complessi legati al mio aspetto, di una bassa autostima e di una frustrazione che mi deriva dalle po
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complessi legati al mio aspetto, di una bassa autostima e di una frustrazione che mi deriva dalle poche esperienze sessuali e dal continuo mettersi in competizione con gli altri uomini. Non ho problemi a definirmi una persona con problemi, infatti vorrei vedere un terapeuta il prima possibile, una volta che avrò tempo e denaro sufficiente.
Vorrei domandare un po' di cose:
1) Ho deciso di non masturbarmi più, perché purtroppo l'autoerotismo mi genera uno stato di frustrazione. Può avere effetti indesiderati alla lunga?
2) Cosa mi consigliate per togliermi dalla testa il continuo pallino fisso per il confronto con altre persone?
3) Come posso gestire le mie ansie d'approccio e la mia frustrazione in generale?
Ringrazio in anticipo chi risponderà
*SPIEGO MEGLIO ALCUNE COSE*
1) La frustrazione sessuale che provo nella masturbazione deriva dal fatto che, nella mia percezione, è una pratica di chi non riesce ad avere reali rapporti, e quindi si accontenta di altro. Devi precisare, quando ero fidanzato masturbarmi non era fonte di frustrazione; avevo una vita sessuale, e in alcuni casi pensavo anche alle mie ex. Diciamo che il circolo vizioso della masturbazione per Me è questo: a) mi masturbo, perché penso di aver trovato una ragazza interessata a me, ergo non la vedo come una pratica da persona sola. b) masturbazione compulsiva, anche 2/3 volte al giorno. c) stato di insoddisfazione per l'atto, malesseri in seguito a un "no" o al fatto di essere ignorato. d) periodo di "latenza", frustrazione e desiderio di trovare una buona ragione x rifarlo, qualcosa che mi motivi del fatto che non sono "lo sfigato che fa da solo ciò che non riesce a fare con una donna"
2) l'ansia d'approccio deriva dal mio passato, dal fatto che purtroppo da adolescente ero molto timido, impacciato e avevo enormi problemi a conoscere persone. Purtroppo le app d'incontri non mi aiutano, e alla lunga diventa frustrante essere ghostato, ignorato, dimenticato o , peggio, incontrare solo ragazze problematiche, difficili e tossiche. Io a un ghosting o a una scusa futile preferisco un secco "no", a me non disturba di per sé il "no"... A me da fastidio la quantità dei "no" semmai, so che non posso piacere a tutte. L'essere ignorato o liquidato con una scusa futile - tipico di una donna che non vuole assumersi la responsabilità di darmi un due di picche - mi fa infuriare.
3) il confronto con gli altri uomini non è solo dal punto di vista delle partner sessuali, quanto dalla facilità con cui non tanto loro riescono ad approcciare una ragazza, quanto dalla tranquillità con la quale accettano un rifiuto o il ghosting. Più che altro, vedendo alcuni miei colleghi/conoscenti/amici, ho come l'impressione che possano pescare ij oceano aperto, mentre io devo accontentarmi di una pozza.
4) fisicamente non sono deforme e non ho difetti fisici, ma vorrei essere più muscoloso, sentirmi bello. Diciamo che non sono uno strafico, e so che non posso diventarlo, mi accontenterei di avere un fisico che mi piace e basta, per avere più sicurezza in me e puntare più anche sulla sua esposizione.
5) io tendo a essere selettivo per due ragioni: alcune ragazze le escludo perché proprio non c'è affinità, ma con altre, brutto a dirlo, le escludo perché le reputo "troppo per me"; insomma, cerco di non farmi piacere donne troppo belle, che probabilmente escluderei anche x altro, ma ammetto di essere sotto questo aspetto un bel po' superficiale anche io, dato che secondo me una ragazza molto bella non si metterebbe con me, che sono anonimo.
Per concludere, le scarse esperienze avute e il fatto che da adolescente non ho fatto molta esperienza sono un macigno che spesso mi fa sentire molto giù e molto demotivato. A volte penso che non c'è una seconda chance, e che a una certa età ormai i giochi siano fatti... O comunque, che posso migliorare, ma mai fino a diventare l'uomo sicuro che voglio essere.
Ovviamente, sono consapevole che sono solo mie impressioni, frutto di una percezione errata.
Che ne pensate?
Vorrei domandare un po' di cose:
1) Ho deciso di non masturbarmi più, perché purtroppo l'autoerotismo mi genera uno stato di frustrazione. Può avere effetti indesiderati alla lunga?
2) Cosa mi consigliate per togliermi dalla testa il continuo pallino fisso per il confronto con altre persone?
