Ciao a tutti! Sono un ragazzo di 24 anni e vado da una psicologa da un paio di mesi. La ritengo estr

17 risposte
Ciao a tutti! Sono un ragazzo di 24 anni e vado da una psicologa da un paio di mesi. La ritengo estremamente competente e umanamente sensibile. Il mio problema è che non riesco ad aprirmi completamente, sono sempre molto impostato e non mi lascio andare. Faccio difficoltà a parlare di certi argomenti e per questo rimango sempre sulle solite cose, ad esempio impegni universitari e cose simili. Mi sento proprio bloccato ad aprirmi veramente, nonostante abbia stima per la dottoressa. Ormai è un po’ meno di anno che faccio le sedute, perciò non credo sia dovuto “all’imbarazzo” iniziale. Cosa mi consigliate o cosa pensate di questo problema?
Buongiorno Utente. Dopo due mesi di terapia mi sembra che si sia già creato un bel rapporto basato su rispetto e stima reciproca. È una base importante, ma credo che per costruire una fiducia piena serva ancora un po' di tempo e di lavoro insieme. Se se la sente, può parlarne direttamente con la specialista così da affrontare la questione in modo più diretto: penso che potrebbe essere un'importante occasione per la vostra alleanza di lavoro. Un saluto!

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Buongiorno, il mio consiglio è di discuterne con la sua psicologa direttamente, al fine di giovare a e potenziare l'alleanza terapeutica con la sua terapeuta. Queste difficoltà che lei ha non sono immodificabili ma, anzi, possono rappresentare un ulteriore target su cui focalizzare il percorso psicoterapico. Non abbia timori a discuterne con la sua terapeuta, un feedback è sempre utile anche nella prospettiva del professionista!

Cordiali saluti
Buon giorno! È del tutto normale sentirsi bloccati nell'aprirsi, anche dopo qualche mese di terapia, e il fatto che tu stia riflettendo su questo aspetto è già un passo importante. La relazione con la tua psicologa è una base solida, e avere stima per lei è un buon segno.
Parlarne direttamente con la tua psicologa, come suggerito dal collega, può davvero fare la differenza. Condividere la tua difficoltà a lasciarti andare potrebbe aiutarvi a capire insieme cosa ti trattiene e a esplorare le emozioni o le paure che potrebbero essere alla radice di questo blocco.
Inoltre, potrebbe essere utile esplorare gradualmente i temi che ti mettono a disagio, iniziando da quelli che ti sembrano più facili. Ricorda che la terapia è uno spazio sicuro in cui puoi essere te stesso, senza giudizio. Con pazienza e tempo, sono sicuro che riuscirai a sentirti più a tuo agio nel condividere ciò che hai dentro. Non esitare a dare voce a queste preoccupazioni: è un passo significativo verso il tuo benessere. Buona fortuna!
Dott.ssa Miroddi
Buongiorno,
Ne parli con la collega direttamente, sarà sicuramente un'ottima occasione per sbloccare l'impasse e rafforzare l'alleanza terapeutica tra voi. Comprendo che possa non essere così facile farlo, ma Le assicuro che in questi casi è fondamentale e fa la differenza.
Salve, è già un ottimo risultato che si è creata questa stima ed apprezzamento per la terapeuta. Cosa sente che le manca per aprirsi di più? provi un attimo a riflettere su questo e parli con serenità alla sua terapeuta dei suoi dubbi e dei suoi bisogni. Forse proprio questi sono temi su cui le può essere utile lavorare. magari è una questione di tempo, due mesi sono pochi ed ognuno ha i suoi tempi per provare fiducia. Vedrà che le cose miglioreranno se fa questo passo di avvicinamento. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Ciao. Capisco la tua difficoltà. Due mesi sono un periodo piuttosto breve perché si possa instaurare una completa fiducia e una confidenza tale da potersi permettere di dire anche le cose più difficili. Solitamente la situazione migliora col tempo e con la sempre maggiore familiarità. Però alla fine del tuo messaggio parli di un po' meno di un anno. E allora le cose potrebbero esser un po' diverse. Ti consiglio di parlare di questa difficoltà con la tua terapeuta che saprà certamente rassicurarti che questo di cui parli può essere un problema di molti.
Un caro saluto
Dottoressa Clotilde Bellani
Buongiorno, potrebbe essere utile confrontarsi con la collega e raccontarle di questo "blocco". Essendoci un buon rapporto di fiducia, sono sicura troverete il modo di affrontare insieme questo ostacolo e ottenere dei giovamenti.
Un saluto
Veronica Vanerio
Buonasera.
È normale sentirsi bloccati all'inizio di un percorso psicoterapeutico, anche quando si ha stima per il terapeuta. A volte, le difficoltà ad aprirsi possono derivare dalla paura di essere giudicati o dal timore di affrontare temi più profondi e vulnerabili. Questo senso di "impostazione" potrebbe essere un meccanismo di difesa inconscio che ti protegge da emozioni difficili.

