ciao, sono una ragazza di 21 anni. Da 4 anni a questa parte soffro di attacchi di panico. Non mi ha
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ciao, sono una ragazza di 21 anni.
Da 4 anni a questa parte soffro di attacchi di panico. Non mi hanno mai creato grossi problemi, fino a circa 6 mesi fa.
Per più di due settimane ho accusato un ansia costante con sintomi fisici (per lo più un forte affanno) che mi hanno ancora di più ansia e angoscia.
Credo siano iniziati da lì una serie di pensieri intrusivi che non mi lasciano tregua. Vanno e vengono.
Nell'ultimo periodo sono tornati più intensamente e mi sento molto preoccupata e spaventata.
Sono pensieri un po' vari, ma per lo più ho sempre paura di potermi fare del male da sola.
Negli ultimi giorni trovo molto difficoltà anche solo solo a stendere la biancheria in balcone.
è come se avessi paura di perdere il controllo e buttarmi giù.
Negli ultimi giorni ho di continuo questa immagine in testa e mi reca un angoscia assurda. Ho un'immensa paura di poter perdere il controllo e fare un gesto del genere.
Il solo pensiero di interrompere la mia vita ora mi fa paura, il fatto di recare dolore ai miei cari …
è come se, oltre avere un'immensa paura nel farmi del male sola, avessi anche una grande paura per la morta, di quello che c'è dopo.
So che non è una cosa molto d'aiuto, ma mi sono documentata e ho paura di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo., e questa cosa mi spaventa ancora di più
Non sono nessuno per farmi una diagnosi da sola, ma sono davvero spaventata. Conto di parlarne al più presto con uno specialista.
Chiedo scusa per le frasi un po' scritte di gesto, ma scrivo tutto in momento di crisi.
Possono riuscire ad uscire da questa situazione?
Da 4 anni a questa parte soffro di attacchi di panico. Non mi hanno mai creato grossi problemi, fino a circa 6 mesi fa.
Per più di due settimane ho accusato un ansia costante con sintomi fisici (per lo più un forte affanno) che mi hanno ancora di più ansia e angoscia.
Credo siano iniziati da lì una serie di pensieri intrusivi che non mi lasciano tregua. Vanno e vengono.
Nell'ultimo periodo sono tornati più intensamente e mi sento molto preoccupata e spaventata.
Sono pensieri un po' vari, ma per lo più ho sempre paura di potermi fare del male da sola.
Negli ultimi giorni trovo molto difficoltà anche solo solo a stendere la biancheria in balcone.
è come se avessi paura di perdere il controllo e buttarmi giù.
Negli ultimi giorni ho di continuo questa immagine in testa e mi reca un angoscia assurda. Ho un'immensa paura di poter perdere il controllo e fare un gesto del genere.
Il solo pensiero di interrompere la mia vita ora mi fa paura, il fatto di recare dolore ai miei cari …
è come se, oltre avere un'immensa paura nel farmi del male sola, avessi anche una grande paura per la morta, di quello che c'è dopo.
So che non è una cosa molto d'aiuto, ma mi sono documentata e ho paura di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo., e questa cosa mi spaventa ancora di più
Non sono nessuno per farmi una diagnosi da sola, ma sono davvero spaventata. Conto di parlarne al più presto con uno specialista.
Chiedo scusa per le frasi un po' scritte di gesto, ma scrivo tutto in momento di crisi.
Possono riuscire ad uscire da questa situazione?
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buonasera,
mi dispiace molto che stia vivendo questa situazione così intensa e spaventosa. È evidente che il disagio che prova, con i pensieri intrusivi e l'ansia costante, le stia causando molta sofferenza. Voglio rassicurarla sul fatto che queste esperienze, per quanto spaventose, non significano che lei stia per perdere il controllo o che si tradurranno in azioni reali. I pensieri intrusivi, come quelli che descrive, sono sintomi comuni in stati di forte ansia o in condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo. Questi pensieri sono disturbanti proprio perché sono in netto contrasto con ciò che lei desidera e con i suoi valori.
