Conosco una persona che, dopo aver attraversato la chemioterapia, ha sentito la propria mente cambia
7
risposte
Conosco una persona che, dopo aver attraversato la chemioterapia, ha sentito la propria mente cambiare, affievolirsi, e la sua memoria farsi molto labile fino a dimenticare parole e la propria data di nascita.
Dalla malattia è passato del tempo e adesso le cose sono un po' migliorate, grazie agli sforzi di questa signora, eppure la difficoltà resta e anche il senso di avere una mente lenta e difettosa.
Le mie richieste sono diverse.
Per iniziare, vorrei avere da voi un piccolo parere su questa situazione. Essendo io totalmente digiuna dell'argomento, non so quale siano gli studi riguardo a ciò che è accaduto alla mia amica.
Volevo inoltre:
- consigli su testi da leggere sull'argomento (di ogni genere, da quelli tecnici a quelli filosofici, in ogni caso adatti anche agli inesperti), sia sulla memoria in generale, sia sugli effetti della malattia/terapia sulla mente, sia testi che siano utili a un miglioramento del rapporto con la memoria e a un passo avanti nel suo funzionamento
- consigli su interventi concreti da suggerirle (esercizi, consulti, terapie)
- consigli sull'approccio relazionale a questo suo lato delicato
Insomma qualsiasi evidenza, prospettiva e in generale direzione che possa essere utile ad aiutarla.
Grazie molte!
Dalla malattia è passato del tempo e adesso le cose sono un po' migliorate, grazie agli sforzi di questa signora, eppure la difficoltà resta e anche il senso di avere una mente lenta e difettosa.
Le mie richieste sono diverse.
Per iniziare, vorrei avere da voi un piccolo parere su questa situazione. Essendo io totalmente digiuna dell'argomento, non so quale siano gli studi riguardo a ciò che è accaduto alla mia amica.
Volevo inoltre:
- consigli su testi da leggere sull'argomento (di ogni genere, da quelli tecnici a quelli filosofici, in ogni caso adatti anche agli inesperti), sia sulla memoria in generale, sia sugli effetti della malattia/terapia sulla mente, sia testi che siano utili a un miglioramento del rapporto con la memoria e a un passo avanti nel suo funzionamento
- consigli su interventi concreti da suggerirle (esercizi, consulti, terapie)
- consigli sull'approccio relazionale a questo suo lato delicato
Insomma qualsiasi evidenza, prospettiva e in generale direzione che possa essere utile ad aiutarla.
Grazie molte!
Gentile, se vuole può contattarmi e procedere con un appuntamento così da poterne parlare meglio e consigliarla in merito al caso descritto.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno :-)
Innanzitutto, in bocca al lupo alla sua amica per una totale e rapida ripresa.
Ci sono molti testi su questi argomenti, uno recente che mi viene in mente è "I 10 pilastri per un cervello efficiente" a cura del Dott. Iannoccheri.
Il principio generale è quello di fare attività piacevoli innanzitutto, non devono essere forzature altrimenti viene attivata la risposta da stress ed andiamo a danneggiare piuttosto che stimolare.
A livello relazionale, consiglio l'ascolto senza giudizio. Solitamente siamo portati a dare molti consigli, specialmente quando vogliamo aiutare le persone. In realtà, questo potrebbe innescare un "sentirsi giudicati/sbagliati". Meglio ascoltare e riformulare i discorsi detti dalla persona, piuttosto che rispondere con cose come "Io al tuo posto farei, direi, ecc."
L'altra idea che mi sento di suggerire è accompagnare la persona a ricordare che è molto più della sua malattia! Fate le cose che facevate anche prima, scherzate, ridete, parlate di altro. Parli anche lei della sua vita e consenta alla sua amica di fare l'amica, ossia di partecipare alla sua vita, non la escluda temendo di caricarla eccessivamente.
Infine, la domanda che non dovrebbe mai mancare: "Come ti senti oggi? Cosa posso fare per aiutarti a stare meglio?"
Spero di essere stata d'aiuto, se ha piacere di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi.
