Ciao a tutti, sono una ragazza di vent'anni al primo anno di università, parto con la premessa che s
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Ciao a tutti, sono una ragazza di vent'anni al primo anno di università, parto con la premessa che so che ci sono problemi peggiori però ho anche io bisogno di essere ascoltata e capita e penso che anche il mio vissuto abbia bisogno di attenzione.
Ho iniziato ad essere vittima di bullismo alle medie, mi isolavano, mi prendevano in giro, mi spintonavano, anche in famiglia ricevevo commenti poco carini per il mio peso corporeo, ero una bambina un po' troppo in carne e ho sempre sofferto in silenzio, facevo finta di niente con tutti, non mostravo il mio dolore e cercavo di affrontare le cose da sola, per un periodo ho intrapreso la strada del mangiare e tentare di vomitare, mi hanno salvato la curiosità e la lettura, avevo letto tanti libri di anoressia e bulimia, avevo paura delle conseguenze quindi ho pensato che la mia vita fosse più importante e ho smesso di indurmi il vomito. Sono entrata alle superiori fingendomi spensierata ma già non accettavo me stessa, il mio corpo, il mio modo di essere, non mi amavo eppure avevo finalmente dimagrito, ce l'avevo fatta da sola. Durante le superiori qualcuno ha continuato a prendermi in giro, io ho riniziato a vedermi grassa tutt'ora non mi accetto e non solo a livello corporeo, mi sento sbagliata, inadeguata a ogni situazione, una nullità e un fallimento totale, ho sempre paura di deludere tutti e questa paura costante mi fa vivere male
Tuttavia, questo è stato solo uno degli eventi che ha caratterizzato il mio essere.
Ho vent'anni e sono stata vittima di molestie in maniera ripetuta sia alle superiori che successivamente, gli "artefici" erano sempre persone diverse, non ho mai denunciato e non ho mai parlato con nessuno di questo, ho tenuto dentro di me anche questa parte di sofferenza, così come ho tenuto dentro di me una sofferenza e un trauma riguardante il passato, trauma che non ho mai affrontato e metabolizzato e che ora sta iniziando ad avere un peso troppo grande per me.
Sono una persona con grandi problemi relazionali, non so esprimere le emozioni, ho paura di provarle e di mostrarle perché sono stata cresciuta con l'idea che piangere o mostrare emozioni sia per persone deboli, non riesco nemmeno ad esprimere un "ti voglio bene" se non per messaggio e anche davanti a situazioni molto tristi faccio di tutto per reprimere ogni cosa. Ho una paura disperata di perdere le persone e questo mi porta a partire col presupposto che tutti troveranno una persona migliore di me e così vivo male ogni rapporto, sono anche molto diffidente, mi fido dopo anni ma mai del tutto. Ho provato a cambiare questo mio modo di essere ma ad ogni nuova conoscenza ci ricasco e creo spesso relazioni d'amicizia che da molte persone vengono definite tossiche ma io me ne rendo conto solo dopo anni.
Ho parlato con i miei genitori dei miei problemi relazionali, del bullismo subito da bambina e ho accennato a qualcos'altro, da un po' di tempo a questa parte non sopporto più determinati pesi, mi sento emotivamente spenta e ho espresso più volte la mia volontà di intraprende un percorso con uno psicologo o un psicoterapeuta ma non sono stata presa sul serio, sono stata ignorata o liquidata con la risposta che ce la posso fare da sola come tutti, questa volta però sento che non ce la faccio, non di nuovo, ho sempre tenuto duro, per tanti anni, ho sempre affrontato qualsiasi problema da sola ora però mi rendo conto che ho bisogno di aiuto e di sostegno. Voglio vivere la mia vita, voglio iniziare a volermi bene e ad accettarmi, voglio prendermi il mio riscatto, non voglio sentirmi una nullità e voglio essere felice perché ne ho il diritto.
