Da quale specialistica si deve andare per un caso di trauma infantile complesso, personalità borderl
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Da quale specialistica si deve andare per un caso di trauma infantile complesso, personalità borderline o attaccamento paranoico? Ho provato la "talk therapy" in passato con una psicologa ma soltanto parlare non mi ha aiutata siccome quei pensieri li elaboro costantemente nella mia testa e mi sentivo più come se li stessi dicendo solo per lei. Vorrei cercare dei modi per comprendere come elaborare gli eventi, risolvere i problemi di base e imparare a gestire le mie emozioni in modo più bilanciato. Devo andare da uno psicologo, psichiata, psicoterapeuta? C'è qualche ambito specifico che devo cercare da parte loro?
Buonasera, queste etichette diagnostiche le ha stabilite lei o un professionista della salute? Le consiglierei di rivolgersi a uno psicoterapeuta. Per l'orientamento, ce ne sono molti potrebbe informarsi sui principali (cognitivo comportamentale, psicodinamico, sistemico familiare, cognitivo costruttivista) per capire quale preferirebbe.
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Salve,
in base a quanto da lei riportato ma soprattutto a seconda della sintomatologia potrebbe essere efficace una presa in carico che preveda la psicoterapia affiancata dalla psichiatria. Ovviamente il tutto dovrebbe essere valutato in opportuna sede.
in base a quanto da lei riportato ma soprattutto a seconda della sintomatologia potrebbe essere efficace una presa in carico che preveda la psicoterapia affiancata dalla psichiatria. Ovviamente il tutto dovrebbe essere valutato in opportuna sede.
Per affrontare un caso di trauma infantile complesso, personalità borderline o attaccamento paranoico, è importante rivolgersi a un professionista specializzato nella gestione di queste problematiche. In base a quanto descritto, sarebbe consigliabile cercare uno psicoterapeuta con esperienza in disturbi legati al trauma, alla regolazione emotiva e alle problematiche di personalità.
Tra le tecniche che potrebbero essere utili, ci sono approcci terapeutici specifici come:
Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT): indicata per la gestione delle emozioni e per affrontare difficoltà legate alla personalità borderline.
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): particolarmente efficace per l'elaborazione dei traumi.
Terapie focalizzate sull'attaccamento: che aiutano a rielaborare le relazioni primarie e a sviluppare una maggiore sicurezza emotiva.
Se senti che solo parlare non è sufficiente, cerca un professionista che integri tecniche esperienziali o pratiche, come la mindfulness o esercizi somatici, che lavorano sul corpo e sulla mente per aiutarti a regolare le emozioni e a sentirti più centrata.
In alcuni casi, soprattutto quando i sintomi sono molto intensi, potrebbe essere utile consultare anche uno psichiatra per valutare l’eventuale necessità di un supporto farmacologico, che può essere complementare alla psicoterapia.
Ti consiglio di cercare un professionista che abbia esperienza specifica nel trattamento dei traumi e che possa offrirti un percorso personalizzato. Rivolgerti a uno specialista qualificato è fondamentale per ricevere un aiuto adeguato.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi direttamente a uno specialista.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Tra le tecniche che potrebbero essere utili, ci sono approcci terapeutici specifici come:
Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT): indicata per la gestione delle emozioni e per affrontare difficoltà legate alla personalità borderline.
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): particolarmente efficace per l'elaborazione dei traumi.
Terapie focalizzate sull'attaccamento: che aiutano a rielaborare le relazioni primarie e a sviluppare una maggiore sicurezza emotiva.
Se senti che solo parlare non è sufficiente, cerca un professionista che integri tecniche esperienziali o pratiche, come la mindfulness o esercizi somatici, che lavorano sul corpo e sulla mente per aiutarti a regolare le emozioni e a sentirti più centrata.