3) Come posso gestire le mie ansie d'approccio e la mia frustrazione in generale?
Ringrazio in anticipo chi risponderà
*SPIEGO MEGLIO ALCUNE COSE*
1) La frustrazione sessuale che provo nella masturbazione deriva dal fatto che, nella mia percezione, è una pratica di chi non riesce ad avere reali rapporti, e quindi si accontenta di altro. Devi precisare, quando ero fidanzato masturbarmi non era fonte di frustrazione; avevo una vita sessuale, e in alcuni casi pensavo anche alle mie ex. Diciamo che il circolo vizioso della masturbazione per Me è questo: a) mi masturbo, perché penso di aver trovato una ragazza interessata a me, ergo non la vedo come una pratica da persona sola. b) masturbazione compulsiva, anche 2/3 volte al giorno. c) stato di insoddisfazione per l'atto, malesseri in seguito a un "no" o al fatto di essere ignorato. d) periodo di "latenza", frustrazione e desiderio di trovare una buona ragione x rifarlo, qualcosa che mi motivi del fatto che non sono "lo sfigato che fa da solo ciò che non riesce a fare con una donna"
2) l'ansia d'approccio deriva dal mio passato, dal fatto che purtroppo da adolescente ero molto timido, impacciato e avevo enormi problemi a conoscere persone. Purtroppo le app d'incontri non mi aiutano, e alla lunga diventa frustrante essere ghostato, ignorato, dimenticato o , peggio, incontrare solo ragazze problematiche, difficili e tossiche. Io a un ghosting o a una scusa futile preferisco un secco "no", a me non disturba di per sé il "no"... A me da fastidio la quantità dei "no" semmai, so che non posso piacere a tutte. L'essere ignorato o liquidato con una scusa futile - tipico di una donna che non vuole assumersi la responsabilità di darmi un due di picche - mi fa infuriare.
3) il confronto con gli altri uomini non è solo dal punto di vista delle partner sessuali, quanto dalla facilità con cui non tanto loro riescono ad approcciare una ragazza, quanto dalla tranquillità con la quale accettano un rifiuto o il ghosting. Più che altro, vedendo alcuni miei colleghi/conoscenti/amici, ho come l'impressione che possano pescare ij oceano aperto, mentre io devo accontentarmi di una pozza.
4) fisicamente non sono deforme e non ho difetti fisici, ma vorrei essere più muscoloso, sentirmi bello. Diciamo che non sono uno strafico, e so che non posso diventarlo, mi accontenterei di avere un fisico che mi piace e basta, per avere più sicurezza in me e puntare più anche sulla sua esposizione.
5) io tendo a essere selettivo per due ragioni: alcune ragazze le escludo perché proprio non c'è affinità, ma con altre, brutto a dirlo, le escludo perché le reputo "troppo per me"; insomma, cerco di non farmi piacere donne troppo belle, che probabilmente escluderei anche x altro, ma ammetto di essere sotto questo aspetto un bel po' superficiale anche io, dato che secondo me una ragazza molto bella non si metterebbe con me, che sono anonimo.
Per concludere, le scarse esperienze avute e il fatto che da adolescente non ho fatto molta esperienza sono un macigno che spesso mi fa sentire molto giù e molto demotivato. A volte penso che non c'è una seconda chance, e che a una certa età ormai i giochi siano fatti... O comunque, che posso migliorare, ma mai fino a diventare l'uomo sicuro che voglio essere.
Ovviamente, sono consapevole che sono solo mie impressioni, frutto di una percezione errata.
Che ne pensate?
Buongiorno,
Nonostante le ricche informazioni fornite, è molto difficile dare delle risposte esaustive. Come può bene immaginare, ognuno ha una percezione e un rapporto diverso con sé stesso e con la propria sessualità, ed è quindi prendendo in considerazione l'intero quadro che si può dare senso alle singole parti.
L'impressione che emerge da quanto scrive è che il suo rapporto con la sessualità rifletta in realtà il suo rapporto con sé stesso, che sembra molto faticoso. Sembra non ritenersi abbastanza, addirittura non al pari degli altri, e cercare al di fuori delle conferme o delle disconferme del suo valore come uomo.
Ci tengo a sottolineare che questi non sono pareri clinici, ma semplici impressioni che potrebbero essere spunto per un percorso più ampio, in cui approfondire le tematiche per lei rilevanti. In questo senso, un percorso di terapia (come lei stesso afferma) le può essere di grande aiuto.
Resto a disposizione e la saluto.
Luca Belotti
Nonostante le ricche informazioni fornite, è molto difficile dare delle risposte esaustive. Come può bene immaginare, ognuno ha una percezione e un rapporto diverso con sé stesso e con la propria sessualità, ed è quindi prendendo in considerazione l'intero quadro che si può dare senso alle singole parti.
