Come è possibile che si possa essere motivati ad prepararsi per un progetto, mettendoci impegno, vog

19 risposte
Come è possibile che si possa essere motivati ad prepararsi per un progetto, mettendoci impegno, voglia, energie. Però quando arriva il momento di affrontare l'ostacolo e entrare nel "progetto" si abbandona o di capisce che non fa per noi poco dopo? La mente è in grado di creare illusioni cosi vivide e durature? E per reagire è giusto andare avanti senza fare progetti a lungo termine (perché la mente ci inganna ogni volta), lasciandosi guidare da quello che la vita ci offre senza pianificare nulla per noi stessi, piuttosto che immobilizzarsi e non fare nulla? Vi chiedo gentilmente un vostro parere. Grazie.
Salve, purtroppo è molto possibile che alcuni progetti, sebbene importanti e talvolta molto attesi, possano portare ad una sorta di paralisi a causa di aspettative eccessivamente elevate oppure di scenari catastrofici ipotizzati qualora non si dovessero realizzare.
In queste circostanze dunque si innesta un circolo vizioso che ci fa sentire delusi da noi stessi e ciò accentua l'immobilismo. Ora, non conosco nel dettaglio la sua situazione pertanto ritengo utile un consulto al fine di poter avere maggiori informazioni e ricevere aiuto in merito a strategie funzionali per fronteggiare tali situazioni onde evitare il tutto possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile, a mio avviso, ci sono persone che fanno ragionamenti di una certa complessità, come lei, e altre persone che accettano questa condizione senza porsi domande, ma ciò che descrive ci accomuna tutti...Non sono d'accordo sul fatto che la mente crei delle illusioni. Mi sovviene, più che altro, l'idea di quanto è difficile, alle volte, equilibrare stati mentali, progetti, credenze, con le emozioni, che possono prendere il sopravvento e sconvolgere tutto quello che sappiamo o pensiamo di sapere. Secondo me, potrebbe essere interessante per lei, se mai lo vorrà, un percorso di psicoterapia volto a riflettere su queste tematiche, con qualcuno che possa avere il piacere di ascoltarla e guidarla verso una maggiore serenità.
Un caro saluto
Salve, gentilmente riesce a fare un esempio pratico? In generale ha problemi di costanza? Comunque potrebbe trovare le risposte che cerca tramite la psicoterapia. Ci pensi.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, ci sono varie motivazioni che possono spingerci a non portare a termine ciò che abbiamo iniziato. Si potrebbe temere la verifica finale, oppure annoiarsi nel proseguire quanto si è cominciato. Queste sono solo alcune ipotesi. Le consiglio di parlare di tutto ciò in uno spazio tutto suo, come quello terapeutico. Un caro saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Salve. Può succedere. Si creano delle aspettative che non corrispondono alla realtà. E per paura di sbagliare ci si può bloccare in un immobilismo o si può vivere la vita in piccoli progetti che possono portare alla realizzazione di grandi progetti. Distinti saluti
Salve, il non finalizzare i progetti in cui abbiamo investito energie e sacrifici, può derivare da diversi fattori, come un ansia da prestazione che può bloccare il soggetto visto il forte carico emotivo dove ci si protegge per paura di sbagliare o di non aver raggiungere i risultati che ci siamo prefissati nella fase iniziale, ma i fattori che incidono sono svariati che vanno approfonditi seguendo un percorso psicologico che consente di riuscire a scardinare il sistema che porta a questo blocco alla realizzazione degli obiettivi. Un percorso di terapia in presenza o online può aiutarla a prendere in mano la motivazione che porta al raggiungimento finale degli obiettivi. Cordiali Saluti! Dr. Carmelo Di Benedetto!
Gentile utente,

la nostra mente può questo e molto altro ancora! Se da un lato questo può turbarci, dall'altro possiamo vederlo come un "potere" che ci permette di fare cose meravigliose. Tutti noi ci "auto-inganniamo", è fisiologico. Tuttavia, credo che dietro questa domanda ci sia una sua urgenza personale, che forse andrebbe accolta ed ascoltata meglio. Ha mai pensato di fare qualche colloquio psicologico?

