Come posso fidarmi e ritrovare la mia serenità? Ho 25 anni. Io ed il mio ragazzo stiamo insieme da
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Come posso fidarmi e ritrovare la mia serenità?
Ho 25 anni. Io ed il mio ragazzo stiamo insieme da circa 4 anni, dopo un anno e mezzo di relazione scoprii che lui aveva una relazione con un’altra donna più grande e mi tradiva abitualmente.. dopo la notizia lui disperato mi supplica chiedendomi un’altra possibilità perché fino ad allora non si era reso conto della gravità di quello che stava facendo, ed io accetto di riprovarci perché nonostante la delusione lo amavo e lui giurava di amarmi. Da lì la nostra relazione è andata avanti e anche molto bene, se non fosse per i miei problemi di sfiducia nei suoi confronti. Sento di amarlo ma al tempo stesso non riesco ancora a dimenticare quello che ha fatto e sono molto stanca di soffrire dentro me. Con il tempo pensavo che avrei ritrovato la fiducia ma quando lui non è con me provo ancora una sensazione di angoscia e ho paura che lui possa far qualcosa che mi faccia stare ancora così male, anche se mi dimostra il contrario.. non ho mai avuto un alto livello di autostima, purtroppo ogni uomo passato dalla mia vita (compreso mio padre) mi ha deluso o abbandonato. Più vado avanti e meno voglia ho di fidarmi delle persone evitando molte interazioni sociali. ho paura di soffrire ancora e questa paura mi sta logorando completamente. Qualche consiglio su come uscirne ? Grazie
Ho 25 anni. Io ed il mio ragazzo stiamo insieme da circa 4 anni, dopo un anno e mezzo di relazione scoprii che lui aveva una relazione con un’altra donna più grande e mi tradiva abitualmente.. dopo la notizia lui disperato mi supplica chiedendomi un’altra possibilità perché fino ad allora non si era reso conto della gravità di quello che stava facendo, ed io accetto di riprovarci perché nonostante la delusione lo amavo e lui giurava di amarmi. Da lì la nostra relazione è andata avanti e anche molto bene, se non fosse per i miei problemi di sfiducia nei suoi confronti. Sento di amarlo ma al tempo stesso non riesco ancora a dimenticare quello che ha fatto e sono molto stanca di soffrire dentro me. Con il tempo pensavo che avrei ritrovato la fiducia ma quando lui non è con me provo ancora una sensazione di angoscia e ho paura che lui possa far qualcosa che mi faccia stare ancora così male, anche se mi dimostra il contrario.. non ho mai avuto un alto livello di autostima, purtroppo ogni uomo passato dalla mia vita (compreso mio padre) mi ha deluso o abbandonato. Più vado avanti e meno voglia ho di fidarmi delle persone evitando molte interazioni sociali. ho paura di soffrire ancora e questa paura mi sta logorando completamente. Qualche consiglio su come uscirne ? Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere difficile andare avanti a seguito di un tradimento tuttavia se ha deciso di perdonarlo come mai il senso di angoscia ancora l'attanaglia? forse non ha elaborato in maniera completa il trauma subito? Inoltre, dalle sue frasi emerge una storia di continue delusioni con le figure maschili per cui potrebbe prendere in considerazione l'idea di un supporto psicologico per fronteggiare in maniera più funzionale le situazioni che le si presentano e trovare le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
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Buona sera,
Allora intanto il fatto che si tenga il malessere dentro di se ovviamente va solo che aumentare l’angoscia e la paura di essere nuovamente tradita. In più forse l’evento che ha vissuto è ancora in fase di elaborazione nonostante sia passato del tempo, magari provo a pensare a quali emozioni a provato in quel momento.. sopratutto con quale intensità? Da una scala da 1 a 10? In più è opportuno che lei rifletta su ciò che vuole fare per se stessa.. consiglierei con confronto psicologico. Almeno per elaborare l’evento traumatico vissuto.
