Ciao, mi chiamo Elisa e ho 26 anni. Sento di avere molte cose da dire e domande da porre, perché

18 risposte
Ciao,

mi chiamo Elisa e ho 26 anni. Sento di avere molte cose da dire e domande da porre, perché mi sento un po' persa e non so più dove "sbattere la testa". Ogni volta che cerco di risolvere un problema, subito ne emerge un altro, e spesso non riesco nemmeno a far fronte a quelli che già ho.

A ottobre mi laureo in scienze e tecniche psicologiche, un sogno che ho coltivato fin da piccola. Tuttavia, mi ritrovo a non sapere cosa voglio realmente fare della mia vita. Ho lavorato come educatrice in salute mentale e mi è piaciuto molto, ma ho dovuto lasciare per motivi economici. Attualmente lavoro in un asilo nido, ma non mi piace e lo faccio solo per lo stipendio. Questo è il primo, enorme problema: non riesco a capire cosa fare della mia vita e ogni scelta sembra complicata.

Il secondo punto cruciale riguarda la mia relazione. Sono fidanzata da tre anni con un ragazzo che mi tradisce. Ho sofferto di depressione per un anno, il che ha influito sulla mia carriera accademica. Non riesco a lasciarlo andare, ma mi chiedo se sia perché in qualche modo mi vada bene questa situazione. Ho dei ricordi bellissimi della nostra relazione all’inizio, ma poi ho scoperto il suo tradimento e ho visto che ha frequentato diverse donne. Non riesco a esprimere le mie emozioni e mi sento bloccata.

Sento che la mia vita scorre senza che io ne tragga gioia. Aiutare gli altri è facile, ma aiutare me stessa sembra impossibile. Vorrei tanto ricevere un aiuto per capire come affrontare tutto questo.
Ho cercato di sintetizzare il tutto, ma ci sarebbero tante cose da dire, come la mia fame nervosa/noia, famiglia, autostima e quant’altro.

Grazie per l'attenzione.
Salve Elisa sua descrizione racconta invece in sintesi lucida quello che sta passando.
Credo che dovrebbe iniziare ad elaborare i suoi traumi all’interno di una psicoterapia. In questo modo, rimossi gli ostacoli che la bloccano potrebbe sviluppare una vita al meglio, piena e felice.
Si dia da fare, é per se stessa, rimango a disposizione.
Un saluto,dott.ssa Sandra Petralli
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ciao Elisa, grazie per aver condiviso la tua storia con me. È chiaro che stai attraversando un periodo molto difficile e complesso, e mi sembra che tu stia portando un peso emotivo notevole su diverse questioni, che stanno tutte convergendo a rendere la tua vita particolarmente sfidante in questo momento.

1. Confusione sulla carriera: È normale sentirsi incerti riguardo al proprio futuro, specialmente in un campo come quello della psicologia, che offre tante opportunità ma anche molte sfide. È importante ricordare che non devi avere tutto risolto immediatamente. Il percorso di carriera può evolversi e cambiare nel tempo. Potresti considerare di esplorare diverse opzioni attraverso stage, volontariato o corsi di specializzazione, per capire cosa ti appassiona di più e cosa si allinea meglio con i tuoi valori e interessi. Riconosci che la tua insoddisfazione per il lavoro attuale è valida e che meriti di trovare una strada che ti dia soddisfazione e gioia.

2. Relazione complicata: La tua relazione attuale sembra essere una fonte significativa di dolore e confusione. Rimanere con una persona che ti ha tradita ripetutamente può alimentare sentimenti di insicurezza e di mancanza di autostima. A volte, possiamo rimanere in relazioni dannose perché temiamo il cambiamento o perché ci aggrappiamo ai ricordi dei momenti felici del passato. È importante chiederti cosa stai guadagnando e cosa stai perdendo rimanendo in questa relazione. Potresti beneficiare di parlare con un terapeuta che ti aiuti a esplorare questi sentimenti, a rafforzare la tua autostima e a capire se questa relazione è veramente ciò che desideri e meriti.