L'impressione che emerge da quanto scrive è che il suo rapporto con la sessualità rifletta in realtà il suo rapporto con sé stesso, che sembra molto faticoso. Sembra non ritenersi abbastanza, addirittura non al pari degli altri, e cercare al di fuori delle conferme o delle disconferme del suo valore come uomo.
Ci tengo a sottolineare che questi non sono pareri clinici, ma semplici impressioni che potrebbero essere spunto per un percorso più ampio, in cui approfondire le tematiche per lei rilevanti. In questo senso, un percorso di terapia (come lei stesso afferma) le può essere di grande aiuto.
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Luca Belotti
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Salve,
molto ampia e chiara la sua lettera. E' veramente difficile commentare tutti gli aspetti della sofferenza che lei racconta, sarebbe tutto da argomentare con calma una cosa alla volta. Vorrei però concentrarmi su una frase che mi ha colpito: "ha una certa età i giochi sono fatti". La convinzione che ormai sia troppo tardi contribuisce enormemente ad impedire il cambiamento. E' un sentimento di rinuncia misto a senso di colpa per aver perso tempo ed, ai fini pratici, è uno Stop definitivo, un mai.
Prenda distanza da questo atteggiamento. Non mi pare che indichi la sua età nella lettera, ma sono convinto che per cominciare a vivere pienamente non sia mai troppo tardi. In bocca al lupo!
molto ampia e chiara la sua lettera. E' veramente difficile commentare tutti gli aspetti della sofferenza che lei racconta, sarebbe tutto da argomentare con calma una cosa alla volta. Vorrei però concentrarmi su una frase che mi ha colpito: "ha una certa età i giochi sono fatti". La convinzione che ormai sia troppo tardi contribuisce enormemente ad impedire il cambiamento. E' un sentimento di rinuncia misto a senso di colpa per aver perso tempo ed, ai fini pratici, è uno Stop definitivo, un mai.
Prenda distanza da questo atteggiamento. Non mi pare che indichi la sua età nella lettera, ma sono convinto che per cominciare a vivere pienamente non sia mai troppo tardi. In bocca al lupo!
Buonasera, questi "rifiuti" colpiscono il suo Sé più profondo e così non sarebbe se lo fortificasse. Sarebbe utile analizzare le lenti con cui guarda il mondo e nutrire le parti più fragili, che per ora lei sente solo come scomode e ingombranti. Quanto detto, può essere raggiunto non da solo ma con l'aiuto di un professionista.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, per tutti noi, nella nostra infanzia, è fondamentale, per una crescita serena, sentirci visti, validati, confermati, accettati, sentire i nostri genitori in connessione con noi; questo però a volte non arriva o non succede nella frequenza necessaria per svariati motivi. Nell'adolescenza, anche da un punti di vista neurologico, c'è un altro momento di alta vulnerabilità e sensibilità, in cui delle volte si riconfermano quelle credenze negative su di noi (che è quello che è alla base dei problemi nei confronti con gli altri, ecc). In questi casi è molto consigliato una terapia, un cominciare a rivedere con gli occhi dell'adulto, non più del bambino rifiutato che vive ancora in noi, queste credenze ed emozioni. La incoraggio a iniziare un percorso psicoterapeutico al più presto.
Buonasera, come ha detto all'inizio del suo racconto, le sarebbe davvero utile lavorate sulla sua sicurezza e autostima, in quanto questi sono i nostri motori, con i quali ci rapportiamo al mondo esterno, in merito alle nostre relazioni con gli altri.
