Ciao sono un ragazzo di 21 anni sono molto ansioso e paranoico e piu di due mesi che mi manca sempre
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Ciao sono un ragazzo di 21 anni sono molto ansioso e paranoico e piu di due mesi che mi manca sempre l’aria h24 e come se non respirasse. E come se respirasse a vuoto sono andato a pronto soccorso perche mi mancava l aria e mi batteva il cuore..ma l’ECG usci negativo analsi di routine tutto bene e anche bisita al torace tutto bene…dissero che non avevo niente che dovrei fare piu? A me mi manca sempre aria come se avessi bisogno di ossigeno dovrei fare qualche altra visita piu in fondo??? L’ospedale mi dissero di di parlarne con il medico per fare analisi più approfondite come mai? Fatemi sapere Ho fatto anche ecg sotto sforzo tutto bene solo un po di tachicardia forse dovuta dall ansia??? Perche soffro d’ansia tutti giorni attacchi di panico se era qualcosa di grave non succedeva gia qualcosa??? Sono piu di due mesi che sono cosi Che dovrei fare????
Buongiorno, quando c'è un malessere fisico la prima cosa da fare è svolgere degli accertamenti medici per scongiurare qualcosa di, appunto, medico. Una volta tolto questo tassello importante, si può prendere in considerazione l'aspetto ansioso. I malesseri fisici chiamati somatizzazione, portano ad un aumento della preoccupazione, cpn conseguente peggioramento dei sintomi. E' un periodo difficile quello che sta vivendo? Queste paranoie potrebbero tenere attivata la mente 24/24 e da qui lo stato di perenne agitazione.
Un consulto psicologico potrebbe aiutarla a chiarire quali sono i fattori scatenanti di questa ansia e degli aspetti paranoici.
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Gentile utente, sembra che sta attraversando un momento molto difficile a causa dei sintomi che sperimenta. È positivo che abbia cercato aiuto presso il pronto soccorso e ricevuto esami approfonditi che non hanno evidenziato alcun problema fisico grave. I sintomi che descrive, come sensazione di mancanza di respiro e tachicardia, sono comuni in persone che soffrono di ansia e attacchi di panico. Spesso, l'ansia può causare una respirazione superficiale o irregolare, portando a sensazioni di mancanza di respiro o oppressione al petto, anche se non ci sono problemi fisici evidenti. È importante capire che questi sintomi non indicano necessariamente un problema fisico grave, ma sono piuttosto una risposta del corpo allo stress.
Ritengo che sia importante ora concentrarsi sul trattamento dell'ansia. Le consiglio di contattare un professionista della salute mentale per esplorare in terapia i pensieri e le emozioni che sperimenta.
Potrebbe anche beneficiare di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga, che possono aiutare a ridurre lo stress, calmare corpo e mente. Resto disponibile. Un caro saluto, Sara Magliocca
Ritengo che sia importante ora concentrarsi sul trattamento dell'ansia. Le consiglio di contattare un professionista della salute mentale per esplorare in terapia i pensieri e le emozioni che sperimenta.
Potrebbe anche beneficiare di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga, che possono aiutare a ridurre lo stress, calmare corpo e mente. Resto disponibile. Un caro saluto, Sara Magliocca
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. La sintomatologia che descrive è riconducibile ad una manifestazione di tipo ansiosa, ma è difficile poter rispondere con sicurezza con così poche informazioni. Una volta escluse cause mediche, sarebbe opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia volto a capire meglio questi aspetti, per poter individuare maggiormente le situazioni in cui avvengono e capire in che modo influenzino la sua quotidianità. Si può arrivare così ad un maggior benessere. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Buonasera, escluse cause di tipo organico (come le hanno confermato gli esami medici che ha effettuato) mi pare potrebbe essere utile iniziare un percorso psicologico. Questo perché i sintomi che descrive sono riconducibili a un quadro ansioso, forse ulteriormente alimentato dalla preoccupazione che sta comprensibilmente vivendo. La invito quindi a valutare la possibilità di rivolgersi a un* psicolog* con cui poter lavorare su queste sue difficoltà.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno,
Purtroppo l'ansia causa spesso una sintomatologia che viene confusa con patologie legate al cuore... Visto che ha escluso cause organiche (gli esami sono a posto e, nonostante i sintomi, dopo due mesi non è ancora successo nulla) le consiglio di rivolgersi ad un collega.