Mi sono rivolta alla psicologa dell'università e ai vari centri nel territorio ma i tempi di attesa sono lunghissimi, si parla di mesi e mesi, non voglio rivolgermi alla dottoressa di famiglia per una questione di vergogna e per paura di essere giudicata, sto cercando un lavoro per potermi permettere questa spesa da settembre/ottobre perché sento di essere vicina ad un limite e la mia famiglia mi ha ripetuto più volte che non ha intenzione di buttare i soldi in questo modo. C'è qualcosa che posso fare per non arrivare definitivamente o addirittura varcare quel limite durante l'attesa?
Ringrazio e mi scuso per la lunghezza del messaggio
Ho iniziato ad essere vittima di bullismo alle medie, mi isolavano, mi prendevano in giro, mi spintonavano, anche in famiglia ricevevo commenti poco carini per il mio peso corporeo, ero una bambina un po' troppo in carne e ho sempre sofferto in silenzio, facevo finta di niente con tutti, non mostravo il mio dolore e cercavo di affrontare le cose da sola, per un periodo ho intrapreso la strada del mangiare e tentare di vomitare, mi hanno salvato la curiosità e la lettura, avevo letto tanti libri di anoressia e bulimia, avevo paura delle conseguenze quindi ho pensato che la mia vita fosse più importante e ho smesso di indurmi il vomito. Sono entrata alle superiori fingendomi spensierata ma già non accettavo me stessa, il mio corpo, il mio modo di essere, non mi amavo eppure avevo finalmente dimagrito, ce l'avevo fatta da sola. Durante le superiori qualcuno ha continuato a prendermi in giro, io ho riniziato a vedermi grassa tutt'ora non mi accetto e non solo a livello corporeo, mi sento sbagliata, inadeguata a ogni situazione, una nullità e un fallimento totale, ho sempre paura di deludere tutti e questa paura costante mi fa vivere male
Tuttavia, questo è stato solo uno degli eventi che ha caratterizzato il mio essere.
Ho vent'anni e sono stata vittima di molestie in maniera ripetuta sia alle superiori che successivamente, gli "artefici" erano sempre persone diverse, non ho mai denunciato e non ho mai parlato con nessuno di questo, ho tenuto dentro di me anche questa parte di sofferenza, così come ho tenuto dentro di me una sofferenza e un trauma riguardante il passato, trauma che non ho mai affrontato e metabolizzato e che ora sta iniziando ad avere un peso troppo grande per me.
Sono una persona con grandi problemi relazionali, non so esprimere le emozioni, ho paura di provarle e di mostrarle perché sono stata cresciuta con l'idea che piangere o mostrare emozioni sia per persone deboli, non riesco nemmeno ad esprimere un "ti voglio bene" se non per messaggio e anche davanti a situazioni molto tristi faccio di tutto per reprimere ogni cosa. Ho una paura disperata di perdere le persone e questo mi porta a partire col presupposto che tutti troveranno una persona migliore di me e così vivo male ogni rapporto, sono anche molto diffidente, mi fido dopo anni ma mai del tutto. Ho provato a cambiare questo mio modo di essere ma ad ogni nuova conoscenza ci ricasco e creo spesso relazioni d'amicizia che da molte persone vengono definite tossiche ma io me ne rendo conto solo dopo anni.
Ho parlato con i miei genitori dei miei problemi relazionali, del bullismo subito da bambina e ho accennato a qualcos'altro, da un po' di tempo a questa parte non sopporto più determinati pesi, mi sento emotivamente spenta e ho espresso più volte la mia volontà di intraprende un percorso con uno psicologo o un psicoterapeuta ma non sono stata presa sul serio, sono stata ignorata o liquidata con la risposta che ce la posso fare da sola come tutti, questa volta però sento che non ce la faccio, non di nuovo, ho sempre tenuto duro, per tanti anni, ho sempre affrontato qualsiasi problema da sola ora però mi rendo conto che ho bisogno di aiuto e di sostegno. Voglio vivere la mia vita, voglio iniziare a volermi bene e ad accettarmi, voglio prendermi il mio riscatto, non voglio sentirmi una nullità e voglio essere felice perché ne ho il diritto.