È difficile poterle dare delle risposte così esaustive in merito a ciò che riporta, e comprendo quanto possa essere difficile convivere con il senso di frustrazione e d'inferiorità rispetto agli altri. Attraverso una terapia psicologica, potrà lavorare su se stesso e trovare il modo giusto di viversi in maniera più funzionale rispetto alle situazioni della sua vita quotidiana.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
È difficile poterle dare delle risposte così esaustive in merito a ciò che riporta, e comprendo quanto possa essere difficile convivere con il senso di frustrazione e d'inferiorità rispetto agli altri. Attraverso una terapia psicologica, potrà lavorare su se stesso e trovare il modo giusto di viversi in maniera più funzionale rispetto alle situazioni della sua vita quotidiana.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile utente di mio dottore, concordo coi colleghi che mi hanno preceduto sul fatto che le sarebbe davvero utile lavorare sulla sua sicurezza e sulla autostima, in quanto questi sono aspetti che favorirebbero le sue relazioni con gli altri. Contatti uno specialista e inizi una psicoterapia, potrà lavorare su se stesso e trovare il modo giusto di viversi in maniera più serena le situazioni della sua vita quotidiana. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Salve. Da un percorso psicoterapeutico può ottenere quello che cerca. Gli psicoterapeuti sono specialisti di relazione e se lei non riconosce il suo valore, l'incontro con un professionista può correggere quelle convinzioni su se stesso che limitano le sue esperienze di vita. Deduco da quello che scrive che sembra non aver perso fiducia. Trovare qualcuno che apprezzi anche le sue insicurezze come un tratto distintivo della sua persona, farà cadere l'immagine desiderata di uomo sicuro come certi stereotipi sociali impongono oggigiorno. Ha un pensiero critico riguardo le sue percezioni, è portato a mettersi in discussione. Essere accompagnato a scoprire i suoi punti di forza certamente le gioverà e non solo per l'autostima. Buona ricerca. Dott. Espedito Longo
Gentilissimo, innanzitutto grazie per la condivisione. Anche se ha fornito già molte indicazioni, credo che andrebbero approfondite ulteriormente le questioni. Intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare al meglio le motivazioni sottostanti le sue difficoltà.
A disposizione!
AV
A disposizione!
AV
Buonasera, comprendo a pieno il suo disagio., anche se difficile dare delle risposte ben precise hai quesiti che lei pone. Il quadro che lei illustra, delinea sofferenza e disagio nel ricevere rifiuti, sicuramente legati a dei ricordi infantili in cui non veniva soddisfatto a pieno nelle sue richieste. Le masturbazioni continue confermano una ricerca di soddisfacimento personale, infantile. Forse bisognerebbe partire proprio da qui, per recuperare poi la propria autonomia e per poter poi accettare anche i rifiuti. Saluti Dr. ssa G. Cascinelli
Buongiorno. La sua lettera è lunga e ricca di temi molto importanti e interessanti ma nonostante ciò per dare una risposta esaustiva si dovrebbe essere a conoscenza di ulteriori informazioni sulla sua persona e l'ambiente che la circonda. Traspare in ogni caso una scarsa autostima e direi anche un rapporto difficile con la sessualità caratterizzato da sensi di colpa. Consiglio senz'altro un percorso psicologico che potrà sostenerla in questo momento e successivamente approfondire le tematiche che la riguardano. Può prenotare una visita anche online eventualmente. Cordiali saluti. Dr. Roberto Clemenza
Salve, lei ha posto una lunga serie di domande piuttosto complesse e che vanno analizzate con la giusta attenzione. Per questo motivo le consiglio di rivolgersi a uno psicologo oppure a un centro di ascolto se in questo momento ha difficoltà finanziarie e affrontare nel dettaglio tutte le questioni che ci ha posto. A domande complesse bisogna dare risposte complesse e attente. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Penso che i tuoi ragionamenti siano molto interessanti e articolati, mi fanno pensare che ti sei dato da fare con l'introspezione e che hai ormai una certa comprensione di come tu funzioni, ottima base per qualsiasi direzione tu prenda da questo punto in poi. E' curioso che tu voglia cercare un/a terapeuta ma subito dopo ponga tutte queste domande così importanti e per le quali questo mezzo è evidentemente insufficiente. Proprio per questo, ti rispondo senza rispondere, perché ritengo che a questo punto della tua elaborazione sia il momento di entrare nel vivo e che, piuttosto di surrogare l'inizio della terapia con uno scambio di messaggi, meriti di avere un tuo spazio in un percorso psicologico dove queste cose sono affrontate da un/a professionista dedicato/a solo a te.
Mi sembra che tu stia affrontando molte sfide e complessità nella tua vita, sia dal punto di vista sessuale che personale. È positivo che tu abbia la consapevolezza dei tuoi problemi e che stia cercando di trovare delle soluzioni.
Hai menzionato di avere complessi legati al tuo aspetto, una bassa autostima e frustrazione derivante da poche esperienze sessuali e dal confronto costante con gli altri uomini. È importante riconoscere e affrontare queste problematiche per poter migliorare la tua qualità di vita.
Se hai deciso di smettere di masturbarti perché ti genera frustrazione, è una scelta personale. Tuttavia, è essenziale ricordare che la masturbazione è una pratica sessuale normale e sana. Potresti voler esplorare altre forme di sessualità e connessione emotiva, come cercare relazioni intime con partner consenzienti.