3. Difficoltà emotive e blocchi: Sentirsi bloccati, incapaci di esprimere le proprie emozioni, e soffrire di fame nervosa sono segni che stai accumulando molto stress e che potresti aver bisogno di un supporto maggiore per gestirlo. Non è raro che chi è abituato ad aiutare gli altri trovi difficile prendersi cura di sé. Questo potrebbe essere il momento di iniziare a dedicare più tempo e attenzione ai tuoi bisogni. Trovare modi per esprimere le tue emozioni, come la scrittura, l'arte o parlare con una persona di fiducia, potrebbe aiutarti a scaricare un po' della tensione che stai accumulando.

4. Autostima e benessere personale: È evidente che la tua autostima e il modo in cui ti relazioni con te stessa stanno influenzando molte aree della tua vita. Lavorare su di te, magari con l'aiuto di un terapeuta, potrebbe essere un passo importante per iniziare a mettere al primo posto il tuo benessere e le tue esigenze. Riconoscere che meriti una vita piena di soddisfazione e di amore autentico è fondamentale per uscire da questa sensazione di stallo.

Prossimi passi:

Parla con un terapeuta: Potrebbe aiutarti a esplorare tutte queste questioni in modo più approfondito e a trovare strategie per affrontare le tue paure e incertezze.
Prenditi del tempo per te stessa: Dedica del tempo ogni giorno per fare qualcosa che ti fa stare bene, che sia una passeggiata, un hobby o semplicemente rilassarti.
Rifletti sui tuoi valori: Cerca di identificare cosa è veramente importante per te, sia nella carriera che nelle relazioni, e usa questi valori come guida nelle tue decisioni.
Cerca un supporto sociale: Parla con amici, familiari o gruppi di supporto per condividere ciò che stai vivendo e per ricevere il sostegno di cui hai bisogno.
Hai fatto un grande passo riconoscendo che c'è qualcosa che non va e cercando aiuto. Con il tempo e il giusto supporto, potrai trovare la chiarezza e la forza per affrontare questi momenti difficili e costruire la vita che desideri.
Buongiorno Elisa, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. Dal suo racconto sembra emergere che lei stia continuando ad accettare che il suo ragazzo continui a tradirla. Perchè? Avete affrontato il problema insieme lui lo sa che lei l' ha scoperta? Alla fine del suo racconto emerge anche una fame nervosa, c'è una problematica di alimentazione? Una delle tematiche di cui mi occupo da anni sono i disturbi dell' alimentazione. Sarebbe importante iniziare un percorso terapeutico oltre che per affrontare questo tipo di problematiche anche per capire se è suo interesse proseguire con gli studi di psicologia. Un abbraccio affettuoso. dott. Gaetano Marino
Cara utente, credo che le questioni in campo siamo diverse, tutte importanti e faticose. In questo pentolone di malessere, in cui tutto bolle e ribolle non è semplice per lei fare ordire. Sarebbe importante che lei si ritagliasse uno spazio dove fare ordine, dove si possa spegnere il fuoco sotto al "pentolone" e si posa guardare dentro per capire cosa accade e cosa c'è li dentro. Fermarsi per poter ripartire alle volte è centrale. Si affidi ad un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Ciao Elisa, le tua riflessione e le domande che poni sono chiare e lucide. Credo che abbiano due componenti, da un lato sono legate alla tua storia, per esempio affermi che la tua laurea è un sogno che coltivi sin da bambina. D'altro lato penso che vi sia anche una componente legata al momento di vita. Mi riferisco al fatto che stai per passare del ruolo di studentessa a quello di lavoratrice a tempo pieno, con tutti i dubbi cui questo comporta. Questo è un passaggio di vita ed è difficile per tutti, chi più, chi meno. A questo riguardo, colgo che hai già un minimo di esperienza che ti orienta: quando hai lavorato nel campo della salute mentale ti sei trovata bene, non è stato così con il lavoro all'asilo con i bambini. In qualsiasi caso studiare e acquisire conoscenze è completamente differente che svolgere l'attività per cui ci si è preparati per qualche anno. Credo ci vorrà un po' di tempo e qualche esperienza perché tu ti possa sentire più sicura riguardo al lavoro e al futuro.
Per quanto riguarda la tua storia affettiva, ti invito ad approfondire le tue riflessioni. Come dici, sembra che tu riesca meglio ad aiutare gli altri ma un po' meno te stessa. In qualche modo questo richiama la tua professione, ma, a parte questo, forse qui c'è un'idea di sé di poco valore. Come se la tua persona, in qualche modo, acquisisca valore tramite il tuo impegno e l'aiuto che fornisce agli altri. La depressione, il rimanere all'interno di una relazione nella quale ti arrivano messaggi di disinteresse, credo che sono segnali di una condizione, la quale, ti suggerisco e invito ad approfondire. Io, nella tua condizione, lo farei. Ti prego di scusarmi, con questo non intendo assolutamente dare giudizi sella tua condizione, sono dell'idea che, noi psicologi, spesso, siamo spinti nelle braccia della psicologia in primo luogo dalle nostre sofferenze. Per me è stato così! Questo è anche un elemento positivo perché consente di avvicinarci alle persone che soffrono. Sappiamo cosa vuol dire. Quando però, la sofferenza impatta in qualche modo la nostra vita, allora credo che lo dobbiamo a noi stessi di intervenire.
In conclusione, Elisa, sono certo che hai gli strumenti e la sensibilità per affrontare il tuo futuro e penso che una riflessione sulle dinamiche interne che ti coinvolgano possa esserti di grande aiuto per la tua serenità.
Ti auguro ogni bene.
Per qualsiasi altra informazione ti prego di sentirti libera di contattarmi.
In seduta e online
Dott. Fabrizio Capra