In alcuni casi, soprattutto quando i sintomi sono molto intensi, potrebbe essere utile consultare anche uno psichiatra per valutare l’eventuale necessità di un supporto farmacologico, che può essere complementare alla psicoterapia.
Ti consiglio di cercare un professionista che abbia esperienza specifica nel trattamento dei traumi e che possa offrirti un percorso personalizzato. Rivolgerti a uno specialista qualificato è fondamentale per ricevere un aiuto adeguato.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi direttamente a uno specialista.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, le consiglio di contattare uno psicologo ed eventualmente decidere con lui-lei se intraprendere un percorso anche con uno psichiatra.
Sarei felice di seguirla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di seguirla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buona sera, le consiglierei una terapia di tipo cognitivo comportamentale. Questa in particolare è molto efficace nel lavoro sul trauma, lavorando a livello cognitivo sulla rielaborazione del pensiero, e del vissuto, e su come il vissuto traumatico influenza la vita presente, per poi cercare di modificare lo stile di vita. Naturalmente è una esemplificazione del concetto, ma credo che potrebbe provare questo specifico orientamento. Mi verrebbe da chiederle inoltre se ha mai portato avanti delle terapie farmacologiche anche, e che tipo di specialisti ha in incontrato oltre la Talk Therapy.
spero di esserle stato utile, e resto a sua disposizione qualora avesse bisogno di altro, anche online.
Dott. Antonino Genova
spero di esserle stato utile, e resto a sua disposizione qualora avesse bisogno di altro, anche online.
Dott. Antonino Genova
Buonasera, la psicoterapia rappresenta il passo verso la risoluzione delle problematiche sopra elencate, poichè lo psicologo non ha gli strumenti per trattare ma solamente per diagnosticare e lo psichiatra è un medico che puà somministrare dei farmaci qualora servissero in accordo con il percorso psicoterapeutico (se lo psichiatra è specializzato anche in psicoterapia va bene lo stesso per intraprendere un percorso).
Un caro saluto!
Un caro saluto!
Buonasera, le consiglierei un consulto psichiatrico per capire se necessita anche di una terapia farmacologica e poi un percorso psicoterapeutico. Cordiali saluti.
Gentile,
il suggerimento professionale rispetto alla sua domanda è di rivolgersi, inizialmente, ad uno/una psicologo/a o psicoterapeuta per una consulenza, tramite la quale potrà condividere con il professionista il suo percorso e valutare insieme il coinvolgimento di altre figure professionali (ad esempio lo psichiatra). Per quanto riguarda la specificità dell'ambito di intervento e la tipologia di approccio, che è certamente un elemento da considerare, le suggerisco di porre particolare attenzione alla relazione che si costruisce nelle interazioni e nel colloquio con il/la professionista.
il suggerimento professionale rispetto alla sua domanda è di rivolgersi, inizialmente, ad uno/una psicologo/a o psicoterapeuta per una consulenza, tramite la quale potrà condividere con il professionista il suo percorso e valutare insieme il coinvolgimento di altre figure professionali (ad esempio lo psichiatra). Per quanto riguarda la specificità dell'ambito di intervento e la tipologia di approccio, che è certamente un elemento da considerare, le suggerisco di porre particolare attenzione alla relazione che si costruisce nelle interazioni e nel colloquio con il/la professionista.
Buonasera e grazie per la sua domanda. La risposta alla sua domanda dipende molto da quello che lei sta cercando in quanto la psicoterapia è di per sè aspecifica. Se decide di puntare sull'elaborazione del trauma un terapista specializzato (anche) in EMDR può essere di aiuto. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base che potrà aiutarla e indirizzarla al clinico più adeguato, sia nel privato che nel pubblico. Cordiali saluti,
Capisco quanto possa essere difficile affrontare queste esperienze così complesse. Quando si tratta di un trauma infantile complesso, disturbi come la personalità borderline o difficoltà legate all'attaccamento, è fondamentale trovare un trattamento che non si limiti solo a parlare dei problemi, ma che aiuti davvero a rielaborarli e a gestirli. Il fatto che tu abbia già provato la "talk therapy" è un passo positivo, ma è normale che tu senta che non basti, dato che i pensieri e le emozioni legati a traumi profondi possono essere molto difficili da elaborare solo verbalmente.