Per toglierti dalla testa il costante confronto con gli altri, è fondamentale lavorare sulla tua autostima e sulla valorizzazione di te stesso. Concentrati sulle tue qualità, passioni e obiettivi personali invece di paragonarti agli altri. Ricorda che ognuno ha il proprio percorso e le proprie esperienze, e il confronto costante può solo portare a insicurezze e frustrazione.
Le ansie d'approccio e la frustrazione generale che sperimenti possono essere affrontate attraverso l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti ad esplorare le radici delle tue ansie, sviluppare strategie per affrontarle e lavorare sulla tua autostima e sicurezza personale.
Desiderare di migliorare il tuo aspetto fisico è normale, ma è importante ricordare che la bellezza è soggettiva e che l'autostima non dovrebbe dipendere esclusivamente dall'aspetto esteriore. Concentrati sul prenderti cura di te stesso in modo sano e bilanciato, sia fisicamente che emotivamente.
La tendenza a essere selettivo nelle relazioni può derivare da diverse ragioni, ma potrebbe essere utile valutare se questi criteri di selezione sono realistici o se stai limitando le tue opportunità. Ricorda che le relazioni non si basano solo sull'aspetto esteriore, ma anche sulla connessione emotiva, interessi comuni e valori condivisi.
Infine, ricorda che ogni persona è un individuo unico e che il tuo percorso personale può essere diverso da quello degli altri. È importante essere pazienti con te stesso e avere aspettative realistiche. Il supporto di un professionista può aiutarti ad affrontare le tue sfide e a sviluppare una visione più positiva di te stesso e delle relazioni.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
Hai menzionato di avere complessi legati al tuo aspetto, una bassa autostima e frustrazione derivante da poche esperienze sessuali e dal confronto costante con gli altri uomini. È importante riconoscere e affrontare queste problematiche per poter migliorare la tua qualità di vita.
Se hai deciso di smettere di masturbarti perché ti genera frustrazione, è una scelta personale. Tuttavia, è essenziale ricordare che la masturbazione è una pratica sessuale normale e sana. Potresti voler esplorare altre forme di sessualità e connessione emotiva, come cercare relazioni intime con partner consenzienti.
Per toglierti dalla testa il costante confronto con gli altri, è fondamentale lavorare sulla tua autostima e sulla valorizzazione di te stesso. Concentrati sulle tue qualità, passioni e obiettivi personali invece di paragonarti agli altri. Ricorda che ognuno ha il proprio percorso e le proprie esperienze, e il confronto costante può solo portare a insicurezze e frustrazione.
Le ansie d'approccio e la frustrazione generale che sperimenti possono essere affrontate attraverso l'aiuto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti ad esplorare le radici delle tue ansie, sviluppare strategie per affrontarle e lavorare sulla tua autostima e sicurezza personale.
Desiderare di migliorare il tuo aspetto fisico è normale, ma è importante ricordare che la bellezza è soggettiva e che l'autostima non dovrebbe dipendere esclusivamente dall'aspetto esteriore. Concentrati sul prenderti cura di te stesso in modo sano e bilanciato, sia fisicamente che emotivamente.
La tendenza a essere selettivo nelle relazioni può derivare da diverse ragioni, ma potrebbe essere utile valutare se questi criteri di selezione sono realistici o se stai limitando le tue opportunità. Ricorda che le relazioni non si basano solo sull'aspetto esteriore, ma anche sulla connessione emotiva, interessi comuni e valori condivisi.
Infine, ricorda che ogni persona è un individuo unico e che il tuo percorso personale può essere diverso da quello degli altri. È importante essere pazienti con te stesso e avere aspettative realistiche. Il supporto di un professionista può aiutarti ad affrontare le tue sfide e a sviluppare una visione più positiva di te stesso e delle relazioni.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
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Buon pomeriggio. Capisco il problema che riporta, e penso che un percorso psicologico possa essere utile in tal senso, più che altro per capire dettagliatamente la sua situazione sentimentale e il perché sente il bisogno di mettersi in competizione con gli altri uomini.
Resto a disposizione sia in presenza che online
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
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Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Grazie per aver condiviso così apertamente la tua situazione. Hai toccato diversi punti importanti riguardo alla tua autostima, alle tue esperienze sessuali e relazionali, e al modo in cui ti confronti con gli altri. Ecco alcuni consigli che possono aiutarti a navigare queste questioni:
Masturbazione e Frustrazione Sessuale:
La masturbazione è una pratica normale e sana, ma se per te diventa fonte di frustrazione o ti fa sentire male, è importante riflettere sul perché. Potrebbe essere utile rivedere la tua percezione di questa pratica, cercando di vederla come un normale aspetto dell'esplorazione e dell'accettazione della propria sessualità, piuttosto che come un sostituto di relazioni sessuali.