Felice giornata,
Monica Manzoni
Innanzitutto, in bocca al lupo alla sua amica per una totale e rapida ripresa.
Ci sono molti testi su questi argomenti, uno recente che mi viene in mente è "I 10 pilastri per un cervello efficiente" a cura del Dott. Iannoccheri.
Il principio generale è quello di fare attività piacevoli innanzitutto, non devono essere forzature altrimenti viene attivata la risposta da stress ed andiamo a danneggiare piuttosto che stimolare.
A livello relazionale, consiglio l'ascolto senza giudizio. Solitamente siamo portati a dare molti consigli, specialmente quando vogliamo aiutare le persone. In realtà, questo potrebbe innescare un "sentirsi giudicati/sbagliati". Meglio ascoltare e riformulare i discorsi detti dalla persona, piuttosto che rispondere con cose come "Io al tuo posto farei, direi, ecc."
L'altra idea che mi sento di suggerire è accompagnare la persona a ricordare che è molto più della sua malattia! Fate le cose che facevate anche prima, scherzate, ridete, parlate di altro. Parli anche lei della sua vita e consenta alla sua amica di fare l'amica, ossia di partecipare alla sua vita, non la escluda temendo di caricarla eccessivamente.
Infine, la domanda che non dovrebbe mai mancare: "Come ti senti oggi? Cosa posso fare per aiutarti a stare meglio?"
Spero di essere stata d'aiuto, se ha piacere di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi.
Felice giornata,
Monica Manzoni
Gentile, nel 50% dei casi la chemioterapia può comportare deficit nei domini cognitivi come la memoria, l'attenzione ed il linguaggio. Valutare e quantificare la gravità di tali deficit è molto importante, specialmente per porre diagnosi differenziale con altre patologie di matrice organica.
I trattamenti cognitivi a disposizione sono molteplici e dipendono in primis dal tipo di diagnosi che viene formulata e dai domini cognitivi coinvolti. Per qualsiasi informazione ulteriore non esiti a contattarmi.
Cordialità
I trattamenti cognitivi a disposizione sono molteplici e dipendono in primis dal tipo di diagnosi che viene formulata e dai domini cognitivi coinvolti. Per qualsiasi informazione ulteriore non esiti a contattarmi.
Cordialità
Gentilissima, si usa l'espressione "chemobrain" per far riferimento ai cambiamenti cognitivi che possono manifestarsi durante e dopo i trattamenti di chemioterapia; tali cambiamenti possono interessare diverse funzioni cognitive (attenzione, memoria, ragionamento etc) e possono manifestarsi con diversi livelli di gravità. Proprio in virtù di questa variabilità, è opportuno eseguire in primis una valutazione neuropsicologica che consente di avere un quadro esaustivo delle difficoltà cognitive presenti e sulla base dei risultati ottenuti, si procede pianificando un training cognitivo specifico.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni. Saluti.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni. Saluti.
Buongiorno Gentile Signora, il leggero obnubilamento descritto potrebbe anche essere l'espressione di una forma depressiva secondaria, ovvero conseguente alla grave patologia della sua amica. La vicinanza, intesa come presenza, è comunque un sostegno valido per chi ha vissuto un esperienza dolorosa come un tumore. Per rinforzare le strategie mnesiche si possono fare diversi tipi di esercizi e la bibliografia è sterminata. Se volesse invece ricevere una valutazione delle mantenute o perse abilità della memoria potrà ricorrere alla valutazione neuropsicologica con test specifici. Resto a disposizione. Francesca Chiara Ignoni
Salve,
la chemio può dare effetti collaterali anche a livello cognitivo che a volte possono essere recuperati nel tempo successivo alla terapia.
Sarebbe importante però analizzare se queste caratteristiche siano distaccate dalla chemio.
Credo sia necessario compiere approfondimenti neuropsicologici per capire la causa dei deficit di memoria.
La sua amica dovrebbe perciò esporre i suoi dubbi all'oncologo che saprà di certo consigliarle un professionista col quale approfondire la diagnosi.
