Carissimi allora mi dovete aiutare a capire e gestire questa cosa io non RIESCO A PRENDERE UNA DECIS

17 risposte
Carissimi allora mi dovete aiutare a capire e gestire questa cosa io non RIESCO A PRENDERE UNA DECISIONE. sono fidanzata col mio ragazzo da 7 anni e pensiamo di andare a convivere. Io non ho una casa di proprietà e vivo con mio padre e mia madre ho un lavoro a 10 minuti di distanza e tutto ciò che mi occorre intorno perché vivo in città quindi mi trovo bene e comoda. Qui sussiste il problema... Il mio ragazzo vive da sempre casa di proprietà in un paesino lontano dal centro a 30 minuti dalla città un paese dove c è poco o nulla in montagna molto isolato ora si è spostato giù per vivere da solo ma con il padre e la madre che abitano sopra di lui .. vorrebbe che andassi a vivere lì perché dice io gia ho una casa perché dobbiamo spendere soldi per affitto o addirittura un mutuo? E non pensa minimamente al mio disagio psichico n 1 la distanza sicuramente dai miei ma ci posso passare .. 30 minuti di macchina in stradine di montagna che di sera non essendo abituata mi spaventano un paese in cui non c è nulla luii dice vabbe ma quanto devi viverlo dobbiamo solo DORMIRCI. io non devo solo dormire io devo vivere in quella casa che penso sia quella che sarà la nostra casa per sempre perché nella convivenza può nascere un bambino ecc quindi sicuramente rimarrà per sempre quella casa... Ma io sono contentissima di vivere con lui ma non mi capisce e io non so cosa fare.....
Gentile utente,
Capisco quanto questa situazione possa essere difficile e stressante per lei. Decidere di convivere è un passo importante e può sollevare molte questioni, soprattutto quando le condizioni di vita e le aspettative sono diverse.

Ecco alcuni aspetti da considerare per aiutarla a prendere una decisione:

Comunicazione Aperta: Parli apertamente con il suo fidanzato riguardo ai suoi timori e alle sue esigenze. È fondamentale che entrambi comprendano le preoccupazioni dell'altro e lavorino insieme per trovare un compromesso.

Valuti le Sue Priorità: Rifletta su ciò che è più importante per lei in questo momento. La vicinanza alla famiglia, il comfort della città e le sue esigenze personali sono tutti fattori significativi. Chieda a sé stessa quali sono le sue priorità e quanto sia disposto a comprometterle.

Visiti il Luogo: Se non lo ha già fatto, visiti il paesino dove il suo ragazzo vorrebbe andare a vivere. Trascorra del tempo lì per vedere come si sente realmente e se riesce ad adattarsi all'ambiente.

Consideri le Opzioni: Esplori altre possibili soluzioni, come la ricerca di una casa in una posizione intermedia tra la città e il paesino. Questo potrebbe permetterle di mantenere alcune comodità e ridurre la distanza dai suoi genitori, pur vivendo con il suo fidanzato.

Affronti le Paure e le Ansie: Se le sue ansie riguardo alla distanza e alla solitudine sono forti, potrebbe essere utile lavorare su questi sentimenti con un terapeuta. Affrontare le sue preoccupazioni può aiutarla a prendere una decisione più informata e consapevole.

Pianifichi a Lungo Termine: Consideri come questa decisione influenzerà il suo futuro a lungo termine, inclusi aspetti come il lavoro, le relazioni familiari e le possibilità di crescita personale.

Compromessi e Soluzioni: Cercate insieme soluzioni che possano soddisfare entrambe le esigenze. Ad esempio, potrebbe considerare l'idea di trascorrere del tempo in entrambi i luoghi per vedere se riesce a trovare un equilibrio.

L’importante è che entrambi possiate trovare una soluzione che rispetti le vostre esigenze e aspettative. Se ha bisogno di un supporto più approfondito per affrontare questi temi, sono disponibile come terapeuta per aiutarla a esplorare le sue emozioni e prendere decisioni che possano portare a una vita più soddisfacente e serena.

Spero che queste riflessioni possano esserle utili. Se ha ulteriori domande o desidera approfondire, non esiti a contattarmi.

