Da un po' di tempo mi sento stanca e irritabili ma soprattutto ho paura di tutto, anche della mia om

19 risposte
Da un po' di tempo mi sento stanca e irritabili ma soprattutto ho paura di tutto, anche della mia ombra. Ho trenta anni, sono fidanzata con un bravo ragazzo. La mia famiglia mi vuole bene, un lavoro come impiegata. Io stessa non capisco di cosa avere paura.
Salve. dalla sua lettera deduco che stia ch:iedendo una spiegazione o meglio una chiave di lettura alla sua paura non meglio identificata. Capita spesso, come sta capitando a lei di provare disagio e di non sapere a cosa debba essere attribuito, apparentemente la sua vita scorre serena: ha un lavoro , è fidanzata con un bravo ragazzo e la sua famiglia le vuole bene, ma dentro di sé sente che qualcosa non va. Mi capita spesso di spiegare durante le terapie che non sempre il disagio è legato a problematiche tangibili spesso deriva emozioni non sufficientemente elaborate che provocano paure, ansie o altri disturbi. Quello che posso suggerirle è di prendersi uno spazio di riflessione, magari con un professionista per capire cosa le procura queste sensazioni di malessere. spero di esserle stata utile e la invito a ricontattarmi se lo ritiene necessario.

dott.ssa Rosalba Cardillo

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Buongiorno. Irritabilità e senso di disagio/malessere, sintomi psichici, possono avere diverse motivazioni. Il mio suggerimento è di confrontarsi intanto con il suo medico di famiglia, onde escludere possibili cause organiche (una su tutte la tiroide o alterazioni del ferro, della folina etc). Detto ciò concordo sia fruttuoso confrontarsi con un terapeuta per comprendere se non ci sia un'alterazione del tono dell'umore, anche latente.
Buongiorno. L'ansia e le paure irrazionali sono un po' come la febbre: un sintomo che si presenta in conseguenza di numerose condizioni, anche molto diverse tra loro, e che ha il compito sia di proteggere l'organismo sia di segnalare un'alterazione. Quello che intendo dirle è che le paure potrebbero essere un richiamo a guardare meglio o prendere coscienza di qualcosa nella sua vita. Seppure il motivo scatenante potrebbe anche non essere assolutamente grave, vista la sua situazione indicativamente serena, vale la pena fermarsi e ascoltarsi per capire cosa il suo sistema le sta segnalando.
Salve giovane donna. Non a caso la saluto in questo modo perché i suoi 30 anni ci raccontano un punto di svolta importante della sua vita. È fidanzata, non sappiamo da quanto tempo, ma è "un bravo ragazzo", uno con il quale quindi potrebbe formare una nuova famiglia? Ha un lavoro da impiegata, le darà tranquillità, ma quanto le dà invece in termini di riconoscimento e soddisfazione personale? La sua famiglia le vuole bene ma quanto si sente autorizzata oggi a svincolarsi da questa? Ho cercato di prendere le poche ma forse fondamentali informazioni che ci ha dato, per insinuare il dubbio che forse queste paure che sente riguardano il suo 'diventare grande', che spesso fa paura, ma che rappresenta un sano salto di crescita personale. Un consulto psicologico potrebbe darle dei buoni input per capire cosa la rende irrequieta oggi. Buona fortuna. Dott.ssa Giuliana Melandri
L'ombra della paura può creare un cono di nebbia e di buio, apparentemente senza via di uscita.
Non importa la qualità della vita, la giovinezza, la possibilità di cambiamento, la ricchezza della realtà. La paura può inquinare ogni cosa e come se si spegnesse la luce e rimanessero solo ombre che si allungano e rendono tutto irriconoscibile.
L'ombra non si supera con semplici rassicurazioni, bisogna avvicinarla, assaggiarla, odorarla e solo a poco a poco sarà possibile riconoscere le forme e le cose e quindi orientarsi verso la luce.
