Carissimi Dottori ho 49 anni e vorrei gentilmente un vostro parere non tanto sui farmaci prescritti,
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Carissimi Dottori ho 49 anni e vorrei gentilmente un vostro parere non tanto sui farmaci prescritti, ma sulla modalità di sospensione. Da circa due anni e mezzo, mi hanno diagnosticato attacchi di panico e depressione. Tengo a precisare che ho per il lavoro. Terapia attuale: Zoloft più Zarelis. Cipralex più Zarelis. Rivotril gocce.
La situazione è migliorata ma a causa della scarsa reperibilità dello Specialista, mi sono rivolto ad un altro. Terapia consigliata: Xanax. Solian. Brintellix. Cymbalta. Adepril. Diagnosi: Disturbo d'ansia generalizzato e depressione lieve-moderata ma da non trascurare.
Carissimi Dottori, come detto, non discuto sulla nuova terapia. Quello che mi lascia molto perplesso, ma veramente tanto nel senso che ho paura, è il fatto che la terapia precedente non va scalata ma eliminata da un giorno ad un altro, in quanto lo Specialista mi ha rassicurato, dopo aver espresso la mia paura, sul fatto che con la nuova terapia non avrò alcun effetto secondario e/o astinenza. Non ricordo il termine esatto che ha usato. Rimango seriamente perplesso e vi chiedo gentilmente un parere a riguardo. Credetemi, ho paura. Sono ignorante in materia ma avrei capito di più uno scalare gradualmente piuttosto che togliere tutto di botto per passare alla nuova terapia. Certo di una vostra risposta, vi saluto cordialmente
La situazione è migliorata ma a causa della scarsa reperibilità dello Specialista, mi sono rivolto ad un altro. Terapia consigliata: Xanax. Solian. Brintellix. Cymbalta. Adepril. Diagnosi: Disturbo d'ansia generalizzato e depressione lieve-moderata ma da non trascurare.
Carissimi Dottori, come detto, non discuto sulla nuova terapia. Quello che mi lascia molto perplesso, ma veramente tanto nel senso che ho paura, è il fatto che la terapia precedente non va scalata ma eliminata da un giorno ad un altro, in quanto lo Specialista mi ha rassicurato, dopo aver espresso la mia paura, sul fatto che con la nuova terapia non avrò alcun effetto secondario e/o astinenza. Non ricordo il termine esatto che ha usato. Rimango seriamente perplesso e vi chiedo gentilmente un parere a riguardo. Credetemi, ho paura. Sono ignorante in materia ma avrei capito di più uno scalare gradualmente piuttosto che togliere tutto di botto per passare alla nuova terapia. Certo di una vostra risposta, vi saluto cordialmente
Buonasera, le sue perplessità sono lecite e comprensibili. Alcuni specialisti propendono per lo switch farmacologico senza passaggio graduale, altri con. Entrambe le metodiche sono tecnicamente previste in alcuni casi. LA sensibilità al cambio di terapia e' molto variabile da paziente a paziente e la possibilità che si presentino effetti indesiderati dipende molto da quali sono i farmaci in questione. Nel suo caso i sistemi recettoriali coinvolti sono abbastanza sovrapponibili in entrambe le terapie, quindi è probabile che non avrà alcun problema. se dovessero comparire vertigini o nausea lo faccia subito presente al curante: è cosa che si risolve velocemente con qualche accorgimento.
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Credo che potrebbe comunque essere una buona pratica diminuire gradualmente i farmaci precedenti e poi iniziare i nuovi. Penso anche che in questo momento, avendo cambiato specialista, si senta un po’ destabilizzato e giustamente preoccupato.
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