Come valutereste questi comportamenti e come mi consigliate di agire. Salve, siete sempre così g
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risposte
Salve, siete sempre così gentili e disponibili. Mi ritrovo a vivere una situazione particolare con alcune persone e vorrei sapere come le definireste e cosa mi consigliereste di fare per poter convivere con loro.
Categoria 1) È una persona a mio avviso frustrata della propria vita e infelice, manipolatrice, finta perbenista con gli altri, sempre triste e rinchiusa in casa, invidiosa, in guerra con gli altri, disturbata nell'umore, trasmette ansia ed è fortemente stressogena, maniaca del controllo, non sa amare, non sa godere della felicità altrui, curare o proteggere come dovrebbe, non sa farsi amare, utilizza un linguaggio sporco spesso, dice parolacce, non sa chiedere scusa, non sa godersi la vita, offende con parole molto pesanti e ti svaluta e ti rinfaccia le tue debolezze per sentirsi più appagata, critica chi è uguale a lei perché in fondo nn si sente una persona di valore, è aggressiva.
Categoria 2) Apparentemente ti puoi fidare e ti supporta dimostrandosi del bene ma alla prima occasione cambia atteggiamento e diventa pessima, bugiarda ed è molto a convenienza infatti quando le serve qualcosa è dolcissima altrimenti si trasforma. È disordinatissima, pigrissima, non si cura per nulla nonostante io offri il mio aiuto, è completamente abbandonata a sé stessa, vive la vita passivamente, ha la certezza che le voglio bene e pensa di essere perdonata sempre.
Grazie a tutti per avermi ascoltata, è una situazione davvero frustrante.
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Scrive di offrire aiuto a chi si trova in difficoltà, le vorrei chiedere: è così sicura che alcune persone desiderino veramente di essere aiutate in quel momento?
Comunque, servirebbero altre informazioni per poterle dare una risposta completa. Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Comunque, servirebbero altre informazioni per poterle dare una risposta completa. Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Buongiorno,che strana situazione descrive,come mai si trova implicata in relazioni così ambigue ,deludenti e poco disabili...devo essere molto difficile.Quello che si può affrontare in terapia riguarda lei ed i motivi per cui si trova in queste situazioni relazionali..gli altri non possiamo cambiare ,il percorso deve riguardare lei.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buon giorno spiace per la situazione che sta affrontando ma concordo con i colleghi sul fatto che non sempre le persone desiderano essere aiutate e a volte offre aiuto non richiesto può addirittura sortire effetti opposti. In ogni caso servirebbero maggiori informazioni per capire quali strategie possa essere più opportuno adottare. Cordialmente. Gian Piero dott Grandi
Gentile utente di mio dottore,
la sua richiesta mi appare come abbastanza singolare. Non è chiaro come mai si trova implicato in relazioni di questo tipo e chi sarebbero queste persone. E' molto importante per poter circoscrivere il tipo di problematica relazionale e i relativi connotati affettivi. Potrebbe affrontare in una terapia i motivi per cui si trova in queste situazioni relazionali riflettendo su di lei e la posizione che assume in tali rapporti più che concentrarsi sugli altri.
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
la sua richiesta mi appare come abbastanza singolare. Non è chiaro come mai si trova implicato in relazioni di questo tipo e chi sarebbero queste persone. E' molto importante per poter circoscrivere il tipo di problematica relazionale e i relativi connotati affettivi. Potrebbe affrontare in una terapia i motivi per cui si trova in queste situazioni relazionali riflettendo su di lei e la posizione che assume in tali rapporti più che concentrarsi sugli altri.
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno, certo che è molto frustrante trovarsi in una situazione simile. Purtroppo, come detto dagli altri colleghi, servirebbero maggiori informazioni circa le persone di cui parla: pensa a persone specifiche o fa un discorso generale? Lo domando perché lei scrive "categoria 1" e "categoria 2", come se non si riferisse a persone specifiche... e ciò rende praticamente impossibile fornirle qualsiasi parere in merito.
Un percorso psicoterapeutico l'aiuterebbe ad uscire da questa situazione. un caro saluto. dott.ssa Katia Caravello
Un percorso psicoterapeutico l'aiuterebbe ad uscire da questa situazione. un caro saluto. dott.ssa Katia Caravello
Salve si domandi perché frequenta queste persone definite categoria 1 e categoria 2. Qual' è la sua utilità? Se trova le relazioni non appaganti cosa le impedisce di chiuderle? Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico per capire tutto ciò.
Dott.ssa milvia verginelli
Dott.ssa milvia verginelli
Cara utente, sicuramente, da come le descrive, vive con disagio le relazioni con queste persone. Dai dati che ci lascia, non sappiamo se sono persone che è costretta a frequentare o che può anche allontanarsi da loro. Non è mia abitudine mettere etichette, e sicuramente i tratti difficili di queste persone andrebbero smussati. Si chieda se ne può fare a meno e se invece deve per forza frequentarli, magari cerchi di trovare ciò che di buono possono darle, pur con i loro limiti.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Buonasera, non specifica come mai si ritrovi a convivere con queste persone se cioè sono amici o familiari, se si tratta di una convivenza che lei ha scelto o meno. Sicuramente possono essere definiti ambigui... Vivere con persone ambigue e imprevedibili non è affatto semplice. Le persone non le cambia, può vederle in modo diverso e più "leggero" solo facendo un lavoro su di sé.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve. Come già detto dai colleghi, non tutti amano essere aiutati ma ciò che è importante per lei è chiarire perché lei vuole aiutare queste persone, nonostante definisca "stressogena" una e "a convenienza" l'altra. Si conceda uno spazio suo per comprendere questo suo bisogno di aiutare che le fa vivere una situazione frustrante, in un percorso psicoterapeutico può aiutarla a fare chiarezza. Distinti saluti
Buongiorno gentile utente! Come alcuni dei miei colleghi hanno risposto, sarebbe utile, capire di più rispetto ciò che la lega a queste relazioni, nonostante, il suo giudizio, sia ricco di osservazioni rispetto aspetti disfunzionali, poco empatici e comunicativi delle persone da lei descritte.