Ciao Elisa, grazie della condivisione. Hai avuto il raro dono della sintesi, pur riuscendo a dare un quadro molto ricco della situazione.
Intanto complimenti, ti stai laureando e hai già esperienze lavorative che ti hanno permesso di capire cosa ti piace e cosa non. Vuoi accettare che il tempo ti aiuti a scegliere la tua strada? Non si può sapere tutto a priori, bisogna "esperire", cioè fare esperienzasce. che non vuol dire capire (con l'intelletto), ma mettere le mani in pasta, sentire che effetto fa e decidere come continuare. Venendo al ragazzo che ti ha tradito. Cosa ti impedisce di lasciarlo? Cosa trattiene l'esternazione delle tue emozioni? Tra poco sarai psicologa. Un percorso psicoterapeutico ti sarà utilissimo perr la tua vita personale e ti aiuterà nel lavoro professionale.Ci sono dei blocchi, degli ostacoli da rimuovere nel tuo cammino.E poi l'energia fluisce. Rimango a disposizione, cari saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente,
Forse non è tanto la “testa” a poterle dare delle risposte ma c’é da comprendere poi a fondo le emozioni che sottendono le situazioni di cui parla e che la bloccano.
Una consulenza con uno psicoterapeuta la può aiutare in tal senso.
Cordiali saluti
Gentile Elisa, da futura psicologa mi rivolgo a lei non esattamente come farei con un possibile paziente. Una parte di lei, a ridosso della fine di un percorso, quindi di una separazione e di un nuovo inizio, segnala l'esigenza di "dire", di portare alla luce, di ascoltare ed esprimere al fine di "risolvere" un nodo emotivo, "lasciarlo andare" e poter finalmente affrontare le cose una per volta. Questa è una consapevolezza importante. Da quello che dice lei sembra avere una chiara vocazione per la clinica. E intuisce bene che nella clinica, nell'ascolto, è necessario poter silenziare, almeno per un po', le proprie questioni personali per fare un genuino spazio a quelle dell'altro. Diversamente il ruolo del paziente diventa vicariare una parte inespressa di sé e dar voce alle proprie ferite: lo si capisce bene ma non è possibile far nulla di significativo per lui, né per sé. Questo che sta attraversando, paradossalmente, sembra un momento propizio: qualcosa vuole "sbloccarsi". C'è un'intera vita da affrontare. Passata?! Futura?! Di certo la sua vita. E' importante ciò che lei oggi sceglie di fare, di fronte a questo eterno sospeso. Può continuare ad ascoltarsi, così come sta facendo, può addirittura farlo meglio. Da sola per quel che è possibile, o insieme al professionista che sentirà giusto per lei. Il modo migliore per affrontare l'ignoto è accettare la sua presenza e lei lo sta ascoltando. Cosa vuole fare di ciò che sente? Dott. Giorgio Conti
Buongiorno, quando ci si sente vacillare e avvolti dalla nebbia occorre fermarsi per ritrovare la direzione. Colga l'opportunità che le dona questo momento per iniziare un viaggio di consapevolezza e cambiamento. I semi germogliano al buio. Un caro saluto.
La.fine dei 20 anni è po' come essere sempre in ritardo già diceva qualcuno, parliamone
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Buongiorno Elisa, la sua condivisione può essere un buon punto di partenza per affrontare ciò che veramente desidera fare della sua vita professionale e sentimentale. I suoi dubbi indicano come lei sia già consapevole di come alcune scelte condizionino il suo benessere psichico. Può trovare in un percorso un luogo in cui elaborare i suoi interrogativi, cercare nuove vie più adatte a lei e un sostegno nel terapeuta per il tempo in cui le è necessario.
Buongiorno Elisa,
condividere pensieri così profondi e delicati immagino non sia stato semplice. È evidente che sta attraversando un periodo molto complesso, posso comprendere il senso di smarrimento che prova di fronte alle sfide che sta affrontando.
Quanto racconta tocca aspetti fondamentali della sua vita: l'ambito professionale, la relazione di coppia e il rapporto con se stessa.
Quando si riscontrano difficoltà simultanee in tutti questi ambiti, che sono tra i più importanti della nostra vita, è naturale sentirsi sopraffatti.
Sebbene io possa condividere con lei delle riflessioni, ritengo che le difficoltà che sta vivendo meritino un’attenzione più approfondita. Ciò che sta affrontando necessità, a mio avviso, di uno spazio che lei possa sentire suo, in cui poter esplorare le sue emozioni, comprendere meglio se stessa e fare luce sulle sue scelte.
Le consiglio, pertanto, di valutare un percorso di psicoterapia in cui analizzare, riflettere, comprendere e affrontare le difficoltà che sta vivendo, sia nella relazione di coppia che sul lavoro. Un professionista potrà aiutarla ad esplorare in profondità le sue emozioni, i suoi dubbi e le insicurezze, guidandola nel trovare e costruire strumenti per affrontare il tutto con maggiore consapevolezza di sé e in modo per lei più funzionale.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina R. Malizia
Buongiorno Elisa, il suo messaggio è generoso, con molti dettagli e condivisioni sulla sua storia, e vorrei poterle rispondere in modo altrettanto ricco. Chiaramente sarebbe utile prendersi un tempo adeguato per parlarne, ma mi sento intanto di dirle che la confusione che descrive è comprensibile e fa parte del processo di scoperta ed esplorazione di se stessi. Tuttavia, a volte questo processo può comunque essere faticoso. Ha descritto molte esperienze, lavorative e personali, che ha già fatto, e le chiedo: sentendosi "persa", come ci è riuscita? Credo che ci siano tante risorse dentro di lei a cui potremmo fare appello, prima di capire "cosa fare della sua vita". Le faccio i miei migliori auguri
Andrea Marinelli
Cara Elisa,

