Ciao sono un ragazzo di 21 anni e ora vi racconto la mia situazione. Premetto che vengo da una fami

18 risposte
Ciao sono un ragazzo di 21 anni e ora vi racconto la mia situazione.
Premetto che vengo da una famiglia omofoba quindi non sono mai riuscito ad avere una concezione di me con un altro ragazzo e quindi ho passato il periodo delle medie ad immaginarmi una ragazza per giustificare l’attrazione per un ragazzo e per di più sono cresciuto con amiche femmine e artiste femmine. Il punto è il seguente: io mi sono sempre piaciuto ,ho sempre amato il mio corpo e ,nonostante avessi subito bullismo e traumi sin da quando ero piccolo, ho avuto una vita sociale decente anche con amicizie maschili nell’ultimo periodo. Il fatto è che ho avuto una frequentazione con un ragazzo da marzo ad agosto di quest’anno ed è stata traumatica come prima esperienza in quanto non mi aspettavo di stargli talmente sotto da farmi togliere la dignità nel permettergli di tornare quando gli pareva e per di più di lasciarmi solo perché chiedevo di più . Fatto sta che dopo esserci lasciati ho rimuginato molto e ho considerato sta figura femminile che mi immaginavo quando ero piccolo con la differenza che, fino a questa frequentazione ero un bisex convinto e non ci facevo caso e ora si e per di più ho sviluppato la paura di essere trans e avere disforia anche perché ho visto video in cui questo ragazzo MtF ha avuto la mia stessa infanzia diciamo. Ora le paranoie mi stanno uccidendo ed il mio subconscio mi mostra sempre questa figura femminile che ahime ho provato a mandare via ma non ci riesco. Ora mi ritrovo affranto perché ho attacchi di panico e stress a non finire, per non dire che tre giorni fa sono entrato in un negozio e ho visto il manichino femminile con indumenti in cui mi ci sono immaginato pensando a questa versione di me femminile. Premetto che sono il tipico ragazzo che quando vede diagnosi su internet e sintomi corrispondono sempre tutti e ho un ansia a non finire già di mio e panico facile dovuto a traumi infantili. Che ne pensate?..
**AGGIORNAMENTO: credo che la questione stia prendendo il sopravvento, provo un blocco emotivo perché se provassi determinate sensazioni mi sentirei quella ragazza… penso che sto perdendo il controllo, mi vibra il cranio da dietro e il cuore mi fa male.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, concludi la tua lettera parlando di somatizzazioni del tuo disagio emotivo. È importante che tu possa dare voce a quello che il tuo corpo esprime e vuole. Hai paura di perdere il controllo, ma credo che il tuo corpo non abbia bisogno di controllo. Devi capire i messaggi che ti manda ed integrarli nella tua persona. Per fare questo rivolgiti al più presto ad uno psicoterapeuta. Lavorerai sulla tua identità sessuale e sul tuo bisogno di controllare ogni aspetto della tua emotività.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Caro ragazzo, credo che sarebbe utile per lei iniziare un percorso psicologico per comprendere davvero chi sia e chi voglia essere, sia per sentirsi contenuto e rassicurato mentre cerca di capirlo.
Tutta questa angoscia non può aiutarla a fare chiarezza.
Spero che decida di farsi aiutare.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa.
Buongiorno
Un percorso con uno psicoterapeuta potrà aiutarti a fare chiarezza e esplorare le tue emozioni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Verbeni
Il livello di sofferenza espresso è considerevole. Suggerisco un supporto psicologico per cercare un pò di chiarezza e di equilibrio psicologico, premessa poi per una vita anche affettiva serena.
