Come posso risolvere la mia ansia? Testo: Salve, scrivo per avere consigli su una cosa che mi è suc
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Come posso risolvere la mia ansia?
Testo: Salve, scrivo per avere consigli su una cosa che mi è successa. Diciamo che in generale durante l'ultimo anno ho iniziato ad avere manifestazioni della mia ansia, soprattutto a causa della pandemia: ho avuto un forte peso alla gola, come se avessi problemi a respirare, sensazione che per fortuna è scomparsa gradualmente fino a non ripresentarsi più. Il problema più importante si è però manifestato intorno a febbraio 2020 quando avevo manifestazioni di forte tachicardia, che pensavo fosse legata al periodo di forte stress essendo in sessione di esami (sono una universitar) Il giorno dopo un esame che mi aveva stressata tantissimo ho poi avuto una manifestazione molto forte: all'improvviso ho avuto forti giramenti di testa (ho visto nero) e poi ho avuto forti tremori, tachicardia, sudorazione fredda, sensazione di avere un infarto. La situazione è durata mezz'ora per poi diminuire gradualmente. Per questo motivo ho fatto visita cardiologica e il medico mi ha detto che la situazione era proprio dovuta ad una scarica di ansia, essendo il mio cuore sano. Il problema però è che da quella situazione non riesco più a riprendermi, nonostante siano passati circa 3 mesi. Nel periodo di marzo mi sembrava di impazzire: stavo attenta ogni volta a sentire il battito cardiaco, a sentire le mie sensazioni, a trovare un minimo dolore raggiungendo una situazione di forte ipocondria: ogni piccolo dolore era una malattia mortale per me e passavo ogni giorno a controllarmi e a cercare sintomi su Internet (so che non si deve fare ma avevo molta paura e avevo bisogno di risposte). Dopo quel periodo mi sono leggermente ripresa avendo passato più tempo con mia sorella che ha cercato di distrarmi molto. Ma ad aprile mia sorella è ripartita e io sono ritornata nella stessa situazione anche se si manifesta a periodi: in questi periodi vado in ansia per ogni minimo dolore e mi convinco di avere un problema di salute serio. Tutto questo perché avverto sintomi come: tachicardia, extrasistole, sensazione di testa leggera e vertigini, mal di pancia, formicolio delle mani. So che sono tutte manifestazioni di ansia ma in un qualche modo vado in panico e mi convinco invece di essere malata. Le mie domande sono: è possibile che la mia ansia mi porti ad avere ogni giorno un sintomo diverso? O più sintomi insieme (tachicardia e vertigini)? È possibile che questi sintomi siano diversi da quelli che avevo a marzo? La situazione è "grave" e devo rivolgermi ad uno psicologo o potrei riuscirci anche da sola a superare questo momento? Sono molto giovane e purtroppo non ho molti soldi per permettermi delle sedute da uno psicologo... altrimenti cosa posso fare per migliorare la mia situazione? È la prima volta che mi trovo in questa situazione, sono sempre stata un po' più "sensibile" ed "ipocondriaca" ma mai fino a questo punto e sono molto preoccupata perché mi sembra di vivere ormai a metà. Chiedo scusa per il lungo messaggio ma mi trovo davvero in una brutta situazione. Saluti.
Testo: Salve, scrivo per avere consigli su una cosa che mi è successa. Diciamo che in generale durante l'ultimo anno ho iniziato ad avere manifestazioni della mia ansia, soprattutto a causa della pandemia: ho avuto un forte peso alla gola, come se avessi problemi a respirare, sensazione che per fortuna è scomparsa gradualmente fino a non ripresentarsi più. Il problema più importante si è però manifestato intorno a febbraio 2020 quando avevo manifestazioni di forte tachicardia, che pensavo fosse legata al periodo di forte stress essendo in sessione di esami (sono una universitar) Il giorno dopo un esame che mi aveva stressata tantissimo ho poi avuto una manifestazione molto forte: all'improvviso ho avuto forti giramenti di testa (ho visto nero) e poi ho avuto forti tremori, tachicardia, sudorazione fredda, sensazione di avere un infarto. La situazione è durata mezz'ora per poi diminuire gradualmente. Per questo motivo ho fatto visita cardiologica e il medico mi ha detto che la situazione era proprio dovuta ad una scarica di ansia, essendo il mio cuore sano. Il problema però è che da quella situazione non riesco più a riprendermi, nonostante siano passati circa 3 mesi. Nel periodo di marzo mi sembrava di impazzire: stavo attenta ogni volta a sentire il battito cardiaco, a sentire le mie sensazioni, a trovare un minimo dolore raggiungendo una situazione di forte ipocondria: ogni piccolo dolore era una malattia mortale per me e passavo ogni giorno a controllarmi e a cercare sintomi su Internet (so che non si deve fare ma avevo molta paura e avevo bisogno di risposte). Dopo quel periodo mi sono leggermente ripresa avendo passato più tempo con mia sorella che ha