Da oltre un anno soffro di reiterati attacchi di prostatite con relativi stati febbrili a cadenza di
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Da oltre un anno soffro di reiterati attacchi di prostatite con relativi stati febbrili a cadenza di 25 giorni circa, nonché recidive flogosi tra orchiti ed epididimiti ( escherichia coli e klebsiella pneumoniae nelle ultime colture).
In data 22/12/2023 rimanevo affetto da tromboflebite emorroidaria esterna e venivo immediatamente sottoposto a intervento chirurgico ambulatoriale di incisione del coagulo. Seguiva in post operatorio sereno.
Tuttavia, alcuni giorni dopo il proctologo suggeriva una terapia di iniezioni di sclerosanti volte a contenere lo stato emorroidario, ignorando la mia situazione prostatica e, a seguito di dilatazione anale e relativo inserimento della siringa all’interno del rettò, tornavo a casa con oltre 39 di febbre e un’orchite in stadio avanzato.
Da quel giorno, oltre a cambiare proctologo e farmi seguire fuori sede ( sono in cura al nord Italia nonostante io sia di Catania), accuso forti fastidi tra l’ano e lo scroto, quasi come se avessi una spina o un corpo estraneo da dover espellere e suddetto fastidio non sparisce neanche con i bidet tiepidi o con l’applicazione della crema a base di mesalazina 500 mg.
Al nord Italia venivo sottoposto a rettoscopia che evidenziava la seguente: “lieve congestione plesso emorrodiario interni con iperemia mucosa del retto, non evidenza di tramiti fistolosi della parete anteriore del canale anale e ultimo tratto del retto”.
A breve, sulla scorta delle direttive volute dall’equipe medica che mi ha in cura, eseguito differenti accertamenti tra cui la colonscopia.
La mia domanda è la seguente: i dolori rettali che riferisco possono essere associati a sospette neoplasie a carico del colon o può essere collegato con i miei problemi prostatici? Può essere che l’iniezione sclerotizzante abbia causato dei traumi ( da rettoscopia non si evince nulla di serio) e questi dolori siano di natura muscolare?
Non accuso visibili presenze ematiche nelle feci e non soffro di stitichezza.
In data 22/12/2023 rimanevo affetto da tromboflebite emorroidaria esterna e venivo immediatamente sottoposto a intervento chirurgico ambulatoriale di incisione del coagulo. Seguiva in post operatorio sereno.
Tuttavia, alcuni giorni dopo il proctologo suggeriva una terapia di iniezioni di sclerosanti volte a contenere lo stato emorroidario, ignorando la mia situazione prostatica e, a seguito di dilatazione anale e relativo inserimento della siringa all’interno del rettò, tornavo a casa con oltre 39 di febbre e un’orchite in stadio avanzato.
Da quel giorno, oltre a cambiare proctologo e farmi seguire fuori sede ( sono in cura al nord Italia nonostante io sia di Catania), accuso forti fastidi tra l’ano e lo scroto, quasi come se avessi una spina o un corpo estraneo da dover espellere e suddetto fastidio non sparisce neanche con i bidet tiepidi o con l’applicazione della crema a base di mesalazina 500 mg.
Al nord Italia venivo sottoposto a rettoscopia che evidenziava la seguente: “lieve congestione plesso emorrodiario interni con iperemia mucosa del retto, non evidenza di tramiti fistolosi della parete anteriore del canale anale e ultimo tratto del retto”.
A breve, sulla scorta delle direttive volute dall’equipe medica che mi ha in cura, eseguito differenti accertamenti tra cui la colonscopia.
La mia domanda è la seguente: i dolori rettali che riferisco possono essere associati a sospette neoplasie a carico del colon o può essere collegato con i miei problemi prostatici? Può essere che l’iniezione sclerotizzante abbia causato dei traumi ( da rettoscopia non si evince nulla di serio) e questi dolori siano di natura muscolare?
Non accuso visibili presenze ematiche nelle feci e non soffro di stitichezza.
Ritengo abbastanza inverosimile che la scleroterapia abbia causato tale problematica.
La diagnosi del tumore del colon-retto prevede un’obbligatoria colonscopia, che non ci ha detto cosa ha rilevato, però.
Indagherei eventualmente su infiammazione del nervo pudendo.
Saluti
La diagnosi del tumore del colon-retto prevede un’obbligatoria colonscopia, che non ci ha detto cosa ha rilevato, però.
Indagherei eventualmente su infiammazione del nervo pudendo.
Saluti
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