ciao sono una ragazza di 20 anni,e non sto passando per niente un bel periodo nella mia vita,penso u

20 risposte
ciao sono una ragazza di 20 anni,e non sto passando per niente un bel periodo nella mia vita,penso uno dei più brutti.
mi è stato diagnosticato da febbraio un tumore al pancreas in stato avanzato,e in questo periodo sto di solito giù di morale ma ho notato che niente mi prende,prende la mia attenzione,provo poche emozioni positive,e sto avendo difficoltà anche nella mia relazione,di quasi un anno,non sento più le stesse emozioni e sensazioni di prima,lui è un ragazzo d’oro e mi sta non vicino,di più nella situazione in cui sto,ma da quando ho avuto questa brutta notizia mi sento spenta emotivamente,non so perché e mi sto preoccupando,non sento più le emozioni come prima,qualcuno sa darmi qualche risposta? ne avrei veramente bisogno
Gentile utente buongiorno.
Innanzitutto, mi sento di augurarle il meglio nell'affrontare la sua malattia e di saper superare questa sfida che la vita le ha posto dinanzi, trovando la forza e la resilienza necessarie!
Avendo vissuto un'esperienza analoga e avendola superata, spero di infonderle quella speranza e determinazione che per me sono state imprescindibili.

Ritengo che preoccuparsi della propria salute in condizioni critiche, determini un mettere in secondo piano altri aspetti fondamentali della vita, soprattutto quelli che normalmente trasmettono emozioni positive, come le relazioni sociali e sentimentali, e le attività soddisfacenti. Nella testa preme l'esigenza di stare bene, di uscire dalla malattia, e ogni cosa dipende da quello. Quindi, la sua percezione di scarsa attenzione, di scarsa propensione a vivere le cose positive, di avere sempre preoccupazione, stress e tristezza, è del tutto legittima e comprensibile.

Il supporto di uno psicologo potrebbe aiutarla moltissimo, soprattutto per la sua giovane età. Creare uno spazio di condivisione per le sue emozioni e i suoi pensieri, li renderebbe meno gravosi da sopportare e potrebbe guardare la situazione con prospettive diverse, più accettabili. Un percorso psicologico potrebbe anche aiutarla a radicarsi al presente in modo attivo e consapevole. Le pratiche di Mindfulness in questo senso sono molto indicate e spesso utilizzate in patologie come la sua (è possibile che nel reparto oncologico dove è in cura, ci sia un servizio di questo tipo).
La malattia fisica ha ripercussioni sulla sfera mentale, non ci sono dubbi. Se esiste l'opportunità di prendersi cura sia del corpo che della mente, sicuramente i benefici si moltiplicheranno.

Le rinnovo il mio auspicio per un miglioramento delle sue condizioni di salute. Sono a sua disposizione per qualsivoglia domanda o chiarimento, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato. Malattie organiche come tumori, possono incidere notevolmente sull'aspetto emotivo. Io sono specializzato in psicologia oncologica, se ritenesse opportuno, può prenotare un primo consulto gratuito, un supporto psicologico è davvero importante in questi casi.
Se avesse dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua difficoltà qui.