cercato di distrarmi molto. Ma ad aprile mia sorella è ripartita e io sono ritornata nella stessa situazione anche se si manifesta a periodi: in questi periodi vado in ansia per ogni minimo dolore e mi convinco di avere un problema di salute serio. Tutto questo perché avverto sintomi come: tachicardia, extrasistole, sensazione di testa leggera e vertigini, mal di pancia, formicolio delle mani. So che sono tutte manifestazioni di ansia ma in un qualche modo vado in panico e mi convinco invece di essere malata. Le mie domande sono: è possibile che la mia ansia mi porti ad avere ogni giorno un sintomo diverso? O più sintomi insieme (tachicardia e vertigini)? È possibile che questi sintomi siano diversi da quelli che avevo a marzo? La situazione è "grave" e devo rivolgermi ad uno psicologo o potrei riuscirci anche da sola a superare questo momento? Sono molto giovane e purtroppo non ho molti soldi per permettermi delle sedute da uno psicologo... altrimenti cosa posso fare per migliorare la mia situazione? È la prima volta che mi trovo in questa situazione, sono sempre stata un po' più "sensibile" ed "ipocondriaca" ma mai fino a questo punto e sono molto preoccupata perché mi sembra di vivere ormai a metà. Chiedo scusa per il lungo messaggio ma mi trovo davvero in una brutta situazione. Saluti.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Ritengo importante quindi ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Ritengo importante quindi ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
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Buongiorno, i sintomi che descrive possono essere caratteristici dell'ansia dunque direi piuttosto: è possibile che l'ansia possa manifestarsi talvolta con tachicardia, talvolta con crampi, talvolta con mal di testa, talvolta con vertigini. La situazione è "grave" (per usare le sue parole) nel momento in cui ciò che vive risulta essere per lei limitante nella quotidianità. Detto questo è molto difficile esprimersi in merito senza conoscerla e non è ruolo dello psicologo consigliare quanto piuttosto ragionare insieme a lei rispetto a strategie per gestire il vissuto che ha descritto andando a verificare in quali situazioni questo si manifesta e da che cosa nel tempo è mantenuto. Comprendo la difficoltà di sostenere un percorso e di questo potrà comunque discuterne con il professionista che deciderà, eventualmente, di contattare. Un saluto
Salve, i sintomi che descrive potrebbero essere caratteristici dell’ansia, ma servirebbero ulteriori informazioni. Comunque, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire meglio il disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buon pomeriggio! Dispiaciuta della sua situazione. Mi sembra che lei ci stia parlando di attacchi di panico. Si dovrebbe rivolgersi ad uno PSICOTERAPEUTA, o anche al CSM della sua asl ovvero servizio pubblico dove potrebbe pagare solo il ticket
Buonasera, i sintomi elencati evidenziano un problema di ansia. Per rispondere alle sue domande: si possono manifestarsi sintomi diversi perché l'ansia può fare manifestare i sintomi da lei elencati e presentarsi a volte singolarmente a volte insieme; le consiglio un percorso psicologico per lavorare sui suoi pensieri e sulle strategie utili per rallentare le sue manifestazioni ansiose e riuscire a gestirle. Se non ha disponibilità economiche potrebbe rivolgersi anche a centri convenzionati con prezzi ridotti o valutare un privato con il quale confrontarsi per capire come e se poterci venire incontro.
Ha bisogno di un professionista che la guidi per riportarla a vivere una vita più serena.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Ha bisogno di un professionista che la guidi per riportarla a vivere una vita più serena.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Temo che l'unico modo per "risolvere" la sua ansia sia quello di fare un percorso psicologico. Il periodo pandemico ha messo a dura prova molte persone, ma non c'è una soluzione a portata di mano. L'ansia va ascoltata ed esplorata, così da poterla capire: si tratta però di passaggi che difficilmente si può fare da soli. Se non può permettersi un percorso privato, provi a contattare un consultorio della sua zona. Alcuni offrono pacchetti di colloqui gratuiti o a basso prezzo. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. I sintomi dell'ansia possono variare. L'ansia con i suoi sintomi va compresa, va chiarita l'origine. Un percorso psicoterapeutico sarebbe consigliabile, come sta verificando, è difficile affrontarla da soli. Il percorso psicoterapeutico può aiutarla a fare chiarezza sulle cause e a stimolare la fiducia in se stessa che le permetterà di affrontare l'ansia. Distinti saluti
Buongiorno. È sicuramente molto importante andare all'origine dell'ansia. Si domandi, prima di tutto, in quali circostanze si manifesta più frequentemente.