Grazie per la tua sincerità e per aver condiviso con me parti così intime della tua vita. Da quello che racconti, emergono vari aspetti che stanno pesando sul tuo benessere: il senso di smarrimento rispetto alla tua carriera, la complessità della tua relazione e la difficoltà nel gestire le tue emozioni.

Dal punto di vista psicodinamico, è possibile che tu stia affrontando conflitti interiori legati all’immagine che hai di te stessa e al tuo desiderio di soddisfare le aspettative esterne. Hai un forte desiderio di aiutare gli altri, ma sembra che tu abbia difficoltà a concederti lo stesso supporto. Questo può derivare da una parte di te che è abituata a mettere i bisogni degli altri davanti ai tuoi, magari per evitare di affrontare sentimenti di inadeguatezza o vulnerabilità.

Per quanto riguarda la tua relazione, sembra che tu ti senta divisa tra il legame affettivo e il senso di delusione e tradimento. Questa situazione può mantenerti bloccata, perché da un lato provi ancora attaccamento, ma dall’altro la tua fiducia è stata minata. Esplorare più a fondo i tuoi sentimenti e i motivi per cui non riesci a lasciarlo potrebbe aiutarti a comprendere meglio cosa ti tiene legata a lui, nonostante il dolore.

Ti trovi in una fase della vita dove molte decisioni sembrano cruciali, e il peso di dover scegliere potrebbe amplificare il senso di insicurezza. Quando i conflitti interni e le domande irrisolte si accumulano, può essere difficile trovare una direzione chiara.

