Ciao a tutti, mi scuso in anticipo per il poema ma è, come credo per chiunque scriva qua, molto impo
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Ciao a tutti, mi scuso in anticipo per il poema ma è, come credo per chiunque scriva qua, molto importante. Sono una ragazza giovane, sono molto estroversa, aperta ad ogni tipo di idee e non tendo quasi mai a privarmi di qualche esperienza per paure, poiché ritengo che esplorare sia una chiave per la serenità. In riferimento a questo voglio fare questo tentativo per avere anche più opinioni sul quesito: orientamento sessuale. Non mi sono mai etichettata, sono abbastanza convinta che l’uomo come la donna non è limitato per natura verso un sesso soltanto (in generale), non ho mai avuto problemi a riguardo. Sono stata in una relazione di due anni con una ragazza e posso dire che se non era amore era qualcosa che gli andava molto vicino, non mi sono mai sentita così con una persona, da quanto ero coinvolta in questa relazione (il classico primo amore adolescenziale) è andata a diventare un qualcosa di tossico dove mi sentivo continuamente inferiore. Con questa ragazza ho avuto anche la mia prima volta. Avere rapporti sessuali con lei non è stato come me lo immaginavo o come me lo raccontavano le mie amiche (etero o lesbiche) a volte c’era tensione, spesso incompleto ma sempre passionale poiché ,certamente, c’era tanta attrazione. Dopo di lei, ricordo, mi sono quasi imposta di provare con un ragazzo (perché lei mi aveva consumato le energie vitali e volevo evitare le donne in quanto generalmente piu pesanti degli uomini) ho avuto una sorta di relazione tranquilla con un ragazzo che probabilmente consideravo più un amico, nonostante fosse super carino, intelligente, simpatico e rispecchiasse molte delle qualità che mi interessano, non lo pensavo quasi mai durante la giornata, non avevo le farfalle, non mi faceva emozionare particolarmente, a volte ero gelosa ma niente di più. Mi ricordo che ho pensato: non ti preoccupare l’amore verso un ragazzo forse é diverso rispetto a quello verso una ragazza. Mi convincevo da sola. Dall’altra parte avere rapporti sessuali con lui era molto piacevole, più fisicamente che emotivamente perché una volta finito mi rigiravo verso un lato del letto dandogli le spalle, ricordo che volevo stare per conto mio, quasi mi irritava o disgustava la sua presenza ( lo so, è una cosa orribile da dire). Dopo qualche mese ho deciso di terminare questo rapporto indefinito. Ho fatto sesso con altri ragazzi dopo di lui e con tutti era la solita storia, l’atto sessuale era molto bello ma tutto all’infuori di quello non mi piaceva o non mi coinvolgeva molto emotivamente. Da sottolineare che se mi prendeva una cotta passeggera in questo lasso di tempo ,quella era sempre per una ragazza. Perciò ho ritentato con le ragazze, non ho avuto nessuna relazione con nessuna ma ho frequentato e frequento dei locali gay dove ho conosciuto varie ragazze. Ho avuto anche l’occasione di avere rapporti sessuali con qualcuna di loro ma ho sempre rifiutato, ho paura? ho paura che non possa piacermi? ho paura che non possa piacerle? non ne ho la minima idea. Ho capito che senza ombra di dubbio sono attratta da loro, i locali gay li preferisco rispetto alle classiche discoteche. Se mi immagino in una relazione mi ci vedo molto di più con una ragazza che con un ragazzo, ma se questa mia convinzione di essere più tendente alle ragazze può essere confortante è anche molto limitante e mi crea una confusione incredibile. In queste ultime settimane mi capita di guardare le foto di coppie etero e mi ripeto che avrei voluto essere meno complessa di così e provare un amore limpido senza confusioni di questo genere, mi chiedo spesso da che pulpito una ragazza è attratta da un maschio o da una femmina, a volte, si, avrei volto essere etero. Mi ripeto che probabilmente non mi do tempo, devo aspettare e avere pazienza prima che cresca il sentimento oppure semplicemente non mi piace quella persona. Dunque, Il mio migliore amico, so perfettamente come è, lo conosco da anni, mi ha rivelato di essersi innamorato di me, inizialmente gli ho detto che non ricambiavo e non ricambio tutt’ora ma una sera ci siamo avvicinati molto e non credo di aver provato così tanta attrazione sessuale per qualcuno, è successo più e più volte fino a stasera che abbiamo deciso di farlo, convinta che sta volta, con una persona che conosco molto bene, sarebbe andata diversamente. Ed ecco che, dopo il sesso bello e molto passionale, mi giro di spalle e quasi mi viene da piangere. Almeno non ho provato disgusto come con gli altri ragazzi anzi è molto bello stare abbracciati ma non credo di provare quello che si dovrebbe provare quando davvero ci piace qualcuno ed ecco che, oltre ad aver rovinato (credo) una bellissima amicizia, ho rimesso in dubbio il mio orientamento sessuale. Sono consapevole di avere comunque poca esperienza, non ho fretta nel conoscermi e nonostante la situazione sia parecchio scomoda ci sto se costa arrivare a fondo e scoprire la verità. Credo sia tutto, scusate ancora per il poema ma ho bisogno di confrontarmi, ringrazio tutti, che fate un lavoro meraviglioso. Grazie di cuore