Cordiali saluti.
la chemio può dare effetti collaterali anche a livello cognitivo che a volte possono essere recuperati nel tempo successivo alla terapia.
Sarebbe importante però analizzare se queste caratteristiche siano distaccate dalla chemio.
Credo sia necessario compiere approfondimenti neuropsicologici per capire la causa dei deficit di memoria.
La sua amica dovrebbe perciò esporre i suoi dubbi all'oncologo che saprà di certo consigliarle un professionista col quale approfondire la diagnosi.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
Comprendo la preoccupazione per la situazione della sua amica, che ha attraversato una chemioterapia e sta affrontando difficoltà con la memoria e il funzionamento cognitivo. È noto che i trattamenti oncologici possono avere effetti collaterali sul funzionamento cognitivo, e la riabilitazione cognitiva può essere un percorso utile in questi casi.
Testi consigliati:
"Il cervello e la memoria" di Antonio Damasio - Offre una comprensione approfondita dei meccanismi della memoria e delle emozioni.
"Il cervello che cambia" di Norman Doidge - Esplora come il cervello può adattarsi e recuperare, anche dopo danni.
"L'arte di ricordare" di Joshua Foer - Un libro interessante che combina ricerca scientifica e aneddoti personali sull'arte della memoria.
Interventi concreti:
Esercizi di stimolazione cognitiva: Attività come giochi di memoria, puzzle e esercizi di concentrazione possono essere utili.
Consulenza con uno specialista in neuropsicologia: Un esperto può valutare le difficoltà cognitive e suggerire strategie personalizzate.
Terapie di riabilitazione cognitiva: Programmi specifici per migliorare la memoria e le funzioni cognitive.
Approccio relazionale:
Ascolto empatico e supporto continuo: Mostrare comprensione e pazienza può fare una grande differenza.
Incoraggiamento nella partecipazione a attività sociali e ricreative: Aiuta a mantenere la mente attiva e a migliorare il benessere generale.
La Terapia Breve Strategica potrebbe anche offrire supporto per affrontare le sfide cognitive e migliorare il benessere psicologico della sua amica.
Sono a disposizione per una consulenza, qualora desideraste esplorare insieme le opzioni disponibili per aiutare la sua amica a migliorare la sua qualità di vita.
Un caro saluto,
Dott. Michele Scala
Comprendo la preoccupazione per la situazione della sua amica, che ha attraversato una chemioterapia e sta affrontando difficoltà con la memoria e il funzionamento cognitivo. È noto che i trattamenti oncologici possono avere effetti collaterali sul funzionamento cognitivo, e la riabilitazione cognitiva può essere un percorso utile in questi casi.
Testi consigliati:
"Il cervello e la memoria" di Antonio Damasio - Offre una comprensione approfondita dei meccanismi della memoria e delle emozioni.
"Il cervello che cambia" di Norman Doidge - Esplora come il cervello può adattarsi e recuperare, anche dopo danni.
"L'arte di ricordare" di Joshua Foer - Un libro interessante che combina ricerca scientifica e aneddoti personali sull'arte della memoria.
Interventi concreti:
Esercizi di stimolazione cognitiva: Attività come giochi di memoria, puzzle e esercizi di concentrazione possono essere utili.
Consulenza con uno specialista in neuropsicologia: Un esperto può valutare le difficoltà cognitive e suggerire strategie personalizzate.
Terapie di riabilitazione cognitiva: Programmi specifici per migliorare la memoria e le funzioni cognitive.
Approccio relazionale:
Ascolto empatico e supporto continuo: Mostrare comprensione e pazienza può fare una grande differenza.
Incoraggiamento nella partecipazione a attività sociali e ricreative: Aiuta a mantenere la mente attiva e a migliorare il benessere generale.
La Terapia Breve Strategica potrebbe anche offrire supporto per affrontare le sfide cognitive e migliorare il benessere psicologico della sua amica.
Sono a disposizione per una consulenza, qualora desideraste esplorare insieme le opzioni disponibili per aiutare la sua amica a migliorare la sua qualità di vita.
Un caro saluto,
Dott. Michele Scala
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 75 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.