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Ciao, sono timori normalissimi per chi inizia un nuovo progetto e si possono superare senza terapia ma con percorsi ibridi tra psicologia e coaching. L’esercizio che spesso consiglio in questi casi è questo: al prossimo progetto (se ne hai uno in mano, va bene) prova a rispondere a queste tre domande: 1- “quali sono i 3 motivi principali che mi spingono a mettere energia, impegno ed entusiasmo nel progetto?”

2- “se il progetto dovesse andar male, se io dovessi fallire, quali sono le conseguenze peggiori per me e gli altri?

3- “Da 1 a 10, quanto sarei in grado di superare queste difficoltà attese?”.

Insegui i tuoi desideri e realizzali con tutte le tue risorse perché è la migliore esperienza che un uomo possa fare sulla terra. Buon fortuna: perché un po’ ci vuole, affianco a volontà e impegno che non ti mancano. Tienimi aggiornato. Alessandro.
Buongiorno,
la domanda che pone fa intravedere la nostra complessità di esseri umani.
Si può volere fortemente qualcosa e poi non volere più?
La nostra complessità è dovuta al fatto che siamo costituiti di parti, che non sempre vanno d'accordo e anche alle nostre emozioni,con le quali non sempre abbiamo un buon contatto.
Se il dubbio continua a tormentarla e sente che una persona esterna potrebbe aiutarla, valuti la possibilità di un consulto psicologico.
Le auguro giorni più sereni.
Dott.ssa franca Vocaturi
Spesso la paura di sbagliare, eccessive aspettative verso noi stessi possono essere la causa di evitamento delle situazioni. Nello stesso tempo, però, evitare le situazioni non fa altro che aumentare la nostra ansia e i nostri rimuginii, perché non ci permette di metterci alla prova, vedere che possiamo affrontare le situazioni qualunque sia il risultato finale.
Le consiglio di chiedere una consulenza psicologica così da lavorare su queste sue paure e insicurezze, in modo da ritrovare sicurezza e serenità nell'affrontare qualunque situazione le si presenti.
Non si tratta tanto d'illusioni, quanto del modo in cui noi gestiamo le situazioni.
Resto a disposizione,un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, probabilmente le aspettative legate ad un progetto che per noi ha molto valore possono impedirci di portarlo a termine per la paura di confrontarci con un fallimento; spesso però è la paura di riuscire che ci frena, come se il dimostrare a noi stessi che siamo in grado di arrivare dove vogliamo e riconoscerci il giusto valore sia ancora più pericoloso perché ci pone in condizione di evolvere e lasciare ciò che conosciamo.
Gentile utente, trovo la sua riflessione e le sue domande molto interessanti e proficue.
Se c'è una cosa che la psicologia ci suggerisce è che l'uomo non è affatto un essere univoco e coerente, ma anzi dentro ognuno di noi esistono "Altri" che posseggono aspettative, bisogni e automatismi del tutto indipendenti dalla nostra coscienza e volontà (come lei ha messo bene in evidenza).
Lavorare con un terapeuta (soprattutto ad orientamento psicoanalitico) significa interrogare questi "altri" dentro di noi per armonizzarli, diciamo così, con la propria volontà e aumentare il benessere.
Un saluto.
Lamberto Maioli
Buonasera. Purtroppo spesso gli “ostacoli” sono un qualcosa che noi stessi creiamo. Forse per il timore di un cambiamento, per la paura di lasciare la nostra comfort zone e avventurarci in qualcosa che potrebbe in qualche modo destabilizzarci. Quello che posso dirle é che i cambiamenti sono parte integrante della vita e la vera sfida è saperli fronteggiare, anche con l’aiuto di qualcuno.
Non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti, dottoressa Ricciardi
Beh la mente può tante cose, e ogni mente può cose legate alla storia di chi la usa...la psicoterapia dà tante risposte ma soprattutto aiuta a porsi domande buone per sé
Buongiorno. Sì certo, è possibile e neanche così raro che possa accadere! Come ha detto bene lei, il punto è ritrovarsi concretamente di fronte a quello che consideriamo come ostacolo. Finché ci immaginiamo un determinato scenario, tutto può risultarci controllabile e gestibile. Diverso è trovarsi concretamente ad affrontare una certa situazione. Mi colpisce la sua domanda perché, se ci pensa, "lasciarsi guidare dalla vita, senza progettare nulla" in realtà è esso stesso un progetto: il progetto, appunto, di lasciarsi guidare! Penso che possa esserle d'aiuto provare a riflettere su cosa la blocca, non consentendole di raggiungere gli obiettivi che si pone. In questo modo, potrà conoscere meglio se stesso e le sarà più facile evitare o gestire i momenti di difficoltà. Le faccio i miei auguri! Dott.ssa Ravani
