Cos'e' la resistenza insulinica ? Sono obesa e mi hanno riscontrato questo problema, cosa posso fare
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Cos'e' la resistenza insulinica ? Sono obesa e mi hanno riscontrato questo problema, cosa posso fare?
oltre all'aspetto alimentare... il fattore esercizio fisico. La pratica di un esercizio fisico (attività fisica strutturata), valutando preventivamente controindicazioni assolute o relative al suo caso (problemi cardiologici, ortopedici, endocrinologici…) potrà ridurre la resistenza dei suoi tessuti allo stimolo definito dall'insulina. In particolare, gli effetti scientificamente validati dell'esercizio fisico le permetteranno di riportare la sensibilità insulinica ad un livello di normalità evitando la progressione verso un quadro di diabete tipo2. Si rivolga al suo medico curante per un 1° step di valutazione per proseguire con ulteriori visite specialistiche o iniziare subito l'esercizio. Ci sono centri sportivi, palestre che si occupano di "esercizio fisico metabolico". Valuti se ci sono medici dello sport o laureati in scienze dell'educazione motoria (Ex ISEF). L'effetto a "breve termine" è attraente ma non salutare; le nuove abitudini dovranno diventare quotidianità.
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La Sindrome da Insulino Resistenza è associata all'obesità, e dalla diminuzione dell'attività fisica. Molto spesso essa è associata alla Sindrome Metabolica che viene diagnosticata quando un individuo presenta uno o più tra i seguenti sintomi: -alti livelli di grasso viscerale e misura della circonferenza vita superiore ai 94 cm nell'uomo e 80 cm nelle donne. -profilo lipidico alterato (alti livelli trigliceridi, alto colesterolo definito "cattivo" LDL e basso colesterolo definito "buono" HDL; -ipertensione; -alti livelli di glicemia a digiuno. Le consiglio di farsi seguire da un Nutrizionista,io le consiglio di limitare il consumo di farine raffinate e prediligere farine alternative(integrali, kamut, farro), il tutto deve essere accompagnato da un buon livello di attività fisica che non significa andare per forza in palesta ma basta anche almeno 30-40 minuto di cammino svelto al giorno che oltre a diminuire la glicemia aumenta il colesterolo buono HDL.
L'insulino resistenza è una condizione di alterata risposta dell'ormone insulina ai valori di glicemia nel sangue. Di solito questa condizione si riscontra in soggetti con familiarità per Diabete mellito tipo 2 ed in soggetti obesi. Il trattamento nutrizionale deve essere ben ponderato, ma soprattutto bilanciato a livello dei 3 macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) già a partire dalla prima colazione. La condizione è facilmente risolvibile non soltanto se si segue la dieta specifica per questa condizione patologica, ma se si pratica quotidianamente attività fisica (purtroppo la semplice camminata non basta, ma si deve pur cominciare). L'attività fisica regolare, infatti, aumenta la sensibilità dei recettori per l'insulina sul muscolo, diminuendone la secrezione.
L'insulino resistenza si instaura quando le cellule dell'organismo non rispondono in maniera opportuna all'ormone insulina prodotto dalle cellule beta delle insule pancreatiche. Il principale ruolo dell'insulina è quello di abbassare i livelli di glucosio nel sangue e quindi se questo meccanismo non è più efficiente al 100% la glicemia del soggetto tenderà ad aumentare pericolosamente, con gravi ripercussioni sulla salute della persona. L'obesità è sia una causa per sviluppare insulino-resistenza ed è anche la prima diretta conseguenza. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un Nutrizionista per essere aiutato/a ad avere una alimentazione corretta, sana ed equilibrata per risolvere i suoi problemi e ritornare in forma. Se vive a Roma può contattarmi senza impegno per discuterne ed eventualmente fissare un appuntamento.
l'insulino resistenza è l'incapacità da parte delle cellule del nostro organismo di rispondere in maniera adeguata allo stimolo insulinico, non permettendo al glucosio di essere utilizzato correttamente dalle cellule.
Questa condizione, che causa tra l'altro anche un aumento della concentrazione degli zuccheri nel sangue (iperglicemia) e di conseguenza anche alti livelli di insulina in circolo, può essere legata sia a fattori genetici, sia alla conduzione di una vita sedentaria (con scarsa o nulla attività fisica), che può dare origine al sovrappeso e nei casi più gravi a obesità.
Questa condizione, che causa tra l'altro anche un aumento della concentrazione degli zuccheri nel sangue (iperglicemia) e di conseguenza anche alti livelli di insulina in circolo, può essere legata sia a fattori genetici, sia alla conduzione di una vita sedentaria (con scarsa o nulla attività fisica), che può dare origine al sovrappeso e nei casi più gravi a obesità.