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Gentile utente, andare a convivere, cambiare vita, uscire di casa, è sempre un passaggio importante e non privo di ambivalenza.
È anche un momento di messa alla prova della capacità di trovare compromessi in quella relazione, la invito ad essere chiara con il suo compagno e magari considerare un percorso di terapia di coppia.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Gentile utente, grazie per la condivisione di questo disagio. Lei e il suo ragazzo avete preso in considerazione l' idea di poter iniziare un percorso terapeutico di coppia? Dalla mia esperienza alle volte queste incomprensioni possono essere discusse ed eviscerate con un professionista. Cordialità dott. Gaetano Marino
Salve, dalle sue parole emerge la difficoltà nel prendere la decisione di dove vivere, ma le consiglio di farsi aiutare a capire quali possono essere le ragioni più profonde di questa titubanza.
Non si tratta solo di una casa, ma di intraprendere un progetto di vita e sarebbe utile interrogarsi su se stessa, su come si sente, su quello che si aspetta etc... Le auguro il meglio cari saluti
Gentilissima,
la capisco e appoggio il suo pensiero e condivido la fatica a non sentirsi compresa; il grande passo e l'amore duraturo implicano decisioni, azioni prese e agite su un piano di realtà. Se lei si sintonizza con il suo sentire ha già delle indicazioni più che utili per poter decidere e, quindi, per poter uscire dal suo disorientamento. Se per le ragioni portate non intende andare a vivere fuori città, lontana dal lavoro, in un luogo difficile da raggiungere che non rappresenterebbe mai per lei, probabilmente anche per la vicinanza ai "suoceri", il VOSTRO NIDO, non smetta di confrontarsi con lui, rafforzi le sue motivazioni. Accondiscendere in amore e per amore non equivale a creare solide radici per una relazione sana. L'intimità, la passione, la relazione ha bisogno di confronto costruttivo, negoziazione, definizione di limiti reciproci ed è questo che apre ad cambiamento condiviso.
Se avesse bisogno sono a disposizione e intanto la saluto.
Buongiorno, comprendo la complessità della situazione e la sua sofferenza. Credo che, oltre alla problematica da lei individuata ovvero la difficoltà a prendere una decisione, ci sia un'altra questione ovvero la fatica al confronto con il suo compagno su questo argomento. La decisione del luogo in cui andrete ad abitare è una decisione molto importate che va presa insieme.
E' molto importante che lei e il suo compagno riflettiate sui vostri bisogni individuali, ma che poi possiate trovare uno spazio di confronto che vi permetta di trovare il giusto compromesso che vada bene ad entrambi. La gestione dei conflitti è una competenza importante in una coppia ed è normale che di fronte a decisioni così complesse si incontrino difficoltà. La capacità di gestione dei conflitti si può sviluppare con il tempo, se c'è impegno da parte di entrambi. Se vi volete bene e c'è ascolto nella coppia sono certa che troverete una soluzione che soddisfi entrambi. Se, doveste trovare comunque difficoltà, concordo con i colleghi che suggeriscono un percorso di coppia. Non c'è nulla di male nel farsi aiutare, anzi, un percorso di questo tipo vi aiuterà a creare basi ancora più solide per la vostra futura vita insieme. Un caro saluto. SV
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
La ringrazio per la sua condivisione. Emerge chiaramente la difficoltà e il senso di frustrazione legato al non sentirsi compresa. Immagino che per il suo fidanzato abitare a 30 minuti dalla città sia normale, è cresciuto in quel paese, con quelle distanze, facendo ogni giorno quelle stradine di montagna che a lei tanto preoccupano. Per lei la situazione è molto diversa. Io non la conosco, ma ho la sensazione che lei non abbia bisogno di un aiuto a prendere la decisione, ma di un supporto nell'affrontare un dialogo aperto e costruttivo, di far valere le sue idee anche se queste dovessero portare a pagare un affitto o eventualmente un mutuo.
La decisione del luogo in cui vivere, di quella che sarà "CASA", è una decisione molto importante, state insieme da tanti anni e penso sia giusto prendere una decisione che possa essere condivisa.
Se sentisse la necessità di ricevere un supporto psicologico, resto a sua disposizione.
Cordialmente, dott.ssa Stefania Chines
Salve, in questo caso potrebbe essere che lei semplicemente potrebbe non essere pronta ad un distacco così veloce dalla sua famiglia.
Se proprio, parlandone con lui non riesce a trovare un punto di incontro, prenoti una serie di consulenze con uno psicoterapeuta.
In questo modo potrà dirimere i suoi dubbi e sciogliere i nodi per poi fare delle scelte congrue.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentilissima, la sua preoccupazione mi è comprensibile. Non è la scelta di andare fuori casa che non va bene, è andare in quella casa, in quella posizione ecc. Mi sembra un punto di urgenza nella vostra coppia ed è importante non partire con il piede sbagliato. Nessuna scelta è per sempre, quindi non ipotechi il futuro, ma in ogni caso si deve decidere cosa fare adesso. Le posso suggerire di portare questo tema in terapia di coppia: qualche incontro per chiarire le posizioni e le motivazioni delle proprie scelte. Si segni in un foglio i pro e i contro di ciascuna scelta e poi trovi delle soluzioni creative (tipo lasciare la casa di montagna per le vacanze e qualche fine settimana). Per arrivare ad un buon negoziato con il suo ragazzo gli lasci qualche punto a favore, ma non quelli essenziali per lei. le faccio tanti auguri. Se lui rifiutasse le terapia di coppia, si prenda una consulenza per lei. Sono disponibile se vuole approfondire, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buona sera,
dato quanto presenta potrebbe aiutarvi un confronto (eventualmente colloqui di coppia per facilitare il dialogo) in modo da trovare un compromesso. Non credo debba essere una scelta “per la vita”, ma un’occasione per essere entrambi più sereni- un gioco “di squadra” in cui entrambi vincere.
Saluti
Capisco quanto questa situazione possa generare confusione e ansia per te, Elisa. La decisione di andare a vivere insieme a qualcuno, specialmente dopo una relazione lunga come la tua, porta con sé tante implicazioni pratiche ed emotive, e mi sembra che tu ti trovi in un punto cruciale. Dal punto di vista psicologico, la tua difficoltà non riguarda solo la questione logistica, ma anche il tuo bisogno di sentirti a tuo agio e sicura nel tuo ambiente quotidiano. L'idea di trasferirti in un luogo isolato, lontano dai tuoi familiari e da ciò che ti è familiare, è comprensibilmente fonte di disagio.

