente e agevolare anche il suo percorso terapeutico. La risposta alla sua domanda è : SI è possibile che lei possa stare meglio. Cordialmente . Dott.ssa Monica Guazzini
Buongiorno! Ammetto che non è facile, perché arriva forte il dolore, ma anche il bisogno di speranza. Accenna a percorsi di psicoterapia, che non hanno prodotto alcun cambiamento significativo. Non le nascondo che le sue poche righe trasmettono una sensazione di profonda immobilità. Qualsiasi movimento appare minaccioso. "Non so più a chi chiedere aiuto e come, non so se è possibile aiutarmi per come sono fatta"... Lei può (anzi dovrebbe) chiedere aiuto, ha diritto ad essere aiutata, ad avere qualcuno che si prenda cura di lei, che possa anche sperare per lei. Ma, perdoni la franchezza, quanto è disposta a fare per essere aiutata? È possibile per lei fidarsi e affidarsi? È pronta ad affrontare la fatica e il dolore dei primi passi, dei tentennamenti, delle rovinose cadute e delle ferite di cui prendersi cura anzi da con-curare (curare con qualcuno)? Spero per Lei, spero con Lei...
Buon pomeriggio, la ringrazio per quello che ha voluto condividere. Da quello che emerge si nota una sua voglia di non arrendersi di voler stare meglio per sé stessa. Purtroppo penso che non sia ancora riuscita a trovare un professionista con cui si sentisse a proprio agio e accolta , le auguro di trovare un professionista di cui poter fidare e affidarsi
È evidente che tu stia vivendo un grande dolore e disperazione, e le tue parole esprimono un profondo senso di stanchezza e disillusione. È difficile affrontare tali sentimenti da soli, e il fatto che tu abbia cercato aiuto attraverso la psicoterapia dimostra un impegno significativo nel cercare di superare queste sfide.
Sono qui per dirti che, anche se può sembrare insopportabile al momento, ci sono modi per trovare sollievo e speranza. Prima di tutto, è importante considerare il tuo benessere come una priorità assoluta e cercare il supporto di professionisti qualificati che possano aiutarti a superare questi sentimenti così profondi. Se senti di non sapere a chi rivolgerti o come procedere, ti incoraggio a cercare un terapeuta o uno psichiatra esperti che possano valutare attentamente la tua situazione e offrire supporto specialistico.Inoltre, potrebbe essere utile esplorare nuovi approcci terapeutici o modalità di trattamento che potrebbero fornire un supporto più specifico e adeguato alle tue esigenze. Ad esempio, la terapia analitico tradizionale, l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), la terapia rTMS o la terapia basata sulla consapevolezza sono solo alcune delle opzioni che potrebbero essere esplorate con il supporto di professionisti specialistici.È anche importante sottolineare che se hai pensieri suicidi o autolesionisti, è fondamentale cercare aiuto immediato. Ci sono linee di supporto e organizzazioni specializzate in questo tipo di situazioni che possono offrire un supporto essenziale in momenti di crisi.Soprattutto, voglio che tu sappia che la tua vita ha valore e che ci sono persone e risorse che possono aiutarti a superare questo momento difficile. Anche se può sembrare impossibile al momento, ci sono modi per trovare speranza e benessere. Non sei solo in questo, e cercare aiuto è il primo passo verso un cammino di guarigione e rinascita.Ti incoraggio vivamente ad agire e a cercare il supporto di professionisti qualificati il prima possibile. La tua vita è preziosa e meriti di trovare sollievo, conforto e speranza.
Dr. Roberto Prattichizzo
Afferma di non volere crescere. E' questo che realmente vuole? Se non sentisse la necessità di un aiuto, non credo avrebbe scritto qua sopra. Dalla sua sofferenza, che arriva forte, un consulto psichiatrico, plausibilmente associato ad una psicoterapia, è il minimo sindacale.
Dovrei risponderle in una videochiamata a tutto quello che dice. E' davvero convinta che la sua vita non valga la pena di essere vissuta? Ha già fatto una serie di fantasie di porre fine alla sua vita?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa.
Mi contatti se vuole

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