Dott. Marco Cenci
Purtroppo l'ansia causa spesso una sintomatologia che viene confusa con patologie legate al cuore... Visto che ha escluso cause organiche (gli esami sono a posto e, nonostante i sintomi, dopo due mesi non è ancora successo nulla) le consiglio di rivolgersi ad un collega.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, se ha eseguito le principali analisi mediche che sono risultate negative, i suoi sintomi potrebbe essere il risultato di una sintomatologia ansiosa. Lei stesso descrive forti livelli di ansia costanti e giornalieri. Sarebbe importante approfondire come mai quest'ansia non l'abbandona mai. Cosa le reca tutta questa preoccupazione intensa? Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, sono felice che i medici abbiano controllato che sia tutto ok nei controlli medici. Purtroppo la sensazione di mancanza d'aria mi sembra sia comunque rimasta.
Le cose da lei scritte parlano soprattutto degli esami medici e della difficoltà di prendere aria e alla sua domanda "cosa dovrei fare?" non riesco a rispondere in questa sede in modo esaustivo.
Una delle cose che posso dirle è che potrebbe iniziare a vedere questa sensazione di poca aria come un sintomo che potrebbe aiutarla per conoscerla di più e che potrebbe aiutarla ad andare verso i suoi bisogni e desideri.
Ci sono esercizi di bioenergetici e di respirazione che potrebbero aiutare a entrare in contatto con le sue emozioni e anche strategie di mindfulness.
Le auguro di poter trasformare questo periodo difficile in un momento di consapevolezza e trasformazione.
Luisa Vanacore
Le cose da lei scritte parlano soprattutto degli esami medici e della difficoltà di prendere aria e alla sua domanda "cosa dovrei fare?" non riesco a rispondere in questa sede in modo esaustivo.
Una delle cose che posso dirle è che potrebbe iniziare a vedere questa sensazione di poca aria come un sintomo che potrebbe aiutarla per conoscerla di più e che potrebbe aiutarla ad andare verso i suoi bisogni e desideri.
Ci sono esercizi di bioenergetici e di respirazione che potrebbero aiutare a entrare in contatto con le sue emozioni e anche strategie di mindfulness.
Le auguro di poter trasformare questo periodo difficile in un momento di consapevolezza e trasformazione.
Luisa Vanacore
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Se le analisi e gli accertamenti che ha fatto sono risultati negativi, e non c'è niente di organico, è possibile che il malessere che le provoca questi sintomi fisici sia psicologico. è importante capire che cosa questi sintomi le stanno dicendo: corpo e mente sono legati e spesso quando uno dei due è in difficoltà ricade sull'altro. è come se il suo corpo la stesse avvisando che qualcosa non va ad un livello più profondo di quello fisico. Il mio consiglio è di farsi affiancare da un professionista, per provare a dare un significato e a comprendere questi sintomi. Sta attraversando un momento di particolare stress? Sta affrontando delle difficoltà sul lavoro, o a livello relazionale? Considerare il contesto in cui è inserito e le sue dinamiche può essere un punto di partenza. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno, come scritto dagli altri colleghi, le confermo a mia volta che i sintomi potrebbero riguardare un disturbo d'ansia. Ovviamente, il primo step è quello di escludere però quanto di organico possa esserci, andando poi ad indagare anche la psiche: si rivolga quindi al suo medico di famiglia e ad eventuali specialisti, per poi rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta intraprendendo un percorso che mi auguro le fornirà le strategie per affrontare al meglio la problematica lamentata. Cordiali saluti, dott.ssa Calci
Capisco quanto possa essere preoccupante e stressante vivere con sintomi di ansia e difficoltà respiratorie. È positivo che tu abbia già cercato aiuto medico e che i test e le analisi siano risultati negativi per problemi fisici gravi.Tuttavia, è importante ricordare che l'ansia può manifestarsi in vari modi, tra cui difficoltà respiratorie, sensazione di mancanza d'aria e tachicardia. Le persone con ansia possono percepire sensazioni fisiche intense anche in assenza di problemi fisici veri e propri. La tua esperienza di attacchi di panico e ansia quotidiana suggerisce che potresti beneficiare di un supporto più specifico per gestire l'ansia e i suoi sintomi.
Oltre alla terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e alla terapia farmacologica, potresti considerare il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). L'EMDR è una terapia che si è dimostrata efficace nel trattamento di disturbi d'ansia, tra cui attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e altri disturbi correlati all'ansia. Questo approccio terapeutico utilizza movimenti oculari o altri tipi di stimolazione sensoriale per aiutare a elaborare e ridurre l'impatto di ricordi o esperienze traumatiche che possono contribuire all'ansia.Ti consiglierei di parlare con il tuo medico di fiducia o con uno specialista in salute mentale per valutare se il trattamento EMDR potrebbe essere adatto per te e per discutere delle opzioni di trattamento più appropriate per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere generale.
