Ciao sono una ragazza di 22 anni. Soffro di insonnia da un po di mesi...avevo risolto la situazione
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Ciao sono una ragazza di 22 anni. Soffro di insonnia da un po di mesi...avevo risolto la situazione ma purtroppo è ricomparsa.
La notte mi addormento tardi, verso le 2 e 30 per l'esattezza e mi risveglio alle 8, se non prima.
Inoltre durante quest'arco di tempo mi risveglio. Non so come fare, il medico mi aveva consigliato delle gocce che prendo tutt'ora ma che comunque sembrano non sortire più alcun effetto. Ammetto che prima di addormentarmi ho una certa ansia data dalla paura stessa di non riuscire ad addormentarmi e puntualmente si verifica, non so come fare mi sembra un loop infernale dal quale mi sembra di non uscire. Sapete come aiutarmi?
La notte mi addormento tardi, verso le 2 e 30 per l'esattezza e mi risveglio alle 8, se non prima.
Inoltre durante quest'arco di tempo mi risveglio. Non so come fare, il medico mi aveva consigliato delle gocce che prendo tutt'ora ma che comunque sembrano non sortire più alcun effetto. Ammetto che prima di addormentarmi ho una certa ansia data dalla paura stessa di non riuscire ad addormentarmi e puntualmente si verifica, non so come fare mi sembra un loop infernale dal quale mi sembra di non uscire. Sapete come aiutarmi?
Buongiorno, mi dispiace molto per quello che sta passando. La risposta più immediata, sopratutto se la terapia farmacologica non funziona e sono stati fatti tutti gli accertamenti medici, è l'associazione con un percorso di psicoterapia. L'ansia può infatti avere diverse cause, una di queste può essere legata a paure inconsce che non hanno lo spazio interno per poter emergere ed essere gestite. Per questo si fanno sentire nel corpo, con un sintomo psicosomatico che emerge proprio quando il corpo sarebbe pronto per riposarsi e ricaricare. Lo spazio della psicoterapia crea un contenitore nel quale queste possano emergere ed essere contenute. Non so se ha mai valutato questa ipotesi o provato questa strada, ma potrebbe essere molto utile. Saluti
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Gentilissima, capisco bene questo loop infernale che descrive.
Con l'aiuto giusto interromperlo è assolutamente possibile.
E' possibile che basti chiedere aiuto ad uno psicologo e indagare insieme a lui la componente ansiogena e il senso che ha questa "impossibilità" a chiudere i file della giornata concedendosi il riposo; oppure è possibile che la sua situazione necessiti di un supporto farmacologico per aiutare a ristabilire a livello biochimico una situazione favorevole all'addormentamento e ad un sonno non disturbato.
Non è escluso che possa trarre beneficio da entrambi i percorsi che le sto consigliando.
Le rinnovo i miei saluti nella speranza che possa iniziare a prendersi cura del suo sonno, e di conseguenza della sua veglia !
Con l'aiuto giusto interromperlo è assolutamente possibile.
E' possibile che basti chiedere aiuto ad uno psicologo e indagare insieme a lui la componente ansiogena e il senso che ha questa "impossibilità" a chiudere i file della giornata concedendosi il riposo; oppure è possibile che la sua situazione necessiti di un supporto farmacologico per aiutare a ristabilire a livello biochimico una situazione favorevole all'addormentamento e ad un sonno non disturbato.
Non è escluso che possa trarre beneficio da entrambi i percorsi che le sto consigliando.
Le rinnovo i miei saluti nella speranza che possa iniziare a prendersi cura del suo sonno, e di conseguenza della sua veglia !
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, il circolo vizioso che si è creato non Le consente di riprendere il regolare ciclo sonno - veglia. Credo che sia determinante intraprendere un percorso psicoterapico che possa aiutarla ad elaborare le dinamiche sottostanti a tale disagio. La fase dell'addormentamento rappresenta, fin da piccoli, qualcosa di veramente importante: quando passiamo dalla veglia al sonno perdiamo "il controllo" della realtà e questo potrebbe, a livello inconscio, spaventare.