Buonasera, da quanto scrive sembra quasi voler chiedere come mai si trova in questa situazione di malessere nonostante apparentemente non le manca nulla.. proverò a risponderle:
Stanchezza e irritabilità vanno spesso di pari passo, magari è in un periodo più “pieno” è più stanca e questo potrebbe incidere sulle umore. La paura di tutto, non ha una spiegazione razionale, è come un’angoscia, e l’angoscia altro non è che paura senza oggetto.. quello che lei riferisce mi capita di sentirlo spesso in persone che si rivolgono a me per uno stato depressivo, che a quando i fatti( va tutto bene nella loro vita) non ha motivo per esserci ed invece c’è! Questo per dire che non sempre dobbiamo trovare una motivazione al perché alcuni sintomi si manifestano, magari è il sintomo stesso la motivazione! Ascoltiamo cosa ha da dirci...
Le auguro un buon fine settimana
Dott.ssa Sidari
Salve, spesso riconoscere la causa dei nostri sentimenti e stati d'animo non risulta immediato, alle volte la nostra mente ci tiene lontani da queste cause perché dobbiamo rinforzare prima alcuni aspetti per poi poter avvicinare le proprie fragilità. Quello che si può ottenere con un buon percorso di sostegno psicologico è il potersi comprendere e conoscere sia nelle proprie risorse che nelle proprie fragilità e riuscire ad utilizzare le prime per limitare o rimediare ai danni delle seconde.
Dott.ssa Eleonora Deiana
Buongiorno, questa stato di "tensione" che vive da quanto tempo dura? Ci sono momenti in cui è più forte? Attraverso queste, ed altre domande, potrebbe iniziare a comprendere cosa la sta infastidendo e, dopo aver capito la fonte del suo disagio, potrà lavorarci con il terapeuta per affrontarla ed eliminarla. Vedrà come le sembrerà di tornare a prendere le redini della propria vita in mano.
Arrivederci
A volte la paura si riferisce alla previsione di un imminente pericolo che può essere esterno, ma soprattutto interno: per esempio la paura di dover affrontare un’emergenza emotiva, o comunque di trovarsi in stati d’animo che si comprendono poco. E’ utile intanto risalire al momento in cui è iniziato questo periodo di stanchezza, irritabilità e paure e rivedere cosa succedeve in quel momento nella sua vita. L’inizio per esempio di una relazione sentimentale o un cambiamento importante nella stessa, un progetto impegnativo, ecc...possono fare da stimolo.
Consideri l’eventualità di farsi aiutare da un collega della sua città.
Un cordiale saluto.
Buonasera, leggendo la sia richiesta mi ha molto colpito la frase "ho paura di tutto, anche della mia ombra". Mi viene in mente che la sua principale paura sia proprio quella della sua ombra, ovvero di quelle parti di se stessa che le sono oscure in questo momento, e che vorrebbero venire allo scoperto per capire ciò che veramente lei vuole essere, non ciò che deve essere (una brava fidanzata, una brava figlia, una brava lavoratrice).... Credo che un colloquio psicologico ed un percorso alla scoperta di se stessa potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi attuali vissuti di paura e irrequietezza e condurla verso una più chiara consapevolezza di se stessa. Mi auguro di averle dato qualche spunto di riflessione. Se posso esserle utile per un chiarimento o altro mi contatti pure. La saluto cordialmente. Dott.ssa Daniela La Porta
Buonasera, nelle parole che scrive, ritrovo una traccia soggettiva quando dice “ ho paura della mia ombra”, l’ombra mostra qualcosa di definito ma i cui dettagli sono invisibili, forse la paura che sente è il desiderio di volersi trovare/ ritrovare con tutte le sue uniche sfumature.
Credo che un percorso di psicoterapia l’aiuterebbe a comprendere la natura profonda di ciò che prova senza averne paura.
Cordialmente
Dr.ssa A.Russo
Salve, spesso alcuni meccanismi psicologici ci agiscono in maniera del tutto inconsapevole. Improvvisamente non siamo più padroni di noi stessi e ne abbiamo paura, paura che queste sensazioni prendano il sopravvento, senza il nostro permesso. La capisco. Se riuscirà però, a trovare dentro di sé il coraggio di aprire la porta a queste emozioni che bussano, forse potrebbe scoprire che, se si presentano, c'è un motivo! Si faccia ascoltare da una persona esperta in materia psicologica, magari quei macigni enormi potrebbero diventare sassolini. Saluti. Iris Mattera
Buongiorno, da quanto racconta, nonostante il bravo ragazzo, il lavoro stabile e la famiglia amorevole, qualcosa non va!! Fa senz'altro bene a chiedersi il motivo, perchè il primo passo è ascoltarsi e cercare un modo per affrontare quanto ci accade. Le consiglio, come detto anche dalla collega, di svolgere una visita medica per prima cosa, per verificare il suo stato fisico. In un secondo momento, potrebbe rivolgersi a uno psicologo anche solo per una consulenza psicologica. Potrà aiutarsi a capire se la sua paura è dettata da una sua situazione attuale, della quale non si rende conto, che inficia emotivamente sulla sua vita.