Potresti provare a esprimere apertamente alla tua psicologa come ti senti riguardo a questa difficoltà ad aprirti. La terapia è un luogo sicuro per esplorare anche queste sensazioni, e condividere il tuo blocco potrebbe sbloccare il processo e portare ad una maggiore apertura.
Saluti
Buongiorno, è ancora una fase iniziale del percorso e probabilmente necessiti di più tempo per poterti aprire oppure qualcosa di più profondo ti blocca nell'aprirti veramente. Parlane con la tua terapeuta in modo tale che insieme potrete identificare cosa realmente accade.
Saluti
Dott.ssa Serena Labanca
Deve portare questa domanda così come l'ha scritta qui in terapia, e avere il coraggio di vedere cosa succede.
Per qualsiasi altra domanda, resto a disposizione
Salve, la ringrazio per la sua condivisione.
Sarebbe bene che lei parlasse direttamente con la dottoressa esponendo come ha fatto qui i suoi dubbi. Sarà la dottoressa poi a rispondere alle altre domande che ha posto.
Cordiali saluti.
S.Augello
Gentile utente la relazione e la fiducia verso il/la terapueta è importante poichè facilita l'emergere di contenuti anche molto intimi. Se avverte la difficoltà ad aprirsi sarebbe opportuno affrontere l'argomento nel corso della seduta. Cordiali saluti
Buongiorno, credo che il rapporto con la sua terapeuta si stia instaurando in modo positivo, sulla base di fiducia e stima. Ogni persona poi ha i suoi tempi per entrare in una relazione di confidenza e riuscire a esprimere anche le emozioni e i sentimenti più profondi. Continui il suo percorso terapeutico e quando si sentirà pronto potrà parlare direttamente con lei della sua difficoltà.
Buon viaggio terapeutico!
L'alleanza terapeutica è fondamentale per affrontare i motivi che l'anno portata ad intraprendere un percorso di cura e l'intimità che le serve per parlare più liberamente può dipendere da diversi fattori, che lei potrà comprendere attraverso il confronto diretto sul problema. Le modalità di relazione che accadono nella stanza dello psicologo o psicoterapeuta sono sempre un materiale prezioso per comprendere il proprio funzionamento e certamente la difficoltà a lasciarsi andare incontrerà la sensibilità della sua psicologa, che la accoglie e può diventare fonte di riflessione e cambiamento.
Buona sera, non sempre è facile aprirsi anche con chi si ha un buon rapporto o di chi si ha stima abbiamo tutti tempi e modalità differenti. Credo che parlare con la sua psicologa di ciò che sta vivendo e di come si sente a riguardo possa essere un buon punto di partenza per iniziare ad affrontare questo aspetto. La terapia è anche il luogo e l'ambiente dove poter sentirsi accolti nei propri limiti.
Un caro saluto
Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Salve. Le difficoltà di cui parla mi sembra di capire siano legate a questioni specifiche. Ad ogni modo prima di entrare nel dettaglio di ciò che al momento è rimasto fuori dalla stanza di terapia, sarebbe molto utile parlare con la collega che la segue del fatto che si sente "schermato", difeso, un pochino nascosto. Riflettere sulla relazione terapeutica, sono certa, le offrirà più opportunità e potrà essere la spinta ad aprire una finestra finora rimasta chiusa:)
Salve, leggendo le sue parole penso che pur avendo stima nelle competenze e nell'approccio umano della collega a cui si è rivolto, sia necessario un tempo che solo lei può sapere per avvertire abbastanza fiducia da affidarle contenuti più profondi. Se esistono delle difese che le impediscono di approfondire dei temi per lei importanti ci sono delle ragioni che meritano delicatezza e rispetto, in primis da parte sua. Non abbia pertanto timore per questo. Condividere, quando si sentirà di farlo, la presenza di questi blocchi con la collega potrebbe essere utile e indirizzare il vostro lavoro in seduta in modo sorprendentemente utile. L'ascolto di se stesso inoltre, di come varia il suo stato d'animo secondo gli argomenti che sceglie di condividere, può essere una sorta di bussola in grado di restituirle spunti significativi su cui lavorare, Buone cose

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