Mi sono rivolta alla psicologa dell'università e ai vari centri nel territorio ma i tempi di attesa sono lunghissimi, si parla di mesi e mesi, non voglio rivolgermi alla dottoressa di famiglia per una questione di vergogna e per paura di essere giudicata, sto cercando un lavoro per potermi permettere questa spesa da settembre/ottobre perché sento di essere vicina ad un limite e la mia famiglia mi ha ripetuto più volte che non ha intenzione di buttare i soldi in questo modo. C'è qualcosa che posso fare per non arrivare definitivamente o addirittura varcare quel limite durante l'attesa?
Ringrazio e mi scuso per la lunghezza del messaggio
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
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Salve, l’ho letta con attenzione e mi dispiace sentire il suo malessere, che trovo essere degno di ascolto e di accoglienza. Sento che sono stati molteplici gli accadimenti che le hanno recato sofferenza e spero che si ritagli uno spazio per poterne parlare con uno specialista ed elaborare. Il servizio pubblico può esserle di aiuto, malgrado le attese di cui parla e di cui anche io come professionista sono a conoscenza. Quando potrà altrimenti chiederà uno spazio di ascolto privato. L’importante è che se lo conceda, perché merita di vivere in serenità. Scrivere è stato un primo passo verso il suo benessere. Le auguro cose belle.
Gentilissima, grazie per aver condiviso la sua storia. Non deve essere stato facile vivere tutto quello che ho potuto leggere. Credo che abbia fatto molto bene a cercare un sostegno e un tipo di aiuto professionale. Spesso da soli non si riesce a superare e a sostenere certi pesi, neanche ad affrontarli, un professionista può darle l'ascolto e il sostegno che merita. È possibile lavorare su aspetti e vissuti del passato che ancora ci fanno male, cercare di fare pace con se stessi e fare spazio ad accettazione e compassione. Migliorare le capacità relazionali, affrontare aspetti alimentari, depressivi e ansiosi. Ma farlo da soli è difficile. Credo che nel suo caso sia utile partire da un'attenta valutazione e da una giusta diagnosi per poi impostare un adeguato percorso terapeutico. Nella speranza di poterla aiutare resto a disposizione per info e consulenze. Anche online. Cordiali Saluti. Dr.ssa ST
Buongiorno, grazie per la sua condivisione che può essere di aiuto a molte/i.
Perseguire con determinazione il suo diritto alla felicità, facendosi aiutare, è saggio e ammirevole. Questa determinazione le consentirà di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Purtroppo i tempi tecnici per percorsi di psicoterapia a prezzi calmierati, sono lunghi. Forse troppo, per il suo crescente bisogno.
Potrebbe fare domanda per il "bonus Psicologo" ed eventualmente provare a contattare una/o psicoterapeuta privato con il quale concordare magari una forma di pagamento rateizzato, oppure tempisticamente più congruo alle sue esigenze. E' a discrezione del professionista, chiaramente. Ma nel limite del possibile e nel rispetto delle regole, magari si può trovare una formula accessibile.
Un caro saluto.
Perseguire con determinazione il suo diritto alla felicità, facendosi aiutare, è saggio e ammirevole. Questa determinazione le consentirà di raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Purtroppo i tempi tecnici per percorsi di psicoterapia a prezzi calmierati, sono lunghi. Forse troppo, per il suo crescente bisogno.
Potrebbe fare domanda per il "bonus Psicologo" ed eventualmente provare a contattare una/o psicoterapeuta privato con il quale concordare magari una forma di pagamento rateizzato, oppure tempisticamente più congruo alle sue esigenze. E' a discrezione del professionista, chiaramente. Ma nel limite del possibile e nel rispetto delle regole, magari si può trovare una formula accessibile.
Un caro saluto.
