Ciao! Volevo chiedervi ma, se un ragazzo senza HIV e AIDS in mutande penetra un altro ragazzo pure
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Ciao!
Volevo chiedervi ma, se un ragazzo senza HIV e AIDS in mutande penetra un altro ragazzo pure lui senza HIV e AIDS, il ragazzo che è stato penetrato (cioè il sottoscritto) potrebbe aver preso l’HIV o altro? Qualche psicologo mi ha detto che sarebbe impossibile ma non mi sento ancora del tutto convinto fino a quando parecchie persone non mi avranno spiegato che non ho nulla ecc. poi ho anche deciso di non fare più il test pensando che non c’è l’ho. Ho pure provato certi sintomi ma ho scoperto che erano tutte causate dall’ansia e il panico di averlo. Fatemi sapere, grazie (poi nel caso c’è l’avessi è un altro discorso).
Volevo chiedervi ma, se un ragazzo senza HIV e AIDS in mutande penetra un altro ragazzo pure lui senza HIV e AIDS, il ragazzo che è stato penetrato (cioè il sottoscritto) potrebbe aver preso l’HIV o altro? Qualche psicologo mi ha detto che sarebbe impossibile ma non mi sento ancora del tutto convinto fino a quando parecchie persone non mi avranno spiegato che non ho nulla ecc. poi ho anche deciso di non fare più il test pensando che non c’è l’ho. Ho pure provato certi sintomi ma ho scoperto che erano tutte causate dall’ansia e il panico di averlo. Fatemi sapere, grazie (poi nel caso c’è l’avessi è un altro discorso).
Buongiorno,
ritengo che sia fondamentale effettuare degli esami medici per escludere qualsiasi diagnosi. In seguito, nel caso gli esiti fossero negativi e lei presentasse ancora ansia, potrà pensare a un sostegno psicologico.
Un cordiale saluto
dottoressa Elena La Torre
ritengo che sia fondamentale effettuare degli esami medici per escludere qualsiasi diagnosi. In seguito, nel caso gli esiti fossero negativi e lei presentasse ancora ansia, potrà pensare a un sostegno psicologico.
Un cordiale saluto
dottoressa Elena La Torre
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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Una paura eccessiva di aver contratto una malattia quando ci sono scarse possibilità che sia cosi e quando diventa l'unico pensiero che orienta il quotidiano va affrontata dal punto di vista psicologico. Possono dirle in mille che non ha nulla, ma il punto è perché lei vive questa condizione di angoscia. La riposta è nella sua esistenza personale e relazionale concreta.
Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Una paura eccessiva di aver contratto una malattia quando ci sono scarse possibilità che sia cosi e quando diventa l'unico pensiero che orienta il quotidiano va affrontata dal punto di vista psicologico. Possono dirle in mille che non ha nulla, ma il punto è perché lei vive questa condizione di angoscia. La riposta è nella sua esistenza personale e relazionale concreta.
Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, non essendo un medico non mi sento di dare pareri che potrebbero rivelarsi inesatti. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno specialista o di svolgere delle analisi adatte alla sua preoccupazione. Quello che, come psicologo, posso dirle è che l'aspetto anioso merita di essere ascoltato e per questo posso consigliarle un percorso dove dare spazio al suo sentire. Resto a sua disposizione. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
Gent.mo, i rapporti sessuali vaginali e anali non protetti sono comportamenti a rischio HIV. Rapporti sessuali orali non protetti rappresentano anch'essi un rischio, benché inferiore. Il rischio evidentemente non sussiste solo se si è certi dello stato sierologico negativo del partner. Inoltre, la condizione di rischio non equivale a certezza. Se ha dubbi esegua un test. SG
Buonasera gentile utente,
mi sembra che la sua preoccupazione richieda un maggiore approfondimento.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa R. Sorce
mi sembra che la sua preoccupazione richieda un maggiore approfondimento.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa R. Sorce
Gentile utente,
i rapporti non protetti comportano sempre un rischio. Si rivolga al medico curante per stabilire se è il caso di effettuare il test. Detto questo lo stato ansioso che ci descrive va indagato. Considerato che lei per primo rivolge la domanda a degli psicologi le consiglio di chiedere un consulto. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a capire i vissuti correlati alla sua preoccupazione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Zena Ballico
i rapporti non protetti comportano sempre un rischio. Si rivolga al medico curante per stabilire se è il caso di effettuare il test. Detto questo lo stato ansioso che ci descrive va indagato. Considerato che lei per primo rivolge la domanda a degli psicologi le consiglio di chiedere un consulto. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a capire i vissuti correlati alla sua preoccupazione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Zena Ballico
La gravidanza non è solo un evento femminile e non è solamente un fatto fisico. Anche a un uomo può accadere in quanto è principalmente un evento emotivo e mentale.. E quello che ci portiamo dentro può essere un frutto gioioso o invece portare preoccupazione. Ogni relazione intima a cui ci apriamo ci lascia qualcosa dentro. A volte ci fa piacere ma anche ci preoccupa... così è..