Un percorso psicoterapico potrebbe sicuramente aiutare.
Saluti
Dott.ssa Imma Cerciello
psicologa - psicoterapeuta
Un percorso psicoterapico potrebbe sicuramente aiutare.
Saluti
Dott.ssa Imma Cerciello
psicologa - psicoterapeuta
Ciao,
Capisco quanto possa essere frustrante e debilitante lottare con l'insonnia, soprattutto quando sembra di non riuscire a trovare una soluzione efficace. Vorrei offrirti qualche consiglio che potrebbe aiutarti a gestire meglio la tua situazione.
Innanzitutto, è importante affrontare l'ansia che provi prima di andare a letto, poiché questa ansia può alimentare il ciclo dell'insonnia. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:
Routine del Sonno: Cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana. Questo aiuta a regolare il tuo orologio biologico.
Ambiente Rilassante: Assicurati che la tua camera da letto sia un luogo tranquillo e confortevole. Mantieni la stanza buia, silenziosa e fresca. Utilizza tappi per le orecchie, maschere per gli occhi o macchine per il rumore bianco se necessario.
Evitare Schermi: Limita l'uso di dispositivi elettronici come telefoni, tablet e computer almeno un'ora prima di andare a letto. La luce blu emessa da questi dispositivi può interferire con la produzione di melatonina, l'ormone del sonno.
Routine di Rilassamento: Introduci una routine rilassante prima di andare a letto. Questo potrebbe includere attività come leggere un libro, fare un bagno caldo, meditare o praticare tecniche di respirazione profonda.
Esercizio Fisico: L'attività fisica regolare può aiutare a migliorare la qualità del sonno. Cerca di fare esercizio fisico durante il giorno, ma evita di farlo nelle ore serali.
Limitare Caffeina e Alcol: Evita il consumo di caffeina e alcol nelle ore serali. La caffeina è uno stimolante che può interferire con il sonno, mentre l'alcol può disturbare il ciclo del sonno.
Gestione dell'Ansia: Considera tecniche per gestire l'ansia, come la meditazione, lo yoga o esercizi di mindfulness. Se l'ansia continua a essere un problema significativo, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale.
Tecniche di Rilassamento: Prima di andare a letto, prova tecniche di rilassamento come il rilassamento muscolare progressivo, la visualizzazione o ascoltare musica rilassante.
Se hai già provato alcune di queste tecniche e non hai ottenuto miglioramenti, potrebbe essere utile consultare nuovamente il tuo medico per valutare altre opzioni. Talvolta, potrebbe essere necessario un approccio diverso o una combinazione di trattamenti per affrontare l'insonnia in modo efficace.
Ricorda che affrontare l'insonnia richiede tempo e pazienza, ma con il giusto supporto e le strategie appropriate, puoi migliorare la qualità del tuo sonno e il tuo benessere generale.
Capisco quanto possa essere frustrante e debilitante lottare con l'insonnia, soprattutto quando sembra di non riuscire a trovare una soluzione efficace. Vorrei offrirti qualche consiglio che potrebbe aiutarti a gestire meglio la tua situazione.
Innanzitutto, è importante affrontare l'ansia che provi prima di andare a letto, poiché questa ansia può alimentare il ciclo dell'insonnia. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:
Routine del Sonno: Cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana. Questo aiuta a regolare il tuo orologio biologico.
Ambiente Rilassante: Assicurati che la tua camera da letto sia un luogo tranquillo e confortevole. Mantieni la stanza buia, silenziosa e fresca. Utilizza tappi per le orecchie, maschere per gli occhi o macchine per il rumore bianco se necessario.
Evitare Schermi: Limita l'uso di dispositivi elettronici come telefoni, tablet e computer almeno un'ora prima di andare a letto. La luce blu emessa da questi dispositivi può interferire con la produzione di melatonina, l'ormone del sonno.
Routine di Rilassamento: Introduci una routine rilassante prima di andare a letto. Questo potrebbe includere attività come leggere un libro, fare un bagno caldo, meditare o praticare tecniche di respirazione profonda.
