ci tenevo a dire che io e il mio ragazzo siamo insieme da 8 anni ecc io ho 28 anni lui 30 e io ho il

10 risposte
ci tenevo a dire che io e il mio ragazzo siamo insieme da 8 anni ecc io ho 28 anni lui 30 e io ho il bisogno di viverlo ma non voglio andare a convivere in un posto che non mi piace solo perche lui ha la proprieta e devo accontentarmi io . Un luogo lontano da dove lavoriamo in più io guido poco e avere tutta questa distanza a me pesa molto. Ho esplicitamente detto che non voglio vivere lì e lui ha detto non ci sono altre soluzioni per me perché in affitto non voglio e il mutuo nemmeno morto quindi se questo è quello che vuoi ci lasciamo. Io per non lasciarci sto scegliendo di vivere lì ma non sono felice e mi dico ma scusa ma forse non mi ama abbastanza perché fosse stato un altra persona forse avrebbe capito ma forse gli fa comodo anche vivere lì dato che ci ha passato una vita intera e ci sono i suoi genitori ma così non c è modo di crescere però . Ma a detta sua sono io quella che non sa ragionare bene e che non da peso ai soldi e che voglio buttare una relazione quando la soluzione c è dato che lui già ha una casa ..e devo andarci io invece di prendere unq casa che piacesse a entrambi. .. chi ha rwgione secondo voi io nonnso pii che pensare e se andare
ciao, la questione non è chi ha torto o ragione, la questione è che le decisioni si prendono insieme e si deve arrivare ad un accordo/compromesso che soddisfi entrambi. Soprattutto per una cosa così importante come la convivenza. Io ti suggerisco di fare degli incontri di terapia di coppia. Se il tuo ragazzo non accetta, chiedi tu un supporto psicologico per chiarirti le idee su cosa vuoi fare e soprattutto rispetto ad accettare le cose che non ti piacciono. Ti faccio grandi in bocca al lupo, tieni duro, rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, prima di tutto complimenti per essere riuscita ad esplicitare questo malessere qui, non è mai semplice.
Oltre a ciò complimenti anche per essere stata già capace di parlarne con lui, siete coppia da molto tempo ed è quindi doveroso parlare delle cose positive, come di ciò che più affatica.
La convivenza è sempre una tappa importante all'interno di una coppia e, come tutto, non è una decisione che può essere presa rapidamente, senza ragionarci sù e soprattutto senza che entrambe le parti in causa siano d'accordo. Non c'è chi ha torto e chi ha ragione, ancora di più sbagliato è arrivare a dire che se all'altro non va bene la soluzione proposta, l'unica alternativa è il lasciarsi. Prova ad interrogarti tu su ciò che non accetti della soluzione casa offerta da lui e prova anche con lui a creare un discorso costruttivo nel quale ognuno dei due esprime le sue ragioni per le quali la soluzione attuale sarebbe o no la migliore.
Solamente con un dialogo sano e costruttivo, senza "minacce" o altro, si può arrivare ad una conclusione della vicenda che sia positiva per entrambi e quindi per il prosieguo della coppia.
Rimango a disposizione nel momento in cui decidesse di voler approfondire le dinamiche con le quali sta approcciando questa situazione e come la condizione nella quale si sta forzatamente trovando la sta condizionando.
Cordiali saluti
Bruno E. Gobbato
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Buongiorno. Non è un buon inizio avviare una convivenza con una minaccia. Bisognerebbe esplorare se ci sono altre cose che non vanno nella relazione, perché i bisogni e le motivazioni di entrambi sono ugualmente importanti. Secondo me, con questi presupposti non per forza la convivenza è la soluzioni più indicata, almeno in questa fase.