Può essere di aiuto l'ascolto del Podcast Le Stanze della Paura disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un Podcast per le persone che soffrono di disturbi d'ansia. E' possibile trovare approfondimenti e strumenti di auto aiuto per i momenti particolarmente difficili. Raccomando l'episodio La Stanza della Omofobia. Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona serata . Bruno Ramondetti
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe importante iniziasse un percorso psicoterapico per poter approfondire chi voglia essere, avendo uno spazio nel quale poter esser contenuto, ed aiutato in tale ricerca . In questo momento presenta dei livelli di angoscia importanti. Si affidi ad uno specialista e si faccia aiutare.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Caro utente, mi spiace molto per la situazione che riporta. Provi a intraprendere un percorso psicoterapeutico , la aiuterà sicuramente, in primis ad avere uno spazio personale in cui poter depositare pensieri, timori, ansia ecc… e a condividere i suoi stati …
Non tema di sentirsi bene immaginandosi in un corpo femminile , perché se così fosse è importante che prenda contatto con questa parte di se .
Rimango a disposizione
Saluti
Dott.ssa Camplone
Buonasera e grazie per aver condiviso così generosamente la sua situazione. Mi dispiace per i sentimenti di confusione e di difficoltà che sta vivendo e immagino non sia facile la gestione di essi nel quotidiano.
Mi sembra di capire che da un po’ di tempo a questa parte viva con profonda sofferenza questi suoi sentimenti in merito alla sua identità. Sentimenti che meriterebbero di essere accolti in uno spazio suo, con accanto un professionista che possa aiutarla a dare significato e voce alla sua sofferenza, in modo tale da sentirsi gradualmente più libero e scoprire una rinnovata serenità. Spesso l’attacco di panico o lo stress prolungato sono un campanello di allarme e indicano che è ora di ascoltare i propri bisogni, dare loro spazio e comprenderli fino in fondo. In questo modo potrà approfondire alcuni aspetti di se e viverli con maggiore serenità.
Se naturalmente lo desidera, sono a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Silvia Gonan
Gentile utente, il lato femminile è presente dentro ognuno di noi come anche quello maschile. Ha presente lo yin e yang? È il simbolo dell'equilibrio di queste due parti: nessuna delle due può esistere senza l'altra.
Il femminile è una qualità dell'anima e riguarda caratteristiche come la tenerezza, il prendersi cura di sé, la capacità di saper accogliere ciò che c'è in noi senza giudicarlo, l'ascolto e l'amore verso tutto ciò che ci caratterizza. Attraverso l'immagine della ragazza l'anima non la esorta a diventare una donna nel senso letterale del termine, ma a lasciar vivere dentro di lei il femminile.
Resto a disposizione qualora volesse approfondire questa tematica e/o iniziare un percorso insieme.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanessa Tribuzi
Buongiorno, io credo che, dato il livello di sofferenza, sia davvero urgente iniziare al più presto un percorso di sostegno in modo da prendersi il suo spazio per esternare tutte le sue emozioni, i suoi pensieri ed essere aiutato da un professionista a integrare i suoi pensieri con i messaggi del suo corpo, così da raggiungere uno stato di minor angoscia e maggior benessere perché si prende uno spazio in cui ascoltarsi.
Buongiorno, da quel che riferisce si denota una grande confusione rispetto all'identità. Credo sia utile che lei chieda un consulto ad uno psicoterapeuta e rifletta con calma sulle decisioni future. A volte solo con un quadro chiaro e senza farsi guidare dalle emozioni si fanno le scelte migliori. Buona fortuna.
Buongiorno. Mi dispiace sentirla confusa. Parla di blocco emotivo e lo comprendo. Sente il pericolo di ogni scelta. Le consiglio di concedersi uno spazio terapeutico per imparare a integrare pensieri, emozioni e sensazioni e arrivare a fare delle scelte che la rappresentino nella sua integrità. Un abbraccio e in bocca al lupo.
Buongiorno, credo che abbia bisogno di un appoggio professionale il prima possibile. Può darsi che gli irrisolti del suo passato si siano intrecciati a nuovi sentimenti, creando una confusione generale su chi è e che cosa vuole dalla relazioni. Si affidi ad un professionista e non ad internet per cercare le risposte e le attenzioni che merita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, gentile utente, credo che necessiti di un consulto di un/una professionista, che sia psicologo/a o psichiatra.