Esercizio Fisico: L'attività fisica regolare può aiutare a migliorare la qualità del sonno. Cerca di fare esercizio fisico durante il giorno, ma evita di farlo nelle ore serali.
Limitare Caffeina e Alcol: Evita il consumo di caffeina e alcol nelle ore serali. La caffeina è uno stimolante che può interferire con il sonno, mentre l'alcol può disturbare il ciclo del sonno.
Gestione dell'Ansia: Considera tecniche per gestire l'ansia, come la meditazione, lo yoga o esercizi di mindfulness. Se l'ansia continua a essere un problema significativo, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale.
Tecniche di Rilassamento: Prima di andare a letto, prova tecniche di rilassamento come il rilassamento muscolare progressivo, la visualizzazione o ascoltare musica rilassante.
Se hai già provato alcune di queste tecniche e non hai ottenuto miglioramenti, potrebbe essere utile consultare nuovamente il tuo medico per valutare altre opzioni. Talvolta, potrebbe essere necessario un approccio diverso o una combinazione di trattamenti per affrontare l'insonnia in modo efficace.
Ricorda che affrontare l'insonnia richiede tempo e pazienza, ma con il giusto supporto e le strategie appropriate, puoi migliorare la qualità del tuo sonno e il tuo benessere generale.
Buongiorno, comprendo e mi dispiaccio per la situazione. Il circolo vizioso potrebbe essere mantenuto dall'ansia che riattiva l'organismo e va a colludere con il nostro sonno. Come ha descritto la collega esistono delle linee guida del sonno. Per contrastare l'insonnia sarebbe utile intraprendere un percorso di stampo cognitivo comportamentale specifico per l'insonnia (cbt-i).
Spero di esserle stato utile e che possa tornare a dormire serenamente.
Dott. Alvise Arlotto
Spero di esserle stato utile e che possa tornare a dormire serenamente.
Dott. Alvise Arlotto
Buongiorno descrive una situazione che necessita di un intervento per alleviare il suo malessere. Se, nonostante il farmaco che le é stato somministrato non sta trovando giovamento, sarebbe proprio necessario che si rivolgesse ad uno psicoterapeuta per una consulenza. L'ansia che sta vivendo le impedisce di riposare e, in questi casi, i problemi si ingigantiscono apparendo più grandi di quello che sono. Affrontarla con un professionista l'aiuterebbe ad uscire dal suo "loop".
In bocca al lupo.
In bocca al lupo.
Carissima, come consigliato dalle altre colleghe, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico. Nella sua lettera non dà nessuna informazione sulla sua vita, se ci sono stati degli eventi scatenanti l'ansia. Aveva risolto e poi è tornata. Che è successo? Provi un attimo a fare mente locale se ci sono stati degli eventi scatenanti. Magari non ne ha consapevolezza e allora a maggior ragione l'aiuto di uno/a psicoterapeuta può aiutarla. Un'altra cosa che potrebbe fare, non in alternativa, ma contemporaneamente, è di fare l'"igiene del sonno": prendere delle abitudini regolari soprattutto prima di andare a dormire. Per esempio non utilizzare dispositivi ( elettronici telefonino, computer) dopo le 7 di sera. Provi ad andare a dormire con un libro o musica rilassante. Se possibile faccia un'attività fisica giornaliera, meglio se all'aria aperta. Tenga d'occhio l'uso di alcolici, tabacco e alcool. Ha riparlato con il medico circa l'inefficacia delle gocce? La saluto cordialmente, spero di esserle stata utile. Rimango a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, il trattamento più efficace per l’insonnia, come già le è stato consigliato dai colleghi, è la terapia cognitivo comportamentale. Essa risulta addirittura superiore al trattamento farmacologico tant’è che dal 2017, in Europa, è la CBT-I è il trattamento di prima scelta per l’insonnia.
La terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia include un insieme di tecniche cognitive e comportamentali che vengono insegnate ai pazienti e che permettono loro, in un arco di tempo relativamente breve (6-8 settimane), di migliorare significativamente o addirittura di risolvere il problema dell’insonnia.