Si parla di insulino-resistenza quando le cellule dell'organismo diminuiscono la propria sensibilità all'azione dell'insulina; ne consegue che il rilascio dell'ormone, in dosi note, produce un effetto biologico inferiore rispetto a quanto previsto. L'insulina è un ormone essenziale per consentire il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule, impedendo che la sua concentrazione ematica (glicemia) si alzi troppo. Non tutte le cellule corporee necessitano di insulina per assorbire il glucosio; l'ormone è tuttavia essenziale per il tessuto muscolare e per quello adiposo, che da soli rappresentano circa il 60% della massa corporea.
In risposta all'insulino-resistenza, l'organismo mette in atto un meccanismo compensatorio basato sull'aumentato rilascio di insulina; si parla, in questi casi, di iperinsulinemia, cioè di elevati livelli dell'ormone nel sangue. Se nelle fasi iniziali questa compensazione è in grado di mantenere la glicemia a livelli normali (euglicemia), in uno stadio avanzato le cellule pancreatiche deputate alla produzione di insulina non riescono ad adeguarne la sintesi; il risultato è un aumento della glicemia post-prandiale. Il trattamento dietetico permette di risolvere il problema e associare una giusta attività fisica sarebbe ottimale.
In risposta all'insulino-resistenza, l'organismo mette in atto un meccanismo compensatorio basato sull'aumentato rilascio di insulina; si parla, in questi casi, di iperinsulinemia, cioè di elevati livelli dell'ormone nel sangue. Se nelle fasi iniziali questa compensazione è in grado di mantenere la glicemia a livelli normali (euglicemia), in uno stadio avanzato le cellule pancreatiche deputate alla produzione di insulina non riescono ad adeguarne la sintesi; il risultato è un aumento della glicemia post-prandiale. Il trattamento dietetico permette di risolvere il problema e associare una giusta attività fisica sarebbe ottimale.
L'insulino-resistenza è una condizione che si viene a creare quando le cellule dell'organismo presentano una scarsa sensibilità all'insulina,quindi l'effetto biologico risulterà inferiore a quanto previsto.Si consiglia di abbinare alla dieta un regolare esercizio fisico.
Per capirlo, occorre fare una premessa sul funzionamento dell’insulina.
• Noi siamo fatti di cellule e ogni cellula per funzionare ha bisogno di una fonte energetica.
• La fonte energetica preferita dalle nostre cellule è il glucosio, uno zucchero trasportato in tutto il corpo attraverso il sangue.
• Perché il glucosio possa passare dal sangue all’interno cellule per essere utilizzato, è necessaria l’insulina.
• L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas, per essere più precisi, da un gruppo particolare di cellule del pancreas chiamate beta-cellule.
• Anche l’insulina viaggia nel sangue e agisce legandosi a un recettore cellulare (una struttura di riconoscimento presente sulla superficie della cellula).
• Quindi: l’insulina si lega al proprio recettore e permette al glucosio di entrare nella cellula.
Che cosa succede in presenza di una condizione di obesità?
• Per ragioni diverse (meccaniche/infiammatorie/ossidative), il legame insulina/recettore diventa difficoltoso e l’azione di controllo dei livelli di glucosio diventa meno efficiente.
• Quindi, anche in presenza di livelli normali di insulina (e, a volte, anche di livelli più alti del normale di insulina), l’organismo funziona come se l’insulina fosse insufficienti (glicemia più elevata, concentrazioni di trigliceridi più alte, ecc.).
• Questa condizione è definita: “INSULINO-RESISTENZA”, nel senso che l’organismo si comporta come se avesse una maggiore inerzia (una resistenza appunto) all’azione dell’insulina.
• In molti casi, l’insulino-resistenza è reversibile con la perdita di peso
• Combinando quindi alimentazione corretta e attività fisica (in altri termini, adottando una buona dieta), ci sono buone prospettive di miglioramento
• Noi siamo fatti di cellule e ogni cellula per funzionare ha bisogno di una fonte energetica.
• La fonte energetica preferita dalle nostre cellule è il glucosio, uno zucchero trasportato in tutto il corpo attraverso il sangue.
• Perché il glucosio possa passare dal sangue all’interno cellule per essere utilizzato, è necessaria l’insulina.
• L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas, per essere più precisi, da un gruppo particolare di cellule del pancreas chiamate beta-cellule.
• Anche l’insulina viaggia nel sangue e agisce legandosi a un recettore cellulare (una struttura di riconoscimento presente sulla superficie della cellula).
• Quindi: l’insulina si lega al proprio recettore e permette al glucosio di entrare nella cellula.