Cordialmente
Mi dispiace che tu stia vivendo una situazione così complicata e stressante. L'identità e l'orientamento sessuale sono argomenti profondamente personali e possono portare a molte riflessioni ed emozioni, specialmente quando si cresce in un ambiente poco accogliente o comprensivo. Ecco alcune riflessioni generali sulla tua situazione:

Ambiente Familiare: Crescere in una famiglia omofoba può avere un impatto significativo sulla percezione di sé e sul modo in cui si vive la propria sessualità. Potrebbe essere stata una fonte di stress per te, cercando di conformarti a ciò che la tua famiglia considera "normale" o accettabile.
Relazioni Difficili: Le esperienze relazionali, specialmente le prime, possono essere molto influenti. Se la tua prima esperienza con un ragazzo è stata complicata e dolorosa, è comprensibile che tu possa avere sentimenti confusi e forti reazioni emotive.
Questioni di Identità: L'identità di genere e l'orientamento sessuale sono due cose diverse. È possibile essere bisessuali, omosessuali o eterosessuali indipendentemente dall'identità di genere. La tua paura di essere trans potrebbe essere legata all'incertezza sulla tua identità di genere o potrebbe essere una manifestazione dell'ansia.
Auto-diagnosi e Ansia: Cercare sintomi online e tentare di auto-diagnosticarsi può spesso aumentare l'ansia. L'Internet è una risorsa utile, ma può facilmente diventare una fonte di stress, specialmente se ci si identifica con ogni sintomo o condizione che si trova.
Sintomi Fisici: Gli attacchi di panico e l'ansia possono manifestarsi con sintomi fisici come dolore al petto, difficoltà di respirazione e sensazioni di vertigini. Se stai sperimentando questi sintomi e ti preoccupano, ti consiglio di consultare un medico per escludere eventuali problemi di salute fisica.
Supporto Professionale: Considera di cercare il supporto di uno psicologo o terapeuta specializzato in questioni di genere e sessualità. Potrebbe aiutarti a navigare attraverso questi sentimenti e a comprendere meglio te stesso.
È importante ricordare che non sei solo in questo percorso. Molte persone attraversano periodi di incertezza riguardo alla propria identità e orientamento sessuale. Ci sono risorse e professionisti disponibili che possono aiutarti a trovare chiarezza e pace interiore.
Buongiorno, mi dispiace molto per la sua situazione. Visto il disagio che ha descritto ed il notevole impatto sulla sua quotidianità, le consiglio di richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione in maniera più approfondita, elaborarne i vissuti emotivi ed attuare strategie utili a fronteggiare i momenti stressanti che le si presenteranno. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Buona sera,
mi dispiace molto per le emozioni di panico ed apprensione che sta provando, ma se posso rassicurarLa le direi "Tranquillo! Solo lei può scegliere che forma dare alla sua vita affettiva e sessuale". Capisco molto bene le preoccupazioni riguardo alla sovrapposizione dei vissuti comuni ad alcune identità di genere, identità sessuali e varianti meno auspicabili, come ad esempio la disforia di genere, tuttavia il fatto che alcuni aspetti si somiglino non c'è alcuna indicazione di una relazione univoca tra vissuti, sensazioni, fantasie e una determinata identità di genere. Vorrei inoltre suggerire di non osservare la relazione con quel ragazzo, non andata a buon fine, solo dal punto di vista del fallimento e dell'umiliazione; è stata la sua prima esperienza in questo senso, e lei ha avuto il coraggio di viverla.
Potrebbe essere utile un supporto psicologico per osservare insieme a un esperto tutti gli aspetti che ha descritto, riflettere sul rapporto con i suoi genitori, delineare un percorso da iniziare col terapeuta e che poi lei potrà continuare liberamente, tutto questo in fondo è una parte necessaria del lungo e tortuoso lavoro di crescere.
Buona fortuna
Giorgio Manieri
Buongiorno, grazie per il suo quesito. La questione delineata nella sua domanda meriterebbe senz'altro un approfondimento con una consultazione. Le servirà per mettere un ordine nei suoi pensieri e approfondire le tematiche dell'identità. Cordiali saluti,

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