Saluti
MT
Saluti
MT
Gentilissima, grazie per aver descritto e condiviso la sua complessa situazione. Dalle sue parole evince come un'elevata attenzione a se stessa e ad interrogarsi su come sta, un ottimo punto di partenza per dare un senso alla sua sintomatologia ed imparare a gestirla. Rivolgersi ad un professionista in questo momento potrebbe aiutarla a dare un nuovo significato a tutti i sintomi da lei analizzati. Resto disponibile per approfondimenti. Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Buongiorno, è comprensibile e legittimo che questa situazione le crei disagio. I sintomi che ha descritto possono ricondurre ad una problematica d'ansia o di attacchi di panico (come l'episodio del giorno successivo all'esame), ma necessitano di un approfondimento. Per rispondere alle sue domande: in presenza di un disturbo d'ansia è possibile che i sintomi siano diversi o mutino nel tempo; la "gravità" del sintomo in questo caso è soggettiva, dichiarando però di avere la sensazione di "vivere a metà" si intuisce che i sintomi siano molto invalidanti per lei. Per queste motivazioni consiglierei un approfondimento diagnostico da parte di uno psicologo, con conseguente psicoterapia per comprendere le cause del problema e gli elementi che lo mantengono vivo. Cordialmente,
Dott.ssa Alessia Fumagalli
Dott.ssa Alessia Fumagalli
Buongiorno, in primo luogo le consiglio di consultare il suo medico curante al fine di valutare se sussistono delle cause organiche e fisiologiche al suo disagio.
Accertato che queste non sussistono Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Accertato che queste non sussistono Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Gentile Utente, mi dispiace molto per il disagio con cui sta facendo i conti. Ogni storia è differente e ogni persona può reagire in maniera diversa, anche se sta vivendo in circostanze simili (come la pandemia che lei ha nominato). Dalla mia esperienza, posso dirle che il vissuto che ha descritto è assolutamente comprensibile, tenuto anche conto delle particolari sfide che sta fronteggiando nel suo percorso di sviluppo. Ha fatto bene a procedere con accertamenti medici e, così com'è stata capace di occuparsi delle sue componenti fisiche, ora può prendersi cura della sua componente psicologica. La scelta di affidarsi ad un* psicolog* non dipende solo dalla "gravità" dei sintomi ma anche dalla motivazione personale. In accordo con le sue possibilità, potrebbe conoscere un professionista con cui contattare i suoi bisogni e concordare una modalità di intervento che per lei sia sostenibile. Resto pertanto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buongiorno. Sono d’accordo con i colleghi nell’asserire che i sintomi da lei riportati possono essere riconducibili all’ansia e possono essere gestiti iniziando un percorso psicologico. Resto a disposizione nell’eventuale richiesta di colloquio. Cordiali saluti
Salve sicuramente un consulto da uno psicoterapeuta è una buona possibilità e solo dopo sarà possibile rispondere in modo approfondito alle domande che pone. In linea di principio sembra molto probabile ipotizzare una difficoltà su base ansiosa ma solo dopo un consulto ovvero una raccolta di informazioni fatta da un professionista si può rispondere alle questioni che pone. In letteratura, questo tipo di difficoltà su base ansiosa che possiamo ipotizzare, possono essere affrontate con le psicoterapia e portare ad un cambiamento degli equilibri e quindi dei vissuti e dei comportamenti. Un cordiale saluto
Buongiorno,
la mia risposta è sì, credo che tu abbia bisogno di uno psicologo. Se il problema sono i soldi, hai due possibilità. Puoi provare a rivolgerti alla tua asl, magari chiedendo aiuto al tuo medico curante e augurandoti che ti possa fornire un aiuto a breve e soprattutto continuo. Oppure puoi cercare un professionista che applichi tariffe agevolate per i più giovani (io lo faccio) o anche contare sull'aiuto che possono darti i tuoi genitori. Che cosa dicono loro della tua difficoltà? Se hai bisogno non esitare a contattarmi. Dott.ssa Franca Vocaturi
la mia risposta è sì, credo che tu abbia bisogno di uno psicologo. Se il problema sono i soldi, hai due possibilità. Puoi provare a rivolgerti alla tua asl, magari chiedendo aiuto al tuo medico curante e augurandoti che ti possa fornire un aiuto a breve e soprattutto continuo. Oppure puoi cercare un professionista che applichi tariffe agevolate per i più giovani (io lo faccio) o anche contare sull'aiuto che possono darti i tuoi genitori. Che cosa dicono loro della tua difficoltà? Se hai bisogno non esitare a contattarmi. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Ciao! La risposta a quasi tutte le tue domande è SI. Puoi farcela da sola ma serve che qualcuno ti insegni a farlo, cosi come stai imparando all’Università, imparerai a prenderti cura di te(meglio farlo subito e iniziare a vivere la vita a pieno). Se non puoi pagarti lo psicologo ne hai parlato con persone a te vicine (oltre che questa chat?). Metti al primo posto te stessa, per ora e il resto verrà da sé. Saluti.