La sua paura di perdere il controllo e di fare del male a sé stessa è legata all’ansia e al circolo vizioso che questa crea: più teme i pensieri intrusivi, più essi si intensificano, generando un’angoscia crescente. È fondamentale ricordare che la presenza di questi pensieri non definisce chi è lei come persona, né significa che sia in pericolo reale.
Sta già facendo un passo molto importante riconoscendo la necessità di parlarne con uno specialista. Un percorso terapeutico, ad esempio con uno psicologo esperto in disturbi d’ansia o disturbi ossessivo-compulsivi, può aiutarla a comprendere meglio questi pensieri e a sviluppare strategie per gestirli. In alcuni casi, un trattamento farmacologico può essere utile per abbassare il livello di ansia e consentirle di affrontare meglio il lavoro terapeutico.
La cosa più importante è sapere che da queste situazioni è possibile uscire. Con il giusto supporto, molte persone riescono a interrompere il circolo vizioso dell'ansia e a riprendere una vita serena. È cruciale non isolarsi in questo momento e confidarsi con qualcuno di cui si fida, oltre a rivolgersi a un professionista.
Se lo desidera, rimango disponibile per approfondimenti o altre domande. Non è sola in questo percorso, e già il fatto che abbia scritto e condiviso la sua esperienza dimostra una grande forza.
mi dispiace molto che stia vivendo questa situazione così intensa e spaventosa. È evidente che il disagio che prova, con i pensieri intrusivi e l'ansia costante, le stia causando molta sofferenza. Voglio rassicurarla sul fatto che queste esperienze, per quanto spaventose, non significano che lei stia per perdere il controllo o che si tradurranno in azioni reali. I pensieri intrusivi, come quelli che descrive, sono sintomi comuni in stati di forte ansia o in condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo. Questi pensieri sono disturbanti proprio perché sono in netto contrasto con ciò che lei desidera e con i suoi valori.
La sua paura di perdere il controllo e di fare del male a sé stessa è legata all’ansia e al circolo vizioso che questa crea: più teme i pensieri intrusivi, più essi si intensificano, generando un’angoscia crescente. È fondamentale ricordare che la presenza di questi pensieri non definisce chi è lei come persona, né significa che sia in pericolo reale.
Sta già facendo un passo molto importante riconoscendo la necessità di parlarne con uno specialista. Un percorso terapeutico, ad esempio con uno psicologo esperto in disturbi d’ansia o disturbi ossessivo-compulsivi, può aiutarla a comprendere meglio questi pensieri e a sviluppare strategie per gestirli. In alcuni casi, un trattamento farmacologico può essere utile per abbassare il livello di ansia e consentirle di affrontare meglio il lavoro terapeutico.
La cosa più importante è sapere che da queste situazioni è possibile uscire. Con il giusto supporto, molte persone riescono a interrompere il circolo vizioso dell'ansia e a riprendere una vita serena. È cruciale non isolarsi in questo momento e confidarsi con qualcuno di cui si fida, oltre a rivolgersi a un professionista.
Se lo desidera, rimango disponibile per approfondimenti o altre domande. Non è sola in questo percorso, e già il fatto che abbia scritto e condiviso la sua esperienza dimostra una grande forza.
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Buonasera, é possibile che quadri del genere possano manifestarsi in modo graduale per poi andare incontro ad un peggioramento progressivo. In ogni caso i sintomi che ha descritto possono essere gestiti tramite una adeguata terapia farmacologica. Non esiti a rivolgersi al più presto ad uno specialista per una valutazione psichiatrica. Cordiali saluti
Buongiorno,
la invito a contattare uno specialista per cominciare un percorso e poter lavorare su ciò che porta. Emerge dolore e sofferenza e credo sia utile per lei trovare spazio in terapia per far emergere ciò che la preoccupa e spaventa.
la invito a contattare uno specialista per cominciare un percorso e poter lavorare su ciò che porta. Emerge dolore e sofferenza e credo sia utile per lei trovare spazio in terapia per far emergere ciò che la preoccupa e spaventa.