Nel caso in cui i due soggetti che hanno un rapporto non protetto sono sani, non c'è nessun rischio di trasmissione . Tuttavia è opportuno avere sempre rapporti protetti, non esiste solo l'HIV ma anche altre malattie sessualmente trasmissibili e dunque è necessario usare sempre il preservativo anche perchè non si conosce mai completamente il patner sessuale. Faccia gli esami per verificare che nessuna malattia sessualmente trasmissibile sia presente e poi abbia solo rapporti protetti anche per evitare che una esperienza sessuale sia poi seguita da tanto disagio psicologico. Per gestire gli stati d'ansia, può ascoltare gratuitamente il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google o Spotify. Troverà anche molti strumenti di auto aiuto, per favorire la riduzione degli stati di tensione psico fisica. Buona serata . Bruno Ramondetti
Buongiorno, se un ragazzo senza HIV penetra un ragazzo senza HIV, succede che nessuno dei due viene contagiato, visto che entrambi non risultano portatori. Ma come fare per esserne certi? Ci contatti se vuole saperne di più!
Salve, per i dati che lei porta mi sembra assolutamente improbabile che lei possa sviluppare HIV se entrami non ne siete affetti. Però la questione sembra essere più medica che psicologica in questo caso. Mi sembra però importante provare a riflettere sul senso e sullo spazio che nella sua mente occupa la dimensione sessuale e la modalità attraverso la quale la pratica. Questo sarebbe un aspetto interessante da approfondire dal punto di vista psicologico. La paura di essere "contagiato" o di "contagiare" l'altro che dal punto di vista fisico si manifesta con il "penetrare" o "essere penetrato dall'altro". Questo aspetto le consiglierei di approfondirlo e di utilizzarlo come spunto di riflessione. Resto a sua disposizione per ulteriori approfondimenti o per eventuali consulenze. Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Caro ragazzo - probabilmente sarebbe opportuno approfondire meglio questa ansia eccessiva.
Per quanto riguarda la sua domanda così come formulata, ragazzo attivo hiv negativo che penetra (in mutande?)... non avendo l'HIV é impossibile che può contagiare.
Quando chiede "altro" bisognerebbe capire meglio se c'é stato contatto con lo sperma, mucose, etc... Essendo, peró, in mutande direi molto improbabile.
Faccia un test per le MST così per stare più tranquillo e placare questa ansia.
Mauro
Per quanto riguarda la sua domanda così come formulata, ragazzo attivo hiv negativo che penetra (in mutande?)... non avendo l'HIV é impossibile che può contagiare.
Quando chiede "altro" bisognerebbe capire meglio se c'é stato contatto con lo sperma, mucose, etc... Essendo, peró, in mutande direi molto improbabile.
Faccia un test per le MST così per stare più tranquillo e placare questa ansia.
Mauro
Gentile utente, fare il test per l’HIV può darle la certezza di non aver contratto la malattia. Tante persone che le confermino che non l’abbia, temo non basti a placare la sua ansia.
Se questa paura di aver contratto il virus è persistente e disturbante, la inviterei a consultare uno psicologo per approfondire la questione.
Un caro saluto
Dott. Nesci
Se questa paura di aver contratto il virus è persistente e disturbante, la inviterei a consultare uno psicologo per approfondire la questione.
Un caro saluto
Dott. Nesci
Buongiorno, le malattie sessualmente trasmissibili sono diverse, per escludere di averle contratte sarebbe utile fare i test necessari. La sua preoccupazione è comprensibile e può aver portato ad una sintomatologia ansiosa, che, se perdura, può imparare a gestire con l'aiuto di uno psicologo. Dott.ssa Vigani
Gentile utente, quello che mi sentirei di consigliarle, oltre a praticare sesso sicuro, è di effettuare un test per alleviare la sua ansia a seguito del rapporto che ci ha descritto. Come giustamente hanno ricordato alcuni colleghi, il sesso non protetto comporta il rischio di contrarre non solo il virus HIV ma anche altre malattie sessualmente trasmissibili. Resto a disposiziome per ulteriori chiarimenti. Cordiali Saluti.
Gentilissim*, sono una psicologa specializzanda in sessuologia clinica.
Non ritengo che la sua ansia a riguardo sia eccessiva.
La preoccupazione dopo un rapporto non protetto può essere comprensibile, come nel suo caso, specialmente se si ha poca conoscenza o esperienza riguardo la trasmissione delle IST.
Se non si ha partner stabile, un autotest HIV ogni 6 mesi è consigliato, per una sua sicurezza ma anche per una sicurezza di evetual* partner.
Sarebbe magari utile informarsi riguardo la malattia in generale ed anche sulla PrEP, la profilassi PRE esposizione.
La profilassi pre-esposizione (PrEP) consiste nel prendere farmaci anti-HIV da parte di persone HIV-negative, che hanno un rischio di contrarre l'HIV. Questa terapia riduce sensibilmente il rischio di diventare sieropositivi.