Per affrontare un trauma complesso, sarebbe utile cercare un psicoterapeuta esperto in traumi, che utilizzi tecniche come l'EMDR (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) o la terapia cognitivo-comportamentale focalizzata sul trauma (CBT-T). Queste modalità sono molto utili per affrontare esperienze dolorose del passato e aiutarci a rielaborarle in modo sano. Non si tratta solo di parlare, ma di lavorare attivamente con il materiale emotivo e mentale che è rimasto bloccato dentro.
Se senti che le tue emozioni sono particolarmente difficili da gestire, come nel caso di una personalità borderline, potresti considerare la Dialectical Behavior Therapy (DBT). Questa è una terapia specifica che aiuta a gestire emozioni intense, migliorare la regolazione emotiva e affrontare le relazioni interpersonali, aspetti che spesso sono complicati per chi vive con un disturbo borderline.
A volte, quando i sintomi sono molto gravi, potresti anche aver bisogno di un psichiatra per discutere se un trattamento farmacologico può aiutare a stabilizzare alcune emozioni, come ansia o depressione, e renderle più facili da affrontare in terapia. I farmaci, però, non sono una soluzione definitiva e vanno sempre affiancati da un percorso terapeutico.
In ogni caso, il punto importante è trovare qualcuno con esperienza nelle dinamiche traumi e disturbi della personalità. Se finora la terapia non ti ha dato i risultati che speravi, forse un cambiamento nell’approccio terapeutico potrebbe davvero fare la differenza, soprattutto se si lavora in modo concreto sulle emozioni e sui meccanismi che portano ai tuoi pensieri. Questo processo richiede tempo, ma con il giusto supporto, puoi sicuramente trovare il modo di comprendere meglio te stessa e iniziare a gestire le tue emozioni in modo più bilanciato.
Per affrontare un trauma complesso, sarebbe utile cercare un psicoterapeuta esperto in traumi, che utilizzi tecniche come l'EMDR (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) o la terapia cognitivo-comportamentale focalizzata sul trauma (CBT-T). Queste modalità sono molto utili per affrontare esperienze dolorose del passato e aiutarci a rielaborarle in modo sano. Non si tratta solo di parlare, ma di lavorare attivamente con il materiale emotivo e mentale che è rimasto bloccato dentro.
Se senti che le tue emozioni sono particolarmente difficili da gestire, come nel caso di una personalità borderline, potresti considerare la Dialectical Behavior Therapy (DBT). Questa è una terapia specifica che aiuta a gestire emozioni intense, migliorare la regolazione emotiva e affrontare le relazioni interpersonali, aspetti che spesso sono complicati per chi vive con un disturbo borderline.
A volte, quando i sintomi sono molto gravi, potresti anche aver bisogno di un psichiatra per discutere se un trattamento farmacologico può aiutare a stabilizzare alcune emozioni, come ansia o depressione, e renderle più facili da affrontare in terapia. I farmaci, però, non sono una soluzione definitiva e vanno sempre affiancati da un percorso terapeutico.
In ogni caso, il punto importante è trovare qualcuno con esperienza nelle dinamiche traumi e disturbi della personalità. Se finora la terapia non ti ha dato i risultati che speravi, forse un cambiamento nell’approccio terapeutico potrebbe davvero fare la differenza, soprattutto se si lavora in modo concreto sulle emozioni e sui meccanismi che portano ai tuoi pensieri. Questo processo richiede tempo, ma con il giusto supporto, puoi sicuramente trovare il modo di comprendere meglio te stessa e iniziare a gestire le tue emozioni in modo più bilanciato.
