Dal disturbo bipolare si guarisce? O si è destinati a prendere farmaci per il resto della vita?
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Dal disturbo bipolare si guarisce? O si è destinati a prendere farmaci per il resto della vita?
Si può gestire con farmaci ma soprattutto psicoterapia poiché diventa di fondamentale importanza gestire sia le fasi depressive che quelle maniacali.
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Cordialmente, dott FDL
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Buongiorno sicuramente è importante assumere farmaci giusti e consigliati da un medico competente in materia.
Inoltre si può chiedere aiuto ad un valido psicoterapeuta per gestire le situazioni più critiche.
Sono disponibile per qualsiasi altra informazione mediante supporto ionline.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Inoltre si può chiedere aiuto ad un valido psicoterapeuta per gestire le situazioni più critiche.
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Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, spesso quanto i "sintomi" comunicano superficialmente è veicolo di significati e vissuti più profondi che ancora paiono essere difficili da ascoltare sul piano mentale e della consapevolezza. Se un trattamento farmacologico impostato adeguatamente da uno specialista, va ad agire sul sintomo, è importante avere chiaro quanto solo andando a lavorare sulle radici di ciò che il "disturbo" esprime in superficie può permettere di non rimanerne vittima. Per questi motivi, suggerirei di affrontare con il medico che ha impostato la terapia farmacologica il dubbio che si sta ponendo ma anche di valutare l'opportunità di intraprendere un percorso psicoterapeutico con lo specialista che più riterrà capace di rispondere alle sue esigenze per poter conoscere ciò di cui la sua sofferenza sta parlando. Rimango a disposizione. Un caro saluto, Olga Colombo
Un disturbo psichico è una forma di adattamento a determinati contesti di vita. Un adattamento sbagliato, però, un dis-adattamento! Diciamo che è il migliore adattamento al suo contesto di vita che il paziente è riuscito a trovare. Il suo ambiente circostante, però, gli "urla" che quel modo di affrontare la vita è inefficiente e inefficace. Che fare? Occorre cercare di entrare nella dinamica psichica e relazionale della persona per aiutarla a scoprire nuovi modi di adattarsi alla realtà, modi più funzionali e più "sani".
Quindi sì, potenzialmente anche dal disturbo bipolare si può guarire: lo si può superare, scoprendo nuovi modi di essere-nel-mondo non sintomatici.
All'interno di una relazione psicoterapeutica le potenzialità di autotrasformazione del soggetto vengono elicitate ed i risultati conseguiti rendono, in corso d'opera, gradualmente meno necessarie eventuali terapie farmacologiche per il venir meno della sintomatologia.
Quindi sì, potenzialmente anche dal disturbo bipolare si può guarire: lo si può superare, scoprendo nuovi modi di essere-nel-mondo non sintomatici.
All'interno di una relazione psicoterapeutica le potenzialità di autotrasformazione del soggetto vengono elicitate ed i risultati conseguiti rendono, in corso d'opera, gradualmente meno necessarie eventuali terapie farmacologiche per il venir meno della sintomatologia.
Buongiorno, per la diagnosi del disturbo bipolare I è necessario soddisfare i seguenti criteri per un episodio maniacale, che può essere preceduto o può essere seguito da episodi ipomaniacali o depressivi maggiori sono sintomi rilevanti che destano molta preoccupazione ma è fondamentale, per il paziente, rendersi conto che l'intervento vincente per rifiorire è la terapia farmacologia unita alla psicoterapia. L'occasione è gradita per porgere cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Marchiani
Gentile utente, grazie per averci scritto e per aver condiviso con noi...
Non ci ha specificato il tipo di disturbo bipolare (I, II, III): tuttavia, indipendentemente da ciò, posso dirle che i disturbi dell'umore (e non solo quelli) trovano una combinazione terapeutica molto efficace nel trattamento farmacologico associato a quello psicoterapeutico.
Importantissima poi la stretta comunicazione tra psichiatra e psicoterapeuta (a meno che lo psichiatra che la segue sia anche psicoterapeuta).
Bene anche seguire i dosaggi farmacologici, specie se parliamo del litio, fidandosi dello psichiatra che la segue, senza indugi...
Quando si parla di patologie (di qualunque natura), l'esito della cura è sempre dato dalla combinazione di almeno tre fattori: ambientale, psicologica e biologica che, se presi singolarmente, non basterebbero a spiegare il buono o cattivo esito di una qualsiasi terapia.
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente, Dr E. Nola
Non ci ha specificato il tipo di disturbo bipolare (I, II, III): tuttavia, indipendentemente da ciò, posso dirle che i disturbi dell'umore (e non solo quelli) trovano una combinazione terapeutica molto efficace nel trattamento farmacologico associato a quello psicoterapeutico.