È importante essere pazienti e gentili con te stesso durante questo processo e sapere che ci sono risorse e persone disponibili a supportarti lungo il percorso di guarigione. Non esitare a chiedere aiuto e a cercare il trattamento che ti serve per affrontare l'ansia e vivere una vita più soddisfacente e tranquilla.
Cordialmente Dott. Tiziana Vecchiarini
Oltre alla terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e alla terapia farmacologica, potresti considerare il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). L'EMDR è una terapia che si è dimostrata efficace nel trattamento di disturbi d'ansia, tra cui attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e altri disturbi correlati all'ansia. Questo approccio terapeutico utilizza movimenti oculari o altri tipi di stimolazione sensoriale per aiutare a elaborare e ridurre l'impatto di ricordi o esperienze traumatiche che possono contribuire all'ansia.Ti consiglierei di parlare con il tuo medico di fiducia o con uno specialista in salute mentale per valutare se il trattamento EMDR potrebbe essere adatto per te e per discutere delle opzioni di trattamento più appropriate per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere generale.
È importante essere pazienti e gentili con te stesso durante questo processo e sapere che ci sono risorse e persone disponibili a supportarti lungo il percorso di guarigione. Non esitare a chiedere aiuto e a cercare il trattamento che ti serve per affrontare l'ansia e vivere una vita più soddisfacente e tranquilla.
Cordialmente Dott. Tiziana Vecchiarini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, dal momento che ha fatto già dei controlli medici che sono risultati negativi, le sue difficoltà potrebbero essere ricondotte all'ansia che trova strategie tremende pur di farsi notare e comunicarci che c'è qualcosa che non sta andando per il verso giusto.
Se sente il bisogno di approfondire ancora di più questi sintomi da un punto di vista medico lo faccia, in modo da stare più tranquillo.
Quello che le consiglio è richiedere una consulenza psicologica e insieme ad un professionista valutare l'inizio di un percorso di cura per riuscire a sentire tutto questo disagio cosa le vuole comunicare.
Cordiali Saluti
Se sente il bisogno di approfondire ancora di più questi sintomi da un punto di vista medico lo faccia, in modo da stare più tranquillo.
Quello che le consiglio è richiedere una consulenza psicologica e insieme ad un professionista valutare l'inizio di un percorso di cura per riuscire a sentire tutto questo disagio cosa le vuole comunicare.
Cordiali Saluti
Buongiorno,
grazie per aver condiviso qui la sua situazione.
Provo a spiegarle brevemente come funziona l’ansia.
Innanzitutto è un’emozione che ha rivestito un ruolo adattivo nella condizione umana di tutti i tempi e ha la funzione di rendere la mente immediatamente attiva e responsiva per reagire ad eventuali pericoli o per affrontare sfide sociali come esami o prove importanti.
Eliminarla completamente risulta impossibile e non sarebbe, peraltro, neanche auspicabile.
La società odierna ci impone un tipo di vita abbastanza frenetico e richiedente sottoponendoci ogni giorno a continue pressioni che innalzano il nostro livello di stress.
Tutto questo ha un impatto sul nostro stile di vita e ci predispone ad una maggiore vulnerabilità.
L’ansia può passare da uno stato normale ad uno patologico/anormale quando:
• Valuti in modo minaccioso determinate situazioni che in realtà non lo sono.
• Quando compromette alcuni aspetti della tua vita (ad esempio: prendere l’autobus, allontanarti da casa, stare in luoghi aperti, stare in luoghi chiusi, stare in luoghi pubblici e affollati come un centro commerciale, attraversare gallerie, essere al cinema, guidare l’automobile, prendere l’ascensore).
• Quando persiste nel tempo anche in assenza di stimoli minacciosi e senza nessuna prova che possa verificarsi l’evento che temi.
• Quando esiste un’ipersensibilità a cogliere i segnali interni e/o esterni e a considerarli come pericolosi.
• Quando si verificano i cosiddetti "falsi allarmi", ovvero interpreti in modo catastrofico ed errato situazioni che, in realtà, sono neutre e la tua mente inizia a produrre pensieri di questo tipo: “Sto per svenire” – “Farò una pessima figura” – “Sto per sentirmi male” – “Non ce la farò” – “Morirò” – “Sta per venirmi un infarto” – “Nessuno mi aiuterà” - “Mi sentirò male e tutti mi guarderanno” etc.