Gentilissim*,
vi sono numerose considerazioni da fare per rispondere alla sua domanda. Innanzitutto: vi è una diagnosi effettuata da uno specialista? Che sintomatologia presenta? Per quanto tempo ha seguito la "Talk therapy"? Quali erano gli obiettivi della terapia effettuata? e molte altre domande. Spesso il disturbo di personalità borderline è trattato tramite quella che viene chiamata la Terapia Dialettico Comportamentale che dagli studi scientifici sembrerebbe essere la terapia d'elite per questo disturbo. Tuttavia, anche la terapia cognitivo comportamentale è molto efficace. Ad ogni modo si ricordi che non vi è per forza efficacia terapeutica se non viene instaurato un rapporto di fiducia ed empatia con il proprio psicoterapeuta e questo a prescindere dell'orientamento della terapia stessa. Sicuramente se vi è una diagnosi già effettuata, è importante che lei possa riferirsi ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare e con lui decidere se la sintomatologia è tale da necessitare un aiuto farmacologico. E' sempre molto importante ricordare che la farmacoterapia sarà sempre più efficace nella riduzione/controllo dei sintomi se vi è affiancata una psicoterapia strutturata.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
vi sono numerose considerazioni da fare per rispondere alla sua domanda. Innanzitutto: vi è una diagnosi effettuata da uno specialista? Che sintomatologia presenta? Per quanto tempo ha seguito la "Talk therapy"? Quali erano gli obiettivi della terapia effettuata? e molte altre domande. Spesso il disturbo di personalità borderline è trattato tramite quella che viene chiamata la Terapia Dialettico Comportamentale che dagli studi scientifici sembrerebbe essere la terapia d'elite per questo disturbo. Tuttavia, anche la terapia cognitivo comportamentale è molto efficace. Ad ogni modo si ricordi che non vi è per forza efficacia terapeutica se non viene instaurato un rapporto di fiducia ed empatia con il proprio psicoterapeuta e questo a prescindere dell'orientamento della terapia stessa. Sicuramente se vi è una diagnosi già effettuata, è importante che lei possa riferirsi ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare e con lui decidere se la sintomatologia è tale da necessitare un aiuto farmacologico. E' sempre molto importante ricordare che la farmacoterapia sarà sempre più efficace nella riduzione/controllo dei sintomi se vi è affiancata una psicoterapia strutturata.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Posso comprendere il suo desiderio di trovare un aiuto che non si limiti a "parlare", ma che le permetta di affrontare davvero le radici dei suoi vissuti e di sviluppare strumenti per gestire le emozioni in modo più equilibrato. È una domanda importante e il fatto che si stia ponendo queste domande dimostra una grande consapevolezza e una forte motivazione al cambiamento, che sono già dei passi significativi verso il suo benessere. Nel suo caso, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicoterapeuta con esperienza nell’affrontare traumi complessi e disturbi della personalità, in particolare qualcuno che utilizzi approcci basati sull'evidenza. Tra questi, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) può essere una base valida, ma in situazioni come la sua, un trattamento più specializzato potrebbe rivelarsi particolarmente efficace. Ad esempio, la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT) è stata sviluppata specificamente per aiutare le persone con diagnosi di personalità borderline e difficoltà nella regolazione delle emozioni, mentre la Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) può essere molto utile per elaborare traumi complessi. Un altro approccio che potrebbe essere rilevante è la Terapia Focalizzata sul Trauma o la Terapia Sensomotoria, che lavorano non solo sui pensieri e le emozioni, ma anche sul corpo, aiutando a regolare le risposte somatiche legate al trauma. Riguardo alla scelta dello specialista, ecco alcune considerazioni: Uno psicoterapeuta è probabilmente la figura più indicata per affrontare direttamente i temi che ha