Consulto dallo psicoterapeuta della mia ragazza? Salve a tutti. Non riesco ad uscire da una situazi

16 risposte
Consulto dallo psicoterapeuta della mia ragazza?
Salve a tutti. Non riesco ad uscire da una situazione complicata con la mia ragazza (che soffre di disturbo bipolare ed è seguita terapeuticamente e farmacologicamente): mi sono allontanato da lei in un momento in cui necessitava supporto emotivo, ma i motivi che mi hanno spinto a farlo sono ben diversi da quelli che lei crede e di cui si è convinta. Nonostante abbia provato a spiegarglieli più e più volte rimane sempre delle sue idee e anzi, sente di voler chiudere la nostra storia, perchè non si fida più di me e mi ritiene menefreghista ed egoista.
Sarebbe una mossa corretta rivolgermi al suo psicoterapeuta per provare a fornirgli la mia "versione dei fatti", così che lei possa provare a vedere il tutto da un'altra prospettiva, dal momento che io non sto riuscendo a farglielo fare?
So che lui non dovrebbe accogliere informazioni riservate sulla sua paziente senza informarla, ma vorrei chiedergli di mantenere il segreto, solo perchè temo che lei possa arrabbiarsi per questa "libertà" che ho intenzione di prendermi.
Non vedo altra via d'uscita.
Potete aiutarmi?
Grazie a tutti
Buongiorno,

Capisco che la situazione con la sua ragazza possa essere molto difficile e frustrante, soprattutto quando sembra che la comunicazione non stia portando ai risultati desiderati. Tuttavia, è importante considerare alcuni aspetti etici e professionali quando si pensa di coinvolgere il terapeuta della sua ragazza.

Gli psicoterapeuti sono tenuti a rispettare la riservatezza e la privacy dei loro pazienti. Non possono accogliere informazioni riservate su di loro senza il loro consenso, né possono mantenere segreti dalle loro pazienti. Di conseguenza, rivolgersi al terapeuta della sua ragazza senza informarla non sarebbe appropriato né etico.

Inoltre, è importante rispettare il percorso terapeutico della sua ragazza e la sua autonomia nel gestire i propri problemi e le proprie relazioni. La terapia è uno spazio sicuro per lei, dove può lavorare sui suoi problemi senza interferenze esterne non autorizzate.

Ecco alcuni suggerimenti per affrontare la situazione:

Comunicazione Aperta e Onesta: Continui a provare a comunicare apertamente e onestamente con la sua ragazza, esprimendo i suoi sentimenti e spiegando i motivi delle sue azioni in modo chiaro e rispettoso.

Supporto Esterno: Potrebbe considerare di cercare supporto per se stesso, magari con un terapeuta, per ottenere consigli su come gestire meglio la situazione e migliorare la comunicazione con la sua ragazza.

Rispetto del Suo Percorso Terapeutico: Rispetti il percorso terapeutico della sua ragazza e permetta che sia lei a decidere come affrontare le sue questioni personali con il suo terapeuta.

Pazienza e Comprensione: La gestione del disturbo bipolare può essere complessa e richiede pazienza e comprensione da parte di entrambe le parti. Continuare a mostrare supporto e comprensione può aiutare a ricostruire la fiducia nel tempo.

Spero che questi suggerimenti possano aiutarla a trovare una soluzione più etica e rispettosa per affrontare questa difficile situazione.

Cordiali saluti.

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Buonasera,
rivolgersi al suo psicoterapeuta per spiegare la Sua versione dei fatti è una questione delicata. Sebbene il terapeuta possa offrire una prospettiva professionale e supporto alla Sua ragazza, è fondamentale rispettare la sua privacy e l'integrità del rapporto terapeutico. La terapia è uno spazio sicuro per la Sua ragazza, e introdurre informazioni senza il suo consenso potrebbe compromettere questa sicurezza e fiducia.

Potrebbe essere utile riflettere su altri modi per comunicare con lei. La comunicazione aperta, empatica e paziente è essenziale. Potrebbe essere necessario tempo affinché lei riesca a comprendere le Sue motivazioni e a vedere la situazione da una prospettiva diversa. La comprensione e la fiducia richiedono tempo per essere ricostruite.

Infine, consideri l'idea di cercare supporto per se stesso, magari attraverso una consulenza psicologica, per esplorare i Suoi sentimenti e trovare il modo migliore per affrontare questa situazione difficile. La cura di sé è altrettanto importante in momenti di stress emotivo.