L’ansia si manifesta con sintomi di vario tipo (come quelli che lei ha descritto):
• sintomi fisiologici (aumento del battito cardiaco, vertigini, sudorazione, nausea, debolezza, formicolio, sensazione di soffocamento, tensione muscolare, respiro affannoso)
• sintomi cognitivi (paura di perdere il controllo, paura di morire, paura di impazzire, paura del giudizio negativo altrui, confusione, scarsa concentrazione, pensieri e immagini spaventose, difficoltà di ragionamento)
• sintomi comportamentali (la fuga, l’evitamento di determinate situazioni, la ricerca di rassicurazioni, l’agitazione, la difficoltà a parlare e l’iperventilazione)
• sintomi emotivi (nervosismo, irritazione, frustrazione, impazienza)
Si ricordi, inoltre, che l’ansia è il risultato della nostra reazione fisiologica al pericolo, però è sufficiente che noi interpretiamo una certa situazione come pericolosa perché si attivi il suo meccanismo.
Imparare a controllare questa attivazione inadeguata ridimensiona i sintomi ansiosi.
grazie per aver condiviso qui la sua situazione.
Provo a spiegarle brevemente come funziona l’ansia.
Innanzitutto è un’emozione che ha rivestito un ruolo adattivo nella condizione umana di tutti i tempi e ha la funzione di rendere la mente immediatamente attiva e responsiva per reagire ad eventuali pericoli o per affrontare sfide sociali come esami o prove importanti.
Eliminarla completamente risulta impossibile e non sarebbe, peraltro, neanche auspicabile.
La società odierna ci impone un tipo di vita abbastanza frenetico e richiedente sottoponendoci ogni giorno a continue pressioni che innalzano il nostro livello di stress.
Tutto questo ha un impatto sul nostro stile di vita e ci predispone ad una maggiore vulnerabilità.
L’ansia può passare da uno stato normale ad uno patologico/anormale quando:
• Valuti in modo minaccioso determinate situazioni che in realtà non lo sono.
• Quando compromette alcuni aspetti della tua vita (ad esempio: prendere l’autobus, allontanarti da casa, stare in luoghi aperti, stare in luoghi chiusi, stare in luoghi pubblici e affollati come un centro commerciale, attraversare gallerie, essere al cinema, guidare l’automobile, prendere l’ascensore).
• Quando persiste nel tempo anche in assenza di stimoli minacciosi e senza nessuna prova che possa verificarsi l’evento che temi.
• Quando esiste un’ipersensibilità a cogliere i segnali interni e/o esterni e a considerarli come pericolosi.
• Quando si verificano i cosiddetti "falsi allarmi", ovvero interpreti in modo catastrofico ed errato situazioni che, in realtà, sono neutre e la tua mente inizia a produrre pensieri di questo tipo: “Sto per svenire” – “Farò una pessima figura” – “Sto per sentirmi male” – “Non ce la farò” – “Morirò” – “Sta per venirmi un infarto” – “Nessuno mi aiuterà” - “Mi sentirò male e tutti mi guarderanno” etc.
L’ansia si manifesta con sintomi di vario tipo (come quelli che lei ha descritto):
• sintomi fisiologici (aumento del battito cardiaco, vertigini, sudorazione, nausea, debolezza, formicolio, sensazione di soffocamento, tensione muscolare, respiro affannoso)
• sintomi cognitivi (paura di perdere il controllo, paura di morire, paura di impazzire, paura del giudizio negativo altrui, confusione, scarsa concentrazione, pensieri e immagini spaventose, difficoltà di ragionamento)
• sintomi comportamentali (la fuga, l’evitamento di determinate situazioni, la ricerca di rassicurazioni, l’agitazione, la difficoltà a parlare e l’iperventilazione)
• sintomi emotivi (nervosismo, irritazione, frustrazione, impazienza)
Si ricordi, inoltre, che l’ansia è il risultato della nostra reazione fisiologica al pericolo, però è sufficiente che noi interpretiamo una certa situazione come pericolosa perché si attivi il suo meccanismo.
Imparare a controllare questa attivazione inadeguata ridimensiona i sintomi ansiosi.
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Comprendo che vivere h24 con queste sensazioni corporee, renda davvero stressante ed invalidante lo scorrere della quotidianità. Ha fatto benissimo a recarsi dal medico e, consigliandole ancora una volta di approfondire se ne sente la necessità, le dico che, una volta esclusa ogni causa organica, è possibile trovarsi di fronte ad un disturbo d'ansia. I sintomi del disturbo d'ansia sono molto simili a quelli che lei descrive, dunque le consiglio di indagare sulla psiche, su uno stato interiore che trova la sua espressione sul piano fisiologico. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe senz'altro giovarla nella ricerca delle cause del suo malessere. Non esiti a chiedere aiuto ai professionisti, ne va del suo benessere.