Un consulto psicologico potrebbe essere un primo passo per aiutarti a mettere ordine nei tuoi pensieri e nelle tue emozioni. Un percorso di questo tipo può offrirti lo spazio per esplorare con più calma e profondità ciò che stai vivendo, aiutandoti a sbloccare il potenziale che senti dentro di te ma che in questo momento sembra inaccessibile.

Resto qui per approfondire insieme a te, o per aiutarti a trovare il sostegno più adatto alle tue necessità. Parlare di ciò che stai vivendo è già un primo passo verso una maggiore consapevolezza di te stessa e delle tue scelte.

Ti abbraccio virtualmente, e resto a disposizione per qualsiasi altro pensiero o domanda che vorrai condividere.
M.G.
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Ciao Elisa, grazie per aver condiviso la tua storia e le tue preoccupazioni. Quello che stai vivendo è un periodo molto complesso, con diverse sfide personali, professionali ed emotive che si intrecciano. Il fatto che tu senta il bisogno di chiedere aiuto è già un segnale di grande forza e consapevolezza. Vorrei cercare di aiutarti a fare un po' di chiarezza sui diversi aspetti che hai menzionato.

1. Confusione sulla carriera e sul futuro
Hai menzionato che ti laureerai a breve in Scienze e Tecniche Psicologiche, un sogno che coltivi da tempo. È normale sentirsi confusi in questo momento di transizione. Spesso, quando ci avviciniamo a una meta che ci eravamo prefissati, ci troviamo a chiederci cosa vogliamo davvero fare dopo, e questo può generare ansia e incertezza. Hai già avuto esperienze lavorative come educatrice in salute mentale e sembra che ti siano piaciute, anche se le hai dovute interrompere per ragioni economiche. Il fatto che il lavoro attuale al nido non ti piaccia e lo fai solo per lo stipendio può contribuire a questo senso di insoddisfazione.

In questo caso, potrebbe essere utile darti tempo e spazio per esplorare altre opportunità nel campo della psicologia o dell'educazione, magari anche attraverso ulteriori specializzazioni o corsi che possano avvicinarti a ciò che davvero ti appassiona. Ricorda che non è necessario avere tutto chiaro subito: la tua carriera è un percorso che può evolvere e cambiare, e non sei bloccata nelle scelte che fai ora.

2. Relazione e tradimento
La situazione con il tuo ragazzo è comprensibilmente molto dolorosa. Il tradimento, soprattutto se ripetuto, può creare una rottura profonda nella fiducia e nel rispetto reciproco all'interno di una relazione. Il fatto che tu abbia bellissimi ricordi all'inizio della vostra storia è normale e può spiegare perché sia così difficile lasciarlo andare. Spesso ci aggrappiamo all'idea di quello che la relazione potrebbe essere, sperando che possa tornare come era nei momenti migliori.

Tuttavia, è importante riflettere su ciò che stai vivendo nel presente. Se la sua infedeltà ti sta causando sofferenza e ti fa sentire bloccata, potrebbe essere utile esplorare se questa relazione ti sta dando ciò di cui hai bisogno in termini di amore, rispetto e sicurezza emotiva. Il fatto che ti chiedi se "ti vada bene" questa situazione potrebbe indicare che hai, in qualche modo, accettato una condizione che non ti rende felice, forse per paura di stare sola o perché ti senti bloccata nella tua vita.

3. Fame nervosa e gestione delle emozioni
Hai accennato alla fame nervosa e alla difficoltà di esprimere le tue emozioni. Questo può essere un segnale che stai cercando di gestire il dolore e la frustrazione in modi che non ti permettono di affrontare direttamente ciò che stai vivendo. La fame nervosa spesso è una risposta ad ansie o emozioni represse, ed è importante esplorare queste emozioni piuttosto che cercare di evitarle o mascherarle. Potresti trovare utile cercare tecniche di gestione dello stress, come il mindfulness o l'attività fisica, ma soprattutto lavorare su una maggiore consapevolezza emotiva, magari con l'aiuto di un terapeuta.

