Con un intervento di chemiochirugia si elimina un dermatofibrosarcoma?
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Con un intervento di chemiochirugia si elimina un dermatofibrosarcoma?
Cara lettrice, un dermatofibrosarcoma dovrebbe, prima essere asportato per eliminare la possibilità di invadere i tessuti circostanti e per poter analizzare in dettaglio i suoi aspoetti istologici ai fini di una successiva radioterapia. Cari saluti.
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Concordo perfettamente con quanto già espresso dai miei Colleghi. La terapia del dermatofibtosarcoma protuberans è primariamente un'ampia exeresi con almeno 3 cm di cute sana perilesionale e comprendendo, in profondità, la fascia muscolare sottostante. Successivamente puó eventualmente essere anche presa in considerazione la radioterapia. La chemiochirurgia non è assolutamente prevista ed utile.
Se per chemiochirurgia s'intende l'elettrochemioterapia (ECT) allora è doverosa una precisazione. Infatti l'asportazione chirurgica radicale (non l'ECT) è il trattamento di scelta del dermatofibrosarcoma anche nelle sedi esteticamente sensibili come testa-collo e va quindi privilegiato su tutte le terapie disponibili. L'ECT è un trattamento sperimentale sempre più utilizzato nei tumori cutanei inoperabili con intento radicale e nelle metastasi cutanee di varia natura a scopo palliativo. Non si tratta però d'un intervento chirurgico ma dell'applicazione di scariche elettriche associate all'infusione endovenosa o l'infiltrazione locale d'un chemoterapico (solitamente bleomicina). Da alcuni è proposto in associazione alla resezione chirurgica per abbassare il rischio di recidiva locale. I risultati dell'ECT sono incoraggianti sia per il controllo locale di tumori primitivi o recidivi della cute (melanomi, sarcomi ecc) che delle metastasi cutanee di varie forme tumorali (mammella, ecc)
Nel caso specifico del dermatofibrosarcoma è necessaria una resezione ampia chirurgica per evitare le recidive locoregionali sempre possibili. Con ossequi
La terapia chirurgica è la prima scelta di trattamento , le consiglio di rivolgersi ad un centro ONcologico Ospedaliero . Cordiali saluti Dr. A.M. Capretti
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