Cordialmente, Dott.ssa Cinzia Carapezza
Cordialmente, Dott.ssa Cinzia Carapezza
Buongiorno, da quello che racconta manifesta ansia, poiché sembra essere esclusa la condizione medica, quello che le consiglio sarebbe quello di intraprendere un percorso psicologico e tecniche di mindfulness. Rimango a disposizione. Un caro saluto. Dr.ssa Debora Versari
Gentile utente, posso solo immaginare quanto possa essere sconfortante non riuscire a trovare una spiegazione a ciò che prova. Le consiglio di approfondire attraverso gli esami specifici che il suo medico riterrà più opportuni e, una volta esclusa ogni possibile causa organica, valutare la possibilità di un percorso psicologico. Ansia, preoccupazione ed attacchi di panico possono molto spesso darci dei sintomi somatici (tachicardia, senso di soffocamento, ecc.) e per questo indurci a pensare che si possa trattare di qualche tipo di patologia di natura organica. Un percorso psicologico potrà in questo caso aiutarla a comprendere le origini psichiche della sua sofferenza, riuscendo così a trovare una soluzione.
Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Danese Cristiana psicologa
Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Danese Cristiana psicologa
Buon pomeriggio, una volta escluse tutte le cause organiche del suo malessere si confronti con uno psicoterapeuta per scoprire l'origine di un ansia cosi forte, come lei la descrive. Solo un percorso di questo tipo può portarla alla gestione dell'ansia e alla consapevolezza delle cause di ciò che sente. Resto a disposizione per ulteriore chiarimento. saluti dott.ssa Agostini Maria Grazia
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Se lo ritiene opportuno può effettuare ulteriori accertamenti per scongiurare la possibilità di una patologia organica. Detto questo le suggerisco di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per comprendere le origini di questa ansia che la attanaglia da due mesi a questa parte. Per eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online. Il primo colloquio è gratuito.
Buongiorno, strano che dopo queste rassicurazioni mediche che si limitano solo alla parte organica nessuno le abbia consigliato alcune sedute sul respiro e sull'ansia come si può fare in particolar modo con le pratiche di Mindfulness e di gestione del panico attraverso la psicoterapia cognitivo comportamentale. Bastano pochi incontri per gestire questa fame d'aria e allarmismo, in molti casi.
Possiamo sentirci gratuitamente per un primo consulto.
A disposizione Dottor Gianpietro Rossi
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Gentile Utente, da quello che capisco gli accertamenti medici escludono cause organiche per quello che sta vivendo, c'è ancora la possibilità di fare esami più specifici in ottica di scrupolo(come consigliato in ospedale) ma con gli esami principali non è emerso niente.
Resta quindi aperta l'ipotesi di una causa psicologica, il che è supportata dal fatto che si descrive come "ansioso e paranoico" e in effetti l'ansia può causare alterazioni del respiro. La mancanza di aria tra l'altro genera giustamente ansia e questo non può che aggravare la situazione, sia essa causata dall'ansia stessa o da eventuali cause organiche non ancora note.
Visto che per l'aspetto fisico si stanno prendendo cura i medici il consiglio non può che essere di prendersi cura dell'aspetto psicologico con un/una collega, l'ansia è sicuramente qualcosa di gestibile ma va esplorata e capita prima, cosa assolutamente possibile con uno/una specialista.
Spero di essere stato utile, avesse altri dubbi mi scriva pure in chat.
Dottor Mauro Simonetti
Resta quindi aperta l'ipotesi di una causa psicologica, il che è supportata dal fatto che si descrive come "ansioso e paranoico" e in effetti l'ansia può causare alterazioni del respiro. La mancanza di aria tra l'altro genera giustamente ansia e questo non può che aggravare la situazione, sia essa causata dall'ansia stessa o da eventuali cause organiche non ancora note.
Visto che per l'aspetto fisico si stanno prendendo cura i medici il consiglio non può che essere di prendersi cura dell'aspetto psicologico con un/una collega, l'ansia è sicuramente qualcosa di gestibile ma va esplorata e capita prima, cosa assolutamente possibile con uno/una specialista.
Spero di essere stato utile, avesse altri dubbi mi scriva pure in chat.
Dottor Mauro Simonetti
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