Cara ragazza, ho letto con molta attenzione tutto ciò che ha scritto e sono riuscita a percepire tutta la sua sofferenza. La ringrazio per la fiducia che mostra nell'aver deciso di scrivere qui chiedendo aiuto e consigli. Percepisco la sua sensibilità e mi auguro che non perda la sua determinazione a risolvere i suoi disagi iniziando un percorso di psicoterapia. Anche io le consiglio di richiedere intanto il "bonus psicologo". Nel frattempo, se può dirmi in quale città vive, posso aiutarla nella ricerca di centri o di associazioni che svolgono psicoterapia a prezzi popolari: ce ne sono diversi in Italia. Mi faccia sapere, se vuole, e sarò felice di provare ad aiutarla. Un caro saluto. Francesca Giovannelli
La ringrazio per aver condiviso il suo malessere, le consiglio di intraprendere un percorso con uno specialista per ripercorrere insieme la sua vita e dare nuovi significati agli eventi della sua vita, per uscire dalla sua "SOFFERENZA "e prendere consapevolezza delle risorse che possiede. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la sofferenza attuale. L’ EMDR usa i movimenti oculari, attraverso una stimolazione bilaterale alternata per facilitare e l’elaborazione degli eventi traumatici disturbanti.
Potrebbe fare domanda per il "Bonus Psicologo" ed eventualmente provare a contattare una/o psicoterapeuta privato con il quale concordare magari una forma di pagamento rateizzato che più si adatti alla sua situazione economica. Resto a disposizione per ogni chiarimento o confronto. Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello
Potrebbe fare domanda per il "Bonus Psicologo" ed eventualmente provare a contattare una/o psicoterapeuta privato con il quale concordare magari una forma di pagamento rateizzato che più si adatti alla sua situazione economica. Resto a disposizione per ogni chiarimento o confronto. Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello
Affrancarsi dalla cortina di silenzio e sfiducia che a volte le famiglie sollevano sui dolori di chi patisce è indubbiamente un motivo aggiunto di sofferenza, forse ancor più forte della questione originaria. Corrono i giorni del bonus psicologico, immagino potrebbe beneficiarne per le prime sessioni psicoterapiche. Non demorda, e se crede fermamente nel desiderio di iniziare una psicoterapia, si informi sulle associazioni presenti sul territorio che erogano servizi psicoterapici a costi calmierati, oppure, come ha detto lei stessa, ottenere un lavoro la renderà autonoma nel sostenimento dell'onorario terapeutico. La vita va aggredita, non si fermi.
Dott. Alessandro Cazzato
Dott. Alessandro Cazzato
Buongiorno,
la sua storia è molto toccante e delicata.
La decisione di iniziare un percorso di psicoterapia, le sarà indubbiamente d'aiuto, ed è, a mio parere, una scelta saggia e coraggiosa.
Valuti la possibilità di richiedere il bonus psicologo, la aiuterebbe economicamente a sostenere le prime sedute. Anche informarsi su centri territoriali che erogano psicoterapia a prezzi calmierati, può essere una soluzione utile. La attendono sfide importanti, non demorda.
Cordialmente, EP
la sua storia è molto toccante e delicata.
La decisione di iniziare un percorso di psicoterapia, le sarà indubbiamente d'aiuto, ed è, a mio parere, una scelta saggia e coraggiosa.
Valuti la possibilità di richiedere il bonus psicologo, la aiuterebbe economicamente a sostenere le prime sedute. Anche informarsi su centri territoriali che erogano psicoterapia a prezzi calmierati, può essere una soluzione utile. La attendono sfide importanti, non demorda.
Cordialmente, EP
Buongiorno e grazie per la condivisione. Comprendo il dolore che descrive e da quello che racconta sembra che la sua storia sia attraversata da difficoltà ma anche dalla voglia e dal coraggio di vivere e andare oltre. Qualcuno ha scritto che in ogni essere umano c'è una naturale forza che spinge verso il benessere e ogni nostro comportamento persino quello che poi diviene disadattivo è il tentativo "creativo" di trovare un adattamento. Ecco ora la sua richiesta di aiuta la sta indirizzando verso la ricerca di un maggiore benessere.
Come già detto da alcuni colleghi, alcuni professionisti, anche nel privato, adottano tariffe calmierate e standard convenzionati, credo che potrà efficacemente trovare quanto fa per lei. Rimango a disposizione per ogni eventualità.