In cordiale saluto
Allora intanto il fatto che si tenga il malessere dentro di se ovviamente va solo che aumentare l’angoscia e la paura di essere nuovamente tradita. In più forse l’evento che ha vissuto è ancora in fase di elaborazione nonostante sia passato del tempo, magari provo a pensare a quali emozioni a provato in quel momento.. sopratutto con quale intensità? Da una scala da 1 a 10? In più è opportuno che lei rifletta su ciò che vuole fare per se stessa.. consiglierei con confronto psicologico. Almeno per elaborare l’evento traumatico vissuto.
In cordiale saluto
Spesso l'incontro e la scelta di un partner non avviene per caso. Anche se razionalmente non lo comprendiamo vi sono meccanismi psichici che ci portano a ripetere situazioni già vissute. La coazione a ripetere può essere uno di questi applicato nel tentativo di rielaborare i vissuti e le relazioni con gli oggetti primari. Sarebbe utile affacciarsi alla psicologia per comprendere appieno i conflitti lontani e il proprio funzionamento. Ci tenga aggiornati!!
Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che si trova a dover affrontare. Purtroppo non esiste una "ricetta" che vada bene per tutti, men che meno un consiglio che io possa darle in merito. Le sue paure sono del tutto giustificate visti i precedenti. Qualora ne sentisse il bisogno, potrebbe valutare l'idea di intraprendere un percorso psicologico per poter comprendere meglio queste paure ed elaborare i suoi vissuti. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile signora,
nell'inizio della sua lettera Lei chiede come fidarsi... questo forse è il nucleo centrale da sviluppare in un percorso psicologico, questo per poter uscire come Lei ci chiede.
nell'inizio della sua lettera Lei chiede come fidarsi... questo forse è il nucleo centrale da sviluppare in un percorso psicologico, questo per poter uscire come Lei ci chiede.
Salve, credo che per lei sia arrivato il momento di sfogarsi con un professionista, anche per chiarirsi alcune idee.
Ha mai pensato ad un consulto psicologico con uno specialista?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Ha mai pensato ad un consulto psicologico con uno specialista?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, un tradimento porta inevitabilmente a sfiducia verso gli altri (in questo caso verso il tuo amato) e sensazioni che ci portano a sentirci, in alcune situazioni, inadeguati. Ogni persona è un pianeta a se che viaggia con i propri tempi e i propri modi. Ti sei data del tempo per elaborare l'accaduto? Che strategie hai ricercato per "riprendere" il tuo compagno? Nella tua richiesta di aiuto, leggo che nella tua vita hai subito alcuni tradimenti. Fermati, respira e cerca di ritrovare tutte quelle risorse e capacità che possiedi e che ti hanno aiutato a superare momenti simili.
Con affetto
Dott. Nico Spinelli
Con affetto
Dott. Nico Spinelli
Cara utente, da quello che scrive sembra che la sua diffidenza e mancanza di fiducia abbiano radici più profonde rispetto a ciò che è successo con il suo attuale partner. La sofferenza provata in passato tende purtroppo ad essere riattivata da esperienze presenti simili a quelle vissute è perciò assolutamente comprensibile il dolore che prova in questo momento e il timore di lasciarsi andare in relazioni interpersonali. Il logorio che prova è probabilmente dovuto da un circolo vizioso nel quale è finita e dal quale non riesce ad uscire con i suoi soliti mezzi utilizzati. Sembra una persona con molte risorse e ogni tanto basta una piccola scossa per trovarle, fare ordine e capire come usarle. Le consiglio di prendere in considerazione un percorso psicologico e le auguro di trovare presto la serenità che merita.
