Da un paio di mesi le mie difficoltà di erezione si sono aggravate e ciò sta avendo una ricaduta dev

4 risposte
Da un paio di mesi le mie difficoltà di erezione si sono aggravate e ciò sta avendo una ricaduta devastante sul mio equilibrio psichico.
Assumo da anni un SSRI, ma fino a quest' estate lo tolleravo e riuscivo ad avere una vita di coppia accettabile, magari anche aiutandomi occasionalmente con vasodilatatori a basse dosi.
Oggi ho rivisto la mia ex, dalla quale mi ero separato a settembre per altre ragioni, ma nonostante avessi assunto di cialis prima dell' incontro il risultato è stato deludente.
Ho avuto un paio di rapporti, ma con molta fatica: non ottenevo spontaneamente il turgore penieno, quindi per riuscire a penetrare mi sono dovuto stimolare manualmente, mentre la mia compagna mi baciava i capezzoli; mi sembra che solo tramite tale pratica io riesca ad avere una erezione, mentre con il normale petting mi è impossibile, per cui inizio a pensare che il mio problema sia un abbassamento della libido, visto che raggiungo l'eccitazione solo con i baci ai capezzoli e con la masturbazione.
La cosa che non mi spiego è che se sono solo ho ancora fantasie erotiche che accendono il mio desiderio, mentre con la partner mi sento come se un interruttore si spenga: si interrompono i collegamenti tra il cervello e i genitalj... Ho già provato con un'altra donna nelle settimane scorse, ma percependo la assenza di reazioni spontanee da parte del mio pene, entro in uno stato di tensione anche fisica, sudo e mi irrigidisco, e ciò rende i contatti ancora meno efficaci in vista del rapporto.
Adesso la mia autostima è distrutta e provo solo un senso di vergogna sconfinata... Mi conviene solo tagliare ogni legame e restare da solo, per risparmiarmi altre umiliazioni.
Capisco perfettamente quanto lei possa sentirsi frustrato e angosciato da questa situazione, le difficoltà di erezione hanno un impatto significativo sull'autostima e generano un forte disagio psicologico. Gli SSRI possono avere effetti collaterali sulla libido inoltre, l'ansia da prestazione, la paura del fallimento e lo stress possono inibire la risposta sessuale. Il fatto che lei stia notando una differenza tra le fantasie erotiche e i rapporti reali suggerisce che potrebbero esserci dei blocchi psicologici legati alla situazione specifica. Le consiglio di rivolgersi ad un sessuologo per la gestione dell'ansia e per superare i blocchi psicologici legati alla sessualità. La terapia sessuale può essere particolarmente utile in questi casi. Inoltre, le consiglio di effettuare una visita da un andrologo o un urologo per escludere eventuali cause organiche.
Resto a disposizione, cordialmente Dott.ssa Malagisi Ilenia

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Gentile utente, comprendo il suo disagio, dal suo racconto mi sono fatto l’idea che la frustrazione da lei espressa abbia a che fare con la constatazione del fatto che, giunti a questo punto, non resti altro da fare che ritirarsi dalle relazioni affettive e dal sesso. In altre parole è come se non ci fosse una via d’uscita attraverso un destino che pare ineluttabile.
Ritengo che la sua storia possa essere osservata da diversi punti di vista; questo comporta differenti visioni dello stesso problema e differenti possibili risposte che favoriscano altri comportamenti più adattivi e più allineati con i suoi desideri.
Detta così sembra banale ma, se non ci sono apparenti deficit biologicamente determinati, vale sicuramente la pena indagare altre dimensioni psichiche per comprendere meglio in che modo la spontaneità desiderata possa manifestarsi. Cercare razionalmente o tentare di ottenere ciò che dovrebbe accadere spontaneamente la pone in una condizione complicata che sembra non essere di aiuto, anzi, pare che conduca a un vicolo cieco.
Penso che un confronto con uno specialista le possa essere d’aiuto nell’accompagnarla a vivere le relazioni affettive in modo più soddisfacente e secondo le sue inclinazioni.
Un cordiale saluto
Salve, il senso di scoraggiamento è di vergogna è piuttosto comune in situazioni simili. Tenga conto che l’erezione è data da numerosi fattori, sia organici sia psicologici. Il suo caso dovrebbe essere approfondito adeguatamente per poter analizzare quali fattori possono incidere maggiormente.
Tramite poi un adeguato percorso di “allenamento” si può mirare al recupero della capacità di ottenere e di gestire l’erezione.
Forse le è entrata l'ansia da prestazione. Tuttavia si può risolvere il problema, se non ci sono problemi fisici , eventualità che penso sia già stata scartata dal medico. Più pensa a questo problema e più le entra l'ansia e quindi le difficoltà. Se ha bisogno di un aiuto per smorzare l'ansia io sono a disposizione. Un saluto Lina Isardi

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