Cara ragazza,
corra velocemente ai ripari e contatti quanto prima uno psicoterapeuta che la possa sostenere a sbrigliare e sbaragliare questi pensieri autolesivi che la allarmano; dovrei avere certamente più informazioni sulla sua storia di vita, ma questi pensieri potrebbero essere il rimbombo di un vissuto traumatico, che merita di emergere ed essere raccolto con il corretto supporto. E' già un segno di forza e consapevolezza averne parlato qui e richiesto aiuto; è da qui che si parte per risolvere.
Se hai bisogno contattami, o contatti un numero di assistenza ne trova anche online
corra velocemente ai ripari e contatti quanto prima uno psicoterapeuta che la possa sostenere a sbrigliare e sbaragliare questi pensieri autolesivi che la allarmano; dovrei avere certamente più informazioni sulla sua storia di vita, ma questi pensieri potrebbero essere il rimbombo di un vissuto traumatico, che merita di emergere ed essere raccolto con il corretto supporto. E' già un segno di forza e consapevolezza averne parlato qui e richiesto aiuto; è da qui che si parte per risolvere.
Se hai bisogno contattami, o contatti un numero di assistenza ne trova anche online
Buongiorno :)
La paura di perdere il controllo e la paura della paura sono comuni in chi vive esperienze di panico.
Se consideriamo l'attacco di panico come un modo che troviamo per esprimere qualcosa che non possiamo dire a parole, sembra che per 4 anni Lei non si sia presa cura di quella paura e che adesso abbia dovuto "alzare l'asticella" per ascoltarsi, avendo attacchi di panico sempre più intensi e impattanti.
Le consiglio, come ha già pensato di fare, di iniziare una psicoterapia, per poter prendersi cura di queste paure.
La paura di perdere il controllo e la paura della paura sono comuni in chi vive esperienze di panico.
Se consideriamo l'attacco di panico come un modo che troviamo per esprimere qualcosa che non possiamo dire a parole, sembra che per 4 anni Lei non si sia presa cura di quella paura e che adesso abbia dovuto "alzare l'asticella" per ascoltarsi, avendo attacchi di panico sempre più intensi e impattanti.
Le consiglio, come ha già pensato di fare, di iniziare una psicoterapia, per poter prendersi cura di queste paure.
Salve,
quando si sperimenta una sintomatologia legata al disturbi di attacchi di panico vuol dire che si sta attraversando una crisi ed è importante andare a ripristinare un equilibrio che evidentemente per alcune motivazioni è andato perso.
E' importante iniziare u percorso per costruire un nuovo equilibrio, con nuovi basi che la supportano nella gestione del quotidiano
quando si sperimenta una sintomatologia legata al disturbi di attacchi di panico vuol dire che si sta attraversando una crisi ed è importante andare a ripristinare un equilibrio che evidentemente per alcune motivazioni è andato perso.
E' importante iniziare u percorso per costruire un nuovo equilibrio, con nuovi basi che la supportano nella gestione del quotidiano
Buongiorno,
le manifestazioni di cui parla sono l' espressione di un disturbo d' ansia. Dai disturbi di matrice ansiosa si può guarire con l' aiuto della psicoterapia. Si affidi ad uno specialista, la aiuterà ad uscire dalla morsa del suo malessere.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla sono l' espressione di un disturbo d' ansia. Dai disturbi di matrice ansiosa si può guarire con l' aiuto della psicoterapia. Si affidi ad uno specialista, la aiuterà ad uscire dalla morsa del suo malessere.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao. Grazie per esserti aperta e aver condiviso la tua esperienza, non deve esser stato semplice. Capisco quanto tutto questo possa essere spaventoso e debilitante. Gli attacchi di panico, i pensieri intrusivi e il timore di perdere il controllo sono sintomi davvero dolorosi. Questi pensieri, però, per quanto intensi e angoscianti, non sono necessariamente segno di un disturbo irreversibile. Molte persone attraversano momenti simili, e con il giusto supporto, è possibile lavorare su questi temi, ritrovare serenità e imparare a gestire l'ansia e i pensieri che ti disturbano.