Considera di parlare di questi sentimenti con un terapeuta o un consulente sessuale.
Confronto con gli Altri e Ansia d'Approccio:
Il confronto costante con gli altri può derivare da insicurezze profonde e da una bassa autostima. Cerca di concentrarti sulle tue qualità uniche e sul miglioramento personale, piuttosto che sul confronto con gli altri.
Per l'ansia d'approccio, potrebbe essere utile praticare tecniche di riduzione dello stress, come la respirazione profonda o la mindfulness, e gradualmente esporti a situazioni sociali in un modo che ti fa sentire a tuo agio.
Accettazione del Rifiuto:
Imparare ad accettare il rifiuto come parte del processo di incontri e relazioni è fondamentale. Cerca di non prendere i rifiuti come un giudizio personale, ma piuttosto come una parte normale della ricerca di compatibilità.
Immagine Corporea e Autostima:
Lavorare sul proprio corpo per sentirsi meglio è positivo, ma è anche importante accettarsi per come si è. L'autostima non dovrebbe dipendere esclusivamente dall'aspetto fisico.
Considera attività che migliorano il benessere generale, come l'esercizio fisico, che possono anche aumentare la fiducia in se stessi.
Selettività nelle Relazioni:
È normale avere preferenze, ma escludere persone basandosi sulla percezione che siano "troppo per te" può essere limitante. Prova ad essere aperto a diverse possibilità e a connetterti con le persone basandoti su affinità e interessi comuni, piuttosto che su pregiudizi estetici.
Esperienze Passate e Crescita:
Il passato non definisce il tuo futuro. Concentrati sulle opportunità di crescita e sviluppo personale. Non è mai troppo tardi per fare nuove esperienze e migliorare la propria vita.
Supporto Professionale:
Considera di cercare un terapeuta per affrontare queste questioni in modo più approfondito. Un terapeuta può aiutarti a lavorare sulla tua autostima, sulle tue relazioni e sulla tua immagine corporea, offrendoti strumenti e strategie personalizzate.
Ricorda, il cambiamento e la crescita richiedono tempo e pazienza. Essere consapevoli delle proprie aree di miglioramento e lavorare su di esse è un segno di forza, non di debolezza.
Masturbazione e Frustrazione Sessuale:
La masturbazione è una pratica normale e sana, ma se per te diventa fonte di frustrazione o ti fa sentire male, è importante riflettere sul perché. Potrebbe essere utile rivedere la tua percezione di questa pratica, cercando di vederla come un normale aspetto dell'esplorazione e dell'accettazione della propria sessualità, piuttosto che come un sostituto di relazioni sessuali.
Considera di parlare di questi sentimenti con un terapeuta o un consulente sessuale.
Confronto con gli Altri e Ansia d'Approccio:
Il confronto costante con gli altri può derivare da insicurezze profonde e da una bassa autostima. Cerca di concentrarti sulle tue qualità uniche e sul miglioramento personale, piuttosto che sul confronto con gli altri.
Per l'ansia d'approccio, potrebbe essere utile praticare tecniche di riduzione dello stress, come la respirazione profonda o la mindfulness, e gradualmente esporti a situazioni sociali in un modo che ti fa sentire a tuo agio.
Accettazione del Rifiuto:
Imparare ad accettare il rifiuto come parte del processo di incontri e relazioni è fondamentale. Cerca di non prendere i rifiuti come un giudizio personale, ma piuttosto come una parte normale della ricerca di compatibilità.
Immagine Corporea e Autostima:
Lavorare sul proprio corpo per sentirsi meglio è positivo, ma è anche importante accettarsi per come si è. L'autostima non dovrebbe dipendere esclusivamente dall'aspetto fisico.
Considera attività che migliorano il benessere generale, come l'esercizio fisico, che possono anche aumentare la fiducia in se stessi.
Selettività nelle Relazioni:
È normale avere preferenze, ma escludere persone basandosi sulla percezione che siano "troppo per te" può essere limitante. Prova ad essere aperto a diverse possibilità e a connetterti con le persone basandoti su affinità e interessi comuni, piuttosto che su pregiudizi estetici.
Esperienze Passate e Crescita:
Il passato non definisce il tuo futuro. Concentrati sulle opportunità di crescita e sviluppo personale. Non è mai troppo tardi per fare nuove esperienze e migliorare la propria vita.
Supporto Professionale:
Considera di cercare un terapeuta per affrontare queste questioni in modo più approfondito. Un terapeuta può aiutarti a lavorare sulla tua autostima, sulle tue relazioni e sulla tua immagine corporea, offrendoti strumenti e strategie personalizzate.