I pazienti imparano ad individuare e poi a modificare quei comportamenti e quei pensieri sbagliati riguardo il sonno che non permettono di migliorare il problema del sonno in maniera autonoma. Attraverso un percorso specifico di psicoterapia potrebbe lavorare sulle seguenti tematiche: educazione riguardo il sonno; igiene del sonno; restrizione del sonno; il controllo dello stimolo; il rilassamento; alcune tecniche cognitive per la gestione dei pensieri disfunzionali. Spero di esserle stata utile, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Chiara Caprarelli
La terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia include un insieme di tecniche cognitive e comportamentali che vengono insegnate ai pazienti e che permettono loro, in un arco di tempo relativamente breve (6-8 settimane), di migliorare significativamente o addirittura di risolvere il problema dell’insonnia.
I pazienti imparano ad individuare e poi a modificare quei comportamenti e quei pensieri sbagliati riguardo il sonno che non permettono di migliorare il problema del sonno in maniera autonoma. Attraverso un percorso specifico di psicoterapia potrebbe lavorare sulle seguenti tematiche: educazione riguardo il sonno; igiene del sonno; restrizione del sonno; il controllo dello stimolo; il rilassamento; alcune tecniche cognitive per la gestione dei pensieri disfunzionali. Spero di esserle stata utile, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Chiara Caprarelli
Ciao, grazie per la tua condivisione. Il sonno è una parte importante di noi che risente della vita che facciamo, delle dinamiche relazionali in cui siamo inseriti e dei contesti in cui viviamo. L'insonnia può essere un campanello d'allarme che ci dice che qualcosa non va, e ha bisogno di essere guardato e compreso. Il mio suggerimento è di intraprendere un percorso che possa aiutarti a dare un significato all'insonnia, non trattandola solo da un punto di vista fisico o farmacologico, ma andandone a comprendere l'origine e il senso. Sono sicura che comprendere quello che ti sta accadendo non solo ti porterà a gestire il sintomo in modo diverso, ma lo porterà anche in remissione. Se avessi bisogno di ulteriori chiarimenti, o volessi riflettere su questo insieme a me, sono a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Ciao, posso comprendere la situazione di "inspiegabile" malessere innescato dalla mancanza di sonno. Sono d'accordo con molti commenti dei colleghi che mi hanno preceduta, credo tuttavia che non sia la sola psicoterapia cognitivo-comportamentale a giovare..; è oramai attestabile l'efficacia della psicoterapia in generale...
Certamente, ritengo che nella tua situazione, un pò come accade ai neonati , quando "non funziona" la parte notturna, bisogna anche guardare alle dinamiche diurne; pensiamo ad un infante di pochi mesi, agitato e che messo giù nella culla dalla propria mamma, si risvegli immediatamente o dopo poco tempo, con un sonno breve, disturbato o per nulla ristoratore, chiediamoci quale dinamiche emotive abbiano caratterizzato la routine, i rituali e la relazione..
Lo spazio psicologico pertanto diviene un modo per ripensarsi all'interno di queste dinamiche tra i sistemi vitali..
Rimango disponibile...
cari saluti
Claudia Miceli
Certamente, ritengo che nella tua situazione, un pò come accade ai neonati , quando "non funziona" la parte notturna, bisogna anche guardare alle dinamiche diurne; pensiamo ad un infante di pochi mesi, agitato e che messo giù nella culla dalla propria mamma, si risvegli immediatamente o dopo poco tempo, con un sonno breve, disturbato o per nulla ristoratore, chiediamoci quale dinamiche emotive abbiano caratterizzato la routine, i rituali e la relazione..
Lo spazio psicologico pertanto diviene un modo per ripensarsi all'interno di queste dinamiche tra i sistemi vitali..
Rimango disponibile...
cari saluti
Claudia Miceli
Salve, in mancanza, di altre informazioni relative alla vita presa nel suo complesso, a lume cieco si potrebbe dire che il mancato adddormentamento probabilmente è dovuto ad alcuni movimenti psichici che le impediscono di perdere il controllo, e da qui la componente ansiosa.