Voglio subito dirle che la "strana" reazione che sta avendo, di distacco dalle emozioni e dalle cose, in un momento così delicato per la sua salute fisica è fisiologico e le permette di andare avanti senza crollare.
Detto questo, rimane un momento estremamente delicato da affrontare e per questo è estremamente importante che affronti questa sfida assieme ai suoi cari, con il loro sostegno e conforto.
Spesso questo però non basta ed è consigliabile farsi sostenere da uno psicoterapeuta (o anche solo psicologo) e affrontare con lui il percorso della malattia (l'impatto psico-emotivo di una malattia grave ha un impatto sulla persona spesso anche più devastante della parte fisica della malattia).
Spero di esserle stato di aiuto,
Le mando un caloroso saluto,
Dr Emilio Selvini
Cara ragazza,
mi dispiace molto per quello che sta vivendo. Ricevere una diagnosi come la sua non è semplice ed è del tutto normale che senta in lei dei cambiamenti emotivi. Dice di non provare più le emozioni di prima perchè probabilmente è alle prese con altre emozioni dolore, sofferenza, tristezza, rabbia, ansia, paura...
Credo sia importante per lei intraprendere un percorso per imparare a riconoscere e a fare spazio a quello che sente e imparare a gestirle.
Resto a disposizione per un primo colloquio gratuito online al fine di valutare l'inizio di un percorso insieme.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Immagino sia stato un fulmine a ciel sereno. Probabilmente in questo momento si sta confrontando con emozioni che sono coerenti con l'esperienza di vita che sta vivendo. E' importante che riesca a sentire che si sente "giù di morale" e "spenta". Non conosco la sua situazione medica, ma posso immaginare che in questo momento si stia confrontando anche con la paura di perdere tutto e non farcela. E' importante che si prenda cura di tutte le emozioni che sta sperimentando perchè il rischio è quello di essere risucchiata.
Le suggerisco di attivare uno percorso psicoterapeutico.
Ricevo anche online, se lo desidera.
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la situazione. Capisco che sia difficile affrontare la sua situazione ma è normale sentirsi spenta in questa situazione. Parlare con uno specialista potrebbe aiutarla a focalizzare meglio le sue emozioni in modo da trovare un modo per far fronte alla situazione. Se lo desidera, io sono a disposizione, anche online. Dott.sa Elena Bonini
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Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo momento di fatica. Dalle sue parole traspare molto la sua difficoltà, che riesco a sentire. Malattie organiche, che quindi intaccano il corpo e tutta una serie di convinzioni e sicurezze riguardo la nostra salute fisica possono avere anche delle conseguenze dirette sul nostro benessere emotivo e psicologico. Le conseguenze sono diverse da persona a persona ma possono proprio essere quelle che lei ha descritto: calo dell'umore, distacco dalle emozioni difficoltà a livello relazionale.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, in modo da poter dare un significato più autentico a quello che sta passando e trovare dentro di lei e insieme al suo terapeuta le risorse per affrontare questo momento molto faticoso. Cordialmente, dott. Gianluca Pilotti
Buongiorno, grazie per aver condiviso qui il suo sentire. Per prima cosa le auguro il meglio in questo suo percorso di cura.
Inoltre, si può rassicurare del fatto che è naturale che la sua attenzione sia tutta sulla diagnosi, sulla cura, sulla guarigione, e anche del fatto che in questo momento stia provando poche emozioni positive rispetto al passato. Lei si sta preoccupando di sentirsi spenta emotivamente e questo è più che legittimo e lecito.. si sente diversa e sente il bisogno di ricevere una risposta in merito. Le conseguenze emotive che porta una diagnosi come la sua sono in linea con quelle che sta provando lei.. e sono naturali, umane.
Fa paura, fa tanta paura, ma possiamo accettare di sentirci giù di morale in un momento come questo della sua vita, e possiamo focalizzarci su quelle che sono le sue risorse, personali e anche relazionali, e che sono una grande fetta di ciò che la aiuterà nel percorso di cura. Non è sola in questo viaggio
Le rinnovo il mio augurio.

Dott.ssa Crivaro Nicole
Mi dispiace infinitamente per il difficile momento che sta attraversando. La malattia oncologica attiva molti pensieri ed emozioni talmente intensi che spesso la mente si difende anestetizzandosi. Perciò le direi che la situazione in cui si trova non è "strana" ma adattiva. Non vorrei sponsorizzare la mia professione nè quella dei colleghi, ma penso che affrontare questa diagnosi con l'aiuto di un professionista potrebbe davvero aiutarla a trovare le risorse necessarie a fronteggiare la situazione e a riappropriarsi delle sue emozioni. In bocca al lupo! Dott.ssa Roberta Maccarone
Buongiorno.

Mi dispiace molto per la difficoltà che sta attraversando in questo momento così delicato della sua vita. Affrontare una diagnosi di tumore al pancreas è una prova molto difficile da superare e è del tutto comprensibile che lei stia vivendo un periodo di grande sofferenza emotiva.

Quando ci troviamo di fronte a situazioni così traumatiche e spaventose come quella che sta vivendo, è normale sperimentare una serie di reazioni emotive, tra cui la tristezza, la paura e persino la sensazione di vuoto o di intorpidimento emotivo. La sua mente e il suo cuore possono trovarsi in uno stato di shock mentre cercano di elaborare e comprendere la gravità della situazione.