Come già detto da alcuni colleghi, alcuni professionisti, anche nel privato, adottano tariffe calmierate e standard convenzionati, credo che potrà efficacemente trovare quanto fa per lei. Rimango a disposizione per ogni eventualità.
Salve, non deve affatto scusarsi perché il suo racconto è importante e degno di grande attenzione. Comprendo le sue emozioni e immagino il senso di impotenza che ha provato alla risposta della sua famiglia alla sua giusta e sana richiesta. Non c'è nessuna persona vicina a lei, amico o parente, con cui parlare e insieme porre la sua famiglia di fronte alla responsabilità che devono assumersi? Se non ha nessuno con cui parlare con serenità e che le voglia sinceramente bene, può chiedere a uno psicologo di ascoltarla ( gratuitamente la prima volta) e magari di aiutarla nel far presente alla sua famiglia tutto il suo disagio. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, mi spiace per la sua sofferenza, si sente molto un disagio celato da troppo tempo. Le consiglio di parlare con il medico di famiglia, potrebbe essere un canale di apertura verso i suoi genitori e intraprendere un suo percorso anche utilizzando il bonus psicologico. Trovo importante iniziare a "dare gambe" al suo desiderio. Rimango a disposizione
cordialmente Dott.ssa Mirella Pepi
cordialmente Dott.ssa Mirella Pepi
Ciao, hai scritto una bellissima lettera in cui hai ben spiegato la tua situazione, evidenziando un'ottima capacità introspettiva e una consapevolezza che esige di crescere. Sei su un trampolino di lancio. La scelta di intraprendere una psicoterapia è appropriata e dalla basa da cui parti credo proprio che sarà un cammino proficuo e soddisfacente. Sei sulla strada giusta, trovati un lavoretto e fatti questo importante regalo. Sembri una ragazza che ha voglia di conquistarsi il diritto di essere libera, primariamente di non sentirsi giudicata. Hai bisogno di una guida, ma le gambe saranno le tue. La forza che determina l'attitudine a tenerti tutto dentro e a resistere ad ogni costo può diventare una nuova energia, rivolta stavolta nella direzione dell'espansione e della gioia. Ricorda, le cose che si pregustano hanno maggiore possibilità di essere ottenute. In bocca al lupo!
Ciao
certo che c'è qualcosa che puoi fare nell'attesa. Sei una ragazza molto intelligente e determinata per cui potrei consigliarti delle letture che possono stimolare in te la riflessione e l'autoconsapevolezza. Inoltre ti consiglierei anche delle attività creative con le quali potresti esprimere il tuo disagio, iniziare ad accettarti e procedere nel tuo percorso. Se sei interessata, non esitare a contattarmi.
dott.ssa Letizia Muzi
certo che c'è qualcosa che puoi fare nell'attesa. Sei una ragazza molto intelligente e determinata per cui potrei consigliarti delle letture che possono stimolare in te la riflessione e l'autoconsapevolezza. Inoltre ti consiglierei anche delle attività creative con le quali potresti esprimere il tuo disagio, iniziare ad accettarti e procedere nel tuo percorso. Se sei interessata, non esitare a contattarmi.
dott.ssa Letizia Muzi
Salve, mi dispiace molto per il periodo difficile che sta attraversando. Per superare questo momento le consiglierei di consultare uno psicologo. Purtroppo ricadere in certi schemi è probabile se non si affrontano insieme ad un professionista, che l'aiuti a metabolizzare le brutte esperienze del passato e ad andare avanti con una prospettiva diversa. Resto a disposizione Dott.ssa Alessia Malandrino
Carissima, leggendo la sua richiesta ho compreso la grande sofferenza e la necessità di un supporto quanto mai urgente . Naturalmente la sua situazione merita una presa in carico particolareggiata, un consiglio spot potrebbe risultare disfunzionale e demotivante; piuttosto Le suggerisco vivamente di fare richiesta del bonus psicologo e comunque di prenotarsi al servizio pubblico in attesa di poter iniziare il suo percorso psicoterapeutico con un professionista di su scelta. intanto tenga duro e non perda la fiducia nella sua determinazione di migliorare. SI PUO' FARE. Un saluto affettuoso.
