Come funziona la psicoterapia della gestalt? Salve, ho fatto una ricerca in rete per capirne di più

17 risposte
Come funziona la psicoterapia della gestalt?
Salve, ho fatto una ricerca in rete per capirne di più, risultato, non ho capito nulla, quindi speravo che magari qui qualcuno in parole povere potesse spiegarmi come funziona questo tipo di psicoterapia, se è adatta a determinate situazioni o condizioni, che tecniche usa, in che modo aiuta un paziente, quali sono le differenze rispetto agli altri approcci, ecc.
Vi ringrazio in anticipo e vi auguro una buona giornata.
Salve, io ho un approccio cognitivo comportamentale ed EMDR per cui purtroppo non posso essere d'aiuto.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
E' normale che cercando su internet non si possa comprendere la moltitudine di approcci e teorie psicoterapeutiche. Le posso assicurare che sono tutte valide e le garantisco che pur essendo importante l'accesso teorico del terapeuta all'esperienza dell'altro, la vera indicazione è trovare un terapeuta e comprendere cammin facendo se il modo di percorre la terapia è adatto al nostro sentire e che sia efficace per arrivare al cambiamento.
Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Se ha necessità di approfondimento sul modo in cui io faccio terapia (nel caso fenomenologia post-razionalista) non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile Utente, in parole povere la Gestalt è un approccio che si concentra sul corpo e le sue risorse. Molte terapie si concentrano esclusivamente sulla parola, ma non riescono ad intervenire su quelle esperienze che sono radicate nel soma. Se ad esempio ho avuto una mamma trascurante, il mio dolore non si limiterà al sentirmi non amabile, ma avrà una serie di corrispettivi somatici: postura, gesti, modalità di respiro, espressioni, che accompagneranno questo mio stato interno. Tramite il corpo si stanano nuclei problematici ma anche risorse, rendendo la consapevolezza a tutti gli effetti “incarnata”. Detto ciò, la Gestalt non ha problemi per i quali è più o meno indicata, vale soltanto come il paziente sta in quel tipo di approccio. La terapia la fa il terapeuta, è la relazione ad essere realmente curativa, quindi si conceda di scoprire in quale stile relazionale sentirsi davvero comoda, e se sarà quello della Gestalt ben venga. Un caro saluto
Buonasera, io ho un approccio psicodinamico ed una conoscenza della terapia gestaltaltoca solo accademica .
Sicuramente i colleghi specializzati in questa branca le saranno d aiuto.
Un caro saluto
Dott.ssa Villa
Gentile utente di mio dottore,

L’approccio della Gestalt alla psicoterapia è di tipo umanistico ed esperienziale e, dunque, da un lato stimola lo sviluppo sia della consapevolezza del paziente sia delle sue capacità di giungere autonomamente a tale consapevolezza mentre, dall’altro, sottrae centralità ed importanza all’interpretazione dell’inconscio da parte dello psicoterapeuta. Nella terapia della Gestalt lo psicoterapeuta non è neutrale ma è attivamente e personalmente coinvolto con il paziente al fine di accrescerne la consapevolezza, la libertà, l’autonomia e la capacità di auto orientamento e rinuncia a predefinire qualsiasi obiettivo che non sia concordato e fondato nell’immediatezza del qui ed ora del rapporto con la specifica persona con cui è in relazione.
Premesso questo, sono uno psicoterapeuta sistemico, nel caso desiderasse uno psicoterapeuta della Gestalt continui la sua ricerca tramite mio dottore, troverà sicuramente lo specialista ricercato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, ogni psicoterapia ha il suo approccio e qualcuno può anche integrarli. Se vuole mi contatti e le dare maggiori informazioni. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Salve, in questi casi a mio avviso conviene fissare un appuntamento conoscitivo con uno psicoterapeuta che lavora con questo approccio. Ascoltando molti pareri che provengono da indirizzi diversi potrebbe confondersi ancor più le idee.
La psicoterapia della Gestalt Therapy è un metodo post-analitico, una sintesi tra percezione di sé e razione con l'altro.
Qualsiasi approccio di psicoterapia passa attraverso la relazione e le competeze pratiche e teorico-cliniche del terapeuta. Al terapeuta spetta "tagliare e cucire" su misura di ogni cliente il percorso terapeutico, e se necessario, mettere a punto più strategie e tecniche terapeutiche integrate.