Parlarne con uno specialista, come hai intenzione di fare, è un passo fondamentale e coraggioso. La terapia può aiutarti a comprendere meglio le cause di queste paure e a trovare modi efficaci per affrontarle. Non sei sola in questo percorso, e con il tempo e il supporto giusto, ci sono ottime possibilità di miglioramento.
Per un supporto anche a distanza rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Parlarne con uno specialista, come hai intenzione di fare, è un passo fondamentale e coraggioso. La terapia può aiutarti a comprendere meglio le cause di queste paure e a trovare modi efficaci per affrontarle. Non sei sola in questo percorso, e con il tempo e il supporto giusto, ci sono ottime possibilità di miglioramento.
Per un supporto anche a distanza rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Buonasera,
Sicuramente può uscire da questa situazione ma si deve far aiutare da un professionista.
In attesa di iniziare può cominciare a scrivere questi pensieri che le vengono in mente così da poter avere già del materiale su cui lavorare in terapia.
Sicuramente può uscire da questa situazione ma si deve far aiutare da un professionista.
In attesa di iniziare può cominciare a scrivere questi pensieri che le vengono in mente così da poter avere già del materiale su cui lavorare in terapia.
Carissima, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
buongiorno concordo con la decisione di chiedere un consulto. Evidentemente c'è qualcosa che la turba e di cui lei non è consapevole. Un consulto le consentirà di mettere a fuoco ciò che procura ansia e pensieri intrusivi. Se vuole sono disponibile ad un incontro on line
Buongiorno, la situazione che descrive corrisponde ad una condizione ansiosa per la quale non vale la pena sforzarsi di trovare una classificazione (DOC o altro), si concentri semmai sulla sofferenza che le impedisce di vivere la vita con la pienezza che merita nell'età che sta vivendo, questo piccolo ed iniziale fattore le permetterebbe di svoltare la questione sulle risorse e la volontà effettiva di raggiungere un maggiore benessere. Il suo auspicabile approdo si chiama Ristrutturazione cognitiva, che parte da una graduale messa in discussione dei suoi pensieri intrusivi, negativi, a favore di altri più attinenti la realtà che vive quotidianamente, permettendole di dirigere le sue azioni e i suoi progetti alla migliore realizzazione di sé. E' un processo di costruzione che mette in gioco la realtà come la vede ora a favore di una più aderente ai suoi desideri, alle sue reali aspirazioni, ed essendo un percorso a tappe non dovrebbe concepire la guarigione come un "interruttore" che si accende o si spegne. Spesso dietro ad una frequente apprensione verso rischi immaginari si cela una sofferenza di identità che è ancora in costruzione, e che ha bisogno di strumenti affinché si possa fronteggiare la complessità del mondo. Questi strumenti esistono, è solo necessario capire quali sono i più opportuni per lei e poi metterli nella pratica del quotidiano, così facendo i pensieri intrusivi vengono poco a poco messi da parte e sostituiti con quelli più vicini all'immagine ideale di se stessa. Il mio suggerimento è quello di chiedere aiuto a qualcuno/a che la aiuti a costruire bene il cantiere in cui si trova ora, buona giornata.
Cara utente, sento molto forte la tua paura e la necessità di trovare delle risposte con urgenza. Come tu stessa noti, il documentarti su internet e affrontare questo momento da sola, non ti è di aiuto, anzi! Forse sta generando anche maggior preoccupazione e confusione. Per questo motivo è importante che tu prenda contatti con uno specialista in modo da potergli descrivere quello che sta succedendo, fugare eventuali dubbi e trovare assieme una possibile soluzione ad hoc per te. Un caro saluto!