Buonasera,
Il fatto che il Suo ragazzo non voglia lasciare il suo ambiente abituale e i genitori, può celare una paura che va indagata con una psicoterapia. Ha difficoltà ad iniziare una cosa nuova senza lasciare la vecchia. Una terapia di coppia aiuterà a fare chiarezza su cosa si nasconde dietro a questa paura, ma anche dietro alla Sua di avvicinarsi a lui e la sua famiglia.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
Ciao,
non è facile la situazione perché lui in fondo ti sta imponendo una scelta e la giustifica facendo leva su questioni economiche. Così facendo però non prende in considerazione quelli che possono essere i tuoi desideri e i tuoi bisogni. E non mette in conto che anche se tu accetti, potresti col tempo soffrire per la situazione e questo potrebbe rovinare il rapporto. Bisognerebbe approfondire le dinamiche della vostra relazione, state insieme da quando tu avevi vent'anni e sarebbe utile capire come si sono intrecciate le vostre vite e i vostri caratteri in questi anni di crescita.
Sono disponibile se hai bisogno...un abbraccio.
Dott.ssa Simona Di Napoli
Buona sera cara utente, mi dispiace per la situazione che stai vivendo, il momento che state per affrontare dovrebbe essere felice e spensierato e non bisogna accontentarsi.
Se la comunicazione tra di voi è diventata difficile vi consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia di coppia che possa aiutare a trovare un punto d’incontro. Molte coppie affrontano situazioni simili. Parlane con il tuo partner e se avete bisogno sono disponibile per qualsiasi informazione, anche per terapie online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Buongiorno,il centro della questione che porta non credo che sia una questione di chi abbia torto o ragione, quanto piuttosto comprendere se potete trovare un modo per avvicinarvi e trovare una soluzione, magari non immediata, ma comune.
La relazione è uno spazio affettivo in cui c è bisogno di continui movimenti per venirsi incontro, altrimenti si trasforma in un campo di battaglia.
Saluti
Dott.ssa Cristina Villa
Gentile utente avete mai pensato di cominciare una terapia di coppia dove poter discutere entrambi di questo disagio? Sembra ci sia un braccio di ferro in atto in cui lei ha ceduto, rinunciando alla sua felicità. Potrebbe esserci una soluzione alternativa a questo disagio?
Gentile utente,
io non penso sia una questione di chi ha torto e chi ragione, ciascuno dei due punti di vista ha la sua validità. Quello che forse accomuna lei e il suo ragazzo in questo momento è la sensazione di non essere ascoltato/a. E' importante scambiarsi sì i propri punti di vista, ma non con l'obiettivo di imporsi o di convincere l'altro, bensì con l'intento di mettere tutti gli elementi su un piatto, per poi prendere una decisione che il più possibile favorisca il benessere della coppia.
Un terapeuta di coppia può magari esservi di aiuto nell'affrontare più serenamente questa difficoltà.
Un caro saluto
Buongiorno gentile utente, l'occhio mi è balzato sulla frase: "forse gli fa comodo anche vivere lì dato che ci ha passato una vita intera e ci sono i suoi genitori ma così non c è modo di crescere però". Ora, i suoi genitori sono lì dove? In un'altra casa al piano di sotto? Al piano di sopra? Nello stesso palazzo? O addirittura nella stessa casa, magari separata in qualche modo fittizio da una porta e qualche parete di carton gesso? Questo è importante perché può essere il sintomo, non tanto piccolo, di una sua incapacità di emanciparsi dai genitori, situazione che varrebbe evidentemente non solo per la casa in sé, ma per qualunque altra cosa, last but not least ivi compreso il loro giudizio su di lei, l'educazione degli eventuali figli, il lavoro, ecc. ecc. Ancora, lontano quanto? Lei guida poco, perché? Poco quanto? E rispetto alla questione della casa, ha almeno ipotizzato un'altra soluzione per lo più pagata da lei, che comunque potrebbe rientrare nei suoi piani di vita, come l'acquisto di una casa? Se lei volesse farlo, lui si opporrebbe? Ovviamente per capire bene qualche riga qui non sono sufficienti. Però, come giustamente ha osservato un'altra collega, fare qualcosa sotto minaccia non è un buon auspicio, un buon inizio o una buona continuazione. (Visto che state insieme da 8 anni).
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