Spero di esserle stata utile
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Cimatti
Spero di esserle stata utile
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Cimatti
Gentile Utente, immagino non sia stato semplice raccontarsi, ma le sue parole oltre la sofferenza esprimono anche una grande consapevolezza dell’origine delle sue difficoltà attuali. Penso che potrebbe esserle d’aiuto richiedere una consulenza psicologica, dove con l’aiuto di un professionista potrebbe riattraversare la sua storia per una conoscenza maggiore di se stessa che le permetterebbe di riappropriarsi della sua vita in maniera più consapevole e serena.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Gentile Signora gli elementi che inserisce nella sua nota aprono la porta alla possibilità che questa sua attuale situazione sia legata a delle altre esperienze che sono rimaste dentro di lei. Questa potrebbe essere una strada utile da seguire. Pensare di lavorare su se stessi ovvero iniziare una lavoro per conoscere i propri modi di essere compresi quelli sui quali ci soffermiamo poco o su cui non ci soffermiamo più è un modo per trovare dei nuovi significati che a loro volta possono portare a dei cambiamenti. Quella che si chiama una psicoterapia non è un fallimento delle proprie capacità ma una nuova possibilità di cambiamento. Un modo per leggere diversamente i propri vissuti e chissà che questo non porti a dei diversi modi di vivere e sentire le sue esperienze. Ovviamente lei ha il diritto di scegliere quello che desidera ma non sottovaluti questa possibilità. Un cordiale saluto
Buongiorno, mi pare di capire che il timore che lei riporta nell'avere poca fiducia nel suo compagno sia sì specifico alla vostra relazione, ma sia anche uno schema che lei ha già in vissuto o a cui ha assistito. Quando questo avviene, spesso tendiamo a etichettare un evento o una sensazione come terrificante e inevitabile e impariamo che è meglio tenersene alla larga. In questo modo, tuttavia, rischiamo di non cimentarci mai nella sua disconferma: se ho imparato che andare in bici è assolutamente terrificante, non ci salirò mai più e non avrò modo di sperimentare se questa esperienza è veramente così terribile.
All'interno di una relazione l'effetto è quello di una doppia spinta: si cerca vicinanza da un lato in funzione dell'affetto che si prova, ma si ricerca anche una certa distanza di "sicurezza".
Un consulto psicologico potrebbe aiutarla a unire i pezzi del puzzle che lei ha già ben identificato scrivendo del suo problema, aiutandola in un secondo momento nella rottura di questo schema.
dott. De Rosa Saccone
All'interno di una relazione l'effetto è quello di una doppia spinta: si cerca vicinanza da un lato in funzione dell'affetto che si prova, ma si ricerca anche una certa distanza di "sicurezza".
Un consulto psicologico potrebbe aiutarla a unire i pezzi del puzzle che lei ha già ben identificato scrivendo del suo problema, aiutandola in un secondo momento nella rottura di questo schema.
dott. De Rosa Saccone
Un consiglio su come uscirne?
Io le consiglierei di “entrarci”: nella sua fragilità, nel senso antico e attuale della sua sfiducia, nella sua visione dell’amore e perché no...anche nel significato del tradimento del suo partner.
Buon lavoro!
Io le consiglierei di “entrarci”: nella sua fragilità, nel senso antico e attuale della sua sfiducia, nella sua visione dell’amore e perché no...anche nel significato del tradimento del suo partner.
Buon lavoro!
Buongiorno! Non pensare non è mai la strategia adeguata, perchè, anche qualora dovesse risolversi qyesta volta, ci sono buone probabilità che si ripresenti alla porta..perchè allora non cogliere la situazione negativa cercando di trasformarla in positivo, ovvero un lavoro su se stessa alla ricerca di un significato?
Ci pensi :-)
Le auguro una buona giornata,
Patrizia Provasi
Ci pensi :-)
Le auguro una buona giornata,
Patrizia Provasi
Buongiorno,
credo che si stato importante e coraggioso da parte sua condividere tutto questo dolore, che mi arriva forte e diretto leggendo ciò che scrive e di cui mi dispiaccio molto.