In questo momento sembra che tu stia affrontando un conflitto tra il desiderio di costruire un futuro con il tuo ragazzo e il bisogno di mantenere un certo equilibrio e serenità nella tua vita. La distanza dai tuoi genitori, il paesino isolato e il timore di restare permanentemente in un luogo che non ti fa sentire bene sono aspetti che richiedono attenzione. È importante che il tuo ragazzo riesca a comprendere le tue preoccupazioni e che entrambi troviate una soluzione che tenga conto dei bisogni di entrambi, senza forzature.

La convivenza è una scelta che va fatta insieme, basandosi su un dialogo aperto e onesto. Non si tratta solo di "dormire insieme", come lui suggerisce, ma di costruire una vita condivisa in un ambiente che vi faccia sentire entrambi a vostro agio. Il tuo benessere emotivo è cruciale in questa decisione. Potrebbe essere utile fermarsi un momento e riflettere con calma, magari cercando uno spazio di dialogo con il tuo partner dove poter esprimere le tue preoccupazioni senza sentirti giudicata.

Un consulto con un terapeuta di coppia potrebbe aiutare a mediare questa situazione, offrendo un supporto per esplorare insieme le vostre aspettative e bisogni riguardo al futuro. Se senti che le tue preoccupazioni non vengono ascoltate o se la tua ansia continua a crescere, questo potrebbe essere un segnale che è importante affrontare la questione con maggiore profondità prima di prendere una decisione definitiva.