Si, basta ritrovare il filo. Eviterei il "documentarsi" su internet con il rischio di perdersi in "diagnosi" o logiche che di lei non hanno nulla da dire.
buona serata
buona serata
È possibile uscire da questa situazione e ritrovare serenità. I pensieri intrusivi, come quelli che descrivi, spesso si legano a un forte stato d'ansia e possono essere sintomi di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o di un'ansia generalizzata. Ciò che conta è che questi pensieri non definiscono chi sei: sono manifestazioni dell’ansia, non desideri reali.
La psicoterapia breve strategica è particolarmente efficace per gestire pensieri intrusivi e attacchi di panico, poiché aiuta a interrompere il circolo vizioso tra ansia, paura e pensieri ricorrenti. Con il supporto giusto, puoi imparare a osservare questi pensieri senza paura, riducendone la frequenza e l’intensità. Parlare con uno specialista è il primo passo per superare tutto questo.
La psicoterapia breve strategica è particolarmente efficace per gestire pensieri intrusivi e attacchi di panico, poiché aiuta a interrompere il circolo vizioso tra ansia, paura e pensieri ricorrenti. Con il supporto giusto, puoi imparare a osservare questi pensieri senza paura, riducendone la frequenza e l’intensità. Parlare con uno specialista è il primo passo per superare tutto questo.
Buongiorno, si comprende dalle sue parole che sta vivendo un periodo molto difficile e complesso. Al di là di ogni diagnosi c'è il suo malessere e la sua sofferenza e lei ha già individuato la strada per prendersi cura di sé stessa e cioè rivolgersi ad uno specialista, uno psicoterapeuta che possa aiutarla a scoprire le reali cause del suo star male.
Cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
Cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
ciao, credo tu abbia fatto un'ottimo gesto a chiedere aiuto. i pensieri che sopraggiungono come saprai tendono a ritornare e ad aumentare paure ed incertezze. iniziare una terapia (cognitivo-comportamentale) potrebbe aiutarti nel comprendere la natura dei tuoi pensieri, a gestire le risposte fisiologiche e comportamentali nonchè sintomi di cui soffri, oltre che ad accompagnarti gradualmente af affrontarli per superarli.
Buongiorno! Certo che è spaventata e non le nascondo che sono preoccupato per lei. Sembra una situazione complessa, che ha avuto esordio durante l’adolescenza, ma adesso i sintomi si sono intensificati e generalizzati. NON DEVE RESTARE SOLA (non dice nulla della sua famiglia e delle sue relazioni affettive). Laddove ci siano dei limiti di natura economica, si rivolga con fiducia ad un Centro di Salute Mentale del territorio (quello più vicino). La paura, in questa situazione, potrebbe rivelarsi una sana alleata, che le comunica la presenza di un pericolo e la necessità di proteggersi e farvi fronte. È molto giovane e ha diritto ad una vita piena e serena. Chieda aiuto, perché un dolore condiviso è un dolore a cui è stato estratto il veleno. In bocca al lupo
Assolutamente. È molto comune fare determinati tipi di pensiero senza un'intenzionalità suicidaria (ad esempio pensare: "e se adesso sterzassi improvvisamente nell'altra corsia dell'autostrada?" "e se all'arrivo del treno attraversassi i binari?" ecc.). La mente produce tutta una serie di immagini, scenari anche molto crudi ma è il valore che attribuiamo loro a renderci le cose più o meno complicate. Il fatto di pensare determinate cose non corrisponde al fatto che si realizzino o che noi inconsciamente vogliamo realizzarle, il pensiero non corrisponde alla realtà ed è solo un atto della mente. Viceversa se ci patologizziamo (sono sbagliata, sono malata, ho qualcosa che non va) o associamo a questi pensieri una natura volontaria potremmo vivere vergogna e senso di colpa oltre alla paura di entrare in contatto con oggetti taglienti, recarsi in balcone ecc. Un percorso di terapia potrebbe aiutarla a comprendere questo tipo di relazioni tra pensiero ed emozione e fornirle strumenti per affrontare le sue paure e preoccupazioni.
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