Da un mese che sto a letto con una Sciatica che mi da dolori lancinanti, sto facendo terapia conserv

8 risposte
Da un mese che sto a letto con una Sciatica che mi da dolori lancinanti, sto facendo terapia conservativa con cortisone e analgesici , ora sto terminando la terapia che dovro` continuare per altri 10 gg ,con Arcoxia + Lyrica e al bisogno lenizak.
Il referto della RMS:
" A livello L3 L4 si apprezza la presenza di voluminosa ernia discale intraforaminale DX che esrcita
effetti compressivi sulla radice nervosa L3 nel suo decorso all`interno del forame di coniugazione"
Rispetto a un mese fa mi alzo dal letto possa camminare e stare un po seduto, riesco a camminare
sulle punte delle dita e sui tallloni,chiaramente sotto l`effetto dei farmaci.
Chiedo un pare a voi se devo contirnuare con la terapia conservativa, intervenire chirurgicamente
opuure intervenire con l`Ossigeno Ozonoterapia ?
Grazie
Buongiorno ci sono anche sintomi neurologici? Formicolio, perdita di sensibilità, perdita di forza? Nel caso fossero gravi questi sintomi, l’intervento non è da escludere. Comunque oltre alla terapia farmacologica è necessario un programma di rieducazione motoria della colonna. la terapia farmacologica permette di lenire i sintomi e ridurre l infiammazione ma per arrivare a guarigione non può prescindere da un programma motorio rieducativo fatto di esercizi specifici. Contatti un fisioterapista esperto in terapia manuale che saprà guidarla in questo percorso. Cordiali saluti

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Buonasera, oltre alla terapia farmacologica che sta assumendo ormai da un mese dovrebbe consultare un fisioterapista che potrà aiutarla ad attuare una rieducazione globale al movimento previa visita specialistica che ne esclude eventuale intervento chirurgico.
Le consiglio comunque di intervenire in altro modo oltre i farmaci
Saluti
Salve,
Naturalmente credo sia seguita da uno specialista e quindi dovrà consultarlo per fare il punto della situazione.
Le vie potrebbero essere diverse.
Quello che è importante a prescindere dai farmaci, dalla chirurgia o altro ciò che ha più importanza è lavorare sulla postura, capendo il motivo di disfunzione che l’ha portata a questa infiammazione.
Lavorando sulla postura lavora sulla causa e non sul sintomo come le terapie da lei descritte. E comunque qualora il medico le indicasse la chirurgia prima o poi dovrà sempre fare un lavoro di rieducazione posturale.
Salve, l'intervento chirurgico è indicato in presenza di segni di grave compressione di una o più radici nervose, come parestesie, perdita di sensibilità, perdita di forza, atrofia muscolare.
In questo caso le consiglio di effettuare un'esame elettromiografico agli arti inferiori e di contattare uno specialista di fiducia, neurologo, fisiatra o ortopedico.
in assenza di questi segni, oltre la terapia farmacologica che lei sta già eseguendo, l'ossigeno-ozonoterapia è un'opzione percorribile, sempre facendosi consigliare da uno specialista di fiducia.
In ogni caso il suo percorso dovrà necessariamente prevedere un ciclo di rieducazione posturale eseguito da un terapista specializzato.
Saluti.
Buongiorno! Sicuramente è già seguito dal punto di vista medico, sarebbe opportuno che vedesse un neurologo o un neurochirugo, specialisti di riferimento in questi casi. A prescindere da questo si potrebbe rivolgere intanto ad un Fisioterapista che possa impostare un percorso di recupero funzionale: il movimento è strumento FONDAMENTALE in questi casi, oltre alla possibilità di gestione dei sintomi con la terapia manuale (per esempio osteopatica). Come già hanno detto i Colleghi, la chirurgia è al giorno d'oggi tendenzialmente sconsigliata se non in caso di deficit muscolari o sensitivi importanti (debolezza, formicolii, bruciori etc). Sarebbe anche importante che descrivesse in maniera più accurata i suoi sintomi perchè il termine "sciatica" si riferisce di solito a sintomi ben definiti, che non dovrebbero derivare da un'ernia L3 ma più bassa. Capita spesso che gli esami strumentali ("fotografie" statiche di una determinata situazione biologica) non siano necessariamente corrispondenti alla manifestazione clinica dei sintomi: la lombosciatalgia è un problema multifattoriale che va affrontato con strumenti e competenze diverse, spesso senza necessità di ricorrere a massivo uso di farmaci (come il suo caso) e alla chirurgia. Saluti!
salve quando la sintomatologia è molto pronunciata consiglio sempre un consulto medico (neurologo e /o neurochirurgo), ma il trattamento osteopatico che mira alla distensione delle pareti del canale midollare attraverso le tecniche cranio sacrali, oltre a delicati allungamenti della muscolatura contratta a causa del dolore, sono spesso efficaci almeno nelle prima fasi del protocollo riabilitativo per superare la fase acuta dell'infiammazione. successivamente si procederà con il trattamento di terapia manuale, con tecniche delicate miotensive, per ripristinale i blocchi vertebrali .
salve,
consiglio di integrare alla terapia farmacologica trattamenti osteopatici. Bisogna valutare attentamente l'ernia in RMN e la gravità dei deficit neurologici per capire se necessario tentare un approccio conservativo ( non soltanto farmacologico, utilissimo sicuramente per la fase acuta) o optare per chirurgia.
cordiali saluti.
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

cordialmente

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