Buongiorno, la tua storia è molto toccante e trasmette una grande sofferenza e fatica, per tutte le cose che hai vissuto e le convinzioni che ti hanno lasciato dentro, profonde. nonostante ciò, hai saputo descrivere con straordinaria lucidità come sei e quello che hai vissuto, fino a raccontarci l'impegno che ci stai mettendo nel mettere da parte qualcosa per intraprendere un percorso psicologico.
Ti sei anche mossa bene, in modo attivo, nel chiedere ai tuoi genitori un supporto, sei consapevole delle possibilità intorno a te e di ciò di cui hai bisogno per il tuo benessere. é difficile qui darti consigli o pareri, condivido con quanto espresso dai colleghi riguardo al Bonus psicologo. Quello che mi sento di aggiungere è che al medico di base, nonostante la vergogna, potresti raccontargli di alcuni problemi con lo studio all'università, rimanendo sul vago e senza entrare in situazioni di imbarazzo e chiedendo l'impegnativa per il servizio di psicologia, cercando poi quelli più vicini o meno, a te. Ricorda che esiste anche chi soffre e non chiede aiuto, tu stai facendo una cosa davvero importante per te.
Un altro spunto che ti do riguarda il fatto di racimolare qualche soldo, magari vendendo qualcosa su siti come vinted, oppure mettendo da parte qualcosa se hai dei soldi per uscire la sera: fare anche un solo colloquio può essere occasione per essere ascoltata e definire insieme al terapeuta una tariffa magari particolare o delle tempistiche adeguate per venirti incontro.
Sono disponibile per approfondire, se ne senti la necessità, anche online. Cari saluti.
Ti sei anche mossa bene, in modo attivo, nel chiedere ai tuoi genitori un supporto, sei consapevole delle possibilità intorno a te e di ciò di cui hai bisogno per il tuo benessere. é difficile qui darti consigli o pareri, condivido con quanto espresso dai colleghi riguardo al Bonus psicologo. Quello che mi sento di aggiungere è che al medico di base, nonostante la vergogna, potresti raccontargli di alcuni problemi con lo studio all'università, rimanendo sul vago e senza entrare in situazioni di imbarazzo e chiedendo l'impegnativa per il servizio di psicologia, cercando poi quelli più vicini o meno, a te. Ricorda che esiste anche chi soffre e non chiede aiuto, tu stai facendo una cosa davvero importante per te.
Un altro spunto che ti do riguarda il fatto di racimolare qualche soldo, magari vendendo qualcosa su siti come vinted, oppure mettendo da parte qualcosa se hai dei soldi per uscire la sera: fare anche un solo colloquio può essere occasione per essere ascoltata e definire insieme al terapeuta una tariffa magari particolare o delle tempistiche adeguate per venirti incontro.
Sono disponibile per approfondire, se ne senti la necessità, anche online. Cari saluti.
Ciao, il tuo coraggio nel condividere la tua storia è davvero importante e merita attenzione. La terapia breve strategica può offrirti strumenti utili per affrontare le tue difficoltà relazionali e i traumi passati. Inizia identificando i tuoi pensieri negativi ricorrenti, come la sensazione di essere una nullità o di deludere gli altri; queste convinzioni limitanti possono essere sfidate e ristrutturate. Focalizzati su piccole azioni quotidiane che ti permettano di esprimere le tue emozioni, anche solo scrivendo un diario o parlando con qualcuno di fiducia. Cerca di costruire relazioni positive, che ti aiutino a riconoscere il tuo valore. Considera anche attività che promuovano il tuo benessere, come lo sport o l'arte, per migliorare l'autoefficacia e l'autostima. Infine, continua a cercare un terapeuta; il fatto che tu sia attivamente alla ricerca di aiuto è già un grande passo verso il tuo riscatto personale.
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