Carissima, mi dispiace molto leggere il tuo messaggio e posso immaginare quanto tutto questo sia fonte di disagio e sofferenza. Provo a rispondere alle tue domande:
- è possibile che i sintomi che provi siano diversi, tutti quelli che descrivi sono riconducibili all'effetto che l'ansia ha sul corpo. Prova a riflettere su questo esempio: stai attraversando una strada e ti accorgi che in lontananza sta arrivando una macchina a tutta velocità che non sembra rallentare ma venire verso di te. Per salvarti cominci a correre verso il marciapiede. Quando il tuo cervello si accorge del pericolo nel tuo corpo avvengono automaticamente numerosi cambiamenti, come aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), iperventilazione, diminuisce la produzione di saliva e la bocca diventa secca, i muscoli diventano tesi pronti per l'azione, tutto il sangue viene deviato verso i muscoli, rallenta la digestione ecc. Tutto questo ti permette di concentrare le risorse in un unico obiettivo --> scappare e non essere investita. La stessa cosa succede con qualsiasi altra situazione che viene interpretata come minacciosa (anche situazione meno pericolose in sé ma che viviamo come minacciose, il corpo reagisce nello stesso modo perchè la nostra mente gli dice di farlo).
- tachicardia e vertigini possono assolutamente coesistere, la tachicardia è l'aumento della frequenza cardiaca che come ti dicevo poco fa ti permette di reagire al pericolo; le vertigini sono create dall'iperventilazione, che portando un momentaneo squilibrio di ossigeno e anidride carbonica ti fa avere la sensazione del capogiro.
- Quello che potresti fare da sola è imparare a respirare meglio, utilizzando la respirazione lenta per cercare di ridurre l'ansia quando è troppo elevata. Puoi mettere una mano sulla pancia e gonfiarla come se fosse un palloncino nell'ispirazione e espirare lentamente sgonfiando la pancia. Può sicuramente essere un buon modo per iniziare ma visto quanto ti crea sofferenza io mi sento di consigliarti un percorso psicologico che ti aiuti a gestirla in modo efficace. Avendo già consapevolezza di quello che ti succede è possibile fare un intervento mirato con ottime possibilità di miglioramento.
Spero di averti dato qualche spunto utile che ti faccia riflettere. Sono a disposizione per altre informazioni e per un consulto online nel caso lo desiderassi! In bocca al lupo e un caro saluto, Dott.ssa Mini
- è possibile che i sintomi che provi siano diversi, tutti quelli che descrivi sono riconducibili all'effetto che l'ansia ha sul corpo. Prova a riflettere su questo esempio: stai attraversando una strada e ti accorgi che in lontananza sta arrivando una macchina a tutta velocità che non sembra rallentare ma venire verso di te. Per salvarti cominci a correre verso il marciapiede. Quando il tuo cervello si accorge del pericolo nel tuo corpo avvengono automaticamente numerosi cambiamenti, come aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), iperventilazione, diminuisce la produzione di saliva e la bocca diventa secca, i muscoli diventano tesi pronti per l'azione, tutto il sangue viene deviato verso i muscoli, rallenta la digestione ecc. Tutto questo ti permette di concentrare le risorse in un unico obiettivo --> scappare e non essere investita. La stessa cosa succede con qualsiasi altra situazione che viene interpretata come minacciosa (anche situazione meno pericolose in sé ma che viviamo come minacciose, il corpo reagisce nello stesso modo perchè la nostra mente gli dice di farlo).
- tachicardia e vertigini possono assolutamente coesistere, la tachicardia è l'aumento della frequenza cardiaca che come ti dicevo poco fa ti permette di reagire al pericolo; le vertigini sono create dall'iperventilazione, che portando un momentaneo squilibrio di ossigeno e anidride carbonica ti fa avere la sensazione del capogiro.
- Quello che potresti fare da sola è imparare a respirare meglio, utilizzando la respirazione lenta per cercare di ridurre l'ansia quando è troppo elevata. Puoi mettere una mano sulla pancia e gonfiarla come se fosse un palloncino nell'ispirazione e espirare lentamente sgonfiando la pancia. Può sicuramente essere un buon modo per iniziare ma visto quanto ti crea sofferenza io mi sento di consigliarti un percorso psicologico che ti aiuti a gestirla in modo efficace. Avendo già consapevolezza di quello che ti succede è possibile fare un intervento mirato con ottime possibilità di miglioramento.
Spero di averti dato qualche spunto utile che ti faccia riflettere. Sono a disposizione per altre informazioni e per un consulto online nel caso lo desiderassi! In bocca al lupo e un caro saluto, Dott.ssa Mini
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