Ciao perdonatemi per il disturbo. In questo momento sto avendo una strana sensazione, prima durante

17 risposte
Ciao perdonatemi per il disturbo. In questo momento sto avendo una strana sensazione, prima durante il mio periodo buio volevo dimenticare il mio passato perché faceva male ma adesso vorrei tanto poter tornare indietro nel tempo, cercare di capire chi sono, perché stavo così male, cosa è successo, so che sembra un po’ fantascienza è strana ma vorrei tipo vivere con lei, prendimi cura di lei, rispetto a ciò che sono ora. Io fin da piccola ho sempre passato da sola, quindi non sono stata tanto sola avevo me (anche se ero io e anche se comunque ho subito esperienze bruttissime, avevo anche mio cugino con la quale ho ancora un’ossessione nei suoi confronti, vorrei che stesse con me, vorrei che mi notasse quando sto male, anche fin da piccola comunque mi dava fastidio quando lui parlava con altri) ma adesso sto pian piano capendo varie cose anche se non ricordo molto, ma sento di voler capire di più di com’ero, vorrei poter sentire la mia voce di quando ero piccola, vorrei vedere con i miei occhi tutte le volte che piangevo e perché piangevo, vorrei vedere e ricordarmi se c’erano momenti in cui sorridevo è che non era falso, vorrei capire perché davo tanto agli altri, perché vendevo il mio corpo per ricevere amore, vedere perché odiavo la mia famiglia, ci sono tante cose non ricordo, ricordo solo le sensazioni, vorrei poterla abbracciare e prendermi cura da lei, ma non posso farlo perché non esiste il tornare indietro nel tempo, vorrei non so chiederla scusa, e farle capire che fa bene ad odiare tutti, che a prescindere ci sarò io con lei, vorrei tanto poter esserci. Non so mi sembra un po’ strano tutto questo ma è quello che al momento sto sentendo. Vorrei che lei se potessi tornare indietro, potesse fare affidamento su di me e nient’altro. Che ne pensate?
Gentilissima,
Probabilmente in questo momento ha bisogno di entrare in contatto con una parte di lei che per molto tempo ha messo a tacere, magari per evitare il dolore.
Questo può esserle utile per conoscersi meglio e capire chi è oggi o cosa oggi è cambiato in lei… magari oggi può essere l’adulta che prende per mano la bambina che è stata.
Un buon percorso terapeutico può aiutarla a ri-leggersi e ri-ascoltarsi nelle sue sfumature.
Le auguro un buon “viaggio” dentro di sè, rimanendo a disposizione anche online
Dott.ssa Teresa Colaiacovo