Pratichi meditazione e tecniche di di rilassamento, renda la sua camera un luogo gradevole, metta musica di sottofondo e smorzi eventuali luci.
Si affidi ad uno psicoterapeuta.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Pratichi meditazione e tecniche di di rilassamento, renda la sua camera un luogo gradevole, metta musica di sottofondo e smorzi eventuali luci.
Si affidi ad uno psicoterapeuta.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, la prima cosa che mi viene da chiederle è se si è rivolta ad uno psichiatra o al suo medico di base. Sarebbe utile approfondire con un professionista il quadro clinico che si è profilato in modo che anche la terapia farmacologica venga adattata in funzione della diagnosi. Il sonno è fondamentale per il benessere e il regolare funzionamento di ciascun individuo, l'alterazione del ritmo sonno-veglia compromette nella globalità la vita delle persone pertanto è fondamentale porvi rimedio prima possibile. E' utile anche adottare strategie che non alterano il sonno ad esempio evitare di prendere il caffè già dal pomeriggio e/o evitare di guardare il cellulare almeno un'ora prima di andare a dormire e mai durante i risvegli. Contemporaneamente le suggerisco di iniziare una psicoterapia. In bocca la lupo. Dott.ssa Simona Annunziata
Caro utente, purtroppo la mancanza di sonno non può essere migliorata esclusivamente da delle gocce, ma c'è bisogno di muoversi verso una direzione anche comportamentale ed iniziare ad adottare diverse strategie che possano aiutare il sonno. Di certo è importante sapere quante ore dorme a notte, in quale fascia oraria e se si sente riposato al risveglio. In base a queste informazioni si può pensare a mettere in atto piccoli accorgimenti, poichè la mancanza di sonno e di riposo incide sulla quotidianità. Sarebbe il caso in primo luogo non andare a letto se non quando non si è in procinto di addormentarsi, in modo tale da rendere il luogo in cui dorme esclusivamente relativo al sonno. Ad ogni modo le consiglio di farsi aiutare da un esperto rispetto ad un protocollo del sonno e successivamente iniziare a lavorare anche sulle cause profonde.
Un saluto, dott.ssa Carmen Tedeschi
Un saluto, dott.ssa Carmen Tedeschi
Salve, l'ansia spesso genera una condizione che può portare all'insonnia o a risvegli mattutini precoci.
sarebbe importante capire cosa accade quando va a dormire; inizia a pensare? I suoi pensieri/dialogo sono caratterizzati da domande e risposte?
E' importante capire il meccanismo che si innesca per poter intervenire con la strategia adeguata.
un saluto, dott.ssa Paola Farinelli
sarebbe importante capire cosa accade quando va a dormire; inizia a pensare? I suoi pensieri/dialogo sono caratterizzati da domande e risposte?
E' importante capire il meccanismo che si innesca per poter intervenire con la strategia adeguata.
un saluto, dott.ssa Paola Farinelli
Salve, la ringrazio per aver condiviso i suoi vissuti personali. Mi dispiace poiché comprendo il disagio che sta vivendo. Ritengo utile che lei possa approfondire il tema e dunque richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare e comprendere meglio la situazione. Un caro saluto.
Ciao, credo che lo stato ansioso che ti porta a perdere la fisiologica capacità di addormentarti e di riposare bene per tutto il tempo del sonno dovrebbe essere indagato meglio. Magari potrebbe esserci una causa - non apparentemente comprensibile - che si lega proprio alle grandi trasformazioni di vita che in genere affronta ogni ragazza che ha appena iniziato ad essere una donna. Sarebbe necessario capire cos'è che ti impedisce di lasciarti andare e perdere il controllo razionale sulla realtà per quelle 7/8 ore in cui una persona ricrea la propria nascita e il pensiero silenzioso di un primo anno di vita fatto di sole immagini...