4. Autostima e difficoltà a prendersi cura di sé
Il fatto che trovi facile aiutare gli altri, ma difficile aiutare te stessa, è una dinamica comune per molte persone, specialmente in chi ha una forte tendenza a prendersi cura degli altri. Potresti avere l'impressione che tu non meriti la stessa cura o attenzione, o che mettere te stessa al primo posto sia egoistico. È invece fondamentale che tu impari a prenderti cura di te, poiché solo così potrai veramente essere soddisfatta e capace di affrontare le difficoltà.

Lavorare sulla tua autostima e sul riconoscimento dei tuoi bisogni è un processo lungo, ma può iniziare con piccoli passi. Anche solo riconoscere che meriti di essere felice, di avere relazioni sane e di fare.
Spero di essere stata d'aiuto.
Sono disponibile anche online.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile Elisa sei riuscita a sintetizzare benissimo le difficoltà che stai vivendo e per le quali un buon percorso di psicoterapia, magari affiancato anche da sedute di ipnosi ,potrebbe aiutarti non solo a risolvere i dubbi che hai su cosa vuoi fare davvero nella vita, ma e soprattutto, a costruire in modo solido quella sicurezza in te stessa che sembra così vacillante, oltre al fatto che per intraprendere un lavoro dove devi aiutare gli altri è fondamentale aver risolto i propri conflitti. Resto a disposizione per un'eventuale consulenza. Un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Carfora
Ciao Elisa,

grazie per aver condiviso con me una parte così complessa e importante della tua vita. È evidente che stai vivendo un periodo di grande confusione e difficoltà, ed è del tutto comprensibile che ti senta persa di fronte a tante sfide simultanee.

Il fatto che tu stia per laurearti in un campo che hai sempre sognato dimostra quanto tu sia capace e determinata, nonostante le difficoltà che hai incontrato lungo il percorso. È normale avere dubbi su cosa fare della propria vita, soprattutto in un momento di transizione così importante. Il lavoro che hai svolto come educatrice in salute mentale ti ha dato una direzione, ma il doverlo lasciare per motivi economici ha complicato le cose, e adesso ti trovi a fare qualcosa che non ti appassiona. Questo tipo di situazione può portare a una sensazione di vuoto e di mancanza di scopo, ma vorrei incoraggiarti a non perdere di vista ciò che ti ha spinto a scegliere questa strada: la voglia di aiutare gli altri e fare la differenza.

Per quanto riguarda la tua relazione, è evidente che stai vivendo un conflitto interiore molto profondo. Da un lato ci sono i ricordi belli e il legame che senti con il tuo fidanzato, ma dall’altro c’è il dolore causato dai suoi tradimenti. È naturale che tu sia bloccata, soprattutto dopo aver già sofferto di depressione, e a volte può sembrare più facile restare in una situazione che conosci piuttosto che affrontare l’incertezza di una rottura.

La difficoltà nell’esprimere le tue emozioni è un tema comune, soprattutto quando ci sentiamo sopraffatti o quando abbiamo paura di affrontare ciò che proviamo davvero. È come se ci fosse un conflitto tra quello che senti di meritare e ciò che stai vivendo. Vorrei dirti che non sei sola in questo, e che è possibile trovare un modo per affrontare queste emozioni bloccate.

Un passo fondamentale potrebbe essere cercare il supporto di un professionista, qualcuno che possa offrirti uno spazio sicuro per esplorare tutto ciò che stai vivendo. Hai detto che aiutare gli altri ti riesce facile, ma ricorda che meriti lo stesso aiuto e la stessa attenzione che dai agli altri. La psicoterapia può essere un ottimo strumento per aiutarti a fare chiarezza, a prendere decisioni che ti fanno stare bene e a lavorare sulle questioni che ti stanno bloccando, come l’autostima, la fame nervosa e la tua relazione.

Ci sono molte cose da affrontare, ma il fatto che tu abbia già iniziato a mettere in ordine i tuoi pensieri e a cercare aiuto dimostra che sei pronta a fare un passo verso il cambiamento. Non avere paura di chiedere supporto e di prenderti del tempo per capire davvero cosa desideri per la tua vita.

Ti auguro di trovare la forza e la chiarezza di cui hai bisogno per affrontare tutto questo. Se hai bisogno di un confronto o di ulteriori consigli, sono qui per ascoltarti.

Un caro saluto,
D.ssa Violeta Raileanu

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