menzionato. L'importante è trovare un terapeuta con formazione specifica in traumi complessi e disturbi della personalità. Le consiglio di chiedere chiaramente al professionista quali sono i metodi che utilizza e se ha esperienza in questo ambito. Uno psichiatra potrebbe essere utile consultarlo se sente che i suoi sintomi sono molto intensi o se ritiene di aver bisogno di un supporto farmacologico, ad esempio per gestire ansia severa, depressione, o altre difficoltà acute che possono interferire con il lavoro terapeutico. Uno psicologo se non formato o in formazione psicoterapeutica, si occuperà più di valutazioni diagnostiche e/o supporto. Tuttavia, molti psicologi sono anche psicoterapeuti e quindi le due figure spesso coincidono. È fondamentale che lei si senta a suo agio con il terapeuta scelto. La relazione terapeutica è un fattore cruciale per il successo del trattamento, e non c’è nulla di male nel consultare più professionisti per trovare chi sente sia più adatto a lei. Il fatto che lei voglia non solo "parlare", ma anche agire, capire e sviluppare nuove modalità di gestione, è centrale nel processo terapeutico. Attraverso un approccio attivo e collaborativo, sarà possibile lavorare insieme per costruire strategie che la aiutino a uscire dai meccanismi che oggi la fanno soffrire. Sono qui per approfondire o per aiutarla a esplorare eventuali dubbi. Ha già fatto molto prendendo questa iniziativa e sono fiducioso che con il giusto supporto troverà le risposte di cui ha bisogno. Dott. Andrea Boggero
Salve, il quesito che pone è molto importante ai fini di un percorso di cura. Per i tipi di disturbi da lei elencati, lo specialista a cui rivolgersi è senza dubbio lo/la psicoterapeuta, specializzato/a e decisamente più preparato a trattare tali sintomatologie più complesse. Inoltre, qualora ci fosse un significativo impatto sulla qualità della vita, può essere opportuno anche un consulto psichiatrico per una terapia farmacologica da accompagnare alla psicoterapia. È comunque da considerare che dallo/a psichiatra si va solo per un colloquio consultativo e non saranno necessarie altre visite, se non per la necessità di un cambio farmacologico.
Rispetto al tipo di orientamento, il consiglio che mi sento di darle è di informarsi su vari tipi di approccio e scegliere quello che le sembra più vicino al suo modo di "stare" in terapia. Ci sono comunque degli orientamenti più "specializzati" in traumi e disturbi di personalità, come la terapia cognitivo-costruttivista e la terapia metacognitiva interpersonale.
Rispetto al tipo di orientamento, il consiglio che mi sento di darle è di informarsi su vari tipi di approccio e scegliere quello che le sembra più vicino al suo modo di "stare" in terapia. Ci sono comunque degli orientamenti più "specializzati" in traumi e disturbi di personalità, come la terapia cognitivo-costruttivista e la terapia metacognitiva interpersonale.
Salve,
Ho letto il suo messaggio e in merito alla sua domanda può rivolgersi sia ad uno psicologo sia ad un psicoterapeuta ove è fondamentale che lo specialista scelto da lei abbia un'adeguata conoscenza nella diagnosi e valutazione dei disturbi di personalità.
Lei nel suo messaggio parla sia di trauma infantile sia di un eventuale disturbo di personalità borderline e le posso anche dire che la presenza di uno non esclude la presenza dell'altro. Inoltre la maggior parte delle volte a causare l'insorgenza di un disturbo di personalità è proprio a seguito di un trauma durante l'infanzia e/o la presenza di un attaccamento disfunzionale con le figure genitoriali durante l'infanzia che successivamente ha influenzato lo sviluppo personologico comportamentale e relazionale della persona. Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica e iniziare poi un percorso di sostegno psicologico all'interno del quale potrà insieme allo specialista indagare quale sia la sua reale problematica e in base ad essa iniziare un percorso per imparare a gestire la sua sfera emotiva, gestire le diverse situazioni ed eventi che sono alla base del suo disagio ma soprattutto capire le cause che hanno generato tutto ciò.