Queste emozioni possono influenzare non solo il suo umore generale, ma anche la sua capacità di provare gioia e interesse nelle attività quotidiane, comprese le relazioni personali. È comune che in momenti di grande stress emotivo le emozioni diventino offuscate e che si provi difficoltà a connettersi con gli altri come prima.

Il supporto del suo ragazzo è sicuramente prezioso e importante in questo momento difficile, ma è anche importante riconoscere che la sua esperienza emotiva è un processo complesso e personale. Non c'è una risposta semplice o immediata a ciò che sta vivendo, ma è importante che lei dia spazio e tempo a se stessa per elaborare ciò che sta accadendo e cercare il sostegno di professionisti qualificati che possono aiutarla a navigare attraverso questo periodo difficile.

Un professionista può offrirle un ambiente sicuro e accogliente per esplorare i suoi sentimenti, elaborare le sue esperienze e sviluppare strategie per affrontare in modo sano e costruttivo questa fase della sua vita.

La incoraggio vivamente a cercare il supporto di un professionista della salute mentale e a non sottovalutare l'importanza di prendersi cura del suo benessere emotivo durante questo momento così difficile. Se ha bisogno di ulteriori informazioni o supporto, non esiti a contattarmi. Sono qui per lei, anche online

Con sincera compassione,

Dott.ssa Camilla Persico
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione difficile e dolorosa che sta affrontando. La diagnosi di una malattia organica, come quella di un tumore, porta con sé dei cambiamenti anche a livello emotivo (come ad esempio calo dell'umore, distacco emotivo...). Si prenda del tempo per sé e per prendersi cura anche della parte psicologica conseguente alla diagnosi. Un abbraccio.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, le sono vicina per il periodo e la sfida che le è’ stata chiesta di affrontare..il suo senso di apatia e’ legittimato, ma non si arrenda mai perché nel mondo del possibile tutto e’ possibile… visualizzi mentalmente la sua guarigione e tutti i passi per la terapia. Se ha piacere può chiamarmi al mio cellulare. Un saluto ed un augurio di cuore.Dr.ssa Versari Debora.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Come potrebbe essere diversamente? Anche per notizie "meno gravi" è lecito stare molto male, faticare a sentire emozioni positive e non sentirsi più gli stessi. Hai tutto il diritto di sentirti come hai descritto, soprattutto sentendo che è uno dei periodi più brutti della tua vita, come hai detto tu. Tuttavia ti do un consiglio: affrontare questo brutto periodo senza il supporto di uno psicologo è il modo per affrontarlo più faticosamente e soffrendo di più, a te la scelta.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile, con una diagnosi di tumore al pancreas. È comprensibile che questa notizia abbia un impatto significativo sul tuo stato emotivo. Il fatto di provare poche emozioni positive e di avere difficoltà nella relazione è una reazione comune a situazioni così stressanti. È importante per te dare spazio alle tue emozioni e cercare sostegno nella tua rete di supporto, inclusi amici, familiari e professionisti. Una terapia individuale potrebbe aiutarti ad affrontare meglio il tuo stato emotivo attuale e trovare modi per gestire questa situazione complessa. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buonasera, mi dispiace molto per il periodo delicato che si sta ritrovando ad affrontare e la ringrazio di aver condiviso questo con noi. Ricevere una simile diagnosi rappresenta un momento molto duro, a livello fisico ed emotivo. Ritengo che il non riuscire a provare in questo momento emozioni positive, nonostante il prezioso sostegno del suo fidanzato, sia del tutto normale. Si tratta del normale processo di elaborazione che si mette in atto di fronte a situazioni così traumatiche. Questo ottundimento emotivo temporaneo può influenzare ogni area della sua quotidianità. Non c'è una maniera univoca di reagire e ognuno di noi ha tempo e modalità diverse. Sarebbe utile trovare per lei uno spazio tutto suo in cui poter parlare ed elaborare quanto le sta succedendo in questo momento. Un professionista può in questo senso rappresentare un luogo sicuro dove poter esplorare i suoi sentimenti, elaborare le sue esperienze e sviluppare nuove strategie funzionali per affrontare questa fase della sua vita. Per qualsiasi ulteriore informazione, rimango a disposizione. Un caro abbraccio, Dott.ssa Chiara Mantuano
Gentilissima. Nella tua situazione un supporto psicologico è caldamente consigliato. Mi spiace quello che stai vivendo. Creare una rete intorno a te che possa sostenerti è importante così come anche potrebbe infonderti il coraggio necessario per riprendere in mano le tue emozioni. Se dovesse servire mi trovi disponibile.
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Gentilissima Utente,
mi dispiace sentire che sta affrontando una sfida enorme, sia fisicamente che emotivamente.
Lo stimolo che provoca cambiamenti fisici, cellulari e funzionali ha spesso la sua origine in una situazione di vita che può essere meglio descritta come un conflitto emozionale, si può anche dire che un evento conflittuale o una situazione di vita gravosa ha fatto sì che la situazione venga vissuta troppo, troppo velocemente e in modo troppo vasto perché la persona al suo interno sia in grado di gestirla.
Esistono diversi tipi di conflitti e uno di questi potrebbe essere per fare l'esempio di un conflitto per non riuscire a tagliare un boccone, spesso accompagnato da rabbia e possibili ragioni: litigi per soldi, macchina, eredità, litigi e rabbia legati al bilancio familiare, la risoluzione di un simile conflitto avviene solitamente con un conflitto piuttosto aspro. Questo conflitto spesso avviene all'interno della famiglia, ad esempio in caso di divisione dell'eredità, divisione dell'eredità, ecc. è l'equivalente della divisione di un boccone o di componenti del cibo da parte degli enzimi pancreatici.