La saluto cordialmente e resto a disposizione.
Dott.ssa Paola De Martino
Gentile signora,
dalle sue parole si evince una buona capacità di leggere sia i limiti che le risorse nella sua vita. La invito ad esplorarle meglio con uno specialista perché possano armonizzarsi al meglio.
Un caro saluto
Buonasera, vivere con la paura della propria ombra è veramente difficile e faticoso, perché tutte le energie vitali vengono risucchiate e sembra che una nebbia fitta cali sulle nostre vite facendone sbiadire i colori. Nel suo messaggio però vedo anche la capacità di rendersi conto che qualcosa non va e l'iniziare a farsi delle domande importanti . Le consiglio senz'altro un colloquio con un professionista che la possa aiutare a "fare nuovamente luce". In bocca al lupo! Dott.ssa Alessandra Albani
Salve. Da quello che scrive sembra che questi sintomi fastidiosi ed incomprensibili stiano svolgendo invece un ruolo molto importante. Le stanno comunicando che nella sua vita ci sta qualcosa (persino la sua ombra) che le crea disagio e la rende infelice. Nonostante la sua vita sia improntata su un versante molto positivo (il bravo ragazzo, la famiglia affettuosa.,il lavoro stabile....) qualcosa sembra tormentarla! a volte i sintomi sono amici che ci suggeriscono cosa e dove cercare per recuperare una felicità che le spetta di diritto. Si faccia aiutare a fare luce dentro di sé. Contatti uno Psicoterapeuta e troverà sollievo e risposte. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno, in base a quello che descrive sembra che abbia una quota di angoscia che le sta sottraendo delle energie. Le proporrei di fare una riflessione sulle tre aree che ha citato nella sua domanda e, in particolare, su quelle condizioni a cui collega l'insorgere del disturbo.
Buona fortuna per il suo percorso,
Dott.ssa Genitore
Buongiorno,
La sintomatologia da lei descritta può essere il risultato di diverse concause. Il mio consiglio è di rivolgersi anzitutto al suo medico di famiglia in modo da poter escludere possibili cause organiche. In un secondo momento potrebbe rivolgersi ad un terapeuta per un supporto psicologico e per comprendere i processi emotivi sottostanti al vissuto che la sta accompagnando nell'ultimo periodo. E' importante focalizzarsi sul "come" il malessere che viviamo agisce a livello psico-fisico per poterne comprendere il "perchè".
Un cordiale saluto.
Buongiorno! Anche se spesso viene considerata malissimo la paura è una buona emozione, ci mette in guardia dai pericoli e ci protegge dalle possibili minacce, anche quelle invisibili!
Come tutte le emozioni non ha un valore positivo o negativo ma diventa "negativa" o meglio disfunzionale se non viene accolta, se non mi legittimo a provarla, se non dico a me stessa che "va bene posso permettermi di avere paura anche se non ho ben capito che tipo di minaccia ho davanti".
Generalmente davanti alla paura (di qualsiasi cosa) reagiamo, o possiamo reagire, in 3 modalità differenti: attacco, fuga o congelamento, e questo vale sia per i pericoli manifesti, tipo un ladro, sia per le minacce che noi individuiamo come dannose (paura di fallire, paura di non andare bene etc..). Queste tre reazioni, di cui fa parte anche l'irritabilità di cui parla, sono risposte normali, ma anche dannose per la qualità di vita se non indagate insieme alla causa della paura stessa.
Le consiglio di confrontarsi con uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad acquisire gli strumenti più utili per fare luce su queste paure. Un saluto,
Federica Miccichè


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