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Carissima, il suo sentire attuale è di grande spessore e se ben sfruttato potrebbe permetterle di fare un grande passo nella conoscenza di sé stessa e nel suo personale percorso esistenziale. Scelga con accuratezza un/una psicoterapeuta che attraverso un legame empatico possa guidarla in questo affascinante percorso. A volte sarà un po' doloroso, ma ne vale la pena. In bocca al lupo. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera. Se ho ben compreso le sue parole mi sembra che in questo momento stia sentendo un intenso desiderio di accogliere il proprio passato con calore, accettazione e cura di sé. Mi sembra inoltre che stia sentendo il bisogno di avvicinarsi più intimamente a se stessa rileggendo e riaccogliendo la propria storia. Il mio suggerimento, se lo ritenesse opportuno, e se non fosse già all’interno di un percorso terapeutico, è di valutare la possibilità di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta per avere un proprio spazio di ascolto ed esplorazione dei propri vissuti e di promozione della propria salute e benessere.
Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente, il suo messaggio è molto toccante e riflette un profondo desiderio di comprensione e cura di sé. Voler tornare indietro nel tempo per capire meglio il proprio passato è un sentimento comune e può essere parte di un percorso di guarigione. La sua volontà di prendersi cura della sua versione più giovane denota grande profondità e un forte bisogno di risoluzione interiore. Consideri l'idea di intraprendere un percorso psicoterapico per esplorare questi sentimenti e ottenere il supporto necessario per integrare il suo passato con il presente. Le auguro ogni bene. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera. Evidentemente dentro di lei vi sono delle parti chiamate "bambine", vulnerabili, legate ai suoi ricordi più stretti, emotivamente forti con le quali per tanto tempo la sua parte adulta, del presente, ha cercato di non parlarci perchè spaventata o arrabbiata con esse. Sembra che adesso lei voglia parlare con queste parti con curiosità e compassione, per farci amicizia.
L'importante è non fondersi con loro ma guardarle da osservatore, con consapevolezza e relazionarsi con loro in maniera differente e funzionale.
Dott.ssa chiara Lo Re
psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
Consulenze online
Gentilissima, trovo davvero potente l’immagine della lei attuale che desidera abbracciare la parte di sè bambina. Evidentemente, questa bambina ha avuto bisogno di tanta cura e attenzioni che, dalle sue parole, sembrano essere mancate. Il suo abbraccio è un gesto estremamente accogliente e parla di una sua grande risorsa: la persona che è diventata, capace di essere di grande supporto e aiuto. Non è possibile in effetti chiudere con il passato, come dice di aver tentato di fare, mentre è possibile provare a ristrutturare la visione che si ha di esso. Lei dice “vorrei provare a capire chi sono”, ed è davvero importante farlo. Un caro saluto
Buongiorno,
analizzare la propria storia è un qualcosa che può essere fatto intraprendendo un percorso di psicoterapia. Dare un significato a tutte le cose accadute cercando di elaborarle aiuta a star meglio. Si affidi pure ad uno specialista, la aiuterà in questo lavoro accompagnandola sino a che ne sentirà il bisogno.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, ognuno di noi ha uno stile di attaccamento che si manifesta attraverso una serie di caratteristiche che possono essere più o meno marcate a seconda della persona. Lo stile personale di conoscenza si apprende nell'ambito della relazione di attaccamento e diventa caratteristica stabile della personalità. Credo che il suo stile di attaccamento dipendente sia ha un profondo bisogno di amore e di contatto ma, nella sua rappresentazione del mondo, troppa vicinanza comporta ineluttabilmente il rischio di essere rifiutati e abbandonati.
Per saperne di più mi contati.
Buongiorno, non c'è nulla di strano in quello che dice, ma per forza di cosa non potrà accadere materialmente. Quello che può fare è analizzare ed elaborare da un altro punto di visto (quello attuale) quello che le è successo nell'infanzia. E perchè no, in un certo senso potrà parlare anche alla giovane se stessa. Con l'EMDR potrà inoltre intervenire sulla rielaborazione di esperienze traumatiche che ha vissuto. Tutto questo può trovare uno spazio all'interno del giusto percorso di psicoterapia.
Buongiorno. Come già i miei colleghi le hanno detto molto utile sarebbe un percorso psicoterapeutico che le consentirà di riconnettersi con le sue parti infantili sofferenti e maltrattate e giungere ad una, la sua spiegazione relativamente a ciò che e successo di traumatico nella sua vita ( così come si
evince) . Non immagini questo percorso come semplice, esso sarà doloroso ma attraverso l' esperienza di un legame di fiducia con il terapeuta potrà esperire il benessere connesso a relazioni di cura, esperienza che lei non ha vissuto a pieno Buon lavoro!
Salve, sfrutti questa fase come un punto di inizio. Molto probabilmente prima le era utile non accedere alla sua parte dolorosa oggi risulta essere costoso e la sua emotività necessita di essere ascoltata.
Lo veda come un buon punto di inizio per lavorare sul suo funzionamento e sulla consapevolezza.
Attraverso l’aiuto di uno psicoterapeuta si prenda il tempo per poter accedere alla sua parte dolorosa.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti
Cordiali saluti
Dottoressa Daniela Chieppa
Ciao, le tue parole sono molto commoventi, anche se forse quella che sento più distante nel tuo discorso, un po’ come una nota stonata, è proprio ‘fantascienza’. Non credo questo desiderio sia fantascienza, ma potrebbe rappresentare un’esigenza più profonda, quasi primitiva, di essere accuditi, amati, visti. Da quello che racconti della tua storia mi arriva la solitudine di una bambina che forse ha dovuto imparare a ‘consolarsi’ da sola e capisco quindi come il ‘male’ che hai sentito ti abbia portata prima a voler dimenticare e ora a voler recuperare quella parte che forse ad oggi senti ancora dolorante e vorresti ‘medicare’. Conoscere e avere consapevolezza delle tue ferite, credo possa aiutarti ad avvicinarti alla bambina dentro di te, stringerle la mano e salutarla per poter procedere sulla tua strada più leggera. Ritornando alla fantascienza, è possibile tornare indietro e a volte è necessario e terapeutico per poter ristabilire un contatto con se stessi. Credo possa fare al tuo caso un percorso di psicoterapia ad orientamento sistemico relazionale, sono certa troverai lo spazio giusto per poterti prendere cura di te. Buona fortuna!
Buonasera, grazie per aver condiviso quello che sente, come si sente in questo momento. Leggendo quello che ha scritto, sembra si sia già messa in cammino per prendere per mano e abbracciare quella bambina.
Grazie
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Gentilissima utente, da quello che scrive mi domando se lei ha già compiuto un percorso terapeutico. In qualsiasi caso, questa suo desiderio di riprendere contatto con la sua persona e la sua storia sofferente è una grande passo avanti in un percorso terapeutico. Se vogliamo andare nella direzione della serenità e del benessere personale dobbiamo passare dalla nostra storia e dalla sofferenza che abbiamo incontrato sul nostro cammino. Le suggerisco di compiere questo percorso con l'aiuto di un professionista competente. Altrimenti si rischia che tale percorso non abbia effetti tangibili.
Da quanto racconta, immagino che abbia avuto una infanzia difficile e sofferente. Al contempo colgo anche le sue risorsa. La capacità empatica che rivolge a se stessa è uno strumento importante nel percorso terapeutico.
Se desidera un confronto mi chiami liberamente.
Le auguro ogni bene.

Dott. Fabrizio Capra. Psicoterapeuta della relazione. Ricevo in studio e online
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice. 
Riconosco che sta attraversando un momento molto difficile e voglio che sappia che non è sol* in questo percorso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
La sua domanda è importante, ha un contenuto rilevante, prezioso per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare una preziosa opportunità di conoscenza di sé.

La incoraggio vivamente a considerare l'opportunità di iniziare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.

Le invio un caro saluto.
Gentile utente, lei esprime un profondo desiderio di ri-contattarsi, di dare con l'adulta che è oggi l'attenzione e l'amore alla bambina che è stata. Le nostre parti interne sono sempre con noi, sta a noi metterci in contatto. Nella psicoterapia avviene un po' questo insieme ad un processo di consapevolezza e chiusura delle ferite. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

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