Ogni persona sperimenta questo tipo di conflitti attivi ma più deboli, partecipa alla formazione di determinati modi di comportamento, tendenze a malattie, cambiamenti nell'ipersensibilità, se l'attività conflittuale aumenta improvvisamente, possono verificarsi improvvise escalation mentali o sintomatologia corporea a seconda di quale conflitto viene discusso.
In generale ogni persona ha almeno due conflitti attivi, una cosa molto importante è trovare la causa del conflitto, che può essere di vario tipo

Per rispondere alla sua domanda: “perché mi sento spenta emotivamente, non so perché e mi sto preoccupando, non sento più le emozioni come prima?”
Esistono molti modi di rispondere al conflitto che possono essere descritti come:
1 combattimento
2 fuga
3 congelamento
Ovviamente corrisponde a quanto una persona valuta la propria forza per affrontare una data situazione, a questo punto la tattica scelta è collegata al conflitto legato all’impotenza di prevenire qualcosa di drammatico o non essere in grado di evitarlo o essere troppo lenta nell'affrontare qualcosa, conflitto di paura del futuro paura di ciò che la attende.
Questa modalità viene attivata per risparmiare l'energia di cui l'organismo ha bisogno per attivare
l'intero processo di difesa dell'organismo.

Per eliminare le registrazioni aggravanti nel sistema nervoso è molto importante un'attenta spiegazione della situazione generale e risoluzione del conflitto emozionale, che le consentirà di guardare in modo nuovo la drammatica esperienza conflittuale che è stata codificata nel cervello e nel corpo da un punto di vista emotivo, attribuendo un nuovo significato che le permette di trovare nuove potenzialità, un notevole sollievo, uno stato d'animo pieno di speranza, che a loro volta innescano il ripristino della salute e prospettive sulla vita.
Un caro saluto. Dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Mi dispiace molto per quello che sta passando, capisco quanto sia difficile affrontare una diagnosi così grave a soli 20 anni. Quello che descrive, il sentirsi "spenta" emotivamente e distante dalle cose che prima la emozionavano, può essere una risposta naturale al trauma e alla paura che sta vivendo. Il corpo e la mente a volte si proteggono da emozioni troppo intense, e questo può influire anche sulla sua relazione.

Non è raro che in momenti come questi si perda il contatto con le proprie emozioni. Ciò non significa che non possa ritrovarle, ma potrebbe richiedere tempo e un supporto adeguato. Parlare con un professionista, come uno psicologo, potrebbe aiutarla a comprendere meglio questi sentimenti e ad affrontarli in modo più sereno, senza sentirsi in colpa per quello che sta vivendo.

Il suo ragazzo sembra essere molto vicino, e il dialogo con lui potrebbe anche aiutarla a sentirsi più compresa. Spero che possa trovare il supporto di cui ha bisogno per affrontare questo momento difficile.

Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione, psicologa.

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