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Buonasera, non so come mai si sia concentrata solo su quel tipo di approccio. È fondamentale la relazione più che la tecnica. La Gestalt mira a rendere consapevoli dei legami fra atteggiamenti attuali e passati e cambiarli in modo più funzionale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno e grazie per la sua domanda cui sono lieta di rispondere.
La mia prima specializzazione infatti è in psicoterapia della Gestalt che ho perfezionato negli USA con l’ultimo allievo di Perls e spero quindi di poterle rispondere al meglio.
La terapia della Gestalt si occupa di ciò che accade qui ed ora nella vita del paziente e nella stanza di terapia e promuove la crescita creativa dell’individuo nel trovare strategie o soluzioni ad eventuali interruzioni del ciclo di soddisfazione di un bisogno.
Conosco bene tale approccio che è senz’altro valido per acquisire maggiore consapevolezza in casi di crisi esistenziali moderate, ma se il senso di disagio è profondo, consiglio approcci psicodinamici.
Spero di averle risposto adeguatamente.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno,
Ho avuto occasione di conoscere l'approccio gestaltista durante la mia specializzazione.
È un buon metodo , dipende sempre dal problema e dalla tematica da affrontare.
I percorsi di psicoterapia sono tutti validi, se applicati in modo condono alla situazione da affrontare.
Il mio approccio è sistemico del Ciclo di Vita
Sono disponibile ad ulteriori chiarimenti e consulenze.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentile utente mi trova d'accordo con i colleghi. Si rivolga ad un terapeuta con questo approccio e ne parli direttamente con lui
Cordialmente
AV
Salve, credo che scendere nei tecnicismi sia poco utile e mi chiedo come mai lei abbia fatto una ricerca così specifica. Qualcuno le ha suggerito che sia adatta per lei e nel caso la persona ha competenze per consigliarle uno specifico metodo? Nell'ipotesi che la sua domanda non sia una pura curiosità ma una necessità che nasce da una sua personale esigenza, le suggerisco di abbandonare la ricerca in rete e di rivolgersi a uno psicologo che le indicherà la strada più idonea per lei. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile, l'approccio gestaltico in psicoterapia consente di entrare in contatto con le proprie emozioni e di dare valore ed espressione in modo efficace ai propri bisogni, lavorando molto sulle responsabilità personali (essere responsabile di ciò che si prova e riuscire ad esprimerlo) e sui confini interpersonali nelle relazioni della nostra vita. Inoltre, è un approccio davvero molto ricco di tecniche che consentono di entrare in contatto con i contenuti inconsci in modo più diretto, questo aiuta molto ad imparare a stare a contatto con se stessi, esprimendo in modo efficace e autentico ciò che sentiamo. Naturalmente una risposta qui non può essere del tutto esaustiva, l'esperienza diretta sarebbe sicuramente più esaustiva e le permetterebbe di avere un contatto diretto con questo approccio terapeutico. Grande valore ha inoltre il gruppo terapeutico condotto con questo approccio, anche se mi sento di dire che tutte le tecniche che rientrano in questo ambito hanno un grande valore catartico, a prescindere dal fatto che siano usate nella terapia individuale o nella terapia di gruppo. Nella mia esperienza ho integrato la formazione gestaltica con la formazione analitica junghiana, proprio perché sentivo che l'approccio gestaltico ha molto da offrire e può arricchire il lavoro terapeutico. Per qualsiasi chiarimento a riguardo sono a sua disposizione.