Buongiorno. Può capitare, purtroppo, che un progetto tanto atteso e per cui si è investito tanto, proprio nel momento in cui si sta per arrivare all'obiettivo subisca un blocco. Questo può essere causato da alcune insicurezze, dalla paura di sbagliare ecc. Credo sia molto importante continuare a dare importanza ai propri progetti e a quello che si sente, per questo motivo sarebbe utile affrontare questi suoi dubbi in uno spazio solo suo. Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo? Cordialmente, dott.ssa Valentina Maccioni
Buongiorno, a volte può capitare di non avere più stimoli una volta ottenuto "il risultato". Dietro potrebbe esserci anche un'ansia da prestazione celata. Una volta approvato il progetto, la vera sfida è portarlo avanti rimanendo sempre sul pezzo. Ci si sente pronti davvero? Le soddisfazioni supereranno le aspettative?
Ci sarebbero tante domande da porre e il consulto di un professionista potrebbe aiutarla a fare un po' di chiarezza, anche per affrontare eventuali progetti futuri. Resto a disposizione, dottoressa Giovanna Volpe
Grazie per la sua domanda. Domanda complessa che può aprire tanti scenari. E che andrebbe approfondita esplorando con la sua esperienza. Il dilemma è se progettare e definire la nostra vita, oppure lasciare che si svolga seguendo il flusso. Quando progettiamo troppo, possiamo correre il rischio di seguire quelle che sono le aspettative della mente. O magari obiettivi e successi che appartengono al nostro contesto sociale ma non quelli della nostra anima. Ecco che allora non concludere questi tipi di progetti, è saggezza che arriva per riportarci sulla nostra strada. Strada che una parte più profonda di noi già conosce. Può succedere però che dentro di noi ci siano credenze e schemi che ci portano ad autoboicottarci proprio quando siamo li li per farcela. In questo caso è allora utile approfondire e andare a sciogliere quei nodi affinché si possa realizzare anche nella materia la nostra visione. Se volesse approfondire anche solo per comprendere meglio quale significato possano avere nella sua vita queste situazioni, sono a disposizione anche online. Cari saluti. Dott.ssa Simona Vanetti
Ringrazio per aver condiviso le Sue riflessioni così profonde e articolate. È evidente che sta affrontando un conflitto interiore significativo riguardo alla motivazione, alla pianificazione e all'orientamento verso il futuro. Spesso, ci troviamo a vivere una tensione tra l’ideazione e la realizzazione; è comune sentirsi entusiasti e motivati nell'avviare un progetto, solo per incontrare, al momento cruciale, una resistenza interiore o una disillusione. Questo può essere attribuito a molteplici fattori, tra cui aspettative personali, paure legate all'insuccesso o il confronto con le proprie capacità. La mente può certamente creare illusioni e forti idealizzazioni, rendendo più difficile affrontare la realtà del "fare". La paura di fallire o di non soddisfare le aspettative può paralizzare, portando a ripensare le scelte fatte o a rinunciare del tutto all'impresa intrapresa. La scelta di non pianificare a lungo termine può sembrare attraente nel tentativo di liberarsi dalla pressione di dover soddisfare determinati standard; tuttavia, questa strategia può anche portare a una sensazione di impotenza e mancanza di direzione. Trovare un equilibrio tra la spontaneità e la pianificazione può costituire un'opzione preziosa: potrebbe essere utile mantenere una certa flessibilità nei progetti, permettendo alla possibilità di adattarsi ai cambiamenti senza sentirsi costretti da scadenze rigide o aspettative. Se desidera esplorare ulteriormente questi temi e trovare una modalità per affrontare le Sue paure e incertezze in modo costruttivo,
La invito a contattarmi.
Sarò lieta di supportarLa in questo percorso di riflessione e crescita personale.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita
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