Che cosa succede in presenza di una condizione di obesità?
• Per ragioni diverse (meccaniche/infiammatorie/ossidative), il legame insulina/recettore diventa difficoltoso e l’azione di controllo dei livelli di glucosio diventa meno efficiente.
• Quindi, anche in presenza di livelli normali di insulina (e, a volte, anche di livelli più alti del normale di insulina), l’organismo funziona come se l’insulina fosse insufficienti (glicemia più elevata, concentrazioni di trigliceridi più alte, ecc.).
• Questa condizione è definita: “INSULINO-RESISTENZA”, nel senso che l’organismo si comporta come se avesse una maggiore inerzia (una resistenza appunto) all’azione dell’insulina.
• In molti casi, l’insulino-resistenza è reversibile con la perdita di peso
• Combinando quindi alimentazione corretta e attività fisica (in altri termini, adottando una buona dieta), ci sono buone prospettive di miglioramento
In pratica le cellule dell'organismo hanno una ridotta sensibilità all'insulina e per questo motivo il glucosio non può essere assorbito dalle stesse in seguito all'azione esercitata dall'ormone. Quindi il glucosio andrà ad accumularsi nel sangue. Se questo stato permane si può sviluppare una iperglicemia che può sfociare in diabete di tipo 2.
Buonasera,
la condizione di obesità conduce quasi inevitabilmente ad un affaticamento del suo pancreas dovuto alla riduzione della sensibilità degli organi rispetto all'azione dell'insulina (ormone prodotto dal pancreas stesso). Nella maggior parte dei casi corretta alimentazione, attività fisica e di conseguenza calo di peso possono invertire tale alterazione. Ove non fosse sufficiente esistono farmaci efficaci, sotto prescrizione medica.
Sperando di aver chiarito almeno in parte i suoi dubbi, resto a disposizione per ulteriori necessità.
Cordiali saluti
la condizione di obesità conduce quasi inevitabilmente ad un affaticamento del suo pancreas dovuto alla riduzione della sensibilità degli organi rispetto all'azione dell'insulina (ormone prodotto dal pancreas stesso). Nella maggior parte dei casi corretta alimentazione, attività fisica e di conseguenza calo di peso possono invertire tale alterazione. Ove non fosse sufficiente esistono farmaci efficaci, sotto prescrizione medica.
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La resistenza insulina è una sindrome metabolica frequente nel sovrappeso e obesità soprattutto addominale, deve essere assolutamente trattata tramite una adeguata dieta e farmaci se necessario, anche per evitare le frequenti complicanze a cui si può andare incontro nel tempo
Buongiorno,
La Resistenza Insulinica non è altro che la bassa sensibilità delle cellule del nostro corpo all'azione dell'insulina. L'insulina è l'ormone che regola la glicemia (ovvero la concentrazione degli zuccheri nel sangue). L'insulino-resistenza può portare al diabete mellito di tipo II e ad altre patologie.
Potremmo valutare assieme la situazione e cercare di impostare uno stile di vita compatibile con tale patologia.
La Resistenza Insulinica non è altro che la bassa sensibilità delle cellule del nostro corpo all'azione dell'insulina. L'insulina è l'ormone che regola la glicemia (ovvero la concentrazione degli zuccheri nel sangue). L'insulino-resistenza può portare al diabete mellito di tipo II e ad altre patologie.
Potremmo valutare assieme la situazione e cercare di impostare uno stile di vita compatibile con tale patologia.
Carissima col termine “insulino-resistenza” si indica una resistenza delle cellule all’azione dell’insulina, di conseguenza, la loro capacità di far entrare glucosio è ridotta. Per compensare questo difetto, il pancreas produce una quantità maggiore di insulina, nel tentativo di far entrare quanto più glucosio nelle cellule. Le persone con insulino-resistenza presentano infatti livelli di insulina ma anche di glucosio nel sangue più elevati rispetto al normale. Col tempo, se non si interviene, si può passare da una condizione di “semplice” insulino-resistenza al diabete vero e proprio, che è caratterizzato dall’aumento persistente della glicemia. L'obesità, come nel tuo caso, porta a questo tipo di problema che devi assolutamente combattere con l'alimentazione e l'attività fisica. Inizia col limitare la quantità di carboidrati raffinati, quali pasta e pane e zuccheri semplici. Prediligi i carboidrati a basso indice glicemico, associati a porzioni di verdura, prendi in considerazione di iniziare un po di attività fisica, introduci 40 minuti di passeggiata almeno 3 volte a settimana. Prove evidenti mi hanno dato la conferma di come l'alimentazione aiuta a ridurre la stessa terapia per i diabetici. Per qualunque altra specifica, resto a tua disposizione
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