Che probiotici per disbiosi intestinale fermentativa?

14 risposte
Che probiotici per disbiosi intestinale fermentativa?
Gentile paziente,

in caso di disbiosi fermentativa è consigliabile, oltre all'assunzione di probiotici, capire l'origine dello stato di alterazione del microbiota intestinale.
Nel caso specifico, la disbiosi fermentativa si associa ad un'elevata assunzione di carboidrati raffinati o di scarsa qualità, quindi, sarebbe opportuno modificare la dieta giornaliera rivedendo le tipologie di carboidrati che si assumono optando per una abbondante quantità di carboidrati integrali o poco raffinati.

Per quanto riguarda il tipo di probiotico, ce ne sono diversi in commercio e molti di questi con un ottimo CFU (Unità formanti colonie) anche se sarebbe sempre meglio far riferimento ad un farmacista di fiducia che possa meglio indirizzarla verso il miglior tipo di prodotto.
In chiusura, mi sento di poterle consigliare di optare per un probiotico ricco in famiglie di lattobacilli e bifidobatteri, proprio per la loro spiccata capacità di ricostituzione dello stato eubiotico intestinale.
Cordialmente
Dott. Celli Lorenzo

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La disbiosi di tipo fermentativa è dovuta ad una carica batterica eccessiva a livello del piccolo intestino, che determina un’accentuata fermentazione batterica con una massiccia produzione di gas. Si tratta quasi sempre di una situazione di intolleranza ai carboidrati e che deve essere gestito su più fronti. In primis, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per la strutturazione di un piano alimentare che riduca le quantità di carboidrati, soprattutto a carico degli zuccheri semplici. In secondo luogo, sarà essenziale l'assunzione di probiotici, come Lactoflorene Repair, da associare sempre con dei prebiotici a base di fibre solubili. Anche fattori come ansia e stress sono molto più influenti di quanto speso si ritiene in questo tipo di patologie. Spero di essere stata utile, un saluto!
Egregia/o , Domanda molto sintetica per una questione assai complessa considerando che il microbiota intestinale è un vero e proprio organo del peso di circa 1,4 kg e non si può pensare di poterlo modificare con un semplice probiotico. Bisogna lavorare su diversi fronti partendo in primis da una corretta anamnesi alimentare e poi eventualmente arrivare al pro e prebiotico.
Probabilmente sarà necessario ridurre i carboidrati causa di fermentazione . A disposizione per consulenze online
Cordiali saluti
dott.ssa Varra Lucia
Salve, sono pienamente d'accordo con i colleghi.
Buona giornata
Dottoressa Ilenia Russo
Condivido le opinioni dei colleghi che sono state espresse in maniera precisa.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, concordo pienamente con quanto già detto dai colleghi. Distinti saluti Dott.ssa Giulia Guerrieri
Gentilissimo paziente,
Concordo con i colleghi.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Salve il trattamento della disbiosi intestinale fermentativa richiede necessariamente un'alimentazione specifica, in particolare si consiglia di integrare con alimenti ricchi di fibre e ridurre l'assunzione di zuccheri semplici e cibi processati per aiutare a supportare una flora intestinale sana e ridurre i sintomi. I probiotici possono aiutare a riequilibrare la flora intestinale, ma è importante scegliere ceppi specifici che possano essere più efficaci per questa condizione. Alcuni ceppi probiotici che potrebbero essere utili includono Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium bifidum, Lactobacillus plantarum, Saccharomyces boulardii.
Tenga, inoltre, presente che l'efficacia dei probiotici può variare da persona a persona e che, anche la qualità dei prodotti probiotici può variare notevolmente, quindi è importante scegliere prodotti di alta qualità e, possibilmente, discutere le opzioni con un medico o un nutrizionista che possa offrire consigli personalizzati basati sulle specifiche esigenze e condizioni di salute.
Buongiorno, la disbiosi fermentativa può essere ricollegata a diversi fattori. Nella maggior parte dei casi è correlata ad un eccesso di zuccheri semplici e carboidrati raffinati nella dieta, ma può essere favorita anche da altri fattori come ad esempio ansia, stress e stile di vita generale, che spesso hanno un impatto importante. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista che possa migliorare la qualità della sua routine alimentare ed, in caso, integrare con probiotici come lattobacilli e bifidobatteri, che solitamente sono i più utilizzati ed efficaci. Per qualsiasi chiarimento, resto a disposizione, Dott. Francesco Tuci
Buongiorno, concordo con i miei colleghi. Le cause di una disbiosi fermentativa possono essere una cattiva alimentazione che predilige zuccheri semplici e carboidrati raffinati oppure stati psicologici come ansia e stress. Il primo passo è quello di modificare l'alimentazione, e favorire il cambiamento verso uno stile di vita più attivo e meno sedentario, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista che possa aiutarla in questo, valutando poi, dopo un'accurata anamnesi, l'eventuale inserimento di pre e probiotici.
Resto a disposizione, un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Concordo con quanto spiegato dai colleghi, aggiungerei che molte volte per risolvere una situazione di disbiosi non è sufficiente un integrazione di fermenti ma bisogna intervenire con un piano nutrizionale mirato. Saluti.
Buonasera, più che focalizzare l'attenzione sul tipo di probiotico giusto da poter assumere (in quanto ad oggi non abbiamo ancora supporto scientifico a a sufficienza che dimostri la tipologia di probiotico da assumere per disbiosi), mi concentrerei su un protocollo alimentare personalizzato e adeguato alle sue esigenze e/o problematiche da risolvere. Solitamente a ridotto contenuto zuccherino, di grassi saturi e di cibi processati-industriali. Ogni situazione è a sè e occorre seguirla nel dettaglio.
A disposizione.
Saluti.
Gentile paziente, la Disbiosi fermentativa interessa l'intestino tenue ed è originata in genere dall'assunzione cronica di cibi ricchi di carboidrati, soprattutto raffinati, o a causa di sindromi da malassorbimento di ogni origine. La sintomatologia è caratterizzata da gonfiore, senso di tensione addominale, meteorismo ed alitosi, nausea e vomito. Oltre ad un probiotico io le consiglierei di farsi seguire da un professionista in modo che con lui/lei possa intraprendere un percorso che mira a cambiare le proprie abitudini alimentari ed il proprio stile di vita.
Dott. Nello Arianna
VSL#3: è una delle miscele di probiotici più studiate e utilizzate per la gestione della disbiosi intestinale, compresa quella fermentativa. Contiene otto ceppi di batteri benefici, tra cui Lactobacillus e Bifidobacterium, che lavorano insieme per ripristinare l'equilibrio del microbiota intestinale.
Indicazioni: Utilizzato per la sindrome del colon irritabile (IBS), disbiosi intestinale, infiammazione intestinale e altre problematiche digestive.
Disponibilità: VSL#3 è disponibile in capsule o polvere.

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