Buongiorno. La terapia gestaltica è stata tra le prime ad usare la mindfulness come metodo principale. In Italiano si parla di CONSAPEVOLEZZA per intendere l'ascolto di sé e il continuum di consapevolezza per descrivere l'atteggiamento mindfulness di presenza. Il continuum di consapevolezza è una tecnica gestaltica che aiuta la persona a stare nella presenza, nel qui ed ora, nel presente, attraverso l'ascolto del proprio respiro e delle sensazioni corporee. La Gestalt parla infatti di Organismo per intendere l'interezza mente corpo. Quindi io ascolto me stessa attraverso il mio corpo, le sensazioni fisiche e le percezioni interne, le mie emozioni, i miei pensieri in ultimo. Respiro ed ascolto sono fondamentali per attivare la corteccia prefrontale mediale che controlla l'Amigdala, responsabile della disregolazione emotiva. La Gestalt inoltre concentra la sua attenzione sul confine/contatto, cioè osserva il modo ("come") in cui la persona entra in contatto con il mondo. E' illuminante la spiegazione del ciclo del contatto gestaltico per moltissime ragioni, mi piacerebbe potergliene parlare a voce: 1) il pre-contatto che è l'ascolto interno di sé per far emergere in figura (dallo sfondo) i bisogni più urgenti, 2) il contatto che è la fase in cui ci rivolgiamo all'ambiente circostante alla ricerca di ciò che può soddisfarci attraverso l'esplorazione e che ci permette di accogliere ciò che del mondo ci fa bene 3) il contatto pieno che è l'esperienza di perdita di confini, di fusione con l'ambiente, in cui tanto prendiamo tanto diamo qualcosa di noi e ci trasformiamo, 4) post contatto la fase del distanziamento, del recupero dei confini, del ritornare in Sé per accomiatarsi. 5) la fase del vuoto fertile in cui il bisogno soddisfatto svanisce e ancora non emerge un nuovo bisogno ...
per ritornare poi al punto di partenza...ma la CREATIVITA' è ciò che permette l'adattamento all'ambiente e l'incontro e lo scambio, proprio come in mindfulness si parla di creatività per intendere la Mente Saggia, il Sé che si esprime, nel mondo, in modo sano.
La terapia gestaltica ha cercato forme alternative alla psicoanalisi per far esprimere l'emisfero destro, quello che è stato chiamato "inconscio" e usa rappresentare la personalità come tante parti diverse che si esprimono attraverso il corpo: una mano che sfrega l'abito o stropiccia un fazzoletto. Un piede che batte nervosamente. Uno sguardo che fugge dappertutto...sono parti di noi che si esprimo e a cui si possono dare parole, si può interrogare il proprio cuore che batte o dialogare con la propria pancia. In Gestalt il terapeuta è scalzo come il cliente, seduti entrambi sui cuscini del tappeto, ci si dà del tu e ci si può abbracciare o simulare una lotta se occorre. Il "gioco" e il movimento sono molto utili per fare esprimere le memorie corporee appunto, che appartengono al passato e che si dicono "gestalt aperte", cioè parti di noi piccole e bambine che stanno aspettando da anni qualcosa...chiudere le gestalt rende queste memorie corporee pensabili e riconoscibili come esperienze di "mancanza" o traumi che trovano accoglienza e significato nel presente. In Gestalt si va avanti e indietro nel tempo per recuperare e curare le parti ferite. Unico difetto della Gestalt tradizionale è secondo me l'uso dell'amplificazione emotiva e dell'immedesimazione anche in esperienze molto molto dolorose. Oggi quelle esperienze è meglio trattarle con EMDR o con il metodo di Janina Fisher. Inoltre oggi si preferisce avere un approccio più "compassionevole" invece che abrasivo e direttivo come quello gestaltico. Un terapeuta Gestaltico integrato ed aggiornato sa come modulare le diverse tecniche per adattarle alle esigenze del singolo cliente. Ci sarebbe molto altro da dire, ma alla fine la mia risposta diventerebbe un trattato :-). Se ne vuole sapere di più mi scriva e provo ad essere ancora più chiara. Grazie per la domanda!
Salve, io appartengo al ramo delle psicoterapie umanistiche cui afferisce anche la gestalt, e che ho conosciuto personalmente per esperienziali vari e tirocinio.
Lavora soprattutto sull'esperienza della persona passando in maniera molto intensa dalla componente emozionale.
Questo lo fanno tutte le umanistiche, compresa quella a base di analisi bioenergetica.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli

Buongiorno, sono una psicoterapeuta della Gestalt e lavoro con molta soddisfazione mia e dei pazienti attraverso questo approccio che è complesso nella sua impostazione teorica, ma immediato nella pratica. Ci basiamo sull'esperienza, vissuta nel momento in seduta (il qui e ora), collegata al proprio mondo interiore, il passato, e la proiezione nel futuro. La triade pensiero, emozione, azione sono i cardini su cui lavorare per acquisire consapevolezza ed evolvere verso equilibrio e benessere. Non so se le ho chiarito le idee, o confuso di più! La cosa migliore è fare una seduta di prova e poi parlarne insieme. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

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