Il bisogno di sicurezza e il senso di fiducia sono fondamentali nelle relazioni - di qualunque tipo.
Un primo passo potrebbe essere condividere queste sensazioni, se non l'ha già fatto, con il suo compagno. Non tanto per dirgli che non si fida di lui, quanto perché ci sia una comunicazione onesta e profonda tra voi.
Il suo racconto mi trasmette la paura di avvicinarsi agli altri, soprattutto per esperienze passate a cui accenna, ma anche la legittima voglia di farlo.
La sensazione che ho è che lei abbia voglia di dire molto, che forse possa essere pronta ad avere uno spazio in cui parlare di ciò che prova, che ha provato, di ciò che desidera e di ciò che la spaventa, del suo passato e del suo presente.
Potrebbe essere magari l'occasione giusta per contattare uno psicologo e pensare di iniziare un percorso di sostegno e ascolto.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
credo che si stato importante e coraggioso da parte sua condividere tutto questo dolore, che mi arriva forte e diretto leggendo ciò che scrive e di cui mi dispiaccio molto.
Il bisogno di sicurezza e il senso di fiducia sono fondamentali nelle relazioni - di qualunque tipo.
Un primo passo potrebbe essere condividere queste sensazioni, se non l'ha già fatto, con il suo compagno. Non tanto per dirgli che non si fida di lui, quanto perché ci sia una comunicazione onesta e profonda tra voi.
Il suo racconto mi trasmette la paura di avvicinarsi agli altri, soprattutto per esperienze passate a cui accenna, ma anche la legittima voglia di farlo.
La sensazione che ho è che lei abbia voglia di dire molto, che forse possa essere pronta ad avere uno spazio in cui parlare di ciò che prova, che ha provato, di ciò che desidera e di ciò che la spaventa, del suo passato e del suo presente.
Potrebbe essere magari l'occasione giusta per contattare uno psicologo e pensare di iniziare un percorso di sostegno e ascolto.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Salve,
spesso l'unico modo per "uscirne" è proprio "entrarci".
Se vede che è troppo doloroso può farsi aiutare da un professionista.
Un saluto,
MMM
spesso l'unico modo per "uscirne" è proprio "entrarci".
Se vede che è troppo doloroso può farsi aiutare da un professionista.
Un saluto,
MMM
Gentilissima, sicuramente la situazione che riferisce è molto dolorosa, soprattutto perché riuscire a superare un tradimento non è semplice. Il mio consiglio è quello di provare a condividere i suoi pensieri e le sue paure con il suo compagno e, allo stesso tempo, valutare la possibilità di intraprendere un percorso di sostegno psicologico al fine di approfondire la problematica e i vissuti dolorosi, anche antecedenti all'evento scatenante, poiché probabilmente il suo malessere ha radici più profonde.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Gentilissima,
Deve fare in modo che il suo passato diventi opportunità per crescere e non deve rappresentare un ostacolo. Questo è possibile, nel suo caso, se riesce a superare i suoi vissuti di abbandono e la sua diffidenza verso gli altri. Può farlo attraverso una consulenza con uno psicologo che può aiutarla a vedere la realtà con altre chiavi di lettura. Un cordiale saluto
Deve fare in modo che il suo passato diventi opportunità per crescere e non deve rappresentare un ostacolo. Questo è possibile, nel suo caso, se riesce a superare i suoi vissuti di abbandono e la sua diffidenza verso gli altri. Può farlo attraverso una consulenza con uno psicologo che può aiutarla a vedere la realtà con altre chiavi di lettura. Un cordiale saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, immagino il dispiacere e la rabbia che può aver provato nel momento in cui ha scoperto la relazione del suo fidanzato. E' difficile dimenticare certe cose, soprattutto se la situazione si è protratta nel tempo. Quello che mi colpisce però è che questa dinamica di delusione e abbandono è un qualcosa che non le è capitata solo con questo ragazzo, ma come dice lei, con ogni uomo della sua vita. Tutto ciò fa pensare ad una ripetizione di eventi ai quali sarebbe importante porre attenzione per arrivare alla matrice comune. Le consiglio quindi un percorso psicologico nel quale possa affrontare insieme ad uno specialista le reali motivazioni che stanno alla base di tali eventi e poter così cominciare a prendere consapevolezza del suo rapporto con gli uomini riuscendo di conseguenza a gestire le sue relazioni.