Salve, quello che descrive è una tipologia di storia molto frequente, più di quanto possa credere e deriva spesso dall'idea errata - spesso inconsavole, al di là di ciò che si racconta consapevolmente e razionalmente- che una persona debba - al di là dei giochi erotici e delle esperienze sessuali disposta a fare - giungere ad una conclusione: sono gay/lesbica o eterosessuale. Da qui, qui il passo alla confusione e all'ansia è breve. Poi va anche detto, che al di là dell'orientamento sessuale più o meno definito che ognuno di noi sente di avere, ciò che conta è la qualità e l'intesa di coppia con una persona. Non siamo esseri statici, bloccati in un'identità fissa. In noi esiste la complessità, una dimensione fluida e vitale che un girono ci va desiderare di andare a mare, un altro in montagna. Quindi ci sta pure che in una fase di scoperta si possa avere una doppia attrazione di fare sesso o l'amore con persone di sesso diverso. Chissà perché quando si parla di sessualità sentiamo di doverci definire, al punto da trovare strano fare sesso o l'amore con una persona che non rispecchia l'idea statica e rigida che ci siamo fatti di noi stessi. Perché non godersi il momento al di là delle etichette? Se un giorno si sente maggiormente attratta da una donna, e un altro giorno si sente attratta da un uomo dove sta il problema? Personalmente la invito a fare un percorso terapeutico che le permetta di aprirsi ai suoi sentimenti, alle sue emozioni, alle sue sensazioni, con maggiore serenità ovvero di liberarsi dagli schemi, dalle paure e dalle preoccupazioni che la tengono prigioniera di sensi di colpa, dubbi, idee rigide sulla sessualità e la relazione di coppia. Spessissimo potere esternare i propri vissuti ad uno Psicologo Sessuologo è liberatorio e terapeutico. Non si tenga tutto dentro e affronti il suo disagio quanto prima. Ha tutto il diritto di viversi la sua sessualità e i suoi sentimenti con serenità, gioia, ecc. Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Dott. Enrico Rizzo - Psicologo Sessuologo.
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Mi ha colpita uno dei suoi quesiti in merito alla frequentazione di ragazze in locali gay: "ho paura?". Forse il punto è proprio questo: ha paura di essere omosessuale?
Si "costringe" a frequentare persone di sesso maschile, in nome di una sorta di "normalizzazione"? Le suggerisco di rivolgersi ad una/o psicosessuologa/o per fare chiarezza sui dubbi che ha espresso, per cercare di capire che cosa realmente desidera, indipendentemente da una serie di stereotipi, che le impediscono di vivere la sua sessualità serenamente. Last, but not least, sarebbe opportuno affrontare l'aspetto dell'affettività che, dalla sua descrizione, pare essere un tassello fondamentale che, ad oggi, non ha sperimentato pienamente.
Si "costringe" a frequentare persone di sesso maschile, in nome di una sorta di "normalizzazione"? Le suggerisco di rivolgersi ad una/o psicosessuologa/o per fare chiarezza sui dubbi che ha espresso, per cercare di capire che cosa realmente desidera, indipendentemente da una serie di stereotipi, che le impediscono di vivere la sua sessualità serenamente. Last, but not least, sarebbe opportuno affrontare l'aspetto dell'affettività che, dalla sua descrizione, pare essere un tassello fondamentale che, ad oggi, non ha sperimentato pienamente.
Cara utente, grazie per aver condiviso il tuo sentire in un modo cosi chiaro e autentico; partendo dall'ordine del tuo racconto vorrei spiegarti che la sessualità cosi come l'amore è bellezza, autenticità, gioco e benessere; mi è sembrato di capire che nella tua prima relazione con la ragazza non ti sentivi sempre in questo modo e che la vostra sessualità non sia stata molto soddisfacente; nonostante ciò credo che in questa relazione il tuo malessere non corrisponda alla sessualità con lo stesso sesso, ma bensì alla vostra relazione e complicità che non dipende dal genere; leggendoti hai descritto che nelle le tue relazioni sessuali con il tuo sesso opposto sessualmente sono state soddisfacenti; comprendo la tua confusione; potrebbe essere utile un percorso di accompagnamento per riuscire a trovare piacere e soddisfazione nelle tue relazioni indipendentemente dal genere scelto.
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