Ricorda, il cambiamento e la crescita richiedono tempo e pazienza. Essere consapevoli delle proprie aree di miglioramento e lavorare su di esse è un segno di forza, non di debolezza.
Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta provando. Precludersi delle possibilità perchè di aspetto non si è sufficientemente attraenti è uno dei modi con cui l'insicurezza o l'inadeguatezza personale si fa sentire. Ed è proprio su questo che le consiglierei di lavorare. Difficilmente con dei semplici suggerimenti si può rafforzare questo suo modo di sentirsi nei suoi ambiti di vita. Intanto provare a sperimentarsi in ciò che gli piace fare può aiutare a sollevare la propria autostima. Ciononostante, le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per affrontare la paura del giudizio, il modo di viversi la sessualità e la sua frustrazione.
Un caro saluto, dott.ssa Matilde Ciaccia
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Gentile utente grazie di condividere questo suo momento così difficile.
Prima di tutto, vorrei sottolineare che è molto coraggioso da parte tua aprirti e condividere le tue preoccupazioni e i tuoi pensieri. È importante affrontare i problemi che stai vivendo e cercare aiuto professionale, come hai già deciso di fare.
Per quanto riguarda la decisione di smettere di masturbarti, è importante capire che la masturbazione è una pratica sessuale completamente normale e salutare per molte persone. Tuttavia, se senti che ti sta causando frustrazione e insoddisfazione, è perfettamente ragionevole voler interromperla. Non ci sono effetti indesiderati noti a lungo termine associati alla cessazione della masturbazione.
Per quanto riguarda il costante confronto con gli altri e l'ansia d'approccio, potresti beneficiare di sessioni di terapia per lavorare su queste problematiche e imparare strategie per gestirle in modo sano ed efficace. Un terapeuta sarà in grado di aiutarti a esplorare le radici di queste ansie e a sviluppare nuove abilità per affrontarle.
Per quanto riguarda la tua ricerca di migliorare il tuo aspetto fisico, è importante ricordare che la bellezza e l'attrattività sono soggettivi e non dovresti giudicare te stesso in base a standard esterni o superficiali. Concentrati su ciò che ti fa sentire bene con te stesso e lavora su migliorare la tua autostima e la tua fiducia in te stesso.
Infine, riguardo alla tua preoccupazione sul fatto che potresti non essere in grado di cambiare o migliorare, ti consiglio di essere gentile con te stesso e di essere paziente. Il cambiamento richiede tempo, impegno e lavoro duro, ma è assolutamente possibile apportare miglioramenti nella tua vita e nella tua autostima. Continua a cercare aiuto e sostegno e sii aperto alle possibilità di crescita e di cambiamento.
In definitiva, è importante che tu continui a cercare aiuto e a lavorare su te stesso per superare i tuoi problemi e vivere una vita più soddisfacente e felice. Hai già fatto il primo passo importante nell'ammirarti di avere bisogno di assistenza, quindi continuate su questa strada e siete sulla buona strada per un cambiamento positivo.
Dott. Cordoba
Prima di tutto, vorrei sottolineare che è molto coraggioso da parte tua aprirti e condividere le tue preoccupazioni e i tuoi pensieri. È importante affrontare i problemi che stai vivendo e cercare aiuto professionale, come hai già deciso di fare.
Per quanto riguarda la decisione di smettere di masturbarti, è importante capire che la masturbazione è una pratica sessuale completamente normale e salutare per molte persone. Tuttavia, se senti che ti sta causando frustrazione e insoddisfazione, è perfettamente ragionevole voler interromperla. Non ci sono effetti indesiderati noti a lungo termine associati alla cessazione della masturbazione.
Per quanto riguarda il costante confronto con gli altri e l'ansia d'approccio, potresti beneficiare di sessioni di terapia per lavorare su queste problematiche e imparare strategie per gestirle in modo sano ed efficace. Un terapeuta sarà in grado di aiutarti a esplorare le radici di queste ansie e a sviluppare nuove abilità per affrontarle.
Per quanto riguarda la tua ricerca di migliorare il tuo aspetto fisico, è importante ricordare che la bellezza e l'attrattività sono soggettivi e non dovresti giudicare te stesso in base a standard esterni o superficiali. Concentrati su ciò che ti fa sentire bene con te stesso e lavora su migliorare la tua autostima e la tua fiducia in te stesso.
Infine, riguardo alla tua preoccupazione sul fatto che potresti non essere in grado di cambiare o migliorare, ti consiglio di essere gentile con te stesso e di essere paziente. Il cambiamento richiede tempo, impegno e lavoro duro, ma è assolutamente possibile apportare miglioramenti nella tua vita e nella tua autostima. Continua a cercare aiuto e sostegno e sii aperto alle possibilità di crescita e di cambiamento.