La ringrazio per aver condiviso la Sua situazione e le auguro di trovare una soluzione che possa portare pace e comprensione a entrambi.
Gentile utente, comprendo che lei sente l'urgenza di chiarire con la sua partner. Tuttavia parlare con il terapeuta della sua compagna senza il consenso sua sarà possibile. Ciò che potrebbe provare a proporre alla sua partner è di svolgere una seduta di coppia se anche il terapeuta sarà concorde rispetto al percorso terapeutico che sta svolgendo con la sua ragazza. Immagino che le voglia chiarire. Provi a proporre una mediazione con lei. Ma se lei non vorrà non potrà forzarla a fare ciò che non si sente. Se sente di star facendo fatica potrebbe anche lei svolgere un percorso su di sè. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, lei non può andare dallo psicoterapeuta della sua ragazza a chiedere supporto.
In questo modo metterebbe inoltre il terapeuta in condizioni di dirle di no.
Le consiglio piuttosto di rivolgersi ad altro professionista e chiedere alla sua ragazza di partecipare ad una sedulta di coppia.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentilissimo, la situazione è molto delicata. Lo spazio psicoterapeutico è della sua ragazza e solo lei può dare il consenso perchè vi entri un'altra persona. Quello che potrebbe fare è proporre alla sua ragazza un incontro insieme con il terapeuta, sempre che questi sia d'accordo. Ma cosa vorrebbe ottenere lei da questo incontro? Pensa che servirebbe alla sua ragazza per cambiare idea? Vorrebbe introdurre degli elementi di realtà? Non ha fiducia in questo percorso? Nello spazio psicoterapeutico si lavora su come il/la paziente sente, vive le cose della vita. I fatti reali sono relativi. Le ho fatto tutte quelle domande non per fare un interrogatorio, quanto perchè possa pensare se hanno senso per lei. Capisco che stare insieme ad una persona con disturbo bipolare è molto impegnativo e comprendo che lei cerchi delle vie per rendere più vivibile la situazione. Data la complessità della situazione, anche per chiarirsi lei come sta in questa relazione, potrebbe consultare un/una psicoterapeuta che la può aiutare ad avere più strumenti per gestire questa situazione. Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Comprendo bene come sia difficile relazionarsi con una persona che la giudica menefreghista ed egoista rimanendo ancorata alle sue idee che confonde per realtà. Comprendo anche come le sarebbe utile fornire la sua versione di fatti al terapeuta che sta seguendo la sua ragazza. Non é tuttavia corretto da parte del collega parlare con lei in assenza della sua paziente. Vi é un rapporto di fiducia legato ad un consenso che non può essere violato. Potrebbe proporre alla sua ragazza di valutare la possibilità, confrontandosi in seduta con il terapeuta, di fissare un colloquio di coppia durante il quale poter discutere dei punti nodali che le stanno a cuore e delle vostre divergenze.
In bocca al lupo
Gentile utente, purtoppo non è possibile chiedere un colloquio al professionista, al quale la sua ragazza si è rivolta, senza il suo consenso. Le suggerisco di proporle una terapia di coppia cercando un altro professionista psicologo. Saluti.
Gentile utente, purtroppo la sua richiesta non può essere soddisfatta senza il consenso della sua compagna. Credo che, piuttosto che parlare con la terapeuta al fine di raccontare la sua versione dei fatti e "far cambiare prospettiva" alla sua compagna, in questo momento anche lei può rivolgersi ad un professionista, vista la difficoltà che ha a tollerare la frustrazione di sentirsi "incompreso". Forse uno spazio neutro in cui anche lei può riflettere sulla relazione ed, eventualmente, sul vostro futuro può portare beneficio alla coppia. In alternativa proponga alla sua fidanzata un percorso di coppia. Cordiali saluti. Dott.ssa Simona Annunziata
Salve, comprendo la sua fatica, ma non è etico né appropriato per uno psicoterapeuta discutere dei propri pazienti o accettare richieste esterne che possano influenzare il percorso terapeutico. Il rispetto della privacy è una questione di conformità con leggi e regolamenti che proteggono i dati personali ma non solo: la terapia è un processo confidenziale e centrato sul paziente, la privacy garantisce la creazione di un ambiente affidabile e sicuro nel quale condividere informazioni personali e intime, tutto ciò è una parte fondamentale per l’efficacia del percorso terapeutico.
Se sta affrontando difficoltà nella relazione, potresti valutare, insieme alla tua compagna, di intraprendere una terapia di coppia oppure potrebbe considerare di cominciare un percorso individuale: in entrambi i casi è possibile esplorare nuovi modi di stare in relazione, così da facilitare la comunicazione e aiutare entrambi a comprendere meglio la situazione.
Cordiali saluti,
Giulia Nicolino
Salve, comprendo il suo timore nel reggere questa relazione. Comprendo anche il vissuto emotivo della sua compagna che è dall’altra parte in questo rapporto. Ingrediente fondamentale in una relazione è la comunicazione, seguito dall’ascolto e dalla fiducia. Provi a parlare con lei e ad esprimere il desiderio di venire in seduta e parlare con il terapeuta o ancor meglio prendervi un vostro spazio e iniziare un percorso di psicoterapia di coppia. Mantenga un confine tra i suoi vissuti personali e quelli della sua partner.
Salve. Piuttosto che cercare una via d'uscita impossibile (sembri consapevole che uno psicologo ha dei precisi riferimenti etico-professionali e il suo ruolo non è di fare da intermediario per i suoi pazienti) forse può essere opportuno considerare l'origine di questa situazione complicata.
Stare accanto ad una persona che ha avuto la sfortuna di vivere le esperienze che hanno causato il disturbo bipolare di certo dev'essere emotivamente impegnativo. Questo non è lo spazio adatto per trattare argomenti tanto delicati, tuttavia leggendo le tue parole "mi sono allontanato da lei in un momento in cui necessitava supporto emotivo" mi domando se lei ha interrotto la relazione terapeutica oppure se vede ancora il suo psicoterapeuta. Mi fanno anche chiedere rispetto il motivo del tuo allontanamento, e dell'esigenza non solo di spiegarlo, ma che venga compreso: questo, se forse non rappresenta a tutti gli effetti una forma di riavvicinamento, è un voler mantenere la relazione. Per cui il più sincero e migliore aiuto che sento di poterti dare è chiederti, chiedere a te stesso, cosa ti ha portato ad allontanarti, cosa ti porta a voler ridefinire questo allontanamento e se c'è una relazione c'è tra questi due aspetti. Spero possa prenderti questa "libertà" di ascoltarti, e di essere ascoltato perché, te lo sto dicendo ma non c'è bisogno che te lo dica io, in fondo già sai che è questo l'aspetto più importante.
Dott. Giorgio Conti
Anche se fosse per il suo bene, purtroppo non è la via migliore e neanche etica per aiutare nessuno dei due. Si metterebbe lei stesso innanzitutto in difetto e potrebbe essere anche peggio. Forse, se questa è la sua intenzione, potrebbe chiedere di essere accolti entrambi, ma è solo un'ipotesi, poichè non sappiamo effettivamente qual è la situazione terapeutica della ragazza nè se acconsentirebbe ad una richiesta di questo tipo (e questo vale anche riguardo al professionista).
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile la situazione che stai vivendo. Rivolgerti al terapeuta della tua ragazza senza il suo consenso potrebbe non essere la scelta migliore, poiché potrebbe violare la fiducia e la riservatezza del rapporto terapeutico. È importante rispettare i confini e l’autonomia della tua ragazza nel suo percorso di cura.