Importantissima poi la stretta comunicazione tra psichiatra e psicoterapeuta (a meno che lo psichiatra che la segue sia anche psicoterapeuta).
Bene anche seguire i dosaggi farmacologici, specie se parliamo del litio, fidandosi dello psichiatra che la segue, senza indugi...
Quando si parla di patologie (di qualunque natura), l'esito della cura è sempre dato dalla combinazione di almeno tre fattori: ambientale, psicologica e biologica che, se presi singolarmente, non basterebbero a spiegare il buono o cattivo esito di una qualsiasi terapia.
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione
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Cordialmente, Dr E. Nola
Gentile utente, non credo possa darsi una risposta univoca a questa domanda. Ognuno, per quanto possa avere una diagnosi specifica, manifesta il suo disagio in maniera unica, con intensità, sintomi e vissuti che variano da persona a persona. Ogni fattore può influire sulla prognosi. I farmaci possono aiutare nelle gestione della sintomatologia, ma comprendere il proprio funzionamento risulta essenziale al fine di apprendere le strategie migliori a prevenire e gestire al meglio le proprie difficoltà. Mi permetto di consigliarle di non identificarsi con la diagnosi, ma di scoprirsi come persona nelle sue fragilità ma soprattutto nei suoi punti di forza. Un caro saluto. Dott.ssa M. Benvenuti
Salve, l'approccio farmaceutico affiancato da un percorso terapeutico con uno psicologo è la strada migliore e fondamentale per ottenere enormi risultati e avere una qualità della vita assolutamente normale e serena. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, sicuramente la terapia farmacologica è importante, così come è importante avere uno psichiatra di riferimento per poterla gestire al meglio. E' importante anche affiancare la terapia farmacologica a un percorso di psicoterapia in particolare durante le fasi critiche.
Il disturbo bipolare è un disturbo complesso, tuttavia esistono strumenti che ne consentono la gestione e la significativa attenuazione dei sintomi, fino a raggiungere una normale adattabilità. Il farmaco può rappresentare una risorsa per superare i momenti di maggior dolore, tuttavia, il ricorso ad una psicoterapia può permettere di raggiungere anche una comprensione profonda delle cause ed apportare dei cambiamenti strutturali della personalità sufficientemente profondi da ridurre al minimo l'impatto del quadro sintomatologico sulla vita di tutti i giorni.
Buongiorno, prendere farmaci in questa situazione è fondamentale. Inoltre sarebbe fortemente consigliato intraprendere un percorso di psicoterapia in parallelo al fine di gestire al meglio le fasi tipiche del disturbo.
A disposizione
Beatrice Macchi
A disposizione
Beatrice Macchi
Mai come nel disturbo bipolare la terapia farmacologica è centrale per il suo trattamento. Per questo è importante avere nel tempo, un attento e puntuale monitoraggio da parte dello specialista, che in base alla valutazione psicodiagnostica potrà indicarle anche una psicoterapia mirata.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
gentilissimo utente, grazie per la condivisione. Capisco i dubbi che possono insorgere, e credo che sia fondamentale nel trattamento del disturbo bipolare la terapia farmacologica, unita a quella psicoterapica.
cordialmente,
AV
cordialmente,
AV
Salve, come riportato dai colleghi, un trattamento farmacologico affiancato ad un percorso di psicoterapia può portare a dei buoni risultati di gestione delle problematica soprattutto aumentare la consapevolezza e la conoscenza per una migliore gestione delle fasi che caratterizzano il disturbo bipolare.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
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Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Guarire è una parola delicata, perché dietro a questo verbo si nascondono problemi, pericoli, illusioni. Da una seria malattia della psiche non si guarisce. Diffidi di chi le promette un pieno recupero. Se si sta chiedendo "a che scopo curarsi, seguire una farmacoterapia, intraprendere un percorso di psicoterapia lungo, impegnativo e costoso?". Perché se non si guarisce, almeno si cambia, si cresce, si impara a tollerare i propri limiti. Si diventa più umani, più autentici, più sé stessi e si impara a sopravvivere. Non è affatto poco, mi creda. In bocca al lupo per tutto
Salve, dal momento che è necessario contenere gli sbilanciamenti delle due fasi l'utilizzo del farmaco è necessario.
Al contempo anche la psicoterapia lo è.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Al contempo anche la psicoterapia lo è.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, naturalmente dipende dalla intensità del disturbo, ma un buon bilanciamento farmacologico, prescritto da un bravo psichiatra unito ad una psicoterapia che aiuti a contenere i sintomi nelle due fasi, consente una vita normale e soddisfacente . Per la qualità della vita vale di più assumere un farmaco che sopravvivere pur di non prenderlo. Il lavoro psicoterapeutico è poi prezioso per gestirsi al meglio. Cordiali saluti, rimango a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni
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