M.G.
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La decisione di cambiare casa ci mette sempre in contatto con emozioni forti e ambivalenti. E la paura in questi casi può da cauta consigliera diventare soffocante. Quando non ci fidiamo delle nostre capacità, infatti, la paura tende a proteggerci facendoci chiudere e procrastinare; facendoci rifugiare nel non agire e nel non esprimersi, con la credenza che è meglio non fare nulla che sbagliare. Da qui ne consegue la decidofobia: la difficoltà a prendere decisioni o ad intraprendere i passi necessari per arrivare a prenderle.
Per chiarirsi le idee potrebbe chiedere a sé stessa quali sono i suoi bisogni all'interno della coppia, cosa lei vuole dalla relazione e come la coppia può rispondere ai suoi bisogni evolutivi (il figlio ad esempio per lei è importante dove lo crescerà? sia a livello emotivo che di gestione concreta del bambino). Insomma potrebbe soppesare le varie alternative e il valore che lei gli dà.
Ovviamente non è un percorso facile e la decisioni sono in questi casi complesse. Una terapia che possa approfondire e supportarla nel gestire e entrare in contatto con la sua ambivalenza e paura potrebbe essere per lei una guida e un supporto.
La saluto
Gentile utente leggendo d'un fiato la sua richiesta ho avuto la netta sensazione che prima della coppia ci sia il luogo dove fare agire la coppia: la casa. Penso sia utile fermarsi un attimo e riflettere, magari con l'aiuto di un terapeuta, sulle priorità del vivere in coppia. Non sarà facile dal momento che pare emergano bisogni, progetti e aspettative diverse, ma non è impossibile arrivare ad una mediazione se in entrambi c'è la forte motivazione ad intraprendere un cammino insieme.
Auguri. Cordiali saluti
Maria Nasti
Il vero problema non è né la distanza né l' aspetto economico. La soluzione inoltre di iniziare una convivenza nella casa di origine con i genitori vicini non è mai vincente. La vostra difficoltà è di pensarvi come coppia adulta ed affrancata dalle famiglie di origine, una coppia formata da persone indipendenti. E' probabile che la vostra relazione sia idealizzata e di dipendenza affettiva. Lavorate su questo.
Gentile utente, prendere una decisione che segna il passaggio ad una nuova forma di vista implica una riflessione che lei già ha iniziato, a partire dai bisogni che sente non compresi e presi in considerazione. Dalle sue parole emerge che lei vive un conflitto tra l'agio che le permette vivere nella situazione attuale e ciò che di nuovo e complesso le porterebbe andare a vivere col suo ragazzo. Inoltre la vicinanza alla sua famiglio d'origine "sopra la testa" la spinge a domandarsi se non sia più consono per una nuova vita a due vivere in un luogo altro. Approfondire gli aspetti psicologici di questi dubbi con un percorso di psicoterapia può essere di aiuto per una scelta consapevole che senta in sintonia con ciò che desidera.
Gentile utente, la convivenza, anche con i sentimenti più profondi, mette alla prova tutti i rapporti. Tra le righe si legge che il suo attuale fidanzato pone innanzitutto una questione pratica, "non paghiamo l'affitto", mentre lei sente di opporre una questione più squisitamente emotiva, e qui ritraduco quanto lei scrive "voglio iniziare la mia nuova vita con te, senza alcun condizionamento, senza sentirmi osservata, in un posto che piace anche a me" Quando si crea una famiglia, intesa anche come coppia, non si sta on casa "solo per dormire", ma la stessa diviene il proprio rifugio, il posto in cui ci si riposa, si ricaricano le energie, si prendono anche decisioni importanti, per cui deve essere un luogo in cui ciascuno di voi si sente e proprio agio. C'è forse una regola per cui una componente economica debba avere più valore di quella emotiva? a meno che proprio non vi possiate permettere di pagare alcun tipo di affitto, mi sembra che le sue ragioni siano altrettanto valide di quelle di lui, ma, e qui forse c'è il vero problema, bisogna parlarne senza remore senza pensare a priori che le ragioni dell'uno siano prevalenti su quelle dell'altro. Questa è la prima di tante piccole e grandi questioni che dovrete affrontare nella vostra vita insieme ed affinare la comunicazione è senz'altro fondamentale per creare solidità alla coppia.
In bocca al lupo
Dott.ssa Maria Romanelli

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