Potrebbe essere più utile cercare un dialogo aperto e onesto con la tua ragazza, magari proponendo di partecipare insieme a una sessione di terapia di coppia. Questo potrebbe offrire uno spazio sicuro e mediato per esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni, e per ascoltare anche il punto di vista della tua ragazza.

Ricorda, la comunicazione è fondamentale in una relazione, e trovare modi per migliorare la comprensione reciproca può fare una grande differenza.

Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Gentile utente di mio dottore,
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli con la sua ragazza, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, proponga alla sua ragazza di cominciare una terapia di coppia. Nella terapia personale della sua compagna lei non può entrare ed è meglio che non lo faccia ma in una terapia di coppia può parlare apertamente di fronte ad un terzo neutrale e spiegare i motivi delle sue azioni passate in modo che la sua ragazza capisca. Un saluto
Buongiorno, intuisco la complessità della situazione che sta vivendo. Escludo che un contatto diretto con lo psicoterapeuta della sua ragazza possa incidere sulle decisioni che ha preso in merito alla vostra relazione, decisioni legittime e meritevoli di rispetto. In ogni caso, l'eventuale richiesta di contatto con il professionista potrebbe essere accolta solo a condizione che la sua ragazza e, in secondo luogo, il suddetto professionista fossero concordi.

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