Inoltre le consiglio di chiedere allo specialista al quale si rivolgerà di somministrarle un test per la valutazione e diagnosi dei disturbi della personalità in modo da poter avere risposta alla sua domanda in merito alla possibilità di poter presentare un disturbo di personalità borderline.
Per qualsisi informazione resto a disposizione, mi può scrivere qui o tramite i miei canali social.
Spero che riesca a trovare risposte alle sue domande e riesca ad iniziare un percorso che la possa aiutare ad affrontare e superare la sua sofferenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
Ho letto il suo messaggio e in merito alla sua domanda può rivolgersi sia ad uno psicologo sia ad un psicoterapeuta ove è fondamentale che lo specialista scelto da lei abbia un'adeguata conoscenza nella diagnosi e valutazione dei disturbi di personalità.
Lei nel suo messaggio parla sia di trauma infantile sia di un eventuale disturbo di personalità borderline e le posso anche dire che la presenza di uno non esclude la presenza dell'altro. Inoltre la maggior parte delle volte a causare l'insorgenza di un disturbo di personalità è proprio a seguito di un trauma durante l'infanzia e/o la presenza di un attaccamento disfunzionale con le figure genitoriali durante l'infanzia che successivamente ha influenzato lo sviluppo personologico comportamentale e relazionale della persona. Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica e iniziare poi un percorso di sostegno psicologico all'interno del quale potrà insieme allo specialista indagare quale sia la sua reale problematica e in base ad essa iniziare un percorso per imparare a gestire la sua sfera emotiva, gestire le diverse situazioni ed eventi che sono alla base del suo disagio ma soprattutto capire le cause che hanno generato tutto ciò.
Inoltre le consiglio di chiedere allo specialista al quale si rivolgerà di somministrarle un test per la valutazione e diagnosi dei disturbi della personalità in modo da poter avere risposta alla sua domanda in merito alla possibilità di poter presentare un disturbo di personalità borderline.
Per qualsisi informazione resto a disposizione, mi può scrivere qui o tramite i miei canali social.
Spero che riesca a trovare risposte alle sue domande e riesca ad iniziare un percorso che la possa aiutare ad affrontare e superare la sua sofferenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi. Mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale con uno psicoterapeuta che la segua nella ricerca delle origini di eventuali episodi traumatici o di caratteristiche disfunzionali di personalità che potrebbero configurarsi come disturbo border o paranoico. La psicoterapia è un viaggio che, attraverso la costruzione di un'allenza terapeutica, il dialogo, l'utilizzo dei test proiettivi, individua il percorso da seguire per arrivare alla metà e alla risoluzione del disagio esistenziale.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Laura Pia Altieri.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Laura Pia Altieri.
Buongiorno, rispondo subito alla sua prima domanda: lo specialista a cui rivolgersi è uno psicoterapeuta. Nello specifico poi dovrebbe cercare un collega specificamente preparato sui disturbi da lei indicati. In riferimento ad esempio al disturbo di personlità borderline le linee guida indicano come trattamento d'efficacia "evidence based" la Dialectical Behavior Therapy- DBT o l'Acceptance and Commitment Therapy-ACT che fanno parte dei protocolli Cognitivo Comportamentali-CBT. Le cosidette "talking Therapy" hanno dimostrato su alcuni tipi di disturbi limiti come quelli da lei segnalati. Le indicazione che lo scritto fanno parte delle terapie e degli approcci detti "di terza onda" nelle terapie integrate cognitivo comportamentali. E' importate che venga fatta una valutazione completa del quadro da lei indicato poichè potrebbe essere utile anche l'intervento di uno psichiatra se si dovesse considerare necessario un'intervento multidisciplinare. Io stessa spesso collaboro con colleghi di altra formazione per poter fornire il miglior supporto possibile. Spero di averle dato dei suggerimenti utili.