Salve, capisco che non avere un sonno ristoratore possa essere invalidante e spiacevole. Personalmente utilizzo una terapia cognitivo-comportamentale (CBT) molto efficace per il trattamento dell'insonnia o di altri disturbi del sonno. Vi sono tre forme di insonnia: difficoltà di addormentamento, risvegli notturni e precoci risvegli al mattino. In base alla tipologia di insonnia, imposto gli obiettivi di trattamento e insegno al paziente le tecniche con le quali raggiungere tali obiettivi.
Se ha delle domande, dei dubbi o delle perplessità mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Se ha delle domande, dei dubbi o delle perplessità mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buon pomeriggio,
Immagino debba essere davvero estenuante vivere con “la paura della paura di non dormire”. Seppur da qualche mese questa situazione avrà indubbiamente determinato un’alterazione sui suoi ritmi circadiani sonno-veglia comportando un malessere generalizzato nella quotidianità.
L’incapacità di dormire un sonno ristoratore è sicuramente un sintomo importante da prendere in considerazione.
Qualcosa deve aver rotto il suo equilibrio ed ora richiede la sua attenzione tenendola sveglia durante la notte.
Sarebbe utile indagare molti aspetti:
Che momento è questo della sua vita?
Che parte di lei non può lasciarsi andare?
Di cosa avrebbe bisogno questa parte di lei per lasciarsi andare?
Queste aree andrebbero osservate da vicino per dare dignità di parole a quegli aspetti di lei che proprio non riescono a “chiudere gli occhi”.
Il supporto farmacologico può avere un senso solo se inteso in un contesto di lavoro di equipe in cui psicoterapeuta e psichiatra si interfacciano per ottimizzare la terapia.
Nel suo caso specifico sarebbe utile individuare uno psicoterapeuta con cui lavorare inizialmente sugli aspetti emotivi che sottostano all’insonnia valutando solo in un secondo momento l’eventuale supporto farmacologico.
Resto a disposizione per eventuali dubbi, chiarimenti o consulenza online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Barbara Papini
Immagino debba essere davvero estenuante vivere con “la paura della paura di non dormire”. Seppur da qualche mese questa situazione avrà indubbiamente determinato un’alterazione sui suoi ritmi circadiani sonno-veglia comportando un malessere generalizzato nella quotidianità.
L’incapacità di dormire un sonno ristoratore è sicuramente un sintomo importante da prendere in considerazione.
Qualcosa deve aver rotto il suo equilibrio ed ora richiede la sua attenzione tenendola sveglia durante la notte.
Sarebbe utile indagare molti aspetti:
Che momento è questo della sua vita?
Che parte di lei non può lasciarsi andare?
Di cosa avrebbe bisogno questa parte di lei per lasciarsi andare?
Queste aree andrebbero osservate da vicino per dare dignità di parole a quegli aspetti di lei che proprio non riescono a “chiudere gli occhi”.
Il supporto farmacologico può avere un senso solo se inteso in un contesto di lavoro di equipe in cui psicoterapeuta e psichiatra si interfacciano per ottimizzare la terapia.
Nel suo caso specifico sarebbe utile individuare uno psicoterapeuta con cui lavorare inizialmente sugli aspetti emotivi che sottostano all’insonnia valutando solo in un secondo momento l’eventuale supporto farmacologico.
Resto a disposizione per eventuali dubbi, chiarimenti o consulenza online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Barbara Papini
Salve, ho esperienza a trattare questo fastidioso sintomo che, con i clienti che ne soffrono, approccio da un punto di vista psicologico, emotivo e corporeo. Di fatto sono specializzato in Analisi Bioenergetica, un approccio di Psicoterapia completo che considera l'unione mente-corpo in ogni sintomo della persona. In questo caso specifico, oltre all'analisi della sfera psicologica, prenderei anche in attenzione il lato anticipatorio-ansioso ed emotivo e come questo si struttura nel corpo e nel respiro andando a creare un ambiente di attivazione psicofisiologica sfavorente la qualità e la durata del sonno. La Terapia Bioenergetica offre un valido e soddisfacente aiuto per questo genere di sintomi.
In fede, Dr. Stefano Angeletti
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