Da questa sua esperienza può fare tesoro delle emozioni che ha provato dopo la possibile esposizione e interrogarsi sul perchè si è messo nella condizione di pericolo.
Per qualsiasi chiarimento o interesse per quanto riguarda l'educazione sessuale, la profilassi o le protezioni, scriva senza imbarazzo e sarò lieta di aiutarla.
Un saluto,
dott.ssa Federica Consiglio
Non ritengo che la sua ansia a riguardo sia eccessiva.
La preoccupazione dopo un rapporto non protetto può essere comprensibile, come nel suo caso, specialmente se si ha poca conoscenza o esperienza riguardo la trasmissione delle IST.
Se non si ha partner stabile, un autotest HIV ogni 6 mesi è consigliato, per una sua sicurezza ma anche per una sicurezza di evetual* partner.
Sarebbe magari utile informarsi riguardo la malattia in generale ed anche sulla PrEP, la profilassi PRE esposizione.
La profilassi pre-esposizione (PrEP) consiste nel prendere farmaci anti-HIV da parte di persone HIV-negative, che hanno un rischio di contrarre l'HIV. Questa terapia riduce sensibilmente il rischio di diventare sieropositivi.
Da questa sua esperienza può fare tesoro delle emozioni che ha provato dopo la possibile esposizione e interrogarsi sul perchè si è messo nella condizione di pericolo.
Per qualsiasi chiarimento o interesse per quanto riguarda l'educazione sessuale, la profilassi o le protezioni, scriva senza imbarazzo e sarò lieta di aiutarla.
Un saluto,
dott.ssa Federica Consiglio
Buongiorno, le suggerisco di rivolgersi ad un medico per poter avere informazioni più corrette e sottoporsi agli esami clinici adeguati.
Dopodiché, se la preoccupazione e l'ansia persistono, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprenderne la causa e ad apprendere strategie per gestirle. Un caro saluto
Dopodiché, se la preoccupazione e l'ansia persistono, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprenderne la causa e ad apprendere strategie per gestirle. Un caro saluto
Buongiorno, allora innanzitutto bisogna avere ben chiara la differenza tra HIV e AIDS. L'HIV è il virus che se non trattato con i farmaci retrovirali presenti nel mercato odierno può sfociare nella malattia AIDS, sono due stadi diversi e andrebbe compreso a quale lei si voglia riferire. Detto ciò, come mai ritiene ci possa essere questa possibilità in assenza di persona coinvolte affette da questo virus o malattia? Ha già provato paure simili per altre malattie? Le capita spesso? Se nessuno coinvolto in questa situazione è malato non ci sono probabilità di contrarre la malattia, ma sicuramente le vicende sono più ampie di come lei le descrive, quindi se la fa sentire più sicuro potrebbe fare un test preventivo per comprendere se questa possibilità è reale, le consiglio anche di rivolgersi ad uno psicologo (magari non quello che cita nella domanda) per comprendere da dove derivino le sue paure in merito.
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Buongiorno,
E' impossibile trasmettere una malattia che non si ha... Detto questo, le consiglio di fare gli esami per escludere ogni eventualità e, visto l'ansia che la situazione genera in lei, di valutare l'opportunità di intraprendere un percorso con un collega.
Dott. Marco Cenci
E' impossibile trasmettere una malattia che non si ha... Detto questo, le consiglio di fare gli esami per escludere ogni eventualità e, visto l'ansia che la situazione genera in lei, di valutare l'opportunità di intraprendere un percorso con un collega.
Dott. Marco Cenci
Ciao, in maniera analoga al raffreddore, è necessario che tu entri in contatto con il virus per correre il rischio di prenderlo (nello specifico fluidi corporei e sangue). Se in partenza nessuno dei due ha l'HIV non potete trasmettervelo a vicenda.
L'AIDS è la sindrome che deriva dall'infezione del virus, e possono esistere portatori sani cioè soggetti che hanno il virus ma non la sindrome e possono trasmetterla a tale scopo è preferibile che quando avete rapporti utilizziate strumenti appositamente pensati allo scopo (il più semplice e diffuso è il profilattico).
Tenete presente che, a prescindere dal tipo di penetrazione (anale, vaginale, orale) l'HIV non è l'unica malattia trasmissibile durante i rapporti sessuali.
Se hai dei dubbi o delle preoccupazioni è preferibile fare delle analisi cliniche.
L'AIDS è la sindrome che deriva dall'infezione del virus, e possono esistere portatori sani cioè soggetti che hanno il virus ma non la sindrome e possono trasmetterla a tale scopo è preferibile che quando avete rapporti utilizziate strumenti appositamente pensati allo scopo (il più semplice e diffuso è il profilattico).
Tenete presente che, a prescindere dal tipo di penetrazione (anale, vaginale, orale) l'HIV non è l'unica malattia trasmissibile durante i rapporti sessuali.
Se hai dei dubbi o delle preoccupazioni è preferibile fare delle analisi cliniche.
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