Salve, io le consiglio di affidarsi a uno psicoterapeuta con il quale concordare insieme il piano terapeutico.
Salve, potrebbe essere utile rivolgersi a psicoterapeuti con una formazione specifica circa i traumi complessi e i disturbi di personalità. Se i sintomi, poi, sono particolarmente invalidanti, può considerare l'idea di consultare un medico psichiatra che possa valutare se c'è bisogno di un supporto farmacologico per regolare l’umore, l’ansia o i sintomi dissociativi che a volte accompagnano il trauma complesso.
Salve, per affrontare le problematiche che descrive è fondamentale rivolgersi a uno specialista con esperienza specifica in questi ambiti. Le suggerisco di cercare uno psicoterapeuta con una formazione avanzata in approcci orientati al trattamento del trauma e alla regolazione emotiva.
Alcuni approcci particolarmente indicati includono la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), che è specifica per la gestione delle emozioni ei tratti borderline, la Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), particolarmente efficace per l'elaborazione del trauma, e la Terapia basata sull'attaccamento alla Schema Therapy, utilizzare per esplorare e modificare i modelli di relazione disfunzionali.
Può anche essere utile una collaborazione con uno psichiatra, qualora si renda necessario un supporto farmacologico per gestire i sintomi acuti di ansia, depressione o disregolazione emotiva. Tuttavia, la parte centrale del lavoro si svolge in psicoterapia.
Le consiglio di cercare un professionista specializzato in questi approcci e con esperienza documentata nel trattamento dei disturbi legati al trauma e all'attaccamento. Una prima consulenza con uno psicologo-psicoterapeuta potrà aiutarla ad individuare il percorso più adatto alle sue esigenze. Un caro saluto.
Alcuni approcci particolarmente indicati includono la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), che è specifica per la gestione delle emozioni ei tratti borderline, la Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), particolarmente efficace per l'elaborazione del trauma, e la Terapia basata sull'attaccamento alla Schema Therapy, utilizzare per esplorare e modificare i modelli di relazione disfunzionali.
Può anche essere utile una collaborazione con uno psichiatra, qualora si renda necessario un supporto farmacologico per gestire i sintomi acuti di ansia, depressione o disregolazione emotiva. Tuttavia, la parte centrale del lavoro si svolge in psicoterapia.
Le consiglio di cercare un professionista specializzato in questi approcci e con esperienza documentata nel trattamento dei disturbi legati al trauma e all'attaccamento. Una prima consulenza con uno psicologo-psicoterapeuta potrà aiutarla ad individuare il percorso più adatto alle sue esigenze. Un caro saluto.
Buongiorno un trattamento EMDR può fare al suo caso. Basta uno psicologo terapeuta EMDR.
Distinti Saluti
Dott.ssa Veronica Sarno
Distinti Saluti
Dott.ssa Veronica Sarno
Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi ripetere sempre gli stessi pensieri senza vedere un cambiamento concreto. In presenza di un trauma infantile complesso, di tratti borderline o di schemi di attaccamento problematici, spesso serve un approccio terapeutico più articolato rispetto alla semplice “talk therapy”. In genere, la figura più indicata è uno psicoterapeuta, soprattutto se ha esperienza specifica nel trattamento di disturbi di personalità e nel lavoro con i traumi complessi. Esistono approcci come la DBT (Dialectical Behavior Therapy), la Schema Therapy o l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) che aiutano ad affrontare in modo mirato sia i vissuti traumatici sia la regolazione delle emozioni. Se dovesse emergere il bisogno di un supporto farmacologico, puoi valutare di affiancare a questo percorso anche uno psichiatra, che essendo medico può prescrivere farmaci. La cosa più importante è trovare un professionista con cui tu ti senta in sintonia: un buon rapporto di fiducia è essenziale per lavorare sulle radici delle difficoltà e imparare a gestire le emozioni in maniera più equilibrata.
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