CHIRURGIA PER ACROCIANOSI E PERNIOSI GRAVE Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie per qu
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CHIRURGIA PER ACROCIANOSI E PERNIOSI GRAVE
Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie per questo bel servizio che offrite.
La mia storia è un po' lunghetta, ma cerchero di riassumerla il piu possibile.
Ho 41 anni e ho sempre sofferto di mani fredde e screpolate fin da ragazzo.
Da dopo aver contratto il Covid ho sviluppato veri e propri geloni (eritema pernio) a mani e piedi.
Addirittura poco dopo la negativizzazione (Gennaio 2022), si arrossarono le dita del piede sinistro, il piede si gonfiava dopo una semplice camminata, questi arrosamenti si tramutarono in vesciche che di lì a poco, spellarono e ulcerarono.
Un mese di garze ci è voluto per guarire.
Il mio medico mi fece fare un sacco di controlli.
VES, PCR negativi, ecocolordoppler arti inferiori negativo, Emocromo e tutti i valori della coagulazione (fibrinogeno, D Dimero, Pro Trombina) negativi.
Risultarono positivi solo gli ANA a 160, con ENA negativi, e capillaroscopia il cui referto recitava cosi:
"Edema abbondante e scarsa preparazione della plica ungueale, pettine vascolare discretamente ordinato, con mantenimento della normale densità. Tendenza alla dilatazione della branca efferente e tortuosità diffusa in assenza di anomalie morfologiche riferite a scleroderma pattern.
Presenti alcune microemorragie.
Conclusioni: acrocianosi e perniosi"
E' stata esclusa dal reumatologo la sclerodermia e qualsiasi altra forma di connettivite autoimmune, attribuendo gli ANA positivi a una reazione immunitaria aspecifica dovuta al Covid, avuto un paio di mesi prima degli esami del sangue.
Di fatto, a parte questo discorso del microcircolo, non ho altri sintomi tipicamente reumatologici, come stancehzza, febbriciattola, dolori articolari, ecc.
Ma i fastidi a livello del microcircolo stanno diventando davvero invalidanti.
Anche questo inverno, col primo freddo intenso, le dita delle mani e dei piedi, pur senza mostrare un Ryanaud vero e proprio coi vari cambi di colore, si arrossano come gamberetti e si gonfiano con gli sbalzi termici, provocando dolore e ragadi alle mani.
Ai piedi i geloni si sono formati negli stessi punti del piede sinistro dove ulcerarono l'anno scorso.
Per fortuna ancora senza ulcere.
Non posso assumere Calcioantagonisti perche ho la pressione tendente al basso (110/70 di inverno, 90/60 d'estate).
Vado avanti a pomate di cortisone
Navigando su internet, ogni tanto mi è capitato di leggere parole come "rivascolarizzazione" relativa a ulcere, arti inferiori, e cose cosi, nonche tante tipologie di interventi per vene varicose e capillari
Con le nuove tecnologie, Esiste qualche tipo di intervento (o terapia laser) a livello di microcircolo che possa dilatare o ridurre l'elasticità dei vasi sanguigni per diminuire il vaso spasmo?
Ho letto della "simpatectomia", per gli stimoli nervosi al freddo, ma leggevo anche che è un intervento che si pratica sempre meno.
Grazie a chi mi vorrà rispondere.
Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie per questo bel servizio che offrite.
La mia storia è un po' lunghetta, ma cerchero di riassumerla il piu possibile.
Ho 41 anni e ho sempre sofferto di mani fredde e screpolate fin da ragazzo.
Da dopo aver contratto il Covid ho sviluppato veri e propri geloni (eritema pernio) a mani e piedi.
Addirittura poco dopo la negativizzazione (Gennaio 2022), si arrossarono le dita del piede sinistro, il piede si gonfiava dopo una semplice camminata, questi arrosamenti si tramutarono in vesciche che di lì a poco, spellarono e ulcerarono.
Un mese di garze ci è voluto per guarire.
Il mio medico mi fece fare un sacco di controlli.
VES, PCR negativi, ecocolordoppler arti inferiori negativo, Emocromo e tutti i valori della coagulazione (fibrinogeno, D Dimero, Pro Trombina) negativi.
Risultarono positivi solo gli ANA a 160, con ENA negativi, e capillaroscopia il cui referto recitava cosi:
"Edema abbondante e scarsa preparazione della plica ungueale, pettine vascolare discretamente ordinato, con mantenimento della normale densità. Tendenza alla dilatazione della branca efferente e tortuosità diffusa in assenza di anomalie morfologiche riferite a scleroderma pattern.
Presenti alcune microemorragie.
Conclusioni: acrocianosi e perniosi"
E' stata esclusa dal reumatologo la sclerodermia e qualsiasi altra forma di connettivite autoimmune, attribuendo gli ANA positivi a una reazione immunitaria aspecifica dovuta al Covid, avuto un paio di mesi prima degli esami del sangue.
Di fatto, a parte questo discorso del microcircolo, non ho altri sintomi tipicamente reumatologici, come stancehzza, febbriciattola, dolori articolari, ecc.
Ma i fastidi a livello del microcircolo stanno diventando davvero invalidanti.
Anche questo inverno, col primo freddo intenso, le dita delle mani e dei piedi, pur senza mostrare un Ryanaud vero e proprio coi vari cambi di colore, si arrossano come gamberetti e si gonfiano con gli sbalzi termici, provocando dolore e ragadi alle mani.
Ai piedi i geloni si sono formati negli stessi punti del piede sinistro dove ulcerarono l'anno scorso.
Per fortuna ancora senza ulcere.
Non posso assumere Calcioantagonisti perche ho la pressione tendente al basso (110/70 di inverno, 90/60 d'estate).
Vado avanti a pomate di cortisone
Navigando su internet, ogni tanto mi è capitato di leggere parole come "rivascolarizzazione" relativa a ulcere, arti inferiori, e cose cosi, nonche tante tipologie di interventi per vene varicose e capillari
Con le nuove tecnologie, Esiste qualche tipo di intervento (o terapia laser) a livello di microcircolo che possa dilatare o ridurre l'elasticità dei vasi sanguigni per diminuire il vaso spasmo?
Ho letto della "simpatectomia", per gli stimoli nervosi al freddo, ma leggevo anche che è un intervento che si pratica sempre meno.
Grazie a chi mi vorrà rispondere.
Allo stato attuale della Chirurgia e della Medicina, è possibile rivascolarizzare grandi e medi vasi, ma c'è ancora difficoltà con il micro-circolo.
Se posso permettermi, non ecceda mai con preparati cortisonici, per noti ed ovvi motivi di cui sicuramente sarà informato.
Oltre all'adeguata protezione termica (guanti e scarpe idonee), potrebbe trovare un giovamento da periodici sedute di laserterapia o RF Medica, in grado di sviluppare un benefico calore endogeno che favorisce il microcircolo e migliora, congiuntamente, la vascolarizzazione.
Ovviamente, dopo visita angiologica e prescrizione medica.
Saluti
Se posso permettermi, non ecceda mai con preparati cortisonici, per noti ed ovvi motivi di cui sicuramente sarà informato.
Oltre all'adeguata protezione termica (guanti e scarpe idonee), potrebbe trovare un giovamento da periodici sedute di laserterapia o RF Medica, in grado di sviluppare un benefico calore endogeno che favorisce il microcircolo e migliora, congiuntamente, la vascolarizzazione.
Ovviamente, dopo visita angiologica e prescrizione medica.
Saluti
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