Le auguro di ritrovare la serenità.
C.G.
Le auguro di ritrovare la serenità.
C.G.
Buonasera, il trauma che ha subito non è assolutamente facile da gestire, comprendere e soprattutto elaborare. Già il fatto che lei si renda conto che questo malessere la sta influenzando negativamente è un grande passo. La consapevolezza dei propri dolori è il primo passo per rialzarsi e rieducarsi nel fidarsi degli altri. Nella sua testa in questo momento l'altro è il nemico, invece l'altro può essere una grande risorsa. Le auguro di riuscire a fare questo cambiamento mentale il prima possibile.
Salve, ho letto quanto lei ha scritto e quanto hanno scritto i miei colleghi.
Le hanno fornito molte indicazioni corrette e molti spunti di riflessione.
Spesso capita che proprio quando ognuno di noi sta vivendo nuove tensioni e nuovi dolori che risvegliano vecchie sofferenze non si accorga realmente di quanto la fatica che sta affrontando lo stia limitando nella qualità della sua vita.
Vorrei solo aggiungere di provare ad osservare se stessa e la vita che sta conducendo come stesse vedendo un film nel quale Lei è la protagonista.
Cosa vede? Che vita sta facendo la protagonista? Quanto si sta progressivamente chiudendo in se' stessa? Quanto si sente sempre più sola in un rapporto nel quale però non trova la pace che cerca? Cosa le direbbe per aiutarla?
Questo potrebbe aiutarla a comprendere e a sentire quante risorse ed energie ha ancora a disposizione per affrontare il suo malessere e quanto invece sia necessario interrompere il circolo della sensazione di solitudine e prendere il coraggio a due mani chiedendo aiuto ad un professionista.
Sperando di esserle stato anche solo parzialmente di aiuto le porgo cordiali saluti
Le hanno fornito molte indicazioni corrette e molti spunti di riflessione.
Spesso capita che proprio quando ognuno di noi sta vivendo nuove tensioni e nuovi dolori che risvegliano vecchie sofferenze non si accorga realmente di quanto la fatica che sta affrontando lo stia limitando nella qualità della sua vita.
Vorrei solo aggiungere di provare ad osservare se stessa e la vita che sta conducendo come stesse vedendo un film nel quale Lei è la protagonista.
Cosa vede? Che vita sta facendo la protagonista? Quanto si sta progressivamente chiudendo in se' stessa? Quanto si sente sempre più sola in un rapporto nel quale però non trova la pace che cerca? Cosa le direbbe per aiutarla?
Questo potrebbe aiutarla a comprendere e a sentire quante risorse ed energie ha ancora a disposizione per affrontare il suo malessere e quanto invece sia necessario interrompere il circolo della sensazione di solitudine e prendere il coraggio a due mani chiedendo aiuto ad un professionista.
Sperando di esserle stato anche solo parzialmente di aiuto le porgo cordiali saluti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentilissima, capisco come si sente: la delusione, il sentirsi tradita e la conseguente perdita di fiducia. È sempre utile e importante poter condividere il proprio sentire, in questo modo potrà ritrovare il suo benessere psicologico e capire quale strada percorrere. Quello che lei racconta può essere un punto di partenza e uno stimolo per intraprendere un percorso con una psicologa che la porterà a imparare a gestire le sue emozioni e il suo vissuto personale. Cordiali saluti. Dott.ssa Elena Menegon
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