In definitiva, è importante che tu continui a cercare aiuto e a lavorare su te stesso per superare i tuoi problemi e vivere una vita più soddisfacente e felice. Hai già fatto il primo passo importante nell'ammirarti di avere bisogno di assistenza, quindi continuate su questa strada e siete sulla buona strada per un cambiamento positivo.
Dott. Cordoba
complessi legati al mio aspetto, di una bassa autostima e di una frustrazione che mi deriva dalle poche esperienze sessuali e dal continuo mettersi in competizione con gli altri uomini. Non ho problemi a definirmi una persona con problemi, infatti vorrei vedere un terapeuta il prima possibile, una volta che avrò tempo e denaro sufficiente. Vorrei domandare un po' di cose: 1) Ho deciso di non masturbarmi più, perché purtroppo l'autoerotismo mi genera uno stato di frustrazione. Può avere effetti indesiderati alla lunga? 2) Cosa mi consigliate per togliermi dalla testa il continuo pallino fisso per il confronto con altre persone? 3) Come posso gestire le mie ansie d'approccio e la mia frustrazione in generale? Ringrazio in anticipo chi risponderà *SPIEGO MEGLIO ALCUNE COSE* 1) La frustrazione sessuale che provo nella masturbazione deriva dal fatto che, nella mia percezione, è una pratica di chi non riesce ad avere reali rapporti, e quindi si accontenta di altro. Devi precisare, quando ero fidanzato masturbarmi non era fonte di frustrazione; avevo una vita sessuale, e in alcuni casi pensavo anche alle mie ex. Diciamo che il circolo vizioso della masturbazione per Me è questo: a) mi masturbo, perché penso di aver trovato una ragazza interessata a me, ergo non la vedo come una pratica da persona sola. b) masturbazione compulsiva, anche 2/3 volte al giorno. c) stato di insoddisfazione per l'atto, malesseri in seguito a un "no" o al fatto di essere ignorato. d) periodo di "latenza", frustrazione e desiderio di trovare una buona ragione x rifarlo, qualcosa che mi motivi del fatto che non sono "lo sfigato che fa da solo ciò che non riesce a fare con una donna" 2) l'ansia d'approccio deriva dal mio passato, dal fatto che purtroppo da adolescente ero molto timido, impacciato e avevo enormi problemi a conoscere persone. Purtroppo le app d'incontri non mi aiutano, e alla lunga diventa frustrante essere ghostato, ignorato, dimenticato o , peggio, incontrare solo ragazze problematiche, difficili e tossiche. Io a un ghosting o a una scusa futile preferisco un secco "no", a me non disturba di per sé il "no"... A me da fastidio la quantità dei "no" semmai, so che non posso piacere a tutte. L'essere ignorato o liquidato con una scusa futile - tipico di una donna che non vuole assumersi la responsabilità di darmi un due di picche - mi fa infuriare. 3) il confronto con gli altri uomini non è solo dal punto di vista delle partner sessuali, quanto dalla facilità con cui non tanto loro riescono ad approcciare una ragazza, quanto dalla tranquillità con la quale accettano un rifiuto o il ghosting. Più che altro, vedendo alcuni miei colleghi/conoscenti/amici, ho come l'impressione che possano pescare ij oceano aperto, mentre io devo accontentarmi di una pozza. 4) fisicamente non sono deforme e non ho difetti fisici, ma vorrei essere più muscoloso, sentirmi bello. Diciamo che non sono uno strafico, e so che non posso diventarlo, mi accontenterei di avere un fisico che mi piace e basta, per avere più sicurezza in me e puntare più anche sulla sua esposizione. 5) io tendo a essere selettivo per due ragioni: alcune ragazze le escludo perché proprio non c'è affinità, ma con altre, brutto a dirlo, le escludo perché le reputo "troppo per me"; insomma, cerco di non farmi piacere donne troppo belle, che probabilmente escluderei anche x altro, ma ammetto di essere sotto questo aspetto un bel po' superficiale anche io, dato che secondo me una ragazza molto bella non si metterebbe con me, che sono anonimo. Per concludere, le scarse esperienze avute e il fatto che da adolescente non ho fatto molta esperienza sono un macigno che spesso mi fa sentire molto giù e molto demotivato. A volte penso che non c'è una seconda chance, e che a una certa età ormai i giochi siano fatti... O comunque, che posso migliorare, ma mai fino a diventare l'uomo sicuro che voglio essere. Ovviamente, sono consapevole che sono solo mie impressioni, frutto di una percezione errata. Che ne pensate?
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