La psicoterapia, più che analizzare il comportamento degli altri, potrebbe aiutare lei a relazionarsi in modo diverso agli altri, a lavorare sia sul "dover sopportare" e poter scegliere di circondarsi di relazioni nelle quali, nonostante, le persone convivono con i propri difetti sia primaria la reciprocità affettiva, lo starsi accanto, ascoltarsi, ma anche sulla sua capacità di mettere i"paletti" in situazioni troppo frustranti e soffocanti.
un affettuoso saluto
Alessia Battista
La psicoterapia, più che analizzare il comportamento degli altri, potrebbe aiutare lei a relazionarsi in modo diverso agli altri, a lavorare sia sul "dover sopportare" e poter scegliere di circondarsi di relazioni nelle quali, nonostante, le persone convivono con i propri difetti sia primaria la reciprocità affettiva, lo starsi accanto, ascoltarsi, ma anche sulla sua capacità di mettere i"paletti" in situazioni troppo frustranti e soffocanti.
un affettuoso saluto
Alessia Battista
Osservare se stessa mentre si relaziona agli altri può darle le risposte che cerca. Giudicarli e ridurli in categorie può essere una strategia difensiva in una situazione stressante. Per uno psicoterapeuta conoscere il contesto in cui avvengono le relazioni attraverso il suo racconto è fondamentale. Potrebbe provare a riscrivere il suo messaggio mettendo anche lei nella scena e descrivendo le sue sensazioni, le sue emozioni, i suoi sentimenti. Questi ultimi sono la materia grezza da cui si parte per fare delle valutazioni meglio ponderate. Cordiali Saluti
Sono d'accordo con tutto quello che le hanno scritto colleghe e colleghi, certo per noi che siamo al di fuori è facile vedere che sposta tutto sugli altri, immagino che viverlo sia complicato, ma si fidi di quanto le è già stato suggerito...un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla molto a capire perchè si trova in questa situazione.
Gentilissima, ho letto con attenzione la sua richiesta. Mi colpisce non solo la situazione descritta della quale, come già detto dai colleghi, ci sfuggono alcuni dettagli ( sono familiari conviventi, sono coinquilini, amici... ). Al di là di tutto ciò, non sò quanto possa essere utile conoscere se tali persone siano inquadrabili o meno in una precisa etichetta diagnostica. Potrebbe invece essere utile capire quanto è importante per lei aiutarle ma, soprattutto, avere più consapevolezza di questo suo bisogno e su come gestirlo al meglio per non incorrere in una condizione di stanchezza o disagio, quale trapela dalle sue parole. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico utile ad approfondire meglio questi aspetti.
Saluti, dott.ssa Anna Vinci
Saluti, dott.ssa Anna Vinci
Buona sera, grazie per aver condiviso con noi le sue difficoltà. La sua storia e i suoi vissuti necessiterebbero sicuramente di essere ascoltati in un contesto appropriato in quanto ci sono vari aspetti da approfondire. Attraverso un percorso di psicoterapia avrà la possibilità di conoscersi meglio, di elaborare esperienze e acquisire strategie e competenze utili al fine di fronteggiare le difficoltà. Attraverso una buona alleanza terapeutica, avrà modo di mettersi a nudo con il suo terapeuta per riuscire a mettere in atto un reale cambiamento. Io sono a disposizione anche per consulenze online. Si dia la possibilità di volersi bene, di chiarire il suo vissuto e le situazioni che vive. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un caro saluto. Dott.ssa Chiara De Battisti
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Salve quante persone nella sua vita e tutte sbagliate, negative, cluster assimilabili in caratteristiche frustranti e deludenti. Forse il centro della riflessione dovrebbe diventare davvero il suo Sè. riorganizzare...prendere, lasciare, capire e perchè no inserendo gioiosità libertà e creatività in nuove o rinnovate opportunità relazionali. Un caro saluto.
Emilia Sannini
Emilia Sannini
Buongiorno, la domanda è come mai convive con delle persone con cui si sente cosi tanto in difficoltà? Dare delle etichette non le servirà a vivere meglio con queste persone, prendere atto invece di quello che sente e fare delle scelte coerenti potrebbe essere un buon inizio.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno,
la sua situazione apre domande interessanti che necessiterebbero di uno spazio di riflessione personale.
Perché insiste nel voler aiutare qualcuno che non sente di voler essere aiutato? Quali sono i motivi che la spingono a una convivenza in una situazione così complicata dal punto di vista relazionale? Sono domande importanti a cui è complesso dare una risposta sintetica, che necessiterebbero di calma e comprensione. Uno spazio psicoterapeutico potrebbe aiutarla. EP
la sua situazione apre domande interessanti che necessiterebbero di uno spazio di riflessione personale.
Perché insiste nel voler aiutare qualcuno che non sente di voler essere aiutato? Quali sono i motivi che la spingono a una convivenza in una situazione così complicata dal punto di vista relazionale? Sono domande importanti a cui è complesso dare una risposta sintetica, che necessiterebbero di calma e comprensione. Uno